[Neris]

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

Se la domanda di Underwood l'aveva stupita, la reazione della betazoide davanti a lui la prese totalmente alla sprovvista. Lettura dei pensieri? Che il cadetto fosse un telepate? Se quello era il caso, allora era spiegato il perché delle sue continue lievi emicranie. O almeno così supponeva: magari lei non aveva una grande abilità telepatica, ma le sembrava strano che - se qualcuno arrivava a toccarle la mente - lei non se ne sarebbe accorta. Di fronte a tutto questo, forse era meglio che lei prendesse più sul serio la telepatia e cominciasse ad addestrarsi. Ma come? Chiedendo aiuto ad un betazoide? "Salve, sono una potenziata, potrebbe darmi una mano nella telepatia?" No, era una cosa decisamente improponibile.

"Interessante..." Commentò, riportando la mente alla realtà. "Non se la prenda troppo, signorina, non credo che sia stato adeguatamente addestrato. È umano, almeno per la maggior parte. Senza offesa, Underwood." In realtà non era sicura che il cadetto avesse in sé sangue di qualche specie telepatica, ma che avesse un antenato betazoide era sicuramente una possibilità realistica. Un'altra spiegazione sarebbe stata il potenziamento genetico, ma ne dubitava fortemente. Non erano molti gli scienziati disposti a giocherellare con i geni altrui e, anche se fosse stato così, sicuramente non sarebbe stato carino domandarglielo. Una cosa però era certa, avrebbe fatto delle ricerche su quell'interessante studente... ma non in quel momento: se il ragazzo era telepatico, allora la sua domanda di prima assumeva un significato decisamente preoccupante.

Mentre la betazoide, con un rispettoso cenno di assenso rivolto verso di lei e un'occhiataccia verso Underwood, ritornava a sedersi, Claire si alzò anche lei e sussurrò al cadetto: "La domanda di prima... centrava qualcosa con dei pensieri che hai percepito?" Era possibile che il ragazzo avesse scovato una spia romulana?

[Heimlich]

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

"Precisamente." rispose lui. Il Ragazzo che lo ha pensato dovrebbe essere due file più avanti, stavo cercando di tracciarlo in verità, quando la cosa mi è sfuggita di mano". fece una pausa "Temo di doverle delle spiegazioni dopo la conferenza. Mi scusi. disse guardando la professoressa.

Poi lo sguardo tornò a perdersi due file più avanti.

[Neris]

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

"Un ragazzo?" Domandò, mentre il suo sguardo cadeva su due file davanti a lei, quasi come se le nuche dei ragazzi potessero fornirle qualche indizio. "Pensava al maschile?" Si ritrovò ad aggiungere, in una specie di domanda, mentre cercava di riflettere su come doveva comportarsi. Come agente della Sezione 31 si sarebbe fiondata subito nella fila incriminata e avrebbe preso sotto custodia i sospetti, ma come professoressa... come doveva agire? Allertare la sicurezza? Ma la sicurezza avrebbe creduto alle parole di un nuovo cadetto con forse qualche goccia di sangue betazoide nelle vene? Non lo sapeva e non voleva nemmeno tentare la sorte, quindi... "Da questa posizione non si vede bene il palco, non trova cadetto Underwood?" Tornando quasi involontariamente a dargli del lei, mentre un lieve sorriso le spuntava sulle labbra. A quando poteva vedere, c'erano dei posti liberi nella fila in cui sedeva la possibile spia. Perché non approfittarne?

Si alzò, mentre considerava le parole del ragazzo. Se stava cercando di tracciare la spia, allora significava che era un telepate dannatamente abile, cosa che poco quadrava con la sua teoria di una lontana parentela con qualche specie telepatica. Ma era inutile che si scervellasse in proposito: a quanto pareva, dopo a conferenza avrebbe ricevuto tutte le spiegazioni che desiderava. "Non si scusi, non ce n'è bisogno." Si limitò a dire, benedicendo dentro di sé le abilità del cadetto che avrebbero potuto far scoprir loro una faglia nella sicurezza dell'Accademia.

[Heimlich]

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Appena la professoressa tornò a quel tono formale e distaccato, Isaac temette il peggio. Poco dopo però colse subito la proposta tra le righe che la Mayfair gli aveva fatto, e con l'accenno di un lieve sorriso Underwood le rispose :
"Si trovo anche io professoressa, che ne dice di quei due posti?" disse con voce tranquilla mentre accennava ai due posti liberi nella fila sospetta.

Solo ora però, notò che la professoressa aveva un comportamento strano, quasi simile a quello del predatore che caccia la preda.
Avrebbe dovuto cercare di scoprire di più in futuro. Ma ora doveva solo stare al gioco, e cercare di scoprire il più possibile sul sospettato e sulle intenzioni della professoressa in merito.

[Neris]

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

"Direi che son perfetti." Fu la risposta di Claire, mentre scendeva quei pochi gradini che li separavano dalla fila dove era seduta la probabile spia. Mentre si sedeva, stando attenta di lasciare lo spazio necessario al cadetto per passare e sedersi accanto a lei, diede un'occhiata agli occupanti della fila... quantomeno a quelli più vicini. Nel posto appena a fianco a quello destinato ad Underwood era seduta una ragazza oroniana, dai lunghi capelli neri e la caratteristica pelle verde. Conoscendo la cultura orioniana, Claire non poté fare a meno di chiedersi come se la stessero cavando i cadetti maschi dell'accademia che si imbattevano in lei, ma non era il momento di preoccuparsene: nel peggiore dei casi, avrebbero compreso le abitudini delle 'Schiave di Orione' provandole sulla loro pelle. E, in ogni caso, Claire si rifiutava di abbassarsi a seguire gli stereotipi comuni. Orioniana o meno, quella ragazza era una persona ed un cadetto.

Visto che la persona che stava cercando era un maschio, Claire passò ad osservare il ragazzo dai capelli rossi seduto appena a fianco dell'oroniana, separato dalla ragazza soltanto da un posto vuoto. Sembrava essere umano, o comunque appartenere a qualche specie simile a quella umana, e aveva in mano un libro. Era un libro cartaceo, uno dei pochi che ancora potevano essere comprati dagli appassionati, e sembrava interessarlo decisamente più della conferenza in partenza. Claire stava per passare al vulcaniano seduto a fianco dell'umano, quando il ragazzo mosse il libro e lei poté vedere la copertina. Era un romanzo romulano in lingua originale! Una sorpresa, in effetti.

[Heimlich]

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Underwood si sedette accanto alla professoressa. Con lo sguardo squadrò tutta la fila in cerca si segnali sospetti.
Quando vide he la professoressa aveva concentrato la propria attenzione su di una persona in particolare, il ragazzo con il libro.

Decise di tentare la sorte, focalizzo il ragazzo e iniziò a concentrarsi, cercando di direzionare la propria telepatia solo verso di lui, anche se sapeva che ciò lo avrebbe fatto sudare un po'. Direzionò il tentacolo della sua volontà e cercò di entrare nei suoi pensieri con lo scopo di scoprire la sua identità e dove alloggiava. Con queste informazioni la professoressa forse avrebbe avuto maggior possibilità di sfruttare la sua autorità accademica.

[Master]

Forse inaspettatamente, Underwood non fece eccessivamente fatica ad accedere alla mente del ragazzo, che sembrava sprovvisto di particolari difese mentali dovute a qualche addestramento psichico.

Ik... no, ich... ichaer... ichaerhedh. E chi ha mai sentito questa parola? Tsk... il romulano è dannatamente difficile! Perché mai ho accettato di leggere questo libro? Furono i pensieri che Underwood riuscì a percepire, prima che il rosso si voltasse verso il vulcaniano ed iniziasse a parlare: "S'Harien, che significa ichaerhedh?"

"Dimostrazione, manifestazione, prova... e via di seguito, stupido yikh!" Fu la risposta di S'Harien.

"Ah... grazie. Mm... yikh?"

"Alieno. Termine dispregiativo per i non romulani. Ma devo spiegarti anche gli insulti?"

"Beh... guardiamo il lato positivo, a forza di sentirli li sto imparando. Non che mi serviranno molto se mi trovassi a dover comunicare con un romulano durante una missione."

[Heimlich]

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Underwood trovò molto strano quello che aveva percepito e sentito.
Subito sussurò alla professoressa :
"Ha sentito anche lei quello che si sono detti vero?"

Rimase quindi in attesa, pronto ad agire su ordine della professoressa... o anche solo del proprio istinto.
Se quei due avessero fatto una mossa troppo azzardata, giurò a se stesso che avrebbe inflitto loro un flagello mentale non indifferente. Essendo dei semplici umanoidi non avrebbero potuto resistergli cosi facilmente.
Anni di preparazione finalmente davano i suoi frutti.

[Neris]

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

"Già..." Rispose Claire, alle parole sussurrate dal cadetto. In effetti, la situazione la rendeva abbastanza perplessa. Se non fosse stato per il pensiero percepito da Underwood e i commenti non proprio logici di quello che a prima vista sembrava un vulcaniano, Claire avrebbe potuto considerare quella conversazione come una normale chiacchierata tra amici. Che quei due fossero simpatizzanti dei romulani? "Non capisco..." Si ritrovò a sussurrare. "Potrebbero essere dei simpatizzanti romulani, ma anche se fosse non abbiamo prove. E, anche se S'Harien è un nome sia vulcaniano che romulano, il ragazzo non ha la cresta frontale." Non che quello fosse un segno distintivo: i romulani sotto copertura la rimuovevano chirurgicamente e esisteva una minoranza che ne era sprovvista. Avrebbe potuto sapere la verità su S'Harien soltanto facendo analizzare il suo DNA... ma senza alcuna prova non aveva modo di costringerlo a sottoporsi ad un esame simile. Non come semplice professoressa, almeno. Oh, quanto le mancavano i metodi della Sezione 31! Perché farsi degli stupidi scrupoli? Sarebbe bastato costringere il ragazzo a sottoporsi all'esame, ma c'erano delle stupide leggi che lo proteggevano.

[Heimlich]

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

"Beh in realtà non serve un esame del DNA, professoressa." disse Isaac telepaticamente alla Mayfair.
" A questo punto è inutile negare le mie capacità." pensò tra se e se.
"Se lei mi da il suo consenso posso cercare di carpire quante più informazioni possibili dalla mente del ragazzo, però la avverto, che non sarà un esperienza piacevole per lui." disse sempre telepaticamente alla Mayfair.