10-06-2024, 11:08 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-06-2024, 08:32 PM da T'Dal.)
La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.
Mindur Damar Cardassiano
Osservavo i due discutere in silenzio, notando come Elan cercasse di dissimulare la sua attenzione con occhiate distratte qua e là, mentre Ailam mostrava un'espressione neutra e professionale. Pensai nuovamente che mi mancava il mio vecchio lavoro e sospirai.
Quando Ailam dopo aver salutato Torak, si rivolse a me con una domanda che non mi sorprese: «C'è qualcosa che dovrei sapere su Torak? Non so... cosa non dire o qualche informazione che potrebbe facilitare le trattative.»
Pensai brevemente alle voci di corridoio riguardo Torak, ma non erano di mia competenza e non avevo ricevuto ordini dall'alto riguardo l'altro ingegnere, perciò non era necessario che Ailam ne venisse a conoscenza. «Non ho altro da riferire, Ailam, a parte il carattere del tuo collega che hai già visto. Ti consiglio prudenza. Elan Torak è molto competente, ma può essere difficile da gestire.» ammisi.
A quel punto, decisi di affrontare un altro aspetto importante della missione. «Dimenticavo però una cosa: dato il mio ruolo di responsabile della missione, sarà mia responsabilità supervisionare le operazioni e verrò con voi. Non sono specializzato in ambito scientifico, quindi non vi sarò di grande aiuto nell'analisi del dispositivo, ma potrei esservi di utilità nel caso accada qualcosa. Mi assicurerò che tutto vada per il verso giusto.» dissi, avvertendo la mia segretaria di avvertire l'addetto al teletrasporto.
«Seguimi»dissi, conducendolo lungo i corridoi fino alla stanza del teletrasporto, il suono dei nostri passi riempiva il silenzio. Non ero mai stato un chiacchierone, ma se mi avesse fatto domande, avrei cercato di rispondere. Arrivati alla stanza del teletrasporto, diedi all'addetto i codici necessari e salii sulla pedana. Direzione? Il laboratorio di Elan a Cemet e poi al dispositivo.
Quando Ailam dopo aver salutato Torak, si rivolse a me con una domanda che non mi sorprese: «C'è qualcosa che dovrei sapere su Torak? Non so... cosa non dire o qualche informazione che potrebbe facilitare le trattative.»
Pensai brevemente alle voci di corridoio riguardo Torak, ma non erano di mia competenza e non avevo ricevuto ordini dall'alto riguardo l'altro ingegnere, perciò non era necessario che Ailam ne venisse a conoscenza. «Non ho altro da riferire, Ailam, a parte il carattere del tuo collega che hai già visto. Ti consiglio prudenza. Elan Torak è molto competente, ma può essere difficile da gestire.» ammisi.
A quel punto, decisi di affrontare un altro aspetto importante della missione. «Dimenticavo però una cosa: dato il mio ruolo di responsabile della missione, sarà mia responsabilità supervisionare le operazioni e verrò con voi. Non sono specializzato in ambito scientifico, quindi non vi sarò di grande aiuto nell'analisi del dispositivo, ma potrei esservi di utilità nel caso accada qualcosa. Mi assicurerò che tutto vada per il verso giusto.» dissi, avvertendo la mia segretaria di avvertire l'addetto al teletrasporto.
«Seguimi»dissi, conducendolo lungo i corridoi fino alla stanza del teletrasporto, il suono dei nostri passi riempiva il silenzio. Non ero mai stato un chiacchierone, ma se mi avesse fatto domande, avrei cercato di rispondere. Arrivati alla stanza del teletrasporto, diedi all'addetto i codici necessari e salii sulla pedana. Direzione? Il laboratorio di Elan a Cemet e poi al dispositivo.