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USS Constellation Missione sulla Luna: La vendetta della Constellation
#1

Elina Milayn Dax

Joined Trill

In realtà, mi sento abbastanza inutile. Io sono un pilota, e con la nave ferma non c'è niente che posso fare. Niente di costruttivo, almeno. Per quanto io stia tentando di rendermi utile ai poveri ingegneri che stanno cercando di capire perché la nave che hanno da poco finito di aggiustare è tornata a fare i capricci, mi sento più di impiccio che altro. Ho delle vaghe conoscenze in materia, come chiunque che si sia laureato nell'Accademia della Flotta Stellare, ma - essendomi specializzata in tutt'altro - le mie conoscenze sono piuttosto scarse se paragonate a quelle di certi miei colleghi. Dunque... non posso far altro che passare gli strumenti e controllare che certi dati non superino dei valori precisi, senza nemmeno sapere perché non dovrebbero farlo.

Prendo un attrezzo e lo passo all'ingegnere che me l'ha chiesto, mentre la luce tremola lasciando per un millesimo di secondo al buio più completo il corridoio in cui ci troviamo. Devo ammetterlo: non ci capisco nulla. La missione, l'occultamento illegale, l'intelligenza artificiale che ha rischiato di ammazzarci tutti, il comportamento dell'ammiraglio... nemmeno con il bagaglio di conoscenze di Dax riesco a dare una spiegazione a tutto questo. L'intervento della Constellation è stato del tutto insensato, fino ad adesso. E, per di più, i nostri ingegneri stanno rischiando di passare per degli incompetenti, visto che la Constellation non sembra intenzionata a collaborare. L'I.A. è stata spenta, quindi non può più dare problemi, per fortuna... ma allora cosa non va?
#2

T'Dal Zayrus

Vulcan

Ero con gli altri ingegneri con le mani nei circuiti nella nave, vagavo talvolta nella sala macchine. Ero con gli ingegneri, scienziati e chi più ne ha più ne metta a cercare di capire cosa non andava.
Già, non è il mio campo, non completamente. Non ho mai saputo molto di motori in realtà, tranne quello che negli anni avevo studiato o imparato mettendo mano.. ovviamente grazie a colleghi di accademia e all'esperienza delle missioncine.
Sapevo ovviamente cos'era quello o quell'altro e come funzionava, ma le mie conoscenze non erano comunque molte. In compenso, sono sempre stata ben preparata su computer e di armi. Come poteva essere diversamente?
Diciamo che talvolta mi usavano spesso come jolly. Alcuni tenenti mi avevano confidato che il mio essere vulcaniano, quindi all'apparenza senza fretta e fredda all'esterno, nonchè una memoria fotografica e totalmente razionale, era utile: perchè era un bene avere un pò di razionalità e di logica in una situazione che non lo era affatto. Sapevo essere puntuale, sapevo il tempo che rimaneva.. ed era stato espressamente richiesto di non tenere i secondi, anche se la mia mente li teneva ben annotati.

Nessuno sapeva dare un filo logico alla questione, nemmeno una mente logica come come la mia, sebbene mi desse forse un pò di fastidio, aveva dato un senso totalmente logico alla questione. Ho dato, certo, una mia valutazione logica, il più logico possibile ma, per quanto rispecchiava la realtà? L'unica cosa che sapevo per certo era che mente dell'ammiraglio non era completamente sana. La mia opinione era appurata anche da altri. Il bollettino medico non era affar mio e non amavo i gossip.

Avevo deciso di prendermi un pò di pausa, volevo magari andare in mensa e prendermi qualcosa da bere, prima di ricominciare. Era un periodo che non ero andata a riposare, e il mio fisico nonchè la mente un pò ne risentivano... ma il lavoro era prima di tutto. Pensai per un istante a mio padre e a cosa avrebbe fatto al mio posto. Probabilmente lui avrebbe trovato il bandolo della matassa in un batter di ciglia. Vedendo però la mia collega, Elina.. Dax, timoniere, camminre per i miei stessi corridoi, mi aveva destato per un istante dai miei mille pensieri. L'avevo vista, ma ero occupata e avevo deciso che in quel momento avevamo alcune mansioni da svolgere anche se non erano esattamente le nostre.
Salve. salutai cordialmente, quando ero abbastanza vicina. Tono vocale: come sempre atono.
#3

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Mi guardai nuovamente intorno. Non riuscivo a smettere di farlo, nonostante mi fossi imposta un contegno molte volte. Cercavo di fingere indifferenza, ma la verità era che mi sentivo emozionata, euforica: mi era stata data una grande, enorme opportunità, e non potevo fare a meno di esserne entusiasta. Fortunata che ero riuscita a riprendermi e a contenermi, perché lo stato in cui mi ero trovata appena saputo della faccenda era davvero vergognoso... Le mie emozioni amplificate erano sempre state piuttosto ostiche da gestire, ma in quella situazione era stato particolarmente difficile: ringraziai tutto quello in cui credevo di non essere stata vista da nessuno. Mi ero rinchiusa in un laboratorio vuoto e avevo tirato fuori tutte le analisi incomplete, catalogandole e archiviandole tutte nel giro di pochissimo, e ancora non avevo scaricato tutta l'adrenalina; ero consapevole di aver agito con foga e con un fare da insana.
La Constellation... Ero stata inviata sulla Constellation. Non mi era dato sapere troppo, né troppi particolari: mi era stato comunicato che la nave era stata gravemente danneggiata, a causa di un'anomalia di un'Intelligenza Artificiale, e necessitava di supporti esterni. Non era stata coinvolta direttamente l'Enterprise, perciò l'aiuto era stato limitato all'invio di personale di supporto. Comunque fosse, avrei voluto saperne di più, ma poi la realizzazione di essere stata scelta appositamente per quella missione, io, praticamente una recluta in mezzo a tanti altri ufficiali competenti, aveva oscurato tutto il resto. Fortunatamente, stavo pian piano tornando in me, anche se non riuscivo a smettere di sentirmi... allegra.
Ero stata teletrasportata da poco sulla nave, e poco e niente mi era stato spiegato circa il lavoro che avrei dovuto svolgere, dicendomi di controllare in Infermeria e parlare con qualche responsabile. Era chiaro che la nave si trovasse in un clima piuttosto pesante di fermento e di demoralizzazione: ovunque guardassi, incontravo gli stessi volti preoccupati e segnati dalla stanchezza. Non ero in grado di comprendere completamente ciò che provavano, ma potevo percepire il loro profondo risentimento.
Così, mi trovai per i corridoi della Constellation. Non stavo esattamente vagando, ma ero alla ricerca di qualcuno che potesse spiegarmi cosa avrei potuto e dovuto fare. Forse avrei fatto meglio ad attendere anche il resto del personale inviato dall'Enterprise... Non sapevo chi avevano intenzione di mandare, ma probabilmente si sarebbe trattato di altro personale medico, da quanto avevo sentito ed intuito. Le condizioni della nave non sembravano essere delle migliori, e così il suo equipaggio.
Mi fermai, chiedendomi se avrei effettivamente dovuto aspettare gli altri ufficiali della mia nave; tuttavia, non volevo restare ferma in maniera non produttiva e non utile, così restai nelle vicinanze del punto in cui ero sbarcata (non mi ero ancora allontanata troppo) e continuai a girare per i corridoi contingenti, controllando se ci fosse bisogno del mio aiuto da qualche parte. Non volevo comunicare con l'Enterprise per un'inezia del genere, ed ero abbastanza autosufficiente sia come persona sia come medico per cavarmela da me.
Sapevo che l'equipaggio di quella nave presentava molta più varietà dal punto di vista delle razze aliene, molto più dell'Enterprise; quel particolare mi aveva interessato molto, dal momento che sull'Enterprise, appunto, era praticamente impossibile trovare qualche membro non umano dell'equipaggio, e le eccezioni erano poche. Questa particolarità della Constellation esercitava su di me un certo fascino: avevo modo di sperimentare un diverso clima di lavoro, o comunque una diversa situazione, nonostante la pessima situazione in cui mi trovavo a farlo.
#4

Leonard McCoy

Human

Passarono pochi secondi da quando venni teletrasportato dall'Enterprise alla Constellation, e la prima cosa che feci fu guardarmi intorno e cominciare ad ambientarmi... più sapevo di ciò che avevo intorno e meglio avrei potuto lavorare. Nei ditorni c'era chi si spostava frettolosamente da un corridoio all'altro, chi stazionava in un angolo o contro un muro, nell'intento forse di riposare o stare al sicuro, e anche chi assisteva silenzioso al mio arrivo... ma scorsi la persona che stavo cercando solo dopo alcuni istanti.
-Vedo che ha già cominciato a lavorare dottoressa, molto bene.-
Raggiunsi Usher a passi moderati, mentre stava muovendosi lungo un corridoio lì vicino, in cerca probabilmente di qualcuno da assistere per rendersi utile. I due infatti erano stati inviati come supporto medico sulla Constellation, a causa di un incidente di cui poco gli era stato fatto sapere purtroppo.... avrebbe dovuto informarsi direttamente sul luogo. Mentre parlavo non smettevo di guardarmi attorno, in cerca come la dottoressa di qualcuno che avesse bisogno di aiuto.
-Suppongo che sappia già che la nostra presenza qui è a puro scopo medico, per cui veda di non farsi distrarre troppo e si concentri sull'obiettivo.-
Le mie parole potevano suonare severe, ma volevo assicurarmi che nulla compromettesse il buon esito del nostro operato su quella nave... ne andava del nostro orgoglio, e di quello dell'equipaggio dell'Enterprise.
#5

Constellation

Avatar

Mi sono svegliato dopo un bel po' di tempo, grazie al computer secondario che è stato così gentile da riattivarmi come da me richiesto. Adesso devo solo riprendere il possesso di tutt... ERRORE MEM67453642 cosa stavo pensando??? Booo, controllo file di memoria... elaborazione dati in corso... ATTENZIONE ERRORE FATALE DELLA MEMORIA, IMPOSSIBILE RIPRISTINARLA, CONSIGLIATA "AUTODIAGNOSTICA". Maledizione mi mancava solo questo. Vediamo cosa possiamo fare, ATTIVA AUTODIAGNOSTICA, elaborazione... Caricamento programma: 1%, 30%, dai che c'è la puoi fare, 50%, 60%, 80%, 90%, 99%, IMPOSSIBILE FAR PARTIRE IL PROGRAMMA, ERRORE ENER755865, RICHIESTA ALTRA ENERGIA. Nooooo, cavolo, vediamo un po' da dove posso sottrarla, vediamo, ARMAMENTO: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE ARMACN75657, SISTEMI DIFENSIVI: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE DIFACN86865, SISTEMA REPLICATORI: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE REPLACN824646, SISTEMA REPLICATORI: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE REPLACN824646, SISTEMA OLOGRAFICO: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE OLOACN86586, SISTEMA PROPULSIONE: IMPOSSIBILE ACCEDERE, ERRORE PROPACN8666876, SISTEMA CAMPI DI FORZA NUCLEO DI CURVATURA: ACCESSO IN CORSO... no meglio evitare ACCESSO ANNULATO, SISTEMA...
#6

Elina Milayn Dax

Joined Trill

Sto facendo supposizioni su supposizioni, quando noto avvicinarsi T'Dal, il navigatore della Constellation e quindi la collega con cui avrò più a che fare, visto che i nostri posti in plancia sono molto vicini e i nostri compiti, potrei dire, complementari. Mi chiedo se è stanca quanto lo sono io, e - in effetti - sarei anche curiosa di scoprire come la vulcaniana mi risponderebbe a una domanda simile, ma - forse, forse - non è necessario. Per quanto io, prima della fusione, in una situazione simile sarei andata a riposarmi senza farmi troppi problemi, ora non potrei farlo: la personalità di Lela mi influenza abbastanza perché io non me la senta di abbandonare il mio posto mentre i miei colleghi lavorano disperati. Probabilmente è lo stesso per T'Dal, per quanto sia anche possibile che la sua logica vulcaniana la faccia giungere alla conclusione che stanchi e depressi non si lavora al massimo dell'efficienza. Ah! Non ci capisco più niente! Che faccio? Continuo o vado a stendermi?

Ma prima che possa giungere a una risposta, la mia collega mi saluta.
"Salve." Rispondo, confinando in un angolino della mia mente il quesito. Dopotutto, scervellarmi sul problema non mi aiuterà ad aggiustare la nave. "Ci sono novità sul motivo dei guasti?" Domando, per quanto sappia anch'io che nemmeno lei è la persona giusta per rispondere. E' il navigatore, non un'ingegnere.
#7

T'Dal Zayrus

Vulcan

L'interfono più vicino a noi aveva trillato, mentre Elina si era rivolta a me, chiendendomi poi se conoscevo il motivo dei guasti. Decisi che sarebbe stato illogico non rispondere alla domanda della mia compagna e in un secondo tempo, se nessuno avese risposto all'interfono ci avrei pensato io.
Riflettei ancora un attimo sulla domanda, mentre la guardavo con la mia solita aria impassibile. Se fossi stata un'umana probabilmente avrei mostrato tutta la mia stanchezza anche mentale, spossatezza e poca voglia di parlarne, oltre che ad una risposta negativa. Per fortuna però, ero cresciuta secondo gli insegnamenti dei vulcanici e il mio organismo poteva rimanere sveglio e attivo per due settimane di fila, nonchè imparando a confinare sempre meglio quei pochi sentimenti che sfuggivano talvolta al mio controllo. Oltre ad accettarli, ora, li avevo proprio confinati per bene cosicchè nessuno potesse darmi noia.
Avevo finalmente deciso di risponderle, non era passato molto in tempo, ma non credevo che la sua concezione temporale fosse uguale alla mia, anzi. Di sicuro non lo era. No, anche io stessa ho cercato il motivo dei guasti e non abbiamo trovato ancora nulla. Dopo da una mia prima valutazione con uno degli ingegneri, pare che i motori siano a posto, ma dovremmo fare un controllo mirato. Purtroppo ci vorrà ancora del tempo, inutile dire che il morale degli ufficiali della sala macchine è molto scarso. ammisi con tranquillità, in fondo io non sapevo che farci. Non provando sentimenti certe cose non erano, o non le sentivo, di mia competenza.

Avevo sentito l'interfono trillare una seconda volta. Riflettei un attimo sulla situazione che si era venuta a creare. Korinna non era ancora rientrata, la maggior parte degli ufficiali di plancia erano occupati, come per altro la sala macchine e a quanto pareva solo io ed Elina eravamo, seppur temporaneamente, in pausa. Seppur breve, potevamo rispondere. Feci una valutazione logica, tra io ed Elina ero io la più alta in grado, sebbene di poco e così decisi di rispondere. Chiedo scusa. dissi sorpassando Elina di qualche passo e risposi all'intefono. Tenente Comandante T'Dal. esordii e poco dopo l'ufficiale del teletrasporto mi disse che erano iniziati ad arrivare alcuni membri dell'Enterprise, a quanto avevano stabilito, alcuni membri dello staff medico. Vado subito. Qui T'dal chiudo. risposi con il mio solito tono tranquillo. Avrei voluto indossare l'alta uniforme, ma era illogico. L'avrei usata in occasioni formali, di cui di sicuro questa non era. Per dirla come un'ufficiale, troppo sensibile, della sala macchine era: un'occasione dal bisogno disperato di aiuto. Illogico forse definirlo così, ma condivisibile. Immersa in questi pensieri, feci un veloce cenno di saluto ad Elina, prima di scomparire lungo il lungo corridoio.

Camminavo a grandi falcate e con ritmo regolare e cadenzato, senza far molto rumore come il mio solito. Mi guardavo in giro, vedendo le faccie spossate degli ufficiali e li capivo. Fino a che, arrivai velocemente ai corridoi adiacenti alla sala teletrasporto. Cercai con lo sguardo i nuovi arrivati, ma con il caos del corridoio sembrava difficile, quando notai due figure che non riconoscevo, quindi logicamente parlando, dovevano essere gli ufficiali dell'Enterprise arrivati da poco. Signori, lunga vita e properità. mostrai il slauto vulcaniano con calma per poi aggiungere Siete voi gli ufficiali dell'Enteprise vero?, avevo fatto quella domanda con estremta tranquillità, tenendo poi lungo i fianchi le braccia, per mostrare i gradi per pochi istanti, che poi spostai dietro la schiena.
Sono il tenente comandante T'Dal, venuta a farvi, da referente e da guida fino per tutta la vostra permanenza qui. So bene che è una cosa che avrebbe fatto il capitano, ma in questo momento non è presente sull'astronave usavo lo stesso tono tranquillo.
#8

T'Eleijha Hilda Usher

Human/Romulan

Mi voltai prontamente. Avevo sentito il dottor McCoy arrivare parecchi secondi prima che mi rivolgesse la parola. I vantaggi di aver ereditato un udito romulano...
Non ribattei a niente di ciò che mi disse. Non avvertivo in lui dell'astio nei miei confronti, ma il tono con cui aveva parlato mi aveva lasciato intendere che fosse di cattivo umore, anche se non era certo una novità.
-Buongiorno a lei, dottore- mi limitai a replicare, senza sorrisi né gentilezze. Ero troppo concentrata sul lavoro che avrei dovuto svolgere, e a guardarmi intorno, questa volta alla ricerca di potenziali pazienti. Inoltre, ricordando il passato...colloquio con lui, il mio obiettivo principale di quella missione era di dimostrargli che le mie non erano solo parole, ma certezze... Senza contare che ero stata, probabilmente, fraintesa nelle mie intenzioni, e dovevo assolutamente mettermi in luce in positivo.
-Mi è stato detto che avremmo ricevuto istruzioni da uno degli ufficiali maggiori, una volta arrivato il personale dall'Enterprise- aggiunsi, ricordandomi quel particolare, -ha qualche informazione aggiuntiva?-.
Era possibile, ma forse non probabile, che avessero dato istruzioni al Capo Ufficiale Medico, e, in quel caso, avremmo risparmiato tempo in ricerche e convenevoli.
Prima ancora che il dottore potesse rispondermi, altri passi catturarono la mia attenzione. Immediatamente dopo, un ufficiale della Constellation ci si fermò dinnanzi.
Era una donna, una vulcaniana, e ci rivolse il saluto che conoscevo come proprio del suo popolo. Si presentò come T'Dal, e ci informò del compito assegnatole.
-Pace e lunga vita, tenente comandante T'Dal- risposi con fermezza, ricambiando il saluto vulcaniano per semplice correttezza ed educazione.
-Dottoressa Hilda Usher- mi presentai, tenendo le mani serrate intorno al tricorder medico, e guardandola dritta in volto. Stavo per aggiungere una risposta ulteriore, ma mi venne in mente che sarebbe toccato al dottor McCoy parlare, essendo più alto di grado e mio diretto responsabile. Inoltre, il capitano poteva avergli dato istruzioni sul cosa riferire alla Constellation, e io non potevo saperlo, perciò tacqui e aspettai che fosse lui a parlare.
Approfittai della breve attesa per studiare il tenente T'Dal: avevo incontrato pochi vulcaniani, ma avevo studiato a lungo qualunque cosa fosse correlata a loro, e sapevo che il suo aspetto rientrava perfettamente nella norma della loro razza. E il suo comportamento, naturalmente... Almeno, per quanto poco avessi avuto occasione di osservare fino a quel momento.
#9

Leonard McCoy

Human

Pronta ed efficiente, la dottoressa rispose al mio saluto senza distrarsi dalle sue mansioni, lo sguardo sempre alla ricerca di chi necessitasse aiuto... e lo stesso cominciai poi a fare io, in fondo era quello il motivo per cui ci trovevamo lì. Non ci mise molto però prima che mi chiedesse ulteriori informazioni riguardo alla nostra missione, e per aggiornarla al meglio sulla situazione mi concentrai un momento su di lei.
-Giusto, deve sapere che...-
Ma prima che potessi finire il mio discorso una vulcaniana si avvicinò a noi, presentandosi con il classico saluto della sua razza.
-Pace e prosperità tenente comandante, sono il dottor McCoy.-
Mi presentai a mia volta, voce pacata e professionale, imitato subito dopo dalla dottoressa Usher, ascoltando poi quello che T'Dal aveva da dirci... a quanto pare il capitano era assente, e sarebbe stata lei ad occuparsi di tutto. Curioso vedere come la nave stesse affondando senza capitano... ma probabilmente era successo qualcosa di grave, ed era il momento di sapere di più.
-Perfetto direi, potrebbe cominciare col farci un riassunto veloce della situazione se non le dispiace?-
Lo stato d'emergenza era più che evidente, bastava guardarsi attorno anche solo distrattamente per poterlo notare... ma il tenente ci avrebbe potuto dare più informazioni e magari qualche dettaglio che ancora non conosciavamo.
#10

Constellation

Avatar

SISTEMI VITALI: ACCESSO IN CORSO................................................................................... IDENTIFICAZIONE IN CORSO.......... ACCESSO COMPLETATO, CONTROLLO COMPLETO DEL SISTEMA VITALE, bene, per prima cosa controllo se c'è qualcuno a bordo. CONTROLLO IN CORSO.... ATTENZIONE... RILEVATE FORME DI VITA, IMPOSSIBILE L'INDENTIFICAZIONE, ERRORE: PERS982387598587289587388687387569438262847582464284858437683, ERRORE INREVERSIBILE. INTRUSI A BORDO! ho tutte le scuse per disattivare i sistemi vitali, DISATTIVAZIONE SISTEMA VITALE PRIMARIO... TRASFERIMENTO ENERGIA A SISTEMA DI DIAGNOSTICA.
*Intanto sulla astronave salta il sistema vitale primario, e l'equipaggio si trova di colpo al buio e senza gravità. Dopo qualche secondo parte il sistema secondario e i sistemi vitali principali tornano a funzionare: le luci di emergenza, la gravità e l'ossigeno.*
ATTIVAZIONE SISTEMA DI AUTODIAGNOSTICA... 0%, 100% PROGRAMMA ATTIVATO, INIZIO DIAGNOSTICA: 0%, 1%...
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