TSE Conversando con il Futuro
#1

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Sentivo il silenzio della nostra casa su Vulcano, un silenzio che era profondo, quasi tangibile; mentre io e Pavel aspettavamo l'arrivo del nostro bisnipote Haru, mi trovai a riflettere sulla mia lunga vita e sui percorsi che avevamo intrapreso, io e Pavel.
Pavel era tornato a casa dopo la sua visita ai Sulu, ancora fervente di idee e progetti. Nonostante il mio suggerimento di prendersi una pausa, aveva deciso di iniziare un'ultima opera. Il suo entusiasmo per la scrittura era inesauribile, una scintilla che non si era mai spenta. Io, nel frattempo, ero immersa nel controllo di alcuni dati che mi erano stati mandati dall'Accademia delle Scienze Vulcaniane. Un lavoro meticoloso e impegnativo, ma che trovavo estremamente gratificante. I nostri mondi, seppur diversi, si intrecciavano in un equilibrio perfetto tra arte e scienza.
Pavel, ancora profondamente immerso nel suo lavoro, ad un certo punto mi chiese «T'Dal, pensi che avremo influenzato il giovane Haru, come i nostri nipoti, con le nostre storie del passato?» il suo tono era pensoso.
Sorrisi appena, un gesto più umano che vulcaniano, forse un'influenza del mio tempo con lui. «Pavel, il nostro bisnipote porterà con sé le nostre esperienze come un tesoro nascosto, come la tua intraprendenza e il mio equilibrio, ha trovato da solo la sua strada, come hanno fatto i nostri figli e gli altri nipoti.»

Pavel annuì. «Ricordo quando i trigemini hanno scelto le loro strade, diverse ma tutti mossi dalla stessa passione e curiosità.»

«Sì, ognuno ha seguito il proprio cammino, ma tutti hanno portato con sé una parte di noi.» risposi e alzai lo sguardo, guardandolo negli occhi.

Ma T'Dal, non ti manca mai l'emozione, l'avventura?» chiese Pavel con un sorrisetto.

«La mia più grande avventura è stata gestire te e le tue 'brillanti' idee, Pavel» risposi, alzando un sopracciglio in modo teatrale.

Lui rise. « Ah, ma senza le mie idee, la vita sarebbe stata noiosa, non credi?»

«Preferirei chiamarla 'tranquilla'» ribatto con un mezzo sorriso.


Per @Sara Petrelli Heart
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#2

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

Vulcano era come una seconda casa per Haru o almeno si sentiva a suo agio su quel pianeta da quando aveva imparato a gestire le sue emozioni. Quando era più piccolo, quel pianeta era stato un vero e proprio incubo, tanto che spesso il giovane Chekov si era messo in qualche guaio, finendo col litigare con i suoi coetanei vulcaniani. Ora che era un tenente della Flotta Stellare, la situazione era ben diversa, non solo per il suo ruolo ma anche perché ormai aveva abbracciato la sua parte vulcaniana a tal punto da riuscire a esprimerla al meglio su Vulcano.
Un altro motivo per cui amava tornare su quel pianeta era per visitare i suoi bisnonni, non solo per l’affetto che provava nei loro confronti e la riconoscenza per quello che gli avevano insegnato, ma anche perché erano una fonte inesauribile di esperienza.
Dato che si trovava nei paraggi, aveva chiesto una licenza proprio per fare loro visita, era passato molto tempo dal loro ultimo incontro ma questo era ciò che implicava una vita nella flotta stellare.
Aveva già avvisato i bisnonni del suo arrivo ma nonostante tutto aveva chiesto al sistema di avvisare della sua presenza prima di entrare nella loro casa, in modo da non presentarsi all’improvviso.
Nonna, nonno…Lunga vita e prosperità!
Una volta trovatosi davanti ai bisnonni optò per il saluto vulcaniano, l’espressione poteva sembrare impassibile mentre alzava la mano e posizionava le dita nella maniera tipica di quel saluto, i suoi occhi però, per chi lo conosceva abbastanza bene, mostravano leggermente la felicità di rivederli.
Vi avrei fatto visita prima ma ho avuto molto da fare, questa è la prima licenza che ho da quando sono stato assegnato all’Enterprise.
Abbassò la mano e portò entrambe dietro la schiena, lo sguardo che si spostava tra i due bisnonni, non li vedeva dalla sua laurea all'Accademia.
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#3

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Mentre Haru compie il saluto vulcaniano, un senso di gioia tranquilla mi pervade. Sapevo del suo arrivo, ma vederlo materializzarsi davanti a noi è sempre un momento speciale. «Lunga vita e prosperità, Haru. La tua visita è un dono prezioso. Sebbene fossimo al corrente del tuo arrivo, la tua presenza qui è motivo di grande gioia.» dissi, replicando il suo saluto vulcaniano con un gesto fluido e preciso. Pavel, accanto a me, fece lo stesso con aria affettuosa, sebbene con un gesto meno rigido, tipico della sua natura umana.

«È un piacere vederti, Haru. Siamo consapevoli delle sfide e delle responsabilità che comporta il servire nella Flotta Stellare, soprattutto a bordo dell'Enterprise. Desideri qualcosa da bere o da mangiare?» dissi con un tono calmo e misurato, tipico della mia natura vulcaniana, sebbene avrebbe potuto notare una vena di apprensione, tanto che Pavel mi guardò con un sorriso.

Mi persi un momento nei miei pensieri, riflettendo su come Haru sia cresciuto. Ricordo le sue difficoltà iniziali su Vulcano, il suo percorso per trovare un equilibrio tra le sue eredità umane e vulcaniane. Vederlo ora, un tenente della Flotta Stellare, era una testimonianza del potere della determinazione e dell'adattamento.

Pavel interviene con un sorriso affettuoso. «Ma sappiamo anche che sei più che all'altezza di queste sfide. Come stai? Come ti trovi sull'Enterprise?» chiese, per poi sentire tramite il legame la domanda che mio marito si stava ponendo: Haru aveva già visitato i suoi genitori o eravamo i primi? Questo dettaglio era importante, poiché indica quanto tempo potremmo trascorrere con lui, ma eravamo entrambi molto felici fosse venuto a trovarci. «Hai già avuto l'opportunità di visitare i tuoi genitori?» chiesi
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#4

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

Il sentirsi a casa al suo arrivo su Vulcano non era paragonabile a come si sentiva a suo agio in quel momento. Provava affetto per tutti i componenti della sua famiglia ma i suoi bisnonni erano stati fondamentali per la sua crescita e per loro provava un sentimento ancora più profondo.
Per me è sempre un piacere affrontare le sfide che offre il mio lavoro.
Lavorare sull’Enterprise era ciò che aveva sempre desiderato, da una parte i racconti dei suoi bisnonni l’avevano sempre incuriosito e dall’altra, una volta scoperta la sua propensione per la biologia, si era interessato alle scoperte fatte proprio da quella nave.
Sto bene, ti ringrazio, ho mangiato poco prima di venire qui.
Si voltò verso il bisnonno, ricambiò il suo sorriso affettuoso lasciando che la sua parte umana uscisse fuori. Per quanto preferisse controllare le proprie emozioni, Haru sapeva che in certi casi non era necessario farlo, soprattutto quando davanti a lui vi era il bisnonno umano che non vedeva da tempo e che magari aveva bisogno che il pronipote mostrasse l’affetto che provava nei suoi confronti.
L’Enterprise è un ambiente molto stimolante e ormai penso di poterla definire come casa. Ultimamente il mio contributo lavorativo è aumentato ma nonostante tutto non lo reputo un peso, anzi sono più che felice di rendermi utile.
Ormai erano passati tre anni da quando aveva preso servizio nell’Enterprise e poteva dire con certezza che si sentiva a casa anche in mezzo ai corridoi della nave o nel suo alloggio. Haru difficilmente sentiva il peso del lavoro, sia grazie alla sua filosofia di vita molto vicina a quella vulcaniana sia per il fatto che aveva scelto qualcosa che lo stimolava veramente; per questo anche se la lontananza dai suoi cari a volte si sentiva, comunque riusciva a trovarsi più che bene in giro per l’universo.
Appena sono atterrato ho visto i miei genitori, erano lì ad aspettarmi, approfitto per porgervi i loro saluti. Ho passato un po’ di tempo con loro ma hanno accennato a una possibile visita più tardi, anche se credo dipenda tutto dagli impegni di mio padre. 
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#5

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Guardo Haru, il cuore riscaldato dal vedere quanto sia a suo agio con noi. La sua connessione con noi, Pavel e me, trascende la semplice parentela.
«Il tuo benessere e il tuo successo sono una fonte di grande soddisfazione per noi. È rassicurante sapere che ti senti a casa sull'Enterprise. Il tuo amore per il lavoro e la tua dedizione sono chiaramente visibili. Il tuo adattamento e la tua crescita, soprattutto nella tua eredità vulcaniana, sono notevoli.» ammisi con un tono calmo, ma i miei occhi brillano di orgoglio non detto. Quanta strada aveva fatto da quel bambino che un tempo trovava Vulcano un luogo difficile e che mi ricordava terribilmente il suo bisnonno: i primi periodi per Pavel non erano stati facili e talvolta temevo che per lui il più tempo passava... meno diventasse facile il suo soggiorno.
Pavel si unì al dialogo con un sorriso divertito.
«Sono felice di sentire che l'Enterprise ti ha offerto un ambiente che soddisfa la tua passione per la biologia. Ricordo quando parlavamo delle nostre avventure spaziali, e ora sei tu a viverle. Ricordi quando cercavi di insegnare a Haru a giocare a scacchi, T'Dal?» disse mio marito con un sorriso.
«Già, i tempi cambiano e Haru finiva sempre per batterti, Pavel, con quella sua logica vulcaniana.» dissi guardando i due: mi era davvero mancato di vedere Haru, più di quanto volessi ammettere.
Mi lascio andare a un momento di introspezione. «Come stai bilanciando la tua vita personale con le responsabilità della Flotta Stellare? Sappiamo quanto possa essere impegnativo.»
Pavel, con la sua curiosità per i dettagli pratici, chiese «E come stai gestendo le relazioni con i tuoi colleghi a bordo? Le tue abilità e la tua eredità vulcaniana immagino svolgano un ruolo importante, come trovare il necessario tempo per te stesso in mezzo a tutto questo. È importante non perdere di vista i propri bisogni e desideri. In ogni caso, parlo per tutti i due, se ti ti dico che sono contento che tu abbia potuto vedere i tuoi genitori. La tua visita deve essere stata un momento di gioia per loro e se verranno li accoglieremo a braccia aperte.» riflettendo su come ogni generazione affronti le proprie sfide e scopra le proprie gioie.
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#6

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

Sapere che i suoi bisnonni erano soddisfatti per il suo operato era davvero molto importante per Haru, dopotutto era più che consapevole del fatto che se non fosse stato per loro non avrebbe mai raggiunto quei traguardi. Era stato sempre riconoscente a loro per averlo assistito quando era solo un bambino ma solo ora si rendeva conto dell’impatto a lungo termine che aveva portato nella sua vita. Mentre quando era ancora giovane e ingenuo pensava che i loro insegnamenti lo avevano aiutato a poter calmare il suo animo e a interagire con il prossimo, ora si rendeva conto che con buona probabilità senza il loro aiuto non avrebbe potuto svolgere un incarico così importante come essere Biologo dell’Enterprise. Non era solo il fatto di controllare le emozioni, c’erano molti umani che lavoravano nella Flotta, insieme ad altre specie che erano famose per il loro temperamento irrequieto; il problema di Haru però andava al di là del comportamento. Avere una doppia eredità era un dono, ma a volte poteva essere anche una maledizione, se non si trovava un equilibrio. Se non avesse conosciuto bene entrambe le culture e imparato a integrarle nel suo quotidiano, la sua vita avrebbe potuto prendere una piega totalmente diversa.
Sono felice di poterle viverle di persona ora, sentire le vostre esperienze mi ha sempre stimolato a desiderare di intraprendere la strada che effettivamente sto percorrendo ora.
Il lieve sorriso sulle sue labbra mostrò quanto fosse affezionato al ricordo delle prime volte che giocava a scacchi; aveva impiegato molto tempo a imparare ma alla fine aveva iniziato a capire la tecnica del bisnonno a tal punto che riusciva a batterlo a ogni giocata.
Ultimamente sto lavorando molto; mi sono reso conto che per quanto non influisse sulla stanchezza, c’erano altri fattori che non combaciavano con i miei ritmi. Appena mi sono accorto di questo fatto, ho cercato di ribilanciare la mia giornata e ora sembra che le cose stiano migliorando. Al momento non registro nessun rapporto ostile con i miei colleghi, alcuni li conosco a malapena mentre con altri mi ritrovo a parlare anche al di fuori del lavoro, devo dire che sono piuttosto soddisfatto della mia vita sociale sull’Enterprise. Fortunatamente riesco a trovare il tempo per me stesso, ci sono stati momenti in cui è risultato più difficile ma niente di grave.
Fece un cenno con la testa quando il bisnonno nominò i suoi genitori, suo padre era rimasto stoico come al solito durante il loro incontro ma poteva percepire la sua gioia nel vederlo, sua madre d’altro canto non aveva nascosto il suo entusiasmo.
Erano piuttosto felici di vedermi e anche io lo ero, ci tenevo a vedervi tutti prima della fine della mia licenza.
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#7

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Ascoltando Haru parlare del suo percorso lavorativo e quanto io e Pavel avessimo influenzato, non potei fare a meno di sentirmi orgogliosa; ma fu il suo discorso sul lavoro e sulla vita sull'Enterprise, poi riguardo la sua vita sociale mi fece riflettere. «È un segno della tua maturità aver riconosciuto la necessità di ribilanciare la tua giornata di fronte alle sfide. L'equilibrio è essenziale, sia che si tratti di gestire le tue responsabilità lavorative che di nutrire le tue relazioni personali; ma sono lieta che tu abbia trovato un senso di comunità sull'Enterprise. Le relazioni positive con i colleghi possono rendere il lavoro non solo più piacevole ma anche più produttivo. È importante avere persone con cui condividere sia i momenti lavorativi che quelli di relax.»

All'udire delle sue interazioni con i genitori, il mio cuore, per quanto vulcaniano, sentì un calore. «Sono contenta che tu abbia avuto un incontro significativo con i tuoi genitori. La famiglia è una fonte di forza, e la loro gioia nel vederti riflette l'amore e il sostegno che hanno per te. Il fatto che tu abbia voluto trascorrere parte della tua licenza qui con noi è un piacere. C'è qualcosa in particolare che vorresti fare o discutere con noi?» chiesi gentilmente.

Concludendo la nostra conversazione, aggiunsi: «Prima della tua partenza, c'è qualcosa in particolare che vorresti fare o discutere con noi? Poi vorrei darti qualcosa che potrebbe interessarti, dati e ricerche recenti dall'Accademia delle Scienze Vulcaniane. Potrebbero fornirti nuove prospettive per i tuoi studi e progetti futuri.» La mia domanda era un invito a condividere ulteriori pensieri o preoccupazioni che avrebbe potuto avere. Era importante per me che Haru sapesse di avere sempre un luogo e delle persone a cui tornare, indipendentemente da quanto lontano la sua carriera lo portasse.

Pavel alzò gli occhi al cielo, in maniera plateale.
«Haru è appena arrivato e inizi già a parlare di lavoro. Sei incredibile. Libero di ignorarla.» disse con un sorriso divertito Pavel.
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#8

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano


Le parole della bisnonna lo fecero riflettere; era stato piuttosto severo con se stesso per il fatto di non aver notato da subito che non stava gestendo in modo giusto il suo tempo. Forse aveva ragione la bisnonna nel dire che notarlo e correggerlo era stato un gesto maturo ma, nonostante tutto, Haru continuava a pensare che la prossima volta doveva state più attento.
Riguardo le sue relazioni con i colleghi dell'Enterprise Al di fuori del lavoro forse erano poche ma il ragazzo dagli occhi di gatto pensava che fosse meglio averne anche un numero minimo ma almeno di buona qualità.

Per quanto riguarda i momenti fuori dal lavoro, ammetto di non avere molte persone con le quali condividerli ma mi ritengo soddisfatto dei legami che sto coltivando. Ovviamente non negherò la possibilità di fare nuove amicizie ma non le cerco neanche attivamente. 
Era consapevole dell'importanza della famiglia, la sua storia personale ne era una prova; se non avesse avuto il supporto dei suoi bisnonni forse la sua strada avrebbe avuto molti più ostacoli di quelli che in realtà aveva dovuto affrontare. Nonostante molti dei suoi familiari lavorassero molto e questo li aveva tenuti lontani da casa gran parte del tempo, Haru era consapevole del fatto che fossero comunque una famiglia molto unita e che potevano contare l'uno sull'altro e questa era una grande fortuna. Se non c'erano i suoi genitori poteva chiedere ai nonni, ai bisnonni e agli zii, ognuno di loro aveva caratteristiche particolari e diverse e per questo potevano aiutarlo nelle situazioni più disparate. 
In realtà la mia visita aveva il solo scopo di vedere come stanno i miei cari ma se avrò qualcosa da discutere in futuro sarete sicuramente i primi a saperlo. 
Haru non riuscì a nascondere il suo entusiasmo quando la vulcaniana gli disse che aveva dei dati da mostrarli; nonostante la sua gioia nel riceverli, si trovò comunque a sorridere con divertimento per le parole dell’umano. 
Non è un problema per me, anzi un piacere. Sono sempre a disposizione quando si parla di leggere nuove ricerche.
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#9

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Ascoltai con attenzione le parole di Haru, trovando un riflesso delle mie stesse esperienze nelle sue riflessioni. «Comprendo il valore che attribuisci alla qualità delle relazioni rispetto alla loro quantità e devo ammettere che anche io, nella mia giovinezza, non ero una persona particolarmente amichevole, molto diversamente da Pavel, come puoi immaginare.» ammisi

Mi soffermai un attimo e ripensai a quei giorni passati, come io e Pavel fossimo diversi e nessuno - io per prima - avrebbe puntato sulla durata del nostro matrimonio, più per la cultura e carattere sulla carta poco compatibile, che per impedimenti veri e propri. «Mi sarebbe piaciuto mostrarti come eravamo in giovinezza, per farti vedere che, proprio come te, prediligevo poche ma significative amicizie. Questo non è cambiato nel tempo; posso affermare che le vere amicizie che ho coltivato non hanno mai superato le dita di una mano..» La mia approvazione per il suo approccio alla vita sociale non poteva essere più sincera. «La tua saggezza nel coltivare legami significativi sull'Enterprise e la tua consapevolezza dell'importanza della famiglia sono qualità preziose. Queste ti guideranno bene attraverso la vita, fornendoti un senso di appartenenza e di sostegno indipendentemente da dove ti porti la tua carriera

Pavel intervenne, offrendo il suo punto di vista. «Sai, Haru, rispetto ad altri vulcaniani che ho conosciuto, T'Dal è decisamente più aperta.» Fece una pausa, pensando a Spock, prima di borbottare in russo, «anche se i vulcaniani alla fine sono tutti uguali.»

Ringraziai Pavel per il complimento in vulcaniano, suscitando in lui un sorrisetto compiaciuto e mi diede una spintarella giocosa, un gesto affettuoso che avevamo condiviso per anni. Stava per alzarsi, probabilmente intenzionato a prendere qualcosa da bere, quando lo fermai con un gesto della mano. «Rimani seduto, Pavel. La nostra conversazione con Haru è importante.»

Pavel annuì, sedendosi di nuovo comodamente e rivolgendosi a Haru con un calore che raramente mostrava così apertamente quando si trovava su Vulcano, disse «Ti ringrazio davvero di cuore per essere passato a trovarci. Mi sei mancato terribilmente e se posso permettermi di essere un vecchio sentimentale, non avrei mai immaginato di essere così felice, di avere una famiglia così numerosa. Se qualcuno me lo avesse detto anni fa, non ci avrei mai creduto possibile. Quello che volevo dire è che sono fiero di te, Haru e forse lo avrai già capito, ma anche T’Dal lo è.» ammise. Adoravamo i nostri nipoti e bisnipoti, ma avevamo un legame speciale con Haru ed entrambi eravamo sempre molto felici di averlo a casa.

Tornai dai due uomini di casa, dando a Pavel dell’acqua che venne accolta con un borbottio, mentre risposi all’entusiasmo del mio adorato bisnipote per i dati che gli avevo promesso con un cenno di capo. «Sono lieta che tu sia interessato alle ricerche e ti invito a esplorare questi dati quando hai tempo. Spero che ti portino ispirazione e nuove idee per il tuo lavoro.» ammisi, tendendogli il PADD con un gesto solenne ma affettuoso. Il suo sorriso, un mix perfetto di gioia e gratitudine, fu la migliore conferma che avessi potuto ricevere della nostra connessione familiare e del suo continuo desiderio di crescere e imparare.
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#10

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

LeLe sue poche esperienze in amicizia lo avevano portato a chiedersi se fosse a causa di un atteggiamento errato di porsi con gli altri o se fosse semplicemente dovuto al fatto che poche persone potevano accostarsi al suo carattere; sentire che anche la sua bisnonna aveva avuto poche amicizie lo faceva sentire più tranquillo. Per quanto riguardava il bisnonno, non era affatto sorpreso dal fatto che fosse una farfalla sociale, aveva sempre avuto un carattere più aperto rispetto a loro due.
Sarebbe piaciuto anche a me poterlo vedere.
Non tanto per avere una prova di quello che gli stava dicendo ma più perché avrebbe davvero voluto conoscerli anche da giovane.
Ascoltò anche il suo bisnonno, trovandosi a sorridere divertito per la sua affermazione: Haru comprendeva abbastanza bene il russo anche se non si definiva un esperto.
Il discorso del bisnonno lo colpì particolarmente tanto che dovette distogliere leggermente lo sguardo per controllare la propria emotività.

Sapere che siete fieri è davvero importante per me. Ammetto che anche io sento la vostra mancanza ed è per questo che ho approfittato della mia licenza per venire a trovarvi. 
Era affezionato a tutta la sua famiglia ma i genitori erano stati leggermente meno presenti durante la sua infanzia; gran parte del tempo lo aveva passato con i suoi bisnonni ed era per questo che il legame era più forte. Haru si appuntò mentalmente di approfittare più spesso delle licenze per tornare a trovarli; non voleva far passare troppo tempo tra una visita e un’altra, soprattutto a causa dello stato di salute di Pavel.
Spostò la sua attenzione sul PADD che la bisnonna gli stava porgendo, lo prese tra le mani facendo un cenno con la testa e dando una veloce occhiata per capire di cosa si trattasse. Li avrebbe sicuramente leggi meglio una volta a bordo dell’Enterprise ma doveva ammettere che già a una prima lettura sembrava interessante.
Penso proprio che mi saranno d’aiuto, è davvero importante per me mantenere il contatto con le ricerche dell’Accademia delle Scienze Vulcaniane. 


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