16-05-2024, 06:47 PM
Fortunatamente le sue parole sembravano aver raggiunto l'effetto sperato, perché l'ufficiale medico decise di abbandonare il proprio riparo, uscendo con le mani alzate come richiesto. A Kela, tuttavia, non sfuggì il fatto che aveva deciso di agganciare la propria arma alla cintura. Getti il phaser! intimò a Dakona: conosceva bene gli ufficiali della Flotta Stellare. Era riuscito a fargliela sotto al naso diverse volte proprio perché sapeva che abbassare la guardia con loro attorno era una pessima idea: nonostante si vantassero di essere scienziati e ricercatori, la verità era che si trattava di gente altamente addestrata nell'uso delle armi e tattiche di combattimento, alla quale lasciare un phaser, che indossassero un'uniforme medica o meno, era la via migliore per fare una brutta fine.
La successiva menzione di Elina, tuttavia, lo colse di sorpresa. Non pensava di essere famoso al punto tale che un qualunque ufficiale della Flotta era in grado non solo di riconoscere il suo nome, ma perfino di collegarlo a quello della sorella. Dubitava seriamente che Elina avesse pubblicizzato con i colleghi il loro legame familiare. Quanto a ciò che credeva... in effetti l'idea che sua sorella fosse intenzionata a lasciarlo nelle mani dei Klingon, lo aveva più che sfiorato. Dopo le minacce non troppo velate che gli aveva rivolto l'ultima volta che lo aveva tirato fuori dai guai, non lo avrebbe del tutto sorpreso se avesse deciso di approfittare della situazione per dimenticarsi di lui. Non ho alcuna ragione per fidarmi di voi. fece notare, mentre il suo sguardo passava nervosamente dagli ostaggi al medico e viceversa, nel timore che qualcuno decidesse improvvisamente di tentare qualche scherzo.
Se volete che rilasci gli ostaggi, fatemi parlare con il capitano Dax. propose prudente. Se quella del capitano della Saratoga era una trappola, almeno si sarebbe accertato che Elina sapesse dove si trovava... avrebbe potuto provare a spiegarle che, per una volta, era davvero innocente. Invece nel caso in cui anche lei fosse stata coinvolta nel tentativo di restituirlo ai Klingon assieme al resto della Flotta Stellare, Kela aveva la presunzione che sarebbe riuscito a capirlo... e ad agire di conseguenza prima che la situazione peggiorasse ancora.
La successiva menzione di Elina, tuttavia, lo colse di sorpresa. Non pensava di essere famoso al punto tale che un qualunque ufficiale della Flotta era in grado non solo di riconoscere il suo nome, ma perfino di collegarlo a quello della sorella. Dubitava seriamente che Elina avesse pubblicizzato con i colleghi il loro legame familiare. Quanto a ciò che credeva... in effetti l'idea che sua sorella fosse intenzionata a lasciarlo nelle mani dei Klingon, lo aveva più che sfiorato. Dopo le minacce non troppo velate che gli aveva rivolto l'ultima volta che lo aveva tirato fuori dai guai, non lo avrebbe del tutto sorpreso se avesse deciso di approfittare della situazione per dimenticarsi di lui. Non ho alcuna ragione per fidarmi di voi. fece notare, mentre il suo sguardo passava nervosamente dagli ostaggi al medico e viceversa, nel timore che qualcuno decidesse improvvisamente di tentare qualche scherzo.
Se volete che rilasci gli ostaggi, fatemi parlare con il capitano Dax. propose prudente. Se quella del capitano della Saratoga era una trappola, almeno si sarebbe accertato che Elina sapesse dove si trovava... avrebbe potuto provare a spiegarle che, per una volta, era davvero innocente. Invece nel caso in cui anche lei fosse stata coinvolta nel tentativo di restituirlo ai Klingon assieme al resto della Flotta Stellare, Kela aveva la presunzione che sarebbe riuscito a capirlo... e ad agire di conseguenza prima che la situazione peggiorasse ancora.