30-05-2024, 08:48 PM
La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.
Mindur Damar Cardassiano
La chiamata di Elan non tardò ad arrivare, e sapevo che avrebbe cercato di giustificarsi. L'uomo che apparve sullo schermo mostrava un'espressione cordiale, ma i suoi occhi tradivano una certa diffidenza. La sua voce tradiva una sicurezza che non rispecchiava l'urgenza della situazione. Lo osservai mentre parlava, la mia pazienza si assottigliava ogni parola ed Elan non capiva che la nostra collaborazione non era una semplice richiesta, ma una necessità strategica per Cardassia. La sua mancanza di comprensione della situazione era irritante, ma non del tutto sorprendente.
«Signor Torak.» dissi con voce ferma ma controllata, «questo progetto non è qualcosa che può essere "considerata" a distanza. Richiede la sua presenza immediata e il suo impegno diretto. Capisco che ha responsabilità nel tuo laboratorio, ma ti assicuro che ciò che stiamo affrontando è di priorità assoluta per la sicurezza di Cardassia»
Guardai Ailam e annuii, apprezzando la sua comprensione della situazione. «Esattamente, la possibilità di interferenze esterne è alta, e non possiamo permetterci di perdere tempo; nonché il signor Torak è il migliore nel suo campo, come lo sei tu, signor Darhe'el.» dissi. Non volevo ammettere apertamente che io avevo fatto tutte le ricerche del caso e li avevo scelti io.
L'uomo che avevo di fronte sembrava riflettere attentamente su come procedere con Torak e quando fece un rispettoso cenno del capo verso di me, chiedendomi se fossi d'accordo. Apprezzavo i suoi modi di fare. Sinceri? Forse si, forse no, ma il rispetto era molto apprezzato. Mi fermai un momento a riflettere. Era evidente che Ailam cercava di creare una situazione in cui Torak potesse sentirsi più a suo agio e, quindi, più collaborativo. Non potevo permettere che l'insicurezza di Torak ostacolasse una missione di tale importanza.
«Va bene, è accordato.» dissi infine. «Sappiate che non ci sarà spazio per ulteriori esitazioni. Questa missione è cruciale e richiede il massimo della sua competenza e collaborazione. Potrei consegnare a Darhe'el i documenti della missione destinati a lei.»
«Signor Torak.» dissi con voce ferma ma controllata, «questo progetto non è qualcosa che può essere "considerata" a distanza. Richiede la sua presenza immediata e il suo impegno diretto. Capisco che ha responsabilità nel tuo laboratorio, ma ti assicuro che ciò che stiamo affrontando è di priorità assoluta per la sicurezza di Cardassia»
Guardai Ailam e annuii, apprezzando la sua comprensione della situazione. «Esattamente, la possibilità di interferenze esterne è alta, e non possiamo permetterci di perdere tempo; nonché il signor Torak è il migliore nel suo campo, come lo sei tu, signor Darhe'el.» dissi. Non volevo ammettere apertamente che io avevo fatto tutte le ricerche del caso e li avevo scelti io.
L'uomo che avevo di fronte sembrava riflettere attentamente su come procedere con Torak e quando fece un rispettoso cenno del capo verso di me, chiedendomi se fossi d'accordo. Apprezzavo i suoi modi di fare. Sinceri? Forse si, forse no, ma il rispetto era molto apprezzato. Mi fermai un momento a riflettere. Era evidente che Ailam cercava di creare una situazione in cui Torak potesse sentirsi più a suo agio e, quindi, più collaborativo. Non potevo permettere che l'insicurezza di Torak ostacolasse una missione di tale importanza.
«Va bene, è accordato.» dissi infine. «Sappiate che non ci sarà spazio per ulteriori esitazioni. Questa missione è cruciale e richiede il massimo della sua competenza e collaborazione. Potrei consegnare a Darhe'el i documenti della missione destinati a lei.»