02-01-2012, 11:32 AM
John Ruthven
Human
Le affermazioni della betazoide erano state davvero preoccupanti. Se quello che aveva riferito era vero, allora il capitano Harris avrebbe potuto essere manovrato dai klingon. Un klingon dalle capacità di un betazoide... è assurdo. Pensò per l'ennesima volta da quando Korinna Suder era uscita dal suo ufficio. Ruthven era rimasto evidentemente scioccato dalla possibilità che i klingon potessero manovrare come preferissero un ufficiale di flotta. Se era veramente così, allora anche il Consiglio Federale era in pericolo: Alexander Davis avrebbe potuto obbligare mentalmente qualche consigliere ad approvare l'alleanza con i klingon. Ma questo suo timore non l'aveva riferito al capitano Suder, preferendo tenersi per sé una simile supposizione. Alla betazoide si era limitato di riferire che avrebbe indagato sulla cosa e a ringraziarla per le preziose informazioni che gli aveva fornito. Non aveva nemmeno accennato alla possibilità che Harris fosse controllato ancor prima di accettare che Davis gli entrasse nella mente... anche se, in effetti, non sapeva nemmeno lui quando questa supposizione fosse realistica. I betazoidi non si accorgono di certe cose? Si domandò. No, probabilmente sarebbe chiedere troppo... non sono divinità, sono semplici telepati, con le loro limitazioni.
Sospirò. A quanto pare, c'era un altro problema da risolvere. Come se non ne avesse già abbastanza. Si voltò verso il terminale, aprendo una comunicazione criptata verso il Palais de la Concorde, più precisamente verso l'ufficio del Consigliere della Terra Unita. Ben presto il conosciuto volto della segretaria di Andrés Méndez comparve sul terminale.
"Ciao, Pauline. Mi puoi passare Andrés? È urgente."
"Te lo passo subito, ma prima mi devi spiegare cos'è quella storia sui cristalli di Dilitio... non è una cosa da te. L'hai fatto veramente? Ti hanno costretto?"
"Pauline, non ho tempo per parlare dei miei problemi personali. Ti basti sapere che ho pestato i piedi ad una persona importante."
"Un attimo... non è chi penso io, vero?"
"Non sono un telepate, ma sospetto che tu stia pensando alla persona giusta."
"Oh, cavolo!"
"Pauline..."
"Ok, ok, te lo passo."
Il monitor si oscurò per qualche istante, per troppi... in effetti. A quanto pare, Pauline sta raccontando il poco che ha scoperto a Andrés. Pensò, quasi esasperato, prima che la faccia preoccupata del suo amico prendesse il posto dello schermo nero con lo stemma federale.
"Ciao, John. Ti sei messo nei guai, eh!? Te l'avevo detto che non era una buona idea mettere i bastoni tra le ruote a LUI." Disse Andrés.
"Scusami, amico mio, ma non ti ho chiamato per questo. Ho il sospetto che il Consiglio possa rischiare di essere condizionato dal rappresentante klingon. Come al solito, non ho prove, ma credo che sia una minaccia di cui tener conto."
Sospirò. A quanto pare, c'era un altro problema da risolvere. Come se non ne avesse già abbastanza. Si voltò verso il terminale, aprendo una comunicazione criptata verso il Palais de la Concorde, più precisamente verso l'ufficio del Consigliere della Terra Unita. Ben presto il conosciuto volto della segretaria di Andrés Méndez comparve sul terminale.
"Ciao, Pauline. Mi puoi passare Andrés? È urgente."
"Te lo passo subito, ma prima mi devi spiegare cos'è quella storia sui cristalli di Dilitio... non è una cosa da te. L'hai fatto veramente? Ti hanno costretto?"
"Pauline, non ho tempo per parlare dei miei problemi personali. Ti basti sapere che ho pestato i piedi ad una persona importante."
"Un attimo... non è chi penso io, vero?"
"Non sono un telepate, ma sospetto che tu stia pensando alla persona giusta."
"Oh, cavolo!"
"Pauline..."
"Ok, ok, te lo passo."
Il monitor si oscurò per qualche istante, per troppi... in effetti. A quanto pare, Pauline sta raccontando il poco che ha scoperto a Andrés. Pensò, quasi esasperato, prima che la faccia preoccupata del suo amico prendesse il posto dello schermo nero con lo stemma federale.
"Ciao, John. Ti sei messo nei guai, eh!? Te l'avevo detto che non era una buona idea mettere i bastoni tra le ruote a LUI." Disse Andrés.
"Scusami, amico mio, ma non ti ho chiamato per questo. Ho il sospetto che il Consiglio possa rischiare di essere condizionato dal rappresentante klingon. Come al solito, non ho prove, ma credo che sia una minaccia di cui tener conto."