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IRW Khazara Legami Familiari: Prosieguo
#1

Maiek s'Rehu

Romulan

Dopo la breve conversazione con Neriòs, il Generale Vrih aveva contattato Maiek s'Rehu ed il Pretore.
Era stato vago, chiedendo che entrambi lo raggiungessero nel più breve tempo possibile per un'emergenza, per una questione di vitale importanza per l'Impero Stellare Romulano.
Il Pretore però disse di non riuscire a recarsi di persona presso la IRW Khazara, ma di poter mettersi in comunicazione con la suddetta nave.

Maiek s'Rehu arrivò in breve tempo, salì sulla Khazara, e si trovò, pronto ad attenderlo, il Generale Vrih in persona.
Quale potrebbe essere questa emergenza? Si chiese immediatamente.
#2

Vrih s'Kiell

Romulan

Vrih era all'ingresso dell'hangar principale, dove la navetta personale di Maiek s'Rehu aveva appena attraccato.
Voleva accogliere di persona l'amico di lunga data e genitore adottivo di Neriòs, futuro Imperatore.
Anche il loro rapporto, così come quello tra padre e figlio, sarebbe importato molto, nei giorni a venire.
Eccoti, amico mio! Disse con benevolenza, sorridendo come non mai e battendogli una pacca sulla spalla, tipico atteggiamento per schernire gli umani, sempre troppo socievoli.
Poi ritornò il Generale, con l'aria marziale e decisa. Spero che il viaggio sia andato bene. Mi segua nella sala riunioni.
#3

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Sicuramente non mi sarei mai immaginato che il mio primo periodo sull'ammiraglia sarebbe finito in questo modo: nella conversazione col generale ho scoperto molte cose su me stesso e sul mio passato, notizie che ancora ora non riesco ad accettare, nonostante sia passata qualche ora. Ma almeno l'ira che mi aveva preso al scoprire cosa il nostro caro imperatore ha fatto a me e a mio padre si è alleviata, molto probabilmente grazie al tempo che ho passato fuori dalla nave, approfittando del provvidenziale invito alla festa di Eveh s'Keirianh. Festa a cui sono stato ben poco, ma l'importante è l'effetto che ha fatto sui miei confusi pensieri e sulle mie convinzioni. Ora che le mie idee si sono schiarite, sono pronto a intraprendere la mia scalata al potere, forse l'impresa più importante e più rischiosa che io abbia mai tentato. Ma prima di questo, devo riuscire a sopravvivere all'incontro col mio padre adottivo, che temo andrà su tutte le furie nel scoprire le mie intenzioni. Ma, se la conversazione col presidente della Tal'Shiar sarà la cosa peggiore che mi capiterà nei prossimi giorni, allora mi potrò dire più che fortunato.

Mentre aspetto l'arrivo del mio patrigno nella sala riunioni della Khazara, mi ritrovo a camminare avanti e indietro, un poco per l'agitazione, un po' perché muovermi ha l'effetto di aiutarmi a riflettere. E ci sono ancora molte cose che devo mettere in quadro: pensieri, ricordi, idee e progetti. Perché, nonostante l'ira ormai non sia più così forte come prima, ho intenzione di andare in fondo a questo progetto. E voglio farlo bene.
#4

Maiek s'Rehu

Romulan

Maiek rimase interdetto alla vista dall'esuberante comportamento del Generale Vrih.
Sembrava che avesse bevuto un'intera cassa di birra romulana.
Ma non gli ci volle molto per capire che il suo atteggiamento era solo una presa in giro riguardo agli umani.
Compose uno stento sorriso. è un piacere rivederla di persona dopo tutto questo tempo, Generale.
Sulla navetta, Maiek aveva attivato il dispositivo in dotazione standard agli agenti della Tal Shiar, lo strumento che mascherava i suoni, quindi le parole. Se il motivo per cui Vrih gli aveva chiesto di recarsi sulla Khazara era davvero importante, non voleva che qualcuno li spiasse.
La seguo. Arrivarono all'ingresso della sala riunioni: naturalmente Maiek conosceva perfettamente l'architettura dell'astronave Ammiraglia dell'Impero Romulano.
Però, per una questione di cordialità e rispetto, aspettò che fu il Generale a spingere il pulsante per aprire la porta.
#5

Vrih s'Kiell

Romulan

Dopo un primo momento di insicurezza, Maiek seguì il Generale attraverso i corridoi della Khazara.
Una volta raggiunto l'ingresso della sala riunioni, il Generale spinse il pulsante d'apertura della porta, dicendo in tono ossequioso. Prima tu, amico mio.
Come avrebbe reagito? Nella stanza era già presente Neriòs.
#6

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Il rumore della porta che si apre interrompe il mio andare avanti e indietro. Mi volto verso la porta, giusto in tempo per vedere il mio patrigno e il generale fermi sulla sua soglia e sentire le parole di quest'ultimo. Amico mio? Si conoscono? Non posso fare a meno di domandarmi. Il generale mi ha rivelato che una volta faceva parte della Tal'Shiar, ma non mi aspettavo che conoscesse ne conoscesse il presidente. Ma fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno che Maiek ne fosse il presidente, quindi tutto è possibile.

"Generale s'Kiell, Presidente s'Rehu." Li saluto con un leggero cenno della testa mentre fanno il loro ingresso, approfittando del fatto che noi siamo gli unici in questa stanza. Altrimenti... come minimo mi toccherebbe fare il saluto militare e dovrei evitare di chiamare il mio patrigno 'presidente'. Con ogni probabilità dovrei chiamarlo 'padre', cosa che attualmente preferisco non fare: lui non è stato chiamato sulla nave per una rimpatriata famigliare o per una marachella commessa dal figlioccio... è qui per qualcosa di più importante.
#7

Maiek s'Rehu

Romulan

All'interno della sala riunioni della IRW Khazara c'era suo figlio, o meglio, suo figlio adottivo: Neriòs.
Qual'era il motivo? Cosa c'era di così importante per convocarlo sull'astronave Ammiraglia dell'Impero e per cui dovesse esserci anche suo figlio?
La faccenda era preoccupante, ma ripensandoci, suo figlio aveva tutti i motivi per essere lì: era l'ufficiale politico della nave, e se ci fossero state minacce dall'esterno, lui avrebbe dovuto essere il primo a saperlo. Il secondo, sarebbe dovuto essere lui, ecco perchè era stato chiamato.
Ed il tono formale adottato da Neriòs era per via della presenza del Generale. Ma cosa sapeva Vrih, di cui lui non era a conoscenza?
Tenente s'Rehu. Lo salutò brevemente, per poi rivolgere la sua attenzione al Generale. Generale, qual'è il motivo per cui mi ha chiamato?
#8

Vrih s'Kiell

Romulan

Vrih notò, dall'espressione di Maiek, che non si era aspettato di trovarsi di fronte suo figlio adottivo Neriòs.
I due si salutarono formalmente, forse perchè il Presidente della Tal Shiar pensava che il Generale lo avesse chiamato per esporre un motivo, una minaccia per la sicurezza dell'Impero Stellare Romulano.
Non si aspettava che lo aveva chiamato per esporgli un modo per minacciare la sicurezza dell'Impero.
Sedetevi pure. Disse, prendendo posto a capotavola, al suo solito posto. Poi, Neriòs ti spiegherà il motivo per cui ti ho chiamato. O, se preferite, potrei anche uscire dalla stanza.
Vrih trovava divertente la situazione. Un figlio adottato che doveva spiegare al padre le sue vere origini e chiedergli perchè gli aveva mentito per tutto il tempo.
#9

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Quando il generale Vrih si propone di uscire dalla stanza, evidentemente per concederci più intimità, soppeso la sua proposta con attenzione. Da una parte, mi piacerebbe iniziare questo discorso in sola presenza del mio patrigno: essere da soli ci permetterebbe di considerare il problema come una famiglia, tra urla, abbracci e via di seguito (sempre che Maiek sia il tipo da un certo tipo di effusioni, cosa che - ahimè - non ho ancora capito)... dall'altra, beh, mi eviterei se possibile la bella ramanzina che temo mi rifilerebbe se fossimo da soli. Per non parlare del fatto che non son sicuro che ora come ora mi servirebbe di più un padre o il presidente della Tal'Shiar: una parte di me vorrebbe che Maiek si comportasse come un padre, in modo da avere risposte e rassicurazioni, un altra parte di me ha bisogno solo di discutere un argomento più che serio assieme al capo indiscusso del servizio segreto più terrificante ed efficiente dell'Impero. La persona che, teoricamente parlando, dovrebbe arrestarmi al solo sentire quello che gli sto per proporre.

"La ringrazio, generale, ma non è necessario." Dico quindi, a malincuore, prendendo posto su una delle sedie della stanza. Aspetto di vedere se anche mio padre... ehm... il presidente ha intenzione di sedersi, poi 'sgancio la bomba', ben consapevole che non esiste in qualsiasi punto dell'universo un modo per iniziare un discorso simile. "Presidente, le vorrei parlare del mio padre naturale, S'task s'Llhweiir. Mi è giunta voce che non fosse esattamente chi mi è stato detto essere." Nessun accenno al fatto che è stato il generale a parlarmene, ma soltanto una velata accusa nei confronti del mio padre adottivo che, molto probabilmente, si può ben leggere tra le righe.
#10

Maiek s'Rehu

Romulan

Inaspettatamente, il Generale chiese se loro avrebbero preferito, lui avrebbe lasciato la stanza.
Maiek non credeva alle sue orecchie; cosa aveva, a questo punto, Neriòs, da dirgli?
Nulla di buono, sicuramente. Difatti non lo era. Suo figlio svelò di voler parlare del suo padre biologico, e della sua identità.
Ecco il motivo per cui lui era stato chiamato. Senza dubbio, era stato il Generale ad informare Neriòs di particolare importanti per l'Impero.
Quei particolari erano segreti. Maiek estrasse un dispositivo, uno strumento in dotazione a tutti gli agenti della Tal Shiar, serviva a mascherare le conversazioni. Lo attivò.
Quindi vuoi parlare di tuo padre?
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