[Neris]

S'rrel Erovan

Caitian

Non si era trattata di un'impressione: l'uomo si stava dirigendo proprio verso di loro. Mentre si avvicinava, S'rrel lo osservò con attenzione. Era un bajoriano, come dimostravano le caratteristiche grinze presenti sul suo naso, e indossava la divisa gialla. Che fosse un collega di Kai?

"Buongiorrrno, capo." Rispose al saluto, senza dar impressione di aver notato lo sguardo o il tono neutro dell'uomo. Aveva qualcosa contro i caitiani o faceva così con tutti? Non che lei avesse fatto di meglio, in effetti, visto come l'aveva osservato con attenzione per tutto il breve tragitto da lui fatto per raggiungerli.

Ascoltò con attenzione la conversazione tra il nuovo arrivato e Kai, e le loro parole confermarono la sua ipotesi che fossero colleghi. Anzi, le diedero alcune informazioni in più. Uno, il capo di prima classe era il diretto superiore di Kai. Due, sembrava esserci un qualche conflitto tra i due... a meno che, naturalmente, il bajoriano si comportasse così con tutti e si divertisse a sabotare le pause altrui. O che si trattasse di un puro caso e la cosa non fosse strettamente voluta, naturalmente, ma a dire il vero S'rrel non era convinta di poter credere a quest'ultima ipotesi. Le era sembrato di percepire tensione in Kai durante la conversazione, come se si aspettasse problemi. Non che fossero esattamente affari suoi.

Quando il bajoriano se ne andò, S'rrel vide un Kai quasi depresso avvicinarsi al replicatore per recuperare qualcosa da mangiare. Seguendo il suo esempio, lei recuperò vassoio e posate, e si unì alla fila per il piatto del giorno. Non le ci volle molto perché sul suo vassoio comparisse un piatto con una deliziosa porzione di Polmone di Bregit e una bottiglietta di Salsa Grapok per accompagnare la carne.

Una volta ottenuta la sua carne, S'rrel si guardò rapidamente intorno, localizzando il tavolo in cui si era seduto Kai. Si avvicinò e si sedette vicino a lui. "Quindi esssercitazione oggi, eh!? Vedo che la vosstra pausssa è già ssstata sssabotata." Commentò, mentre appoggiava il vassoio sul tavolo e recuperava il proprio PADD. Aveva intenzione di controllare le informazioni sull'esercitazione, o almeno quelle pubbliche. E, visto che c'era, era meglio che controllasse anche se le altre sale ologrammi erano libere o se erano tutte prenotate.

Se ti va bene, lascerei definire a te le eventuali informazioni pubbliche sull'esercitazione. ^^

[Tuvia B'elsky]

Kai Nagashima

Human

Almeno -pensò Kai-, la sua nuova amica (si poteva considerare amica ?) era tornata per mettersi al suo tavolo ! 

Questo gli strappò un leggero sorriso. Sospirò, poi alzò le spalle con aria rassegnata. "Cose che capitano... con LUI." Mormorò. 

Infatti il Capo di Prima classe, responsabile della sicurezza interna, era un perfezionista. 

Aveva annunciato sin dal primo giorno tutta una serie di esercitazioni a sorpresa, e aveva chiesto la partecipazione di tutto il personale. Questo aveva fatto sì che tutti sentissero una certa inquietudine, dal momento che una simulazione poteva arrivare in qualunque momento ! 

Shesu sembrava non dormire mai. Forse a causa delle sue origini Bajoriane, che gli consentivano di dormire poche ore ogni notte, o forse per indole personale...

Due notti prima, ad esempio, aveva svegliato i marinai Waalsh e Blaire alle due in punto per simulare una intrusione a bordo. Li aveva fatti girare per tutta la nave attraverso i tubi di Jefferies, per cronometrare e prendere appunti. 

Kai sospirò. "Beh, almeno non ci si annoia mai, nella sezione di sicurezza !" Sorrise, mestamente, e mangiò tranquillamente la sua razione. 

Chissà cosa aveva in mente, dato che a quanto pare ci starebbe stata tutta la squadra ? Forse una simulazione su qualche pianeta ostile, o a bordo di una nave avversaria da occupare. Oppure un abbordaggio sulla voyager da parte di Borg ?

Beh... di qualunque cosa si trattasse, sarebbe stato un pomeriggio... intenso.

[Neris]

S'rrel Erovan

Caitian

Aveva sperato di trovare qualche informazione sulla simulazione a cui - volente o nolente - avrebbe partecipato il suo nuovo amico, ma evidentemente era una specie di simulazione a sorpresa. L'unica informazione che era riuscita a scovare era la prenotazione fatta dal Capo di Prima Classe Shesu alla sala ologrammi due per un'esercitazione interna.

"Capisssco." Disse, a quanto mormorato da Kai. "E vedo che ama particolarrrmente le sssorprese, visto che oltre alla prrrenotazione della sssala e all'indicazione che ci sssarà un'esercitazione, non ho trrrovato informazioni." Continuò, riferendo quanto trovato (o NON trovato?) nella sua ricerca. Non sapeva nulla di quel Shesu, se non quel poco che aveva borbottato Kai e quel poco a cui aveva assistito, ma l'impressione che aveva ricevuto era quella di un individuo come minimo severo. A quel punto poteva solo sperare che si trattasse di una di quelle persone che ti facevano impazzire ma che più avanti negli anni ti rendevi conto che, grazie alla loro severità, eri riuscito ad imparare parecchio. Altrimenti... beh, avrebbe potuto essere il classico bullo, ma sperava fortemente che non fosse così.

Sorrise anche lei alla seconda affermazione di Kai. Non ci si annoiava, eh!? Beh, quello era certo. Dopo aver controllato la situazione delle sale ologrammi (quantomeno erano poche quelle prenotate, magari sarebbe riuscita a trovarne una libera) ritirò il PADD e iniziò a mangiare. Il Polmone di Bregit era delizioso. S'rrel era sicuramente di parte, visto la sua adorazione per la carne cruda, ma era davvero ottimo il gusto di quella carne accompagnata dalla Salsa Grapok.

[Tuvia B'elsky]

Kai Nagashima

Human

Guardandola di tanto in tanto (e di soppiatto) mangiare la propria carne, anche Kai finì di pranzare.

Una volta dato fondo alla propria scodella di plastica e pulito il viso con un fazzoletto di carta riciclata, raccolse tutto nel proprio vassoio. 

Una volta che anche lei avesse finito, avrebbero portato i propri vassoi a svuotare, nel punto di raccolta rifiuti, e il vassoio sull'apposito ripiano. 

Dopo pranzo, i rifiuti sarebbero stati raccolti in delle casse di plastica e portati al ponte sei da alcuni addetti alle pulizie. Qui, in due laboratori attrezzati, tutti i rifiuti organici e inorganici sarebbero stati separati e trattati a parte, così da riciclare il 99,9% di quanto veniva consumato. 

Essendo la Voyager una nave ideata per i viaggi a lungo raggio, il suo funzionamento era tale da ridurre al massimo gli sprechi e riutilizzare tutto il materiale che in altre navi andava sprecato... o semplicemente gettato fuori bordo tramite tubi pressurizzati.

Poggiando i gomiti sul tavolo, e guardando la sua interlocutrice, il sottufficiale chiese infine "E lei, signore ? E' di turno questo pomeriggio ?".

Poi, pensando che forse lei non avrebbe gradito troppe domande o troppa confidenza, si affrettò ad alzare le mani e aggiungere "Se non è indiscreto chiederlo, naturalmente !"

[Neris]

S'rrel Erovan

Caitian

Deliziosa, decisamente deliziosa.

Intenta a mangiare la sua carne, ricoprendola di tanto in tanto con un po' di quella salsa di color arancione, S'rrel si era quasi dimenticata di essere in compagnia. Era decisamente una fortuna che, di tanto in tanto, la cucina della nave facesse piatti klingon, probabilmente per il bene dei pochi membri di quella specie presenti tra l'equipaggio. Insomma, non tutta la cucina klingon era di suo gusto e non era nemmeno paragonabile alla cucina caitiana, ma poteva essere considerata al primo posto nella sua lista mentale delle cucine straniere. Mentre all'ultimo posto, probabilmente, c'era la cucina vulcaniana. Troppo speziata e, dannazione, zero carne! Caitiani e vulcaniani potevano essere considerati l'esatto opposto in termini alimentari: se i caitiani non riuscivano a digerire altro che la carne, i vulcaniani avevano grosse difficoltà a digerire proprio la sacrosanta carne!

Aveva ormai praticamente ripulito il piatto quando Kai riprese parola. Trattenendo a stento la tentazione di leccarsi i baffi come un gatto terrestre, S'rrel prese il tovagliolo e si pulì la bocca, prima di rispondere: "Oggi pomerrriggio sssono libera, ma in cambio ho il turno ssserale." Avere il pomeriggio libero in cambio della sera impegnata forse non era proprio l'ideale, ma oramai la caitiana era abituata ai suoi turni sulla Voyager quindi la cosa non la disturbava. "Pensssavo di portarrre il gatto in una sssala ologrammi prima che mi distrrrugga l'alloggio, sssempre che io riesssca a trovarne una libera." Aggiunse, quasi parlando tra sé e sé. Sì, se non avesse preso provvedimenti, Rriarr le avrebbe distrutto la camera. Ormai era troppo stressato: aveva bisogno di fare una passeggiata all'aria aperta... o, quantomeno, di credere di starla facendo.

[Tuvia B'elsky]

Kai Nagashima

Human

Era interessante pensare alle proprie differenze. Kai la osservava con discrezione mangiare, e non potè fare a meno di notare che lo stomaco di una caitiana -o di S'rrel in particolare- doveva essere più robusto di quello di un umano. E il suo palato... chissà cosa poteva assaporare e cosa non riusciva a sentire, a differenza di Kai ! 

La guardò mangiare una quantità generosa di carne (abbastanza da mettere in difficoltà una buona forchetta terrestre)... il tutto inondata di salsa che avrebbe fatto lacrimare più di un ufficiale a bordo, a causa della sua gradazione di piccantezza ! 

Comunque, a quanto pare anche lei aveva (tecnicamente) il pomeriggio libero a discapito della sera... proprio come lui. 

Non che facesse poi molta differenza... nello spazio si era ben lontani dal sistema solare ! Mattina, pomeriggio e notte venivano scanditi secondo un orologio interno fedelmente allineato con quello terrestre. Tolto quell'orologio, nessuno avrebbe potuto affermare con precisione l'ora o il periodo del giorno. 

In virtù di questo, sebbene molti facessero personale richiesta di assegnazione al turno pomeridiano o serale, Kai si era tenuto l'assegnazione casuale che gli era stata assegnata il primo giorno. Fino a quel momento non era risultato un orario nè scomodo nè vantaggioso... forse grazie anche ad una certa tendenza id Kai ad adattarsi all'ambiente in cui veniva messo.

D'un tratto, il sottufficiale alzò un sopracciglio. "Un... gatto ?" Chiese, più per un pensiero espresso inavvertitamente ad alta voce che per un preciso desiderio di indagare sulla vita privata della Caitiana.

Si stava forse riferendo a un proprio simile ? O a un animale domestico terrestre o Caitiano ? O forse, per una qualche ragione personale o culturale, a sè stessa... ?

Kai deglutì, sperando di non essere troppo vicino al fare una gaffe. Non era un grande esperto di culture aliene, e in accademia gli era capitato diverse volte di fare figuracce con altri studenti (compresa una Boliana con cui ci stava provando) o addirittura un professore !  

[Neris]

S'rrel Erovan

Caitian

Anche se la carne era ormai finita, la bottiglietta di Salsa Grapok era ancora piena per più della metà. Insomma, per quanto quella salsa arancione fosse deliziosa, era comunque troppo forte per i gusti di S'rrel (anche se, forse, non arrivava al livello dei cibi vulcaniani), così ne aveva messa poca sulla carne, quel che basta per assaporare il polmone senza rovinarlo e senza rischiare di star male a causa delle difficoltà digestive. Era un'equilibrio difficile ma che era costretta a ricercare ogni qual volta che mangiava un piatto non caitiano. In un certo senso le dispiaceva per quello spreco, ma non poteva far altro che buttare - o, meglio, riciclare - quella bottiglietta e il suo contenuto, in quanto difficilmente l'avrebbe mangiata in tempi brevi. Anche se se la fosse portata in alloggio, sicuramente l'avrebbe abbandonata lì ad ammuffire, quindi l'unica soluzione era considerarla spazzatura.

"Sssì, si chiama Rriarr." Rispose, alla domanda stupita di Kai. Che fosse strano agli occhi altrui che un caitiano avesse un gatto? Beh, forse era strano anche agli occhi di un caitiano prendersi cura di una forma di vita inferiore così simile, ma S'rrel sentiva una grande affinità con Rriarr. Probabilmente, se sua madre l'avesse saputo, le avrebbe detto che era ora che si sposasse: avrebbe interpretato il suo legame con Rriarr come il desiderio di avere un figlio. Come era problematico avere un animale domestico!

"È un cucciolo di persssiano terressstre. Temo che non ami molto la vita su di un assstronave, ma sssi abituerà." Spiegò al compagno di tavolo.

[Tuvia B'elsky]

Kai Nagashima

Human

Kai non avrebbe mai immaginato che degli animali (nel senso di animali da compagnia non parlanti e non facenti parte dell'equipaggio) fossero ammessi a bordo.

Accolte la notizia con sguardo inizialmente sorpreso, poi annuendo, accettando la notizia senza dire nulla. 

Dopotutto, non avrebbero fatto gran danno ! Specie se il permesso di avere animali fosse stato concesso a una porzione esigua del personale. 

Sorrise, rialzando lo sguardo. "Beh... se non sbaglio, è una tradizione di lunga data quella di avere una mascotte o qualche animale a bordo di una nave, marittima o stellare. Credo che serva a tenere alto il morale !" 

Dicendo questo, si alzarono con i vassoi in mano e si diressero senza fretta verso il ripiano dove poggiarli... dopo aver svuotato il contenuto nel recipiente dei rifiuti. 

Una volta terminato il pranzo e mantenuta pulita la mensa, erano liberi di investire il loro tempo -almeno fino alle due del pomeriggio, per quanto riguardava il sottufficiale- come meglio credevano. La seconda "ondata" di affamati visitatori della mensa sarebbe presto arrivata... quindi, sarebbe stato meglio uscire senza ulteriori attese. 

Ma prima, Kai attese che S'rrel lo raggiungesse. Le porse la mano, fissandola in quegli strani occhi. "E' stato un piacere conoscerla, Tenente S'rrel." Le disse, con un certo entusiasmo. 

Era una persona simpatica, amante degli animali -a quanto pareva- e indubbiamente aveva una storia interessante dietro le spalle. Gli sarebbe piaciuto scoprirla, lentamente... 

Forse, nei giorni seguenti, l'avrebbe cercata in mensa per pranzare nuovamente con lei.... chissà ! 
E da quel momento in poi, incrociandosi per i corridoi durante i propri turni, l'avrebbe salutata più del solito riconoscendo un' amica oltre il verde acqua dell'uniforme Scientifica che lei indossava.

[Neris]

S'rrel Erovan

Caitian

All'affermazione di Kai sulla tradizione di avere un gatto a bordo, la caitiana annuì, ritrovandosi anche a cambiare il sorriso. "Sssicuramente nel passato terressstre esisteva la figura del gatto di borrrdo, quantomeno nell'antica marinerrria inglese." Disse, ricordando alcune informazioni di una delle sue tante ricerche sulle tradizioni popolari terrestri. Era stato affascinante studiare la figura del gatto nelle antiche tradizioni popolari del pianeta natale degli umani. Associato ad entità demoniache o anche a divinità, il gatto aveva avuto un ruolo ambivalente... come molti altri animali terrestri. Anche se non l'avrebbe mai ammesso a voce alta, durante lo studio si era ritrovata a fantasticare su come sarebbe stato visto un caitiano nell'antichità della Terra: sarebbe stato considerato un pericoloso demone o sarebbe stato venerato come una divinità? Una domanda a cui non aveva risposta, se non che sarebbe dipeso soprattutto dal luogo e dal periodo storico.

Seguendo l'esempio del collega, anche S'rrel si alzò. Preso il vassoio, buttò quanto doveva buttare (tra cui, con qualche rimorso, la bottiglietta della salsa), e lo posò nel ripiano apposito. Raggiunto Kai, liberando così il passaggio a chiunque avesse finito di mangiare e dovesse ritirare il vassoio, strinse la mano che lui gli porgeva. "Piacerrre mio, Capo Nagassshima." Rispose con un sorriso. Considerò per un momento se augurargli buona fortuna per la simulazione ma alla fine decise di evitare: non sarebbe stato un po' come rigirare il coltello nella piaga? La caitiana dubitava fortemente che il suo nuovo amico fosse entusiasta di dover utilizzare il suo tempo libero per quella simulazione: meglio non ricordarglielo e augurargli buona fortuna silenziosamente.

"Alla prossima, allorrra!" Aggiunse, in modo più informale. Perché sì, sicuramente le avrebbe fatto piacere conversare ancora con lui. E, per quanto grande fosse la Voyager, era comunque un luogo chiuso e circoscritto: sarebbe stato difficile non incontrarsi nei giorni o nelle settimane seguenti.