TFB Cosa darei per della birra romulana
#1

Role per @T'Dal

Challenge your preconceptions, or they will challenge you.

Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Uzh-Shikahr, Ristorante L'Oasi

Il ristorante era brulicante di vita come suo solito. Syvar era tornato da qualche giorno su New Vulcano, approfittando del breve periodo di riposo che gli era stato concesso per riprendere l'allenamento col suo maestro di Suus Mahna. I suoi piani per la giornata avevano inizialmente previsto di passare qualche ora in palestra in modo da sfogare le sue emozioni represse, mangiare qualcosa alla veloce da qualche parte e tornare alla sua abitazione. Non si sarebbe mai aspettato di finire a vagare senza meta con la sua moto attraverso le strade della città per poi fermarsi nella sua periferia, di fronte al suo locale preferito.

Per quanto lontano dal centro di Uzh-Shikahr, praticamente ad un passo dal punto in cui e luci della città lasciavano il posto alle dune del deserto, L'Oasi era molto frequentato. Il ristorante era carino, il cibo era buono e poco costoso, ma ciò che più colpiva era la sua clientela. Poteva essere considerato il luogo più multietnico della capitale vulcaniana, ottimo sia per gli alieni in visita che per i vulcaniani desiderosi di staccare un po' dalla vita quotidiana. Come xenoantropologo, Syvar vedeva quel locale come un vero e proprio gioiello in cui poter interagire con le culture più diverse senza lasciare la zona di spazio in cui il movimento gli era concesso. Status di rifugiato politico o meno, la Federazione non sembrava ancora pronta a dare carta bianca ad un ex-agente della Tal'Shiar la cui lealtà era ancora incerta. Era già un miracolo che gli lasciassero insegnare all'Accademia della Flotta Stellare, ma quello era probabilmente imputabile all'influenza dell'Ambasciatore Spock e all'assenza di esperti sulla cultura e sulla società romulana. Non che Syvar avesse qualche dubbio che, tra i suoi studenti, ci fosse almeno un agente dell'Intelligence di Flotta incaricato di tenerlo d'occhio e assicurarsi che non approfittasse del suo posto per influenzare negativamente il futuro personale della flotta stellare.

Entrato nel ristorante, Syvar si fermò un istante per guardarsi attorno. Profumi deliziosi si diffondevano dalla cucina, stuzzicando il suo appetito, ed un leggero chiacchierio riempiva l'aria. Visto l'orario, era difficile trovare un tavolo libero: normalmente non sarebbe stato un problema, in quanto il mezzo vulcaniano avrebbe condiviso volentieri il tavolo con degli alieni, ma quel giorno non era esattamente dell'umore giusto per chiacchierare. Ultimamente diversi dubbi lo stavano tormentando e l'incidente in palestra di oggi aveva dimostrato chiaramente quanto aveva bisogno di mettere in ordine i suoi pensieri e prendere delle decisioni. Se l'ambasciatore fosse stato sul pianeta probabilmente lo avrebbe costretto a meditare ma, essendo cresciuto nell'Impero, Syvar era leggermente 'allergico' a quel tipo di auto-riflessione. Molto meglio sfogarsi con l'esercizio fisico... o con l'alcol.

Un tavolo da quattro si rivelò libero. Syvar si sedette ad una delle sue sedie, afferrando uno dei menù e cominciando a sfogliarlo. Per quanto L'Oasi offrisse soprattutto cucina vulcaniana, nel suo menù erano presenti anche piatti e bevande provenienti da altri pianeti federali. Nulla di romulano, per sua gran disperazione. Ah, cosa darei per della birra romulana! Si lamentò tra sé e sé mentre lanciava un'occhiata alla lista degli alcolici. La birra romulana poteva essere illegale nella Federazione, ma Syvar avrebbe dato un occhio della testa pur di mettere le mani su qualche sua bottiglia.

E ce l'ho fatta! LOL Spero che vada bene il luogo, non ho specificato l'orario così che tu possa decidere se è pranzo o cena (per me va bene uguale). Se lo desideri, sentiti libera di portare anche Mestral. ^^ Ovviamente, rispondi con tutta calma.
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#2

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Avevo ancora qualche giorno di licenza, presto sarei ripartita da Vulcano e mi sarei ricongiunta alla Saratoga, nonché al dottore. Dentro di me i miei sentimenti umani erano ancora in tumulto e sapevo che avrei dovuto fare... meditazione più approfondita per capire che cosa dovessi fare.

Dal mio ritorno da Betazed parlai con Mestral. Parlammo a lungo, sviscerando il problema ed entrambi eravamo arrivati alla conclusione che avremmo dato un'ultima occasione al nostro matrimonio... poi avremmo eventualmente dato il via al divorzio. Gli spiegai quanto successo con il dottore sul pianeta, di quanto io abbia pensato a lui negli ultimi periodi di quanto le mie emozioni umane avessero dato una brutta prova di sé su Betazed.

Ero stata dai miei fratelli maggiori, Tolaris ed Elieth, trovandoli entrambi in buona salute e se il primo finalmente aveva dei figli dandomi quella volta una nipote femmina, il secondo aveva finalmente trovato l'amore dopo la morte dell'adorata moglie venuta a mancare prematuramente per colpa dell'esplosione di Vulcano. Parlai con entrambi di quanto successo, entrambi mi dissero che avrei dovuto valutare logicamente la situazione e che tutto si sarebbe risolto, ma di non preoccuparmi ed entrambi erano certi che sarei riuscita a trovare una soluzione. Tornai a casa e trovai l'abitazione vuota, a quanto pare mio marito non era ancora tornato a casa. Decisi di non rimanere a casa e replicare qualcosa da mangiare in solitaria, così andare da sola al ristorante L'oasi e lasciai un messaggio a Mestral dicendo che sapeva dove trovarmi se voleva pranzare in mia compagnia. Certo, avrei mangiato in solitaria, ma circondata da altra gente. Illogico? Forse, ma almeno non rimanevo in una casa vuota. In quel momento mi mancava da morire la Saratoga e il suo medico di bordo. Scacciai il pensiero, dirigendomi al ristorante, che mi era stato altamente consigliato dai miei fratelli e da Mestral. Era la prima volta che entravo in quel locale, ma sapevo dai tre uomini che era rinomato e il cibo era ottimo. Volevo dargli un'occasione prima di ripartire.

Purtroppo tutti i tavoli erano occupati e c'era un tavolo da quattro occupato da un solo ragazzo. Avevo l'impressione di averlo già incontrato, ma probabilmente era in un periodo in cui era tutto sconvolgente e la mia vita alla federazione agli inizi della mia carriera. 

«Mi è stato assegnato questo posto, non la disturberò più del dovuto» dissi al ragazzo biondo, dopo poco essermi seduta.

Presi da sopra il tavolo il menù che era a disposizione dei clienti e scelsi le portate che avrei desiderato mangiare, piatti totalmente diversi dai soliti che ordinavo sulla Saratoga, quando il ragazzo disse che avrebbe desiderato della birra romulana. Sorrisi tra me, pensando che addirittura io ne avrei bevuta se l'avessi avuta tra le mani.

«Mi sarebbe piaciuto fornirgliela, ma anche per me è difficile averne un po'.» dissi io pacatamente riguardo alla birra romulana.


Grazie per aver aperto Heart ho pensato di lasciare per ora T'Dal da sola, se poi dovesse succedere qualcosa di sconvolgente... faccio intervenire Mestral Big Grin 
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#3

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Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Syvar non era sicuro di essere dell'umore giusto per apprezzare la compagnia altrui, ma non fece nulla per impedire alla vulcaniana di sedersi. Erano in un ristorante nell'ora di punta, sarebbe stato assurdo desiderare di tenere per sé un intero tavolo. Prego, si sieda pure. Disse invece, osservando per un breve istante la nuova arrivata. La donna gli sembrava vagamente famigliare, come se l'avesse incontrata da qualche parte. Considerando però il numero di persone che incontrava per il suo lavoro, difficile dire se quella sensazione fosse corretta o meno.

Ah, il fascino del proibito. Aggiunse poi, in risposta al commento della donna sulla birra romulana. Non era troppo preoccupato di essere stato sentito, in quanto non erano solo i romulani ad apprezzare quell'alcolico. Dalle voci che giravano per l'accademia, anche certi capitani federali di tanto in tanto cedevano alla tentazione. È però un peccato che il governo federale l'abbia dichiarata una bevanda illegale, consumata con la dovuta moderazione non fa male. Ho sentito che nell'Impero Romulano viene usata anche a scopo terapeutico. Proseguì, sondando un po' il terreno. I romulani, quelli che nonostante tutto lui vedeva ancora come il suo popolo, non venivano visti di buon occhio dai vulcaniani. Una diffidenza che era sorta nel Tempo del Risveglio, quando vulcaniani e romulani avevano presto strade opposte, e che si era solo intensificata dopo gli avvenimenti del 2258. Nero e l'equipaggio della Narada non rispondevano all'Impero quando avevano distrutto il pianeta Vulcano, ma ciò non cambiava che si fosse trattato di un deliberato attacco romulano. Molti romulani avevano gongolato a quella notizia, Syvar compreso. Cosa di cui, col passare degli anni, si era decisamente pentito.

Il suo sguardo cadde nuovamente sul menù, osservando la lista degli alcolici senza veramente vederla. Probabilmente, se in quel momento avesse avuto di fronte a sé una bottiglia di birra romulana, non l'avrebbe bevuta con moderazione. Come qualsiasi altro alcolico che avrebbe potuto ordinare in quel locale. Ok, forse è meglio evitare l'alcol. Si ritrovò a pensare, tra il divertito e l'esasperato. Sentiva davvero il bisogno di ubriacarsi ma probabilmente non era né il luogo né l'orario per farlo. Non sarebbe stato piacevole venir fermato per disturbo della quiete pubblica, né consono al suo ruolo di professore. Non era poi sicuro di quello che avrebbe potuto rivelare se avesse perso il controllo di sé: ormai non poteva dire di essere in possesso di informazioni riservate, ma rivelare apertamente la sua identità avrebbe potuto suscitare l'odio di qualche vulcaniano che aveva perso la sua famiglia a causa di Nero.

Direi che ho ignorato a sufficienza le buone maniere a causa del mio improprio desiderio di bere alcolici di contrabbando. Riprese a parlare, un lieve sorriso sulle labbra, mentre alzava lo sguardo dal menù per riportarlo sulla vulcaniana. A ripensarci, avere compagnia non era così male. Compagnia non-vulcaniana sarebbe stata ancor meglio, ma non aveva intenzione di lamentarsi. Lunga vita e prosperità, La salutò, facendo il tipico gesto di saluto vulcaniano con la mano destra. sono Syvar. Se non è inopportuno, posso chiederle il suo nome?
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#4

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T'Dal Zayrus | Vulcan

C'era qualcosa di strano in Syvar, qualcosa che non quadrava del tutto con l'immagine che io avevo dei vulcaniani, ma decisi di non fare domande, almeno per il momento. Alla fine poteva essere un debrune come Dakona (e ripensando a lui il mio cuore accelerò di qualche battito per un istante e mi sentii leggermente in colpa per Mestral, ma ricordavo l'ultima volta in cui provavo qualcosa di equivalente per lui... e purtroppo erano passati anni da quel momento), il dottore della Saratoga o il ragazzo davanti a me magari era semplicemente più incline a seguire i propri sentimenti come mia madre.

«Riguardo alla birra romulana, la Federazione ha il compito di garantire la sicurezza dei suoi cittadini, e se una sostanza è stata dichiarata illegale, è perché rappresenta un rischio per la salute pubblica. Tuttavia, parlando in maniera non ufficiale, credo che non ci sia nulla di sbagliato nell'apprezzare un alcolico, purché lo si faccia con moderazione, in quanto credo che la moderazione sia sempre la chiave per godere dei piaceri della vita.» dissi pacatamente per poi aggiungere «Personalmente ho sempre trovato interessante come alcune bevande alcoliche siano considerate illegali in alcuni... luoghi della galassia e non in altri.»
Da quando ero diventata così filosofica? Mi chiesi se fosse merito mio o era il dottore che mi stava influenzando in tal senso. Pensai che fosse la seconda.

Si fermò un attimo, osservando Syvar con attenzione. «C'è qualcosa di interessante nel menù che vorrebbe provare? Non sono mai stata in questo ristorante, ma mi era stato consigliato dalla mia famiglia. Forse potrebbero consigliarle qualcosa di particolare, personalmente ho scelto le uniche portate che mi risultano sconosciute.» ammisi.

«Non è inopportuno chiedere il mio nome, è la cosa più logica da fare in una situazione come questa, in quanto condividiamo lo stesso tavolo.» ammisi guardandolo per poi ricambiare il saluto vulcaniano e aggiungere «Lunga vita e prosperità, Syvar. Io sono T'Dal. Mi scusi se mi permetto di chiedere, Syvar, ma abbiamo mai avuto modo di incontrarci prima? Ho l'impressione di averla già visto da qualche parte, ma forse è legato che eravamo pochi sul pianeta

Sapevo di essere un po' più espansiva di quanto fossi solita con le persone con cui non ero in confidenza, ma l'atmosfera del ristorante sembrava favorire una conversazione più informale. E poi, non era sempre facile incontrare qualcuno che riuscisse a farmi sentire a proprio agio, soprattutto dopo quanto successe sulla Saratoga e della crisi che stavo passando con Mestral.
«Cosa la ha portata qui, Syvar?» chiesi, curiosa di conoscere di più sul suo compagno di tavolo. «Sta lavorando all'accademia?»
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#5

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Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Alla risposta della vulcaniana, Syvar non poté far a meno di notare una certa ufficialità nelle sue prime parole, quasi come se stesse conversando con un appartenente alle forze dell'ordine. Un pizzico di timore sorse in lui a quella prima frase, svanendo una volta che lei proseguì nel suo discorso. Forze dell'ordine o meno, la donna non sembrava essere intenzionata ad usare contro di lui quanto appena detto. Non che sia illegale dire di voler bere della birra romulana: illegale è acquistarla. Pensò, lievemente divertito. La cosa più importante era però che la donna non avesse reagito malamente al suo accenno all'Impero Romulano. Ciò non significava necessariamente che quello fosse un argomento sicuro con lei, in quanto essere disposti a parlare di un famoso alcolico romulano non era equivalente a essere disposti a parlare con un romulano, ma quantomeno ora Syvar poteva star più tranquillo. Anche se avesse fatto qualche gaffe, avrebbe dovuto essere in grado di cavarsela. Normalmente il rischio sarebbe stato irrisorio, grazie all'addestramento che aveva ricevuto nella Tal'Shiar, ma ultimamente certi pensieri lo stavano distraendo. Dopo la pericolosa mossa di Kormerek (un'arte marziale romulana piuttosto violenta) che gli era sfuggita in palestra, Syvar non era sicuro di avere pienamente il controllo delle proprie azioni.

Questo non posso negarlo. Rispose dunque. La tossicità della birra romulana può non essere eccessivamente pericolosa per i vulcanoidi, quantomeno se bevuta con moderazione, ma non son sicuro che sia lo stesso per il resto delle specie federali. Considerando la questione da quel lato, il divieto di importazione della birra romulana prendeva una luce diversa, meno politica e più 'umana'. Io trovo anche interessanti le differenze nella legislazione riguardante gli alcolici. L'età minima necessaria per acquistare alcolici può cambiare di società in società, e non sempre corrisponde con la maggiore età. Aggiunse. Syvar trovava affascinante scoprire, come diceva un detto vulcaniano, infinite diversità in infinite combinazioni.

Alle successive parole della vulcaniana, Syvar riportò brevemente l'attenzione sul menù in suo possesso, ancora posizionato sulla pagina degli alcolici. In effetti, forse era meglio che decidesse cosa mangiare al posto di commiserarsi per l'assenza di una certa birra tra gli alcolici. I suoi pensieri in tal proposito furono però interrotti dalla presentazione della donna e dalle sue successive domande. È possibile. Rispose, considerando il vago senso di famigliarità che aveva provato quando aveva incontrato T'Dal. Sono nato su Betazed ma, dopo il 2258, mi sono trasferito su New Vulcano per aiutare con la ricostruzione. Iniziò, sorvolando la sua permanenza nell'Impero Stellare Romulano. Attualmente, a causa del mio lavoro, passo più tempo sulla Terra che su questo pianeta ma potremmo esserci incontrati durante la ricostruzione o mentre frequentavo l'Accademia delle Scienze. Teorizzò, cercando con poco successo di collocare temporaneamente il loro eventuale incontro. Sempre che lei non abbia qualche legame con la Flotta Stellare, in tal caso non sarebbe da escludere un incontro più recente nel campus di San Francisco. Insegno Xenoantropologia all'Accademia della Flotta.

Ho preso un breve periodo di ferie. Aggiunse poi, decidendo di spiegare in quel modo la sua presenza su New Vulcano in un periodo in cui l'Accademia era ancora attiva. Coi dubbi e i sensi di colpa che lo stavano attanagliando ultimamente, farsi sostituire dal suo assistente per il tempo necessario a mettere in ordine i suoi pensieri era stata la scelta più corretta. Rivedere certi avvenimenti del passato con occhi diversi mi ha... scombussolato. Potrei definirla una conseguenza di non aver ricevuto un'istruzione vulcaniana tradizionale. Le parole gli sfuggirono di bocca prima che Syvar si rendesse conto di cosa esattamente stava dicendo. Maledicendosi mentalmente per aver mostrato quel lato di sé, insolitamente fragile, ad una donna che aveva appena incontrato, cercò di riportare la conversazione su terreni sicuri. Per il resto, credo di potermi definire un cliente abituale de L'Oasi. Come xenoantropologo trovo il lato multietnico di questo ristorante molto intrigante. Se ha bisogno di qualche consiglio su cosa ordinare, non si faccia scrupolo a chiedere.
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#6

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T'Dal Zayrus | Vulcan

Guardai il ragazzo quando parlò della birra romulana e per un attimo mi sembrò che Syvar si accigliasse per poi rilassarsi un istante dopo.
«Comprendo che per quanto riguardagli alcolici altre specie abbiano abitudini e tolleranze diverse. Ogni società ha le sue leggi e regolamentazioni, e può essere interessante studiarne le diversità culturali e legislative. Da quello che ho avuto modo di osservare, gli umani sono tra i popoli più permissivi con gli alcolici.» ammisi pensosa.

Quando Syvar parlò di Betazed e il suo coinvolgimento nella ricostruzione di New Vulcano, annuii leggermente. «Capisco. Per quanto riguarda New Vulcano, apprezzo gli sforzi fatti per ricostruire una nuova casa per la nostra gente dopo la distruzione di quella vecchia. Sono grata per il suo contributo e la dedizione a tale causa. Tuttavia, l'insegnamento è un nobile compito e ora capisco il suo interesse per altre culture. Mio marito insegna all'Accademia delle Scienze, cibernetica, per essere precisi.» ammisi, dimostrando al ragazzo il mio apprezzamento per il suo lavoro, riconoscendo la sua competenza e l'impegno dimostrato. Io ero stata ben lontana dal pianeta durante la ricostruzione di New Vulcano con la scusa di dover lavorare e mi chiesi cosa sarebbe successo se mi fossi fermata ad aiutare. Quello però avrebbe portato ad una serie di domande a cui non potevo rispondere logicamente e avrebbe riaperto ferite che non mi avrebbero fatto bene. Avrei dovuto parlarne con qualcuno, elaborare il mio passato avrebbe potuto solo essere di aiuto, ma... magari ne avrei parlato con Dakona.
"Povero dottore, se continuo così mi avrà tra i piedi anche per quello." pensai, illogicamente, riguardo il medico di bordo della Saratoga.

«Per quanto riguarda i miei legami con la Flotta Stellare, attualmente sto servendo come capitano a bordo della USS Saratoga. Potremmo esserci effettivamente incrociati di sfuggita a San Francisco recentemente.» riflettei ad alta voce.

Quando Syvar menzionò il suo periodo di ferie e le sue riflessioni sul passato, annuii leggermente. «Capisco che la revisione degli eventi passati può suscitare emozioni complesse e profonde. Tuttavia, è importante ricordare che la conoscenza e la comprensione sono processi in evoluzione, e la nostra visione del passato può cambiare nel tempo. Come vulcaniani, spesso cerchiamo di ragionare in modo logico, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo la necessità di affrontare i nostri sentimenti in modo appropriato.» ammisi, pensando alla mia discussione avuta con Korinna. Sapevo che anche io stessa dovevo lavorarci sui miei sentimenti ed era un processo che temevo si sarebbe scoperto lungo e difficile.

«Sa, mi è stato riferito che che alcune famiglie vulcaniane credono che un approccio... meno convenzionale all'educazione può essere vantaggioso, in quanto permette una gamma più ampia di esperienze e prospettive. Tuttavia, può anche essere difficile conciliare quelle esperienze con le nostre norme culturali. Io stessa ho avuto una infanzia poco convenzionale, mia madre era metà umana e come tale ha sempre preferito seguire quel suo lato umano.» feci un piccolo cenno di comprensione. Non parlavo mai della mia famiglia con gli sconosciuti, era un argomento privato, ma Syvar sembrava davvero avesse bisogno di un po' di comprensione da parte mia.

«Affascinante. Se non le dispiace se glielo chiedo, che tipo di ricerca le interessa come xenoantropologo? Ho avuto la mia parte di incontri con varie specie aliene fin da quando ero una cadetta all'accademia, ma trovo che ci sia sempre di più da imparare e capire sui nostri vicini galattici.» ammisi, curiosa.

«Per quanto riguarda la sua offerta di consigli sul cibo, credo che accetterò volentieri. Non sono esperta nelle arti culinarie, anzi sono piuttosto abitudinaria, ma sono disposto a provare cose nuove. Che cosa suggerirebbe? Io pensai a questo e questo» dissi mostrando il menù ed indicando i piatti che avevo intenzione di ordinare.
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#7

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Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Un certo senso di colpa sorse in lui quando la vulcaniana gli disse che apprezzava il suo ruolo nella ricostruzione. Syvar non era sicuro di meritare quel ringraziamento. A quel tempo, era stato tutt'altro che felice di essere stato lasciato nella Federazione. Aveva aiutato, in quanto era quello che si aspettava da lui, ma non l'aveva fatto per i vulcaniani: lo aveva fatto per il bene della sua missione. Partecipare attivamente nella costruzione della prima colonia su New Vulcano era stato per lui un modo per cementare la sua identità e proseguire il suo lavoro di spia, non un atto di beneficenza. Quel modo di pensare si era affievolito col passare degli anni fino a scomparire, distrutto dalla dura realtà e dalle certezze che si sgretolavano attorno a lui, eppure Syvar non poteva negare che fosse esistito e l'avesse accompagnato per buona parte della sua vita. Un'opera di bene fatta per il motivo sbagliato Si ritrovò a pensare. è ancora considerabile tale?

Scacciato quel malinconico pensiero, Syvar si costrinse a concentrarsi sulla conversazione. Che T'Dal fosse il capitano della USS Saratoga era sicuramente una sorpresa ma, lavorando all'Accademia, gli era già capitato di incontrare alti ufficiali della Flotta Stellare quindi la notizia non lo agitò né preoccupò. Anzi, fu quasi tentato di chiederle aiuto per la questione che lo stava tormentando nelle ultime settimane ma la tentazione svanì rapida come era arrivata. No, svanire non era il termine giusto. Syvar la soppresse con la forza, consapevole della sua infattibilità. Difficilmente la Flotta Stellare avrebbe approvato una missione suicida in territorio romulano. Lo sapeva bene ed era per quello che, al posto di approfittare del suo ruolo all'Accademia per appellarsi al Comando, era finito a commiserarsi su New Vulcano.

Sono entrambe ottime scelte. Rispose Syvar, controllando i piatti che lei gli stava mostrando. Era consapevole di starsi appigliando alla richiesta di suggerimenti per non pensare alle parole precedenti della vulcaniana. Affrontare i sentimenti in modo appropriato era difficile anche per lui che era stato cresciuto su Romulus e non su Vulcano. Un piatto che le consiglierei di provare, non necessariamente oggi, è il risotto di miglio ai sei formaggi. È un piatto multietnico, cremoso e rinfrescante: il miglio è un cereale terrestre, e ognuno dei formaggi utilizzati arriva da un pianeta differente. Il Lemto, ad esempio, è originario di Ferenginar.

Sono specializzato nelle culture vulcanoidi. Aggiunse poi, in risposta alla precedente domanda. Che io sia cresciuto senza avere troppi contatti con la cultura vulcaniana potrebbe essere considerato un bene per quanto riguarda la mia professione. In antropologia è necessario distanziarsi dalla cultura che si studia, mantenendo il distacco emotivo necessario per analizzarla senza paraocchi. Un antropologo deve studiare culture straniere, allontanandosi dai precetti con cui è cresciuto, prima di poter studiare la propria cultura. Un problematico lungo viaggio che lui aveva fatto con la cultura romulana, non con quella vulcaniana. Essere in grado di spiegare dettagliatamente la Logica Vulcaniana ai cadetti, non mi rende necessariamente capace di applicarli, o di comprendere il comportamento di mia madre. Si bloccò, rendendosi conto di cosa esattamente aveva appena detto. Si portò inconsciamente una mano alla gola, il trauma che non aveva mai superato che gli tornava alla mente. Si poteva vedere, bambino e disperato, annaspare alla ricerca dell'aria. No, non ricaderci. L'hai superato, l'hai superato. Si disse silenziosamente, come nel tentativo di auto-convincersi. L'aveva superato sì, ma con l'odio. Odio che non era più sicuro di essere in grado di provare. Non verso di lei, non considerando la situazione di allora con occhi diversi.

Finale di post deprimente ma gli sto rifacendo rivedere un certo avvenimento passato con occhi diversi (che cappero stavo pensando quando ho creato questo pg!? *infila la testa nel terreno stile struzzo*) per riparare il rapporto con sua madre. Madre che ha abbandonato su Romulus quindi... possibile role suicida nell'Impero Romulano? Come se non ci bastasse il casino coi klingon. LOL
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#8

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T'Dal Zayrus | Vulcan

Lo guardai con attenzione, sembrava stesse riflettendo su qualcosa e sebbene avessi il desiderio di p Non avevo intenzione di interrompere i suoi pensieri, perciò attesi che tornasse nel momento presente.

Quando Syvar mi consigliò i piatti, ebbi la sensazione che il ragazzo stesse cercando di evitare di pensare a qualcosa che lo preoccupava, ma poi ho notato che aveva parlato della sua infanzia e della sua difficoltà a comprendere le emozioni e la cultura vulcaniana.

«Per quanto riguarda la specializzazione nelle culture vulcanoidi, credo che sia un'ottima scelta per un antropologo e vorrei chiedere un parere da esperto. Tuttavia, è importante comprendere che la logica vulcaniana è solo una parte della cultura e della società vulcaniana. Per comprendere appieno la cultura, è necessario considerare anche altri aspetti, come la spiritualità, l'arte e la musica. Infine, per quanto riguarda la tua esperienza personale, posso solo immaginare quanto sia stato difficile affrontare quella situazione. Tuttavia, credo che sia importante perdonare se stessi e gli altri, se possibile. Il perdono non è facile, ma può essere un passo importante per guarire e continuare a crescere come individui.»

Tuttavia, mi resi conto che Syvar dovesse avere un'esperienza quanto meno... traumatica con sua madre e mi dispiacque per lui. Sapevo bene che per cultura noi vulcaniani eravamo decisamente restii ad accettare aiuto esterno per problemi personali, ma decisi di tentare ugualmente.

«Forse può aiutare parlare con qualcuno di fiducia, come un collega o un amico, e cercare di elaborare le sue emozioni in modo più costruttivo. Se lo desidera, posso anche offrire la mia disponibilità per ascoltare e consigliare. L'importante è non rimanere intrappolati nei propri pensieri e trovare un modo per superare il proprio conflitto interno in modo equilibrato e sano. Per quanto mi riguarda, non giudicherò mai le tue emozioni o le tue scelte. Siamo tutti diversi, e dobbiamo rispettare le differenze degli altri e cercare di capirle.» mi offrii.

In quel momento arrivò il cameriere e decisi di ordinare un piatto che avevo visto prima i provare sia il risotto di miglio ai sei formaggi, sia il Lemto.



Scusami tanto per il ritardo Sob A me sta facendo tanta tenerezza questo ragazzo...E per le role suicide possibili, sono a tua disposizione Big Grin
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#9

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Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Syvar annuì alle parole della vulcaniana. Il perdono non era facile, per niente. Soprattutto non quando si era cresciuti in una società che tendeva alla vendetta più che al perdono. Dal giorno in cui sua madre aveva tentato di ucciderlo, lui aveva smesso di ascoltarla. Col senno di poi, tutte le loro successive conversazioni erano state tinte dal pregiudizio: Syvar aveva permesso al suo padre adottivo di manipolarlo ed era arrivato a credere che l'azione di sua madre fosse stata dovuta all'odio. Allora gli era sembrato così ovvio: l'identità romulana di suo padre era appena venuta a galla, non sarebbe stato poi così strano che lei ne fosse rimasta così sconvolta da provare disgusto per il suo stesso figlio. Aveva dato per scontato che T'Shanik non fosse a conoscenza del segreto del marito, ma ora cominciava a credere che fosse solo lui a non saperlo. In tal caso, il gesto di sua madre si tingeva più di disperazione e di distorto amore che di odio.

Trattenendo a stento un sospiro, Syvar lasciò che l'arrivo del cameriere lo distogliesse un attimo da quelle considerazioni. Non essendosi ancora schiarito le idee, finì per ordinare anche lui il risotto di miglio ai sei formaggi, seguito da dell'insalata a foglia blu betazoide, del pane speziato andoriano e della birra andoriana. Se la birra romulana era da escludersi per ragioni legali, non poteva far altro che scegliere il male minore: il gusto poteva essere diverso ma quantomeno la birra andoriana era del colore corretto. Per quanto riguardava l'insalata betazoide, la scelta era stata dovuta principalmente a malinconia: dopotutto, non la mangiava da quando era bambino.

Solo quando il cameriere si fu allontanato, Syvar riprese a parlare. Se mi permette, avrei una domanda da farle che riguarda sulle arti telepatiche vulcaniane. Temo però che sia un argomento un po' delicato quindi, se lo ritenesse troppo personale, me lo dica: non mi offenderò. Una parte di lui trovava sbagliato approfittare dell'offerta di T'Dal ma, se non ne avesse parlato con lei, probabilmente l'unica sua opzione sarebbe stata l'ambasciatore Spock. Considerando che il suo mentore al momento si trovava in territorio romulano, Syvar riteneva rischioso rivelare informazioni così personali in una chiamata interstellare. Se la Tal'Shiar l'avesse intercettata (molto probabile quando c'era di mezzo lui), non aveva idea di quali avrebbero potuto essere le conseguenze. Ho letto che, nel matrimonio, è possibile che si venga a formare un legame telepatico. Quante possibilità ci sono che questo legame si formi in una coppia mista? Un vulcaniano e un vulcanoide, intendo, non specie totalmente differenti. Aveva cercato di rimanere più sul vago possibile, in quanto non si sentiva pronto a dichiarare di essere per metà romulano, ma non era da escludersi che T'Dal non sarebbe riuscita a leggere tra le righe. Sto cercando di capire se, in una coppia mista di questo tipo, sia fattibile o meno nascondere al partner vulcaniano un grosso segreto. Syvar sospettava che la risposta fosse negativa, sospetto convalidato dal fatto che i suoi genitori avessero deciso di stabilirsi su Betazed. Se l'identità di suo padre non era conosciuta alla Federazione e a sua madre, difficilmente avrebbe deciso di stabilirsi nell'unico pianeta della galassia dove mantenere un segreto era praticamente impossibile.

Nessun problema, non c'è fretta quindi prenditi tutto il tempo che ti serve. ^^
Per quanto riguarda le role suicide, allora potremmo avere qualcosa da fare quando concluderemo le varie missioni in corso. Laugh (Anche se non son sicura che la flotta approverebbe... cof, cof...).
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#10

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T'Dal Zayrus | Vulcan


Annuii alle parole di Syvar, era evidente che fosse in preda a pensieri complessi e profondi riguardanti la sua storia familiare. Avevo la netta sensazione che per lui fosse difficile perdonare e accettare il passato, ma sapevo che il perdono poteva portare a una liberazione interiore e ad una maggiore comprensione di sé stesso e degli altri. Non avevo perdonato i romulani, era vero, ma contavo o speravo?, di farlo prima o poi.

Quando il cameriere si allontanò dopo aver preso i nostri ordini, Syvar riprese a parlare, esponendo una domanda sulle arti telepatiche vulcaniane. Capivo che fosse un argomento delicato per lui, come lo era per me e lo rassicurai che poteva condividere le sue preoccupazioni senza temere offese.

«Sebbene sia un argomento delicato, sarò lieta di rispondere alla tua domanda riguardante le connessioni telepatiche in una coppia mista vulcaniana-vulcanoide» , risposi in tono pacato. «In generale, il legame telepatico nel matrimonio vulcaniano viene formato fin dall'infanzia e certo, due sposi vulcaniani condividono un'ampia gamma di similitudini biologiche e culturali, anche per via della loro medesima biologia. Tuttavia, non è impossibile che un legame simile si formi tra un vulcaniano e un vulcanoide, considerando la vicinanza delle nostre due specie, ma è anche possibile tra un essere umano e un vulcaniano, ad esempio, può accadere anche con un rapporto intimo.» ammisi, decidendo di non entrare troppo nello specifico.

Feci una breve pausa, osservando attentamente la reazione di Syvar. Era evidente che fosse cauto nel rivelare il suo segreto, rispettavo la sua privacy ed ero decisa a mantenere la mia il più possibile, così continuai a rispondere nella maniera più generale possibile, decisa a non senza rivelare nulla altro di personale, sebbene non fosse semplice.

«Quanto al nascondere un segreto importante al proprio partner, è complesso. La telepatia può facilitare la scoperta di informazioni nascoste, anche se non posso escludere la possibilità di riuscirci completamente. Tuttavia, la trasparenza e l'apertura nella relazione sono fondamentali per instaurare una fiducia reciproca. Nel contesto di una relazione basata sull'onestà e sulla comprensione, potrebbe essere possibile affrontare la situazione delicata e trovare una soluzione che preservi il rapporto soprattutto se è importante.» dissi.

Mantenni il mio tono neutrale, permettendo a Syvar di trarre le sue conclusioni senza influenzarlo. «In definitiva, Syvar, è importante riflettere sulla tua situazione personale e sul livello di fiducia che desideri instaurare con il tuo partner. Ogni relazione è unica e dipende dagli individui coinvolti. Se hai dubbi sulla possibilità di mantenere un segreto importante in una relazione telepatica, potrebbe essere utile affrontare il tema in modo aperto e onesto con il tuo partner, per garantire una base di comprensione e fiducia reciproca.» ammisi.

Terminai la mia risposta, consapevole che le mie parole non avrebbero potuto risolvere tutti i dubbi e le paure di Syvar. La vita e le relazioni erano complesse, e ogni situazione richiedeva un approccio individuale e per questo motivo, mi aspettavo che il ragazzo avesse ancora molte domande e considerazioni, ma ero pronta ad ascoltarlo e offrire ulteriore sostegno, se necessario. Trovavo dell'ironia in tutto questo e forse parlando con Syvar avrebbe potuto aiutare.
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