TSE Se non sei una spia, perché sei qui?
#1

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This can be painful or not. That's up to you. Either way, I will know what you know.

Rhhaein s'Lhoell Romulana

Impero Stellare Romulano, Settore Glintara
al confine con l'Unione Cardassiana

Primo di cinque pianeti, Glintara I era un mondo di confine. La sua vicinanza col sistema stellare cardassiano Unefra l'aveva reso un importante punto strategico ma anche un rischio. I comuni cittadini non ne erano a conoscenza ma, prima della Guerra del Dominio, il sistema era stato infiltrato da operativi cardassiani. Il sistema stellare Glintara era stato per anni base per le operazioni del Quarto Ordine, ed era difficile dire se la situazione fosse cambiata dopo la disastrosa guerra e il genocidio cardassiano. Inutile dire che la Tal'Shiar non era stata per niente entusiasta quando, per sostenere la ricostruzione, una collaborazione tra il Ministero della Scienza e l'Accademia di Astrofisica aveva portato all'apertura di un centro di ricerca su Glintara I. Punto di ricerca ma anche di scambio, il Laboratorio Liorae col tempo era diventato famoso per le sue pericolose collaborazioni con scienziati e ingegneri cardassiani.

Il rischio di furto di dati strategici era sufficientemente elevato perché la Tal'Shiar potesse mandare operativi a tenere d'occhio la situazione, ma non perché potesse far chiudere il laboratorio. Il laboratorio aveva il sostegno di due colossi, il Ministero della Scienza e l'Accademia di Astrofisica, e questo rendeva difficile per l'agenzia colpirlo apertamente. Così, era diventato normale stazionarvi degli agenti operativi ogni qual volta veniva avviata una collaborazione con Cardassia.

..e questa volta è toccata a me. Pensò Rae, mentre ricontrollava i dati sul suo PADD. Elan Torak, ingegnere del Laboratorio Zay'oul. Le informazioni sulla sua vita personale erano poche ma c'era un'interessante lista di collaborazioni internazionali, soprattutto con la Federazione. La sua era una posizione perfetta per un agente sotto copertura e il fatto che avesse recentemente cooperato con i Servizi Segreti Cardassiani validava l'ipotesi. Elan era una spia, ed era stato invitato a collaborare nello studio di un nuovo motore a curvatura. Come consegnare tecnologia militare in mani altrui... Borbottò tra sé e sé, decisamente risentita dall'idiozia di politici e ricercatori. Era indubbio che l'uomo fosse bravo, ma valeva veramente la pena di rischiare segreti di stato per usufruire delle sue competenze?

Una notifica la distolse dalle sue riflessioni. Una nave cardassiana era entrata nel sistema. Ritirato il PADD, la romulana lasciò il suo temporaneo alloggio per raggiungere l'ingresso del laboratorio. Era ora di mettersi al lavoro.
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#2

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Il viaggio da Cardassia Prime era stato lungo, anche se non particolarmente faticoso, e Elan ne aveva approfittato per recuperare qualche lettura che aveva in programma da mesi. Nello specifico aveva dedicato le ultime quattro ore ad un trattato sui difetti di cavitazione degli antichi motori a curvatura, un argomento che aveva catturato la sua attenzione nel leggere di un recente incidente con una tecnologia di quel tipo. L'interesse del pilota, al contrario, doveva essere molto più selettivo, perché dopo le prime tre domande riguardo alla lettura che sembrava tenere tanto occupato il compagno di viaggio si era astenuto dall'indagare oltre, temendo che decidesse seriamente di spiegargli i dettagli dell'argomento. Il silenzio che era seguito, accompagnato dal rilassante ronzio dei motori, era stato un piacevole compagno di viaggio, almeno per Elan.

Fu solo il risuonare di un allarme di prossimità che convinse l'ingegnere ad alzare lo sguardo dal dispositivo che aveva tra le mani, per rivolgere la sua attenzione allo schermo. Oh! Siamo già arrivati! esclamò, raddrizzandosi nella poltrona con un misto di sorpresa e curiosità. Nonostante collaborasse da anni con uno dei ricercatori del Laboratorio Liorae, la loro era sempre stata una relazione a distanza e dopo mesi di fitti scambi sul progetto era stata una piacevole novità scoprire che entrambi i rispettivi centri di ricerca avessero dato il via libera a quella collaborazione. Per quanto lo riguardava era anche la prima volta che metteva piede in un laboratorio romulano e, dopo mesi di studio sulle loro apparecchiature non vedeva l'ora di poterle toccare finalmente con mano.

Qui navetta Ralor, chiediamo il permesso di attracco. Dovreste aver ricevuto il nostro codice identificativo. comunicò il pilota al centro di controllo della stazione spaziale nella quale si trovava il laboatorio romulano. Elan allungò il collo per curiosare fuori da uno dei finestrini di dritta verso la grande struttura che galleggiava nello spazio, rimanendo in attesa.

Non ci volle molto comunque perché il pilota sbrigasse tutte le formalità dell'avvicinamento e pochi minuti dopo Elan si trovava con la borsa nella quale aveva ammassato qualche vestito ed effetto personale a tracolla, in uno dei corridoi di accesso della stazione. Sorren! esclamò allegro, riconoscendo all'istante il collega con cui per mesi aveva portato avanti quel progetto. E' un piacere poterti finalmente incontrare di persona. Sai, ho letto quel tuo nuovo articolo sul contenimento delle camere antimateria. Permettimi di dire che è una ricerca decisamente innovativa... ma ho trovato alcuni passaggi un po' oscuri... iniziò, pronto a tempestare di domande il romulano.
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#3

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Rhhaein s'Lhoell Romulana

Il viaggio fino alla stazione orbitale fu rapido. La navetta intestata al laboratorio non era un modello recente ma, per essere un mezzo civile, non era niente male. Il viaggio fu troppo breve per accertarsene, ma era quasi certa che fossero state apportate modifiche non da poco al motore. Beh, se avesse voluto, avrebbe avuto tutto il tempo per informarsi durante la sua permanenza.

All'attracco, solo il pilota rimase a bordo. Rae seguì Sorren, suo compagno di viaggio, per i corridoi della stazione. Se qualcuno conosceva Torak, questi era Sorren. Era stato lui a portare avanti, per via telematica, la parte teorica del progetto col cardassiano. Il ricercatore era quindi ai suoi occhi sia un'importante fonte di informazioni che un possibile rischio. Non lo considerava un traditore, non aveva ancora motivi per farlo, ma diffidava di lui. Essere un'agente della Tal'Shiar sicuramente non aiutava nei rapporti interpersonali ma Rae era lì per bloccare sul nascere qualsiasi fuga di informazioni, non per fare amicizia.

Rimase in disparte durante l'incontro tra Sorren e il cardassiano, osservando con interesse (e un pizzico di gelosia) la loro spensieratezza. Ad un primo sguardo, Torak non sembrava pericoloso ma, se le spie fossero state così semplici da identificare, Rae sarebbe stata disoccupata. L'avrebbe quindi sospettato colpevole fino a prova contraria.

Attese una pausa nella conversazione prima di intromettersi. Salve, signor Torak. Io sono Rhhaein e sarò il suo supervisore per il tempo della sua permanenza. Si presentò, tralasciando il suo cognome come spesso facevano i vulcanoidi quando avevano a che fare con le altre specie.
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#4

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Elan Torak Cardassiano

... e alla fine è tutta una questione di induttanza. Più tardi ti mostro i miei calcoli, ma non troverai errori, credimi. promise Sorren con un sorriso compiaciuto nel ripensare al proprio lavoro: era stata una piccola rivoluzione in quell'ambito e nonostante quel suo modo di fare cordiale, aveva il vago sospetto che Torak stesse tentando di minare la validità della sua invenzione con quelle sue domande spinose. Comunque prima di metterci al lavoro ci sarà qualche piccola formalità da sbrigare... spiegò, lasciando tempo a Rhhaein per intromettersi nel discorso.

Fu solo in quel momento che Elan spostò lo sguardo dal romulano alla sua collega, rendendosi conto che quel nome gli giungeva del tutto nuovo. Non che si considerasse un grande esperto per quanto riguardava i più eminenti ricercatori romulani, ma la fama di Sorren e delle sue teorie era comunque ben nota anche al di fuori dell'Impero. Il nome della donna, al contrario, non gli diceva nulla... il che sollevava non poche perplessità sul fatto che qualcuno avesse pensato di assegnarla come supervisore del progetto.

Piacere di fare la sua conoscenza la salutò con un sorriso cordiale, consapevole che inimicarsi un supervisore non era mai una buona idea, che questo fosse una persona competente o meno. Temo che Sorren fosse talmente preso dal nostro progetto da aver dimenticato di parlarmi di lei... ammise con più curiosità che risentimento. Qual è il suo ambito di interesse? si informò, sperando di riuscire a carpire qualche informazione che gli desse un indizio su chi fosse quella donna e se davvero era in grado di comprendere ciò a cui stavano lavorando, o se, al contrario, era solo una burocrate... o peggio.
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#5

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Rhhaein s'Lhoell Romulana

Non si poteva dire che Rae fosse totalmente a digiuno in ingegneria, ne sapeva a sufficienza per poter svolgere qualche riparazione di emergenza se la situazione lo avesse richiesto, ma la conversazione tra i due ricercatori le risultò ardua da seguire. Cominciava a sospettare che il suo tempo libero l'avrebbe passato a ripassare quanto già conosceva e studiare nuovi argomenti: nonostante non fosse suo compito aiutare nella ricerca, doveva essere in grado di riconoscere le informazioni innocue da quelle che non dovevano lasciare l'Impero.

Non sono qui da molto Ammise, piegando le labbra in un sorriso. e non sono una ricercatrice, quindi immagino che fin'ora non ci sia stata né la possibilità né la necessità di parlare di me. Considerando che era stata assegnata a Glintara appositamente per supervisionare Torak, difficilmente Sorren aveva potuto nominarla durante le loro comunicazioni. Non era però sua intenzione sottolineare troppo la cosa, né di presentarsi come agente della Tal'Shiar. Informazioni di quel tipo avrebbero allontanato il cardassiano e reso il suo lavoro inutilmente più complesso. Non sarò di aiuto nella vostra ricerca, ma conti su di me per qualsiasi problema di natura culturale o burocratica.

Nella situazione ideale, Torak l'avrebbe dovuta considerare un punto di appoggio, qualcuno a cui rivolgersi quando aveva dubbi o problemi. La realtà era invece ben diversa: presentarsi come una burocratica era meglio che presentarsi come un'agente della Tal'Shiar, ma non la aiutava ad avvicinarsi al suo bersaglio. Perché non hanno mandato qualcuno con vere competenze in ingegneria? Pensò, non per la prima volta da quando le era stata assegnata la missione.

Vogliamo dirigerci alla navetta?
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#6

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Elan Torak Cardassiano

Di norma Elan non trovava particolarmente fastidiosa la burocrazia. Anzi, a volte gli piaceva fermarsi a delineare con cura tutte le peculiarità del suo lavoro ... troverà che i miei resoconti sono estremamente precisi, non credo avremo problemi ci tenne a precisare, rispondendo con fare cordiale al sorriso della romulana. Aveva, tuttavia, qualche problema con chi cavillava per creare ostacoli al suo lavoro e non era ancora del tutto sicuro che la signorina che aveva di fronte non fosse quel genere di supervisore. Ad ogni modo preoccuparsene in quel momento non avrebbe giovato a nessuno. Arrivati a quel punto tanto valeva affrontare l'eventuale problema se e quando si sarebbe presentato. Quanto ai problemi culturali, mi auguro non dovrà occuparsene: nei mesi scorsi non sono sorte grosse difficoltà, se si escludono quelle logistiche. Capirà che lavorare ad un simile progetto a distanza non è molto efficiente. precisò in direzione di Rhhaein.

Mi saresti stato d'aiuto nel calibrare i collettori, i miei assistenti sono bravi, ma devo spiegare loro ogni procedura... sono certo che ora potremo procedere più speditamente e terminare finalmente questo progetto. rispose Sorren, confermando le parole del collega. Quando Rhaaein propose di raggiungere la navetta, Elan le rivolse un sorriso di cortesia sì, un istante... disse, ritornando sui propri passi per rivolgersi al pilota che lo aveva accompagnato fin lì. Fai buon viaggio Inari... e ricorda a Aylira di ricontrollare le calibrazioni del nuovo progetto. Varianza massima 0.43, mi raccomando. Fai in modo che non se ne dimentichi, in questi giorni ha la testa altrove. gli ricordò, salutandolo prima di ritornare dai due romulani.

Vorrei mettermi quanto prima al lavoro, se possibile. Ma prima vorrei lasciare questa nel mio alloggio. disse, indicando la borsa che aveva a tracolla. Sorren aveva garantito che si sarebbero occupati di trovargli una sistemazione adeguata e sebbene non avesse la minima idea di cosa intendessero i romulani con quelle parole, era ragionevolmente sicuro che non si sarebbe discostato troppo dal significato che vi dava ogni popolo vagamente civile.
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#7

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Rhhaein s'Lhoell Romulana

Rae annuì al primo commento di Elan. La qualità dei resoconti del ricercatore non era la sua preoccupazione maggiore, ma di certo una loro compilazione precisa avrebbe semplificato la parte burocratica del suo lavoro. Lo immagino. Ammise, alle sue successive parole. Lavorare ad un simile progetto per via telematica era infattibile. Rae lo comprendeva, per quanto avrebbe preferito risolvere il problema escludendo il cardassiano dalla ricerca al posto di invitarlo nell'Impero. Me lo auguro anch'io Proseguì, mentendo spudoratamente. ma, in caso contrario, mi avvisi e farò il possibile per aiutarla.

Sapeva che non sarebbe stata così fortunata, ma sarebbe stata felice se l'uomo avesse lasciato il progetto a causa di qualche conflitto interpersonale. Sia i romulani che i cardassiani tendevano ad essere xenofobi, quindi c'era una buona probabilità che Elan sarebbe incappato in qualche problema. Difficilmente però sarebbe bastato ad interrompere la collaborazione. I ricercatori del Laboratorio Zay'oul erano abituati ad avere a che fare con gli stranieri, e sembravano dare più importanza ai risultati che all'identità dei propri colleghi. Anche se lei ci avesse messo del suo per esasperare la situazione, non era sicura che il cardassiano avrebbe gettato la spugna. Valeva comunque la pena di tentare.

Osservò Elan rivolgersi ad un suo compatriota, aspettando con pazienza che finisse i suoi saluti. Certo, una volta a terra la accompagnerò nel suo alloggio. Confermò, al suo ritorno. L'edificio che faceva da dormitorio era appena di fianco al laboratorio, quindi esaudire quel desiderio non sarebbe stato un problema. Una volta che si sarà rinfrescato, se non sente il bisogno di riposare, Sorren potrebbe mostrarle il laboratorio. Lanciò un'occhiata interrogativa al romulano, chiedendogli silenziosamente conferma. Ne approfitterei anch'io, se fosse possibile. Non ho ancora avuto l'occasione di visitare l'intera struttura. Aggiunse, iniziando a far strada verso il luogo dove era attraccata la navetta.
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#8

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Elan Torak Cardassiano

La ringrazio per la disponibilità, le farò certamente sapere. garantì Elan accennando un segno di ringraziamento in risposta all'offerta della donna di aiutarlo a gestire qualunque divergenza culturale avrebbe potuto incontrare. Tuttavia, il cardassiano non aveva la minima intenzione di tener fede a quella promessa: sapeva bene come informazioni come quella avrebbero potuto essere gonfiate e degenerare se fossero finite nelle mani sbagliate e non aveva ancora la certezza su chi fosse e cosa volesse realmente quella donna. Un po' prematuro per fare una qualunque promessa sincera. Sorren era più prevedibile: mesi passati a lavorare fianco a fianco, sebbene a una certa distanza, avevano portato Elan ad apprezzare i modi raffinati del collega, il suo acuto ingegno nell'aggirare i problemi che si erano presentati ed era certo che tenesse al successo di quel progetto almeno quanto lui. Tutti gli altri... sarebbero stati oggetto di attenta osservazione nei giorni seguenti.

Dimmi... hai letto l'ultimo numero dell'Interstellar Optoelectronics? chiese al collega, tanto per riempire il tempo necessario a raggiungere la navetta e poi il pianeta. C'è un articolo interessante sulle nuove gelatine bioneurali. spiegò, perdendosi assieme a Sorren nel discutere di cosa le rendesse migliori della versione precedente e sull'effettiva necessità di un tale sistema, scoprendosi per l'ennesima volta in sintonia nel notare una lunga serie di difetti in quella tecnologia che sembrava piacere molto ai federali ... e le implementano senza aver trovato una soluzione efficace, ti rendi conto? chiese, quasi indignato.D'altra parte non tutti hanno la sicurezza come priorità ribatté Sorren, mentre seguiva il gruppo verso l'edificio dove si trovavano i dormitori.

Gli alloggi non erano particolarmente lussuosi, ma Elan non aveva grandi aspettative dopo aver girovagato per mezza galassia e, in fondo, non erano del tutto sgradevoli. Con un paio di aggiustamenti era certo che sarebbe riuscito ad adattarli alle proprie esigenze. Il tempo di disfare la valigia e vi raggiungo... farei volentieri una visita. Come posso contattarvi? si informò, depositando la borsa a terra ed iniziando a guardarsi attorno. Sorren raggiunse la parete ed accese un monitor questo è il terminale per le comunicazioni disse, spiegando rapidamente i vari comandi e come contattare il laboratorio quando hai finito avvisa e manderò uno dei miei assistenti a prenderti. promise per poi rivolgersi a Rhhaein ... se vuole posso mostrarle il nostro lavoro nel frattempo. Elan conosce già tutto il lato tecnico.
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#9

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Rhhaein s'Lhoell Romulana

Durante il viaggio di ritorno, Rae approfittò della conversazione tra Elan e Sorren per osservare il cardassiano. Seguì in silenzio la conversazione sulle nuove gelatine bioneurali federali, non tanto perché provasse reale interesse verso esse ma perché le permetteva di osservare il suo bersaglio in un ambiente neutrale. Mentre parlava con Sorren, Elan era quasi rilassato. Era evidente che si fidasse del collega romulano e quello poteva essere sia un bene che un male, rispetto all'affidabilità di Sorren. Considerò l'opzione di emularlo, in quanto mostrare interesse nel loro campo di ricerca avrebbe potuto aiutarla ad ottenere la fiducia di Elan, ma scartò presto l'idea: non aveva le competenze tecniche necessarie per sostenere una conversazione di quel tipo. Poteva comprendere il discorso in generale ma faceva fatica a seguirlo quando i due ricercatori andavano troppo sul tecnico.

Quando la navetta atterrò su Glintara I, nella piazzola del Laboratorio Zay'oul, Rae seguì il gruppo fino al dormitorio. L'alloggio di Elan non era troppo distante da quello che le era stato assegnato: forse era un tentativo dei 'piani alti' di ingraziarsela, ma la romulana aveva tutta l'intenzione di sfruttarlo a suo vantaggio. Approfitterei dell'occasione per passarle il mio contatto. Disse, quando Sorren mostrò il terminale per le comunicazioni al cardassiano. Il mio comunicatore personale è connesso al sistema del laboratorio quindi, se ce ne fosse la necessità, può contattarmi in qualsiasi momento. Spiegò, mentre (se nessuno avesse avuto qualcosa da ridire) inseriva il suo contatto nel terminale. Oppure può bussare alla mia porta. Il mio alloggio è appena due porte avanti.

Detto quanto doveva, Rae si congedò e lasciò l'alloggio assieme a Sorren. Colgo al volo l'opportunità, sono davvero interessata al vostro progetto. Rispose alla proposta del compatriota. Non c'era falsità nelle sue parole, in quanto aveva realmente il desiderio di scoprire con cosa avrebbe avuto a che fare. Sapeva che stavano lavorando su un nuovo motore a curvatura, ma non aveva idea di quanto sarebbe stato più performante rispetto a quello installato sulle loro navi da guerra. Scoprire di più sul progetto le avrebbe quindi permesso di capire quale fosse il rischio per l'Impero se ci fosse stata una fuga di informazioni.
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#10

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Elan Torak Cardassiano

Elan lasciò che la romulana inserisse le sue informazioni nel computer, assicurandosi di aver capito come contattarla in caso di necessità. Quando suggerì che in caso contrario avrebbe semplicemente potuto bussare al suo alloggio, Elan le rivolse un sorriso cordiale la ringrazio per la disponibilità. Le confesso che ho sempre ammirato la solerzia dei Romulani. disse sincero. Negli anni si era reso conto di diverse somiglianze tra la propria cultura e quella romulana e non poteva non apprezzare i loro modi curiosamente raffinati se paragonati ad altre specie del quadrante. Sapeva che sarebbero stati pronti a colpirlo con un disgregatore alle spalle se lo avessero ritenuto necessario, ma era convinto che essere sufficientemente abile da evitare una simile situazione fosse una sua responsabilità e aveva sempre dimostrato una discreta efficienza in quell'ambito. Tutto sommato la cosa non lo preoccupava.

A più tardi. salutò i due, rimanendo sulla soglia finché non li sentì allontanarsi. Solo allora Elan si avvicinò nuovamente al terminale del computer, per regolare i controlli ambientali su una temperatura più gradevole. In pochi istanti un piacevole tepore cominciò a diffondersi nell'ambiente ed Elan si concesse un sorriso soddisfatto mentre si guardava distrattamente in giro, apparentemente interessato all'arredamento, ma in realtà più interessato ad individuare eventuali dispositivi di sorveglianza. Non fu particolarmente sorpreso quando effettivamente riuscì ad individuarne uno, ma decise che per il momento poteva rimanere dove si trovava. Passò poi a svuotare la propria borsa, prendendosi il tempo di depositare ordinatamente i propri abiti nell'armadio della camera da letto prima di avviarsi verso il bagno.

Sorren, nel frattempo, aveva condotto Rhhein verso il proprio laboratorio. Un'intera stanza era stata equipaggiata con tecnologia olografica e al centro dell'ambiente si trovava un ologramma in scala reale di un motore che avrebbe occupato almeno due piani di un edificio. Questo è il frutto nel nostro lavoro... spiegò, toccando alcuni controlli. Subito le componenti del motore si disassemblarono, disperdendosi per la stanza. La tecnologia è basata sulla teoria dell'onda di curvatura del dottor Torak, ma siamo riusciti ad aumentare ulteriormente l'efficienza del suo modello grazie al mio dispositivo di risonanza quantistica. Dal punto di vista teorico funziona alla perfezione, ma stiamo riscontrando qualche problema nell'interfacciare il motore con la nostra tecnologia... ed è qui che entra in gioco il nostro ospite: è già riuscito ad interfacciare la sua versione con la tecnologia federale, ma in quel caso è stata costruita un'intera nave sperimentale per poter accogliere la nuova tecnologia. Quello che intendiamo fare qui è molto più ambizioso: vogliamo adattare il motore per poterlo interfacciare con tutte le navi della nostra flotta. spiegò, facendo strada verso uno dei computer ... abbiamo deciso di iniziare da questi disse, mostrando un falco da guerra di classe Valdore ma ci sono diversi problemi da risolvere, tanto per cominciare interferisce con il funzionamento dei sensori, causa il sovraccarico di diversi sistemi... disse, mostrando a schermo una lunga lista di sistemi affetti e... ehm, nelle simulazioni continuava a causare una serie di esplosioni a catena che finivano per distruggere la nave, ma dovremmo essere riusciti a risolvere il problema. Nonostante non sia un romulano, devo ammettere che Torak si è dimostrato un valido scienziato. spiegò, facendo strada verso l'hangar che si trovava lì accanto. All'interno si trovava un vecchio falco da guerra di classe Valdore, le cui paratie esterne suggerivano che fosse più prossimo alla rottamazione che ad un volo di esordio, ma Sorren non parve preoccuparsi dell'estetica. Il sistema è già stato installato... le va una visita alla sala macchine? propose.
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