"Ti mentirei se dicessi di averci capito." disse chiaro e tondo "Se non sai come continuare cambiamo discorso. Io non pretendo di capire i vostri comportamenti e la vostra cultura anche se mi piacerebbe. Tempo fa lo dovetti impare ma ora, guardando il mio prossimo futuro, non mi serve." concluse stando sempre sullo stesso pensiero, non cambiava di una virgola.
"Il cambiamento del discorso non è dovuto alla mia noia ma al fatto che non saprei cosa risponderti. In questo ramo di conoscenza io sono quasi ignorante." confessò prendendo il bicchiere e benvendone altri 2 sorsi.
"Chi gli dice, capitano, che non l' abbia già visitato" commentò sottovoce per non farsi sentire anche se l' obbiettivo era proprio quello. Stranamente i suoi pensieri cambiarono, ora c' erano visioni del pianeta natale di Korinna. Erano troppo vivide per essere dei video fatti vedere così come istruzione "basilare". Lui mostrava quell' ignoranza solo per non ricordare il suo passato, specialmente quello da capitano, del quale negava gli avvenimenti.
"Adesso risponda a questa domanda: perchè navi, come la USS Enterprise, viaggiano in giro per la galassia?" era una domanda retorica, l' inizio di un discorso "Per trovare nuove specie viventi intelligenti e non." si rispose "Che io mi muovi o che stia fermo le razze mi raggiungeranno sempre ed io farò la loro conoscenza." concluse ma il discorso non era finito lì "La veda da quest' ottica, anche voi state sempre sulla stessa nave." ri-concluse. Potrebbe essere stato aggressivo ma a questo proposito discorsivo ci teneva.
L' esagerazione di Korinna era stata apprezzata ed anche la gratitudine nei confronti delle stazioni spaziali.
"Certe volte mi son trovato con le mani in mano certo ma una volta arrivati ai miei anni di servizio è più che benvenuto un momento del genere. Io ne ho passate tante..." prese a guardare il bicchiere, quasi triste "troppe, all' avviso di qualcuno, e quindi se per un attimo sto in pace non mi fa male." prese il bicchiere ed in pochi sorsi lo finì del tutto. Forse era disperazione? Forse era tristezza? Non lo sapeva ne immaginava ma quando tornava indietro negli anni, a certi avvenimenti, anche su Betazed il quale pianeta stava mostrando mentalmente, sempre che stesse leggendo i suoi pensieri, al capitano.
Guardò il gruppo di marinai, forse la betazoide aveva ragione, doveva lasciare scorrere via il passato e concentrarsi sul presente. "Amici? Gli unici miei amici sono all' ammiragliato e non credo che sarebbero disposti a predere del tempo con me." sentenziò ma già il morale si stava rialzando, forse "Io dovrei avere il morale più in alto di tutti su questa stazione, essendo il suo comandante devo dare l' esempio, ma non so cosa mi trattenga dal dimenticare." continuò "Comunque io non sono a un passo dalla fossa!" esclamò in disappunto con l' affermazione, c' era un po' di ilarità.
"Sono solo in conflitto con me stesso." concluse.
"I vulcaniani pensano che la felicità li distragga dall' obbiettivo e non gli permetta di pensare logicamente come la loro razza fa da parecchio tempo." decise di cambiare discorso anche perchè quello di prima stava diventando deprimente e angosciante "Per noi umani la felicità è un bene, però pochi riescono a raggiungere la felicità spirituale o mentale." precisò portando il discorso nella loro realtà e non spettegolando sulle altre razze "E voi, come vedete la felicità?" chiese anche se i Betazoidi tranne che per le loro abilità telepatiche erano molto simili agli umani, crede l' ammiraglio.