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TFB chi vuole ammutinarsi lo faccia ora o taccia per sempre
#1

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

La missione che li aveva tenuti impegnati negli ultimi cinque anni, portandoli ad addentrarsi in zone sempre più remote dello spazio, stava per giungere al termine: ormai da settimane la rotta dell'Enterprise puntava inesorabilmente verso il Quadrante Alpha. Nell'aria aleggiava un senso di attesa per il meritato riposo; molti avevano lasciato indietro le proprie famiglie e non vedevano l'ora di poterle riabbracciare, altri erano semplicemente stanchi per il lungo periodo di servizio. Qualcuno era dispiaciuto al pensiero di mettere la parola "fine" a quell'avventura, ma in fondo, tutti sapevano che ce ne sarebbero state altre.

Improvvisamente il ponte fu scosso da un tremito Cos'è stato? chiese Kirk, tendendo l'orecchio: non aveva certo la sensibilità di Scotty, ma non sembravano esserci problemi ai motori e le rotte erano calcolate in modo da evitare oggetti di dimensioni tali da danneggiare la nave. Teoricamente lì, nel bel mezzo dello spazio, non c'era niente contro cui si potesse andare a sbattere... ma quasi a voler contestare quell'assunto, un secondo scossone annunciò che il primo non era stato un caso. Kirk si limitò a lanciarsi attorno un'occhiata perplessa: sapeva che di qualunque cosa si trattasse non si trovavano in pericolo o già alla prima scossa un numero imprecisato di allarmi sarebbe scattato, assordandoli. I sensori rilevano un'estesa anomalia nella trama del settore di spazio che stiamo attraversando. Origine a coordinate 293.5 rispose Spock senza alzare lo sguardo dalla sua console. Sullo schermo ordinò Kirk, ritrovandosi di fronte a un bizzarro alone di luce, dalla forma curiosamente regolare, che si estendeva attraverso l'intero sistema. Il capitano studiò silenziosamente l'immagine, cercando senza successo di ricollegarla a qualcosa che avesse visto in precedenza, ma Spock aveva ragione: si trattava decisamente di una anomalia... probabilmente la cosa più insolita che avessero visto negli ultimi due anni. Signor Sulu, esca dalla curvatura, ci fermiamo a dare un'occhiata. decise. Dopo tutto erano in quel settore per esplorarlo e un'analisi completa li avrebbe rallentati al massimo di qualche giorno, niente in grado di ritardare irrimediabilmente il meritato riposo.

Capitano, rilevo forme di vita sul quarto pianeta del sistema annunciò Spock, riuscendo a catturare l'attenzione del capitano sta dicendo che quella cosa è artificiale? si informò interessato. Se il pianeta fosse stato abitato, forse chi viveva lì avrebbe saputo fornire una qualche spiegazione di quell'anomalia spaziale... o esserne la causa stessa. E' possibile, ma ritengo improbabile sia opera degli abitanti del pianeta. Rilevo segni di tecnologie primitive, non sufficientemente avanzate per generare un fenomeno di tale portata valutò il vulcaniano. Kirk annuì in risposta, rivolgendo un sorriso a se stesso: quello aveva tutta l'aria di essere un bel mistero da indagare. D'accordo, vorrà dire che ci toccherà andare a controllare di persona che succede. Signor Spock, a lei il comando. Dottoressa Marcus... le va di fare due passi?

tranquilla Ner, adesso veniamo a recuperare anche te e un paio di red shirts a cui potrebbe essere opportuno dare un nome prima del funerale
#2

Iniziavo ad essere stanca. Amavo il mio lavoro ma iniziavo ad essere provata dal viaggio e non vedevo l'ora di scendere anche solo per qualche ora per ricaricare le batterie. Al contrario di tanti altri non avevo nessuno che mi aspettasse a casa: certo c'era mia madre ma non morivo dalla voglia di incontrarla. Dopo la morte di mio padre tendevo ad evitarla, lavorando come non mai e chiamandola raramente, ma sapevo che non era una situazione sostenibile. "La chiamerò" promisi a me stessa... soprattutto in virtù del fatto che non avevo un marito, né dei figli a cui fare ritorno. L'unico uomo di cui mi ero innamorata perdutamente, beh, provava solo un unico sentimento sincero: l'amore per l'Enterprise; per il resto era un donnaiolo impenitente e onestamente non lo biasimavo. Se fossi stata io al suo posto, probabilmente avrei fatto lo stesso, sacrificare tutto in nome del lavoro e poi in un futuro... vedere se avevo fatto la scelta migliore. Permisi a Jim Kirk di fare a pezzi il mio cuore una volta, nonostante tutto - forse - se mi avesse fatto delle avance ci sarei ricaduta, ma stavolta ben sapevo che non avrei avuto nient'altro da lui a parte... quel divertimento fine a sé stesso, in quanto il suo cuore stava da tutt'altra parte e non avrei mai potuto competere con il comando della nave su cui viaggiavamo.

Alla domanda del capitano annuii grata: per me era sempre un motivo di gioia accompagnare la squadra di sbarco. Mi sembrava di rendermi molto più utile che fare... cose nel mio laboratorio.
«Volentieri capitano.» disse lei.
#3

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Kirk mosse un cenno di assenso, rivolgendole un sorriso felice: qualcosa, nell'atteggiamento della donna, gli aveva dato l'impressione che negli ultimi tempi stesse cercando di evitarlo e non si era realmente aspettato che accettasse l'invito. Prego... disse cordiale, aprendo per lei il turboascensore. Doveva essere la giornata delle sorprese... non solo l'anomalia, ma era certo che Spock avrebbe tentato di dissuaderlo dall'idea di recarsi sul pianeta, invece si era limitato a lanciargli un'occhiata difficile da decifrare: il fatto che il termine della missione fosse ormai vicino doveva aver messo particolarmente di buonumore l'intero equipaggio, Vulcaniano compreso. Impostò l'infermeria come destinazione: avevano bisogno di un medico, un ufficiale della sicurezza e era ragionevolmente sicuro ci fosse anche qualcuno con competenze specifiche di antropologia a bordo che sarebbe potuto tornare utile... Hai già deciso cosa farai quando saremo tornati a casa? chiese, abbandonando le formalità non appena la porta si richiuse alle loro spalle.

Ner, giuro sul suo onore che passiamo a prenderti prima o poi -_-' ... per la serie: "T'Dal, sì, ti inseriamo nella role con i Klingon..."
#4

It's nice to have a family.

Carol Marcus Umana

Guardare il volto felice di Jim, mi fece sorridere e se dovevo essere sincera; il capitano era una di quelle poche persone che aveva quella capacità, anzi forse era l'unica persona ora che mi era venuta in mente, di contagiarmi con il suo sorriso. Questo sicuramente aveva reso più facile invaghirmi di lui. Non ero stata così tanto vicino a Jim negli ultimi periodi, probabilmente si era accorto anche lui che cercavo di tenermi ben lontana dalla sua postazione e internamente pregavo di non arrossire o di non dire niente che potesse anche solo lontanamente far intuire qualcosa a Jim.
«Grazie capitano.» dissi allegramente, entrando nel turboascensore e attendendo che il capitano entrasse a sua volta per poi guardarlo, sorpresa, quando mi chiese se avessi già programmato qualcosa per il mio ritorno a casa. Sospirai, scrollando la testa.
«Non esattamente. A parte incontrare mia mamma, non ho nessun piano. Tu invece? Hai già qualche idea su come passare la licenza?» chiesi gentile guardandolo, non azzardandomi a fare nessuna ipotesi.
#5

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Jim la osservò silenzioso, confermando la propria teoria: quella donna si comportava in modo decisamente più bizzarro del solito. Una o due... rispose divertito alla domanda, evitando saggiamente di entrare nei dettagli ... facciamo tre. si corresse, contemplando un un istante l'idea finché si ritenne soddisfatto di quel programma, poi scosse la testa, allontanando quel pensiero per tornare al punto della questione. Comunque... non sembri molto felice di andare a trovare tua madre. Potrei renderti il rientro a casa più piacevole, se vuoi. propose senza troppi giri di parole, studiando Carol con un sorriso allegro: era una strategia che sui grandi numeri funzionava e non aveva mai realmente sentito la necessità di cambiarla.
#6

It's nice to have a family.

Carol Marcus Umana

Guardai Jim che prese un cipiglio divertito, chiedendomi se stesse fingendo di pensarci che aveva due impegni. O tre. 
«Voglio sapere quali sono i tuoi impegni? O sono solo per le orecchie del dottore o di Spock? No, forse Spock direi di no» chiesi per poi aggiungere «Attento a ciò che desideri, perché potrei accettare. È così evidente che non ho molto interesse ad andare a trovare mia madre?» chiesi quando le porte del turboascensore si aprirono.
 



Stavo pensando di inserire Bones, ma prima meglio andare a prendere Neris Big Grin
#7

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Jim non poté fare a meno di ridacchiare divertito in risposta Sarò felice di ragguagliarti sui miei progetti per la licenza, se mi concederai di farti da accompagnatore rispose, uscendo dal turboascensore per avviarsi verso l'infermeria ... tu tieni in considerazione la proposta, ne riparliamo al termine della missione disse, guardandosi attorno in cerca del dottore. Ehi, Bones, mi serve un medico per una squadra di sbarco. annunciò, raccogliendo distrattamente da uno dei tavoli dell'infermeria uno strumento dall'aria bizzarra, curioso di capire cosa potesse essere.
#8

It's nice to have a family.

Carol Marcus Umana

Al diavolo tutti i miei buoni propositi, di proteggere me stessa e il mio cuore, che al suo sorriso aveva fatto le capriole. Stavo per affrettarmi ad accettare, quando Jim disse che ne avremmo riparlato dopo la missione.
"Ok forse è meglio, ma tanto so già che accetterò, come stavo per fare un nanosecondo fa." pensai.
«D’accordo, allora, ne riparleremo non appena finita la missione, ma potrei accettare e non so se se sei pronto per essere il mio accompagnatore.» dissi allegramente. Seguii Jim in infermeria e quando prese uno strumento medico, mi allungai a studiarlo anche io, per poi avvampare quando il dottore prese l'oggetto dalle sue mani.

I don't need a doctor, damn it! I am a doctor!

Leonard McCoy | Human

Quella era una giornata assurda, sembravano che i miei pazienti del giorno - la maggior parte venivano dai laboratori scientifici e qualcuno, raro, dalla sala macchine - si facessero del male per una qualunque disattenzione. In realtà, pensavo che la guardiamarina Potter, della botanica, lo facesse apposta per incontrarmi, era già la terza volta quella settimana. Probabilmente era semplicemente troppo goffa. O forse era giovane. O... un mix delle due, anche se la differenza d'età, tra me e il guardiamarina non era così elevata. Qualcun altro avrebbe potuto dire che il problema ero io, ma non ero certo di volermi ricredere sul genere femminile dopo il divorzio. Forse era vero che stavo meglio solo, ma chi poteva dirlo?
«Volevi un medico per la squadra? Bene lo hai trovato, come se ci fosse una qualunque alternativa. Non ti lascio andare da solo nemmeno per tutto l'oro del mondo. Dove andiamo?» dissi in un primo momento, mentre sistemavo alcune cose utilizzate per sistemare la mano ad un paziente. Alzai lo sguardo giusto in tempo per notare il capitano che prendeva un elettrobisturi e glielo strappai quasi di mano.
«Ecco, per l'appunto. Posa quell’affare che ti puoi fare male e non ho bisogno di un altro ferito oggi. A quanto pare sull'Enterprise un medico non può lasciare uno strumento del mestiere fuori posto che il capitano arriva subito a curiosare, quanta pazienza ci vuole.» brontolai, sistemando l'elettrobisturi al suo posto: ovvero ben lontano dagli occhi e dalle mani di Jim.
#9

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Jim osservò deluso il curioso arnese che spariva dalla sua mano Dov'è il tuo spirito festivo? protestò in direzione del medico perfino Spock era allegro, oggi! puntualizzò, incrociando le braccia ed appoggiandosi a uno dei lettini vuoti, ma subito l'espressione seccata scomparve dal suo volto: Nessuno si farà male, è una semplice missione di ricognizione: scendiamo sul pianeta, facciamo due passi… disse, rivolgendo un sorriso sornione in direzione di Carol … studiamo gli abitanti senza farci notare e ritorniamo a bordo. Potresti quasi annoiarti. rispose. A proposito! Ci serve un antropologo. si ricordò in quel momento. Raggiunse il terminale del sistema di comunicazione interno e contattò i laboratori del ponte 2 Qui Kirk. Guardiamarina Abe a rapporto all'hangar navette. ordinò, premurandosi poi di allertare anche la sezione sicurezza e l’hangar, perché approntassero una navetta per lo sbarco.

Scusa Ner, la prossima volta so dove passare, ma adesso non mi rifaccio un altro piano di scale avanti e indietro. T'Dal 1 e 2 possono farlo se hanno voglia. U_u
#10

It is worthwhile studying other peoples, because every understanding of another culture is an experiment with our own.

Haruka Abe Umana

Ponte 2, Laboratorio di Antropologia

L'attenzione di Haruka era tutta sul video che stava venendo riprodotto sul terminale del computer. Di tanto in tanto lo fermava per segnarsi degli appunti o per rivedere alcuni pezzi. La missione d'esplorazione in cui era stata impegnata l'Enterprise negli ultimi cinque anni poteva essere quasi giunta al termine, ma il lavoro del Laboratorio di Antropologia non si era mai fermato. I video, le foto, i reperti e la documentazione raccolta in quel lungo viaggio su pianeti finora sconosciuti non si sarebbe catalogato da solo. C'era molto da fare e gli antropologi della nave stavano lottando contro il tempo per poter organizzare tutto quel materiale prima del ritorno a casa.

Qui Kirk. Guardiamarina Abe a rapporto all'hangar navette. Un'improvvisa comunicazione la costrinse a distogliere la sua attenzione dal video, che interruppe con un tocco del dito. A rapporto? Una missione? Pensò, decisamente sollevata all'idea di lasciare il tedioso lavoro di catalogazione per una probabile missione sul campo. Avendo appena iniziato il turno, non c'era nemmeno il rischio che la stanchezza danneggiasse le sue prestazioni sul campo.

Qui il guardiamarina Abe. Rispose al comunicatore. Ricevuto. Mi dirigo subito all'hangar navette. Confermò. Alzatasi dalla sua postazione, avvisò i colleghi della situazione e si assicurò di recuperare l'attrezzatura necessaria. Infine, si diresse verso il turboascensore e quindi l'hangar navette.
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