17-05-2024, 08:43 PM
Prima di valutare se una risposta è esatta, si deve valutare se la domanda è corretta.
Sorek Chekov Mezzo Vulcaniano
Dopo una giornata estenuante di lavoro sull'Enterprise F, avevo bisogno di scaricare la tensione. Mi sono diretto verso la sala ologrammi, determinato a migliorare le mie abilità con le katane. Avevo creato un programma di allenamento che aumentava progressivamente la difficoltà: iniziavo con una sola katana, poi passavo a due e infine a tre. Quando raggiungevo il livello delle tre katane, il programma riusciva sempre a battermi. Questa sfida continua mi spingeva ad allenamenti sempre più duri; un po' folle, forse, ma desideravo essere il migliore, non conoscevo nessuno che sapesse farlo. Ogni sconfitta accendeva in me una determinazione ancora maggiore. Sentivo il bisogno di perfezionarmi, di raggiungere un equilibrio tra la disciplina vulcaniana e l'energia umana che mi attraversava. Ma oggi, dopo l'ennesima sconfitta, il mio autocontrollo vacillava. Decisi di fermarmi e feci una doccia calda per calmare i nervi e mentre l'acqua scorreva, riflettevo sul mio incessante desiderio di eccellere, di integrare ogni parte di me in un'unica entità coesa. Mi vestii e decisi di cercare il conforto della famiglia. Ero nel mio periodo "capelli tinti di verde", una scelta che faceva sorridere alcuni dei miei colleghi ma che per me rappresentava un piccolo atto di autoespressione. Andai verso la cabina di mio cugino Haru, che consideravo più un fratello che un semplice cugino.
Mi fermai davanti alla sua porta e suonai. Speravo che Haru fosse disponibile per una merenda insieme, un piccolo rito che potesse ricordarci le nostre radici e rafforzare il nostro legame.
Mi fermai davanti alla sua porta e suonai. Speravo che Haru fosse disponibile per una merenda insieme, un piccolo rito che potesse ricordarci le nostre radici e rafforzare il nostro legame.