TFB Una missione diversa dal solito
#1

Ogni stella ha una storia da raccontare, è il nostro compito ascoltarla.

Verad Kov Trill Unito

Nella vastità dell'universo, ci sono stelle che brillano con una luce così intensa da eclissare tutte le altre nel cielo. Per me, quella stella era Jo. Il suo compleanno era passato da poco, un evento che avevo atteso con una mistura di emozione e nervosismo. Aver ricevuto un invito dal capitano era stata per me una gioia immensa, un segno che forse, nel tessuto complesso delle relazioni umane, ci fosse un filo che ci legava più strettamente di quanto immaginassi. Dopo il mio turno, il mio cuore batteva al ritmo di una canzone d'avventura, ma per una volta, la mia impresa non era diretta verso l'ignoto dello spazio, ma verso l'infermeria. Non trovai il dottor McCoy e sospirai di sollievo. Mi sentivo come se stessi per intraprendere la missione più rischiosa, eppure non c'era nemico da affrontare, solo la possibilità di un rifiuto.
"Jo, hai un momento?" Chiesi, mentre mia voce tradiva una leggera agitazione.
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#2

Joanna McCoy

Human

Aveva appena medicato un guardiamarina della sezione ingegneria che si era fatto male mentre faceva un controllo. Fortunatamente aveva riportato solo bruciature di primo grado, Joanna aveva già applicato le dovute medicazioni mentre lo fasciava; la medicina era andata così avanti che quelle ferite sarebbero guarite in pochissimo tempo.Aveva salutato il collega con un sorriso e lo aveva lasciato andare, chiedendogli di tornare il giorno successivo per vedere se ci fossero problemi o meno e proprio mentre si era voltava per sistemare, qualcuno aveva deciso di chiamarla.
Mh?
Joanna si era voltata confusa non appena riconobbe Verad, era strano vederlo lì ma era certa che non dovesse fare nessun controllo, quindi che ci faceva in infermeria?
Ciao Verad, è successo qualcosa? Stai bene?
Lo sguardo vagava verso il ragazzo cercando di capire se avesse qualche problema; a prima vista non sembrava né mostrare ferite né avere sintomi di possibili malattie anche se sembrava un po’ agitato.
Non ho urgenze in questo momento, hai bisogno di qualcosa?
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#3

Ogni stella ha una storia da raccontare, è il nostro compito ascoltarla.

Verad Kov Trill Unito

Mi guardai rapidamente intorno, assicurandomi che il medico non fosse nei paraggi, prima di avvicinarmi un po' di più a Jo. «No, no, sto bene, grazie. Non sono qui per una visita medica» dissi con un mezzo sorriso, cercando di calmare il mio nervosismo.

Feci una pausa, pesando le parole come se fossero componenti di un dispositivo delicato che stavo montando. «Sai, se fossimo sulla Terra, ti avrei chiesto di uscire con me dopo il turno» iniziai, cercando di leggere la sua reazione. «Ma dato che siamo qui, mi chiedevo se ti andrebbe di prendere qualcosa da bere insieme. Solo noi due» La proposta era semplice, ma la tensione che sentivo nel farla era palpabile.

Le mie mani erano leggermente tremanti, un chiaro segno del mio nervosismo che speravo non notasse. La mia solita sicurezza nelle missioni rischiose sembrava abbandonarmi in questi momenti di sincerità, soprattutto se parlavo con una persona che mi piaceva.

«Sarebbe un modo per rilassarci un po', parlare di altro che non sia lavoro. Cosa ne dici?» aggiunsi, sperando che la mia offerta suonasse tanto allettante quanto mi sentivo vulnerabile nel farla.
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