19-06-2024, 07:17 PM
L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.
Elan Torak Cardassiano
Il viaggio da Cardassia Prime era stato lungo, anche se non particolarmente faticoso, e Elan ne aveva approfittato per recuperare qualche lettura che aveva in programma da mesi. Nello specifico aveva dedicato le ultime quattro ore ad un trattato sui difetti di cavitazione degli antichi motori a curvatura, un argomento che aveva catturato la sua attenzione nel leggere di un recente incidente con una tecnologia di quel tipo. L'interesse del pilota, al contrario, doveva essere molto più selettivo, perché dopo le prime tre domande riguardo alla lettura che sembrava tenere tanto occupato il compagno di viaggio si era astenuto dall'indagare oltre, temendo che decidesse seriamente di spiegargli i dettagli dell'argomento. Il silenzio che era seguito, accompagnato dal rilassante ronzio dei motori, era stato un piacevole compagno di viaggio, almeno per Elan.
Fu solo il risuonare di un allarme di prossimità che convinse l'ingegnere ad alzare lo sguardo dal dispositivo che aveva tra le mani, per rivolgere la sua attenzione allo schermo. Oh! Siamo già arrivati! esclamò, raddrizzandosi nella poltrona con un misto di sorpresa e curiosità. Nonostante collaborasse da anni con uno dei ricercatori del Laboratorio Liorae, la loro era sempre stata una relazione a distanza e dopo mesi di fitti scambi sul progetto era stata una piacevole novità scoprire che entrambi i rispettivi centri di ricerca avessero dato il via libera a quella collaborazione. Per quanto lo riguardava era anche la prima volta che metteva piede in un laboratorio romulano e, dopo mesi di studio sulle loro apparecchiature non vedeva l'ora di poterle toccare finalmente con mano.
Qui navetta Ralor, chiediamo il permesso di attracco. Dovreste aver ricevuto il nostro codice identificativo. comunicò il pilota al centro di controllo della stazione spaziale nella quale si trovava il laboatorio romulano. Elan allungò il collo per curiosare fuori da uno dei finestrini di dritta verso la grande struttura che galleggiava nello spazio, rimanendo in attesa.
Non ci volle molto comunque perché il pilota sbrigasse tutte le formalità dell'avvicinamento e pochi minuti dopo Elan si trovava con la borsa nella quale aveva ammassato qualche vestito ed effetto personale a tracolla, in uno dei corridoi di accesso della stazione. Sorren! esclamò allegro, riconoscendo all'istante il collega con cui per mesi aveva portato avanti quel progetto. E' un piacere poterti finalmente incontrare di persona. Sai, ho letto quel tuo nuovo articolo sul contenimento delle camere antimateria. Permettimi di dire che è una ricerca decisamente innovativa... ma ho trovato alcuni passaggi un po' oscuri... iniziò, pronto a tempestare di domande il romulano.
Fu solo il risuonare di un allarme di prossimità che convinse l'ingegnere ad alzare lo sguardo dal dispositivo che aveva tra le mani, per rivolgere la sua attenzione allo schermo. Oh! Siamo già arrivati! esclamò, raddrizzandosi nella poltrona con un misto di sorpresa e curiosità. Nonostante collaborasse da anni con uno dei ricercatori del Laboratorio Liorae, la loro era sempre stata una relazione a distanza e dopo mesi di fitti scambi sul progetto era stata una piacevole novità scoprire che entrambi i rispettivi centri di ricerca avessero dato il via libera a quella collaborazione. Per quanto lo riguardava era anche la prima volta che metteva piede in un laboratorio romulano e, dopo mesi di studio sulle loro apparecchiature non vedeva l'ora di poterle toccare finalmente con mano.
Qui navetta Ralor, chiediamo il permesso di attracco. Dovreste aver ricevuto il nostro codice identificativo. comunicò il pilota al centro di controllo della stazione spaziale nella quale si trovava il laboatorio romulano. Elan allungò il collo per curiosare fuori da uno dei finestrini di dritta verso la grande struttura che galleggiava nello spazio, rimanendo in attesa.
Non ci volle molto comunque perché il pilota sbrigasse tutte le formalità dell'avvicinamento e pochi minuti dopo Elan si trovava con la borsa nella quale aveva ammassato qualche vestito ed effetto personale a tracolla, in uno dei corridoi di accesso della stazione. Sorren! esclamò allegro, riconoscendo all'istante il collega con cui per mesi aveva portato avanti quel progetto. E' un piacere poterti finalmente incontrare di persona. Sai, ho letto quel tuo nuovo articolo sul contenimento delle camere antimateria. Permettimi di dire che è una ricerca decisamente innovativa... ma ho trovato alcuni passaggi un po' oscuri... iniziò, pronto a tempestare di domande il romulano.