03-06-2024, 08:10 PM
L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.
Elan Torak Cardassiano
Elan rimase in silenzio, cercando di dissimulare l'attenzione con cui stava seguendo il discorso dei due con occhiate distratte qua e là. Di solito era abbastanza abile nel leggere le persone e, nonostante avesse cercato in ogni modo di sondare le acque, niente in ciò che quei due avevano fatto gli dava l'impressione che avessero intenzione di ingannarlo. Certo, magari erano solo straordinariamente abili. Forse, quell'aria ingenua di Darhe'el nascondeva uno spietato assassino, eppure sembrava sinceramente un ragazzino un po' confuso. Per quanto riguardava Damar, doveva dargliene atto: almeno in apparenza stava facendo tutto il possibile per assecondare le sue richieste.
No, non ho altre domande. convenne, sapendo che insistere con troppe questioni avrebbe rischiato di dare l'impressione che stesse cercando di prendere tempo. Cosa che, in realtà, non sarebbe stata solo un'impressione, ma non c'era bisogno che i due lo sapessero. Se non c'è altro... attendo sue notizie, Darhe'el concluse, chiudendo la comunicazione mentre ripensava ai progetti in corso. Fissò per qualche secondo il modello di un propulsore che decorava una delle mensole del laboratorio, poi, distrattamente, attivò il comunicatore interno per collegarsi con il laboratorio dirimpetto al suo. Il volto seccato di una donna che dimostrava più o meno la sua età aparve sullo schermo che altro c'è? si informò Mirina Darrel, che era stata evidentemente ripetutamente disturbata nel corso della mattina.
L'agente dell'intelligence ha deciso di venire qui, non mi è ancora chiaro cosa vogliano, ma conto di chiarire la faccenda al più presto. Ho bisogno che attivi il protocollo di sorveglianza. Conto su di te. disse cordiale. E su chi altri? Torak... te l'avevo detto quando abbiamo accettato quel progetto con i Breen che ci avrebbero dato problemi. brontolò lei di rimando. Elan accolse la critica, ma non se ne lasciò scalfire non credo siano interessati a quello, Mirina. Comunque lo scopriremo tra poco. Tieni gli occhi aperti. si raccomandò, assicurandosi di poter avere facile accesso al disgregatore nascosto sotto alla sua scrivania nel caso in cui qualcosa fosse andato storto in quell'incontro.
Non appena Darhe'el avesse raggiunto l'edificio, l'usciere lo avrebbe accompagnato fino al laboratorio in cui Elan si trovava. Nel frattempo l'uomo decise che non avrebbe tratto alcun giovamento nel continuare a rimuginare sulla questione, così si sedette di fronte al proprio computer, dove stava modificando il disegno di alcune componenti per poterle integrare in un nuovo progetto.
No, non ho altre domande. convenne, sapendo che insistere con troppe questioni avrebbe rischiato di dare l'impressione che stesse cercando di prendere tempo. Cosa che, in realtà, non sarebbe stata solo un'impressione, ma non c'era bisogno che i due lo sapessero. Se non c'è altro... attendo sue notizie, Darhe'el concluse, chiudendo la comunicazione mentre ripensava ai progetti in corso. Fissò per qualche secondo il modello di un propulsore che decorava una delle mensole del laboratorio, poi, distrattamente, attivò il comunicatore interno per collegarsi con il laboratorio dirimpetto al suo. Il volto seccato di una donna che dimostrava più o meno la sua età aparve sullo schermo che altro c'è? si informò Mirina Darrel, che era stata evidentemente ripetutamente disturbata nel corso della mattina.
L'agente dell'intelligence ha deciso di venire qui, non mi è ancora chiaro cosa vogliano, ma conto di chiarire la faccenda al più presto. Ho bisogno che attivi il protocollo di sorveglianza. Conto su di te. disse cordiale. E su chi altri? Torak... te l'avevo detto quando abbiamo accettato quel progetto con i Breen che ci avrebbero dato problemi. brontolò lei di rimando. Elan accolse la critica, ma non se ne lasciò scalfire non credo siano interessati a quello, Mirina. Comunque lo scopriremo tra poco. Tieni gli occhi aperti. si raccomandò, assicurandosi di poter avere facile accesso al disgregatore nascosto sotto alla sua scrivania nel caso in cui qualcosa fosse andato storto in quell'incontro.
Non appena Darhe'el avesse raggiunto l'edificio, l'usciere lo avrebbe accompagnato fino al laboratorio in cui Elan si trovava. Nel frattempo l'uomo decise che non avrebbe tratto alcun giovamento nel continuare a rimuginare sulla questione, così si sedette di fronte al proprio computer, dove stava modificando il disegno di alcune componenti per poterle integrare in un nuovo progetto.