TSE Andando a trovare un'amica

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

L'oggetto misterioso era davvero intrigante, presi l'oggetto con delicatezza, studiandolo attentamente: non avevo mai visto nulla di simile durante la mia lunga vita, eppure sembrava avere un certo significato o scopo, altrimenti non sarebbe stato nascosto all'interno del giocattolo di Lon. Osservai le incisioni sulla superficie, cercando di decifrarne il significato, quelle marcate dovevano avere un'importanza particolare, ma era la prima volta che le vedevo.

//Non ho mai visto nulla di simile. È affascinante, le incisioni sembrano essere particolari, ma per quanto mi riguarda è un alfabeto o una lingua sconosciuta, o forse sono simboli culturali. Per saperne di più, dovremmo cercare di identificare la loro origine e fare ricerche sulla cultura a cui potrebbero appartenere.// ammisi; prima di prendere un profondo respiro e chiusi gli occhi per un momento, concentrandomi per percepire se ci fosse qualche traccia residua di emozioni o pensieri legati a questo oggetto. Tuttavia, sembrava che l'oggetto stesso non avesse niente da condividere.
//Non aveva segreti da condividere.// ammisi pacatamente.

//Per scoprirne di più, potremmo iniziare cercando informazioni sulle incisioni, magari con l'aiuto di un esperto in simbologia o storia delle culture locali. Potrebbe rivelarsi un pezzo prezioso di conoscenza o un segreto intrigante e, chissà, potrebbe anche essere collegato ai recenti eventi che abbiamo vissuto// dissi, detto questo restituii l'oggetto a Korinna. //Credo che scoprire il significato di questo oggetto sia il nostro prossimo passo e potrebbe portarci a scoprire molto di più di quanto possiamo immaginare.//
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Korinna Suder

Betazoid

Korinna riprese l'oggetto che l'amica le porgeva di una cosa sono abbastanza sicura: non si tratta di un artefatto betazoide... mia madre lavorava al tempio di Imza. Quando ero piccola avevamo la casa invasa da oggetti sacri e non ho mai visto niente di vagamente simile. Posso garantirti che di artefatti tradizionali ne ho visti tanti, ma nessuno che somigliasse nemmeno vagamente a questo. Non capisco nemmeno di cosa sia fatto disse, tamburellandovi sopra con il dito rugoso, nel tentativo di determinarne il materiale.

Secondo te a chi potremmo chiedere? disse Korinna, pensierosa visto tutto il trambusto che ha causato forse dovremmo stare un po' attente. Se quei due giovanotti sapevano cosa Gabor volesse da me, è probabile che lo stiano cercando... disse, interrompendosi un istante mentre un altro pensiero affiorava nella sua mente. Gabor era certo che fosse qui disse l'ho percepito... ma come faceva a saperlo se nemmeno io ne avevo idea? chiese, rivolgendo a T'Dal un'cchiata interrogativa.

Per caso conosci qualcuno in grado di darci risposte... con discrezione? si informò, alzandosi faticosamente dalla sua sedia a dondolo per raggiungere il comodino forse è meglio che per il momento lo facciamo sparire disse, infilando nuovamente l'oggetto all'interno del giocattolo e poi depositando il giocattolo sul fondo dell'unico cassetto del mobile. Qui dovrebbe essere al sicuro, almeno per il momento. decise.
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T'Dal Zayrus | Vulcan

Annuii mentre Korinna rimetteva a posto con discrezione l'oggetto, considerando quanto mistero circondasse quel manufatto e l'interesse improvviso di persone sconosciute nei suoi confronti. Segretamente condividevo le sue preoccupazioni.

«È strano che nessuno di noi abbia mai visto nulla di simile, considerando le culture con cui siamo entrati in contatto nel corso degli anni. È probabile che sia collegato a una civiltà o a un gruppo di individui molto specifici. Potrebbe anche essere un oggetto artigianale unico nel suo genere, fatto da qualcuno con intenzioni particolari.» dissi pensosa, per poi alzare un sopracciglio  in segno di perplessità, quando Korinna parlò di Gabor e al suo interesse per l'oggetto. «È peculiare che Gabor fosse così sicuro che l'oggetto fosse qui, specialmente se nemmeno tu ne avevi idea. Potrebbe essere che Gabor avesse accesso a informazioni che noi non conosciamo, oppure potrebbe essere stato guidato da altre motivazioni.» ammisi, non sapendo se lo stesso Lon avesse parlato a Gabor dove trovare il manufatto.

Quando la mia amica mi chiese se conoscessi qualcuno in grado di fornire delle risposte con discrezione, riflettei per un momento. «I miei fratelli maggiori e mio figlio, se non loro, Elieth ha potenzialmente alcuni contatti che potrebbero aiutarci in questa situazione. Alcuni di loro sono esperti in antichità e cultura aliena, mentre altri potrebbero avere conoscenze più approfondite. Indipendentemente da chi cercheremo aiuto, sono certa che troveremo le risposte che cerchiamo e assicureremo la tua sicurezza, Korinna. È giunto il momento di svelare il mistero di questo oggetto e perché Gabor era così interessato ad esso.» ammisi.
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Korinna Suder

Betazoid

Korinna valutò in silenzio le considerazioni dell'amica, anche se più che all'oggetto i suoi pensieri andarono istintivamente a Lon: in che razza di situazione si era andato a cacciare? Per quale ragione era finito in quella storia assieme a un cardassiano? E cosa sarebbe successo a tutti loro se avessero iniziato ad indagare su quella storia? Con chi avevano a che fare? Arrivata alla sua età, l'ingenuità era qualcosa che aveva ormai perso da tempo: non era difficile immaginare che se Gabor era arrivato a mettersi contro degli ufficiali dell'Ambasciata di Betazed, quella storia doveva già aver alzato un bel polverone da qualche parte.

Dobbiamo procedere con prudenza rispose almeno finché non avremo le idee un po' più chiare e non avremo capito con cosa abbiamo realmente a che fare fece notare. Credo che per il momento sia meglio se andiamo a dormire. Domani saremo più lucide per affrontare tutta questa storia aggiunse, chiudendo il cassetto del comodino ed infilandosi sotto le coperte.

T'Dal... aggiunse in direzione della vulcaniana, prima che decidesse di allontanarsi Lon era... si andava sempre a cacciare in situazioni pericolose. Apprezzo il tuo aiuto, ma non mi perdonerei facilmente se questa storia finisse per mettere in pericolo la tua famiglia aggiunse. Siamo sicure di voler indagare? A volte ci sono segreti che è meglio non vengano svelati...

Skipperei avanti a quando scopriamo di cosa si tratta, ma questo implica che dobbiamo inventarcelo. Io farei che è l'equivalente Trek di una chiavetta USB dove hanno caricato delle prove importanti per scagionare Gabor dalle accuse degli investigatori. Ma non abbiamo mai deciso di cosa lo accusavano inizialmente (a parte di voler uccidere Korinna) quindi deve essere un cold case, perché Lon doveva essere vivo all'epoca, altrimenti non avrebbe potuto nascondere le prove. E magari l'oggetto ha un tracciatore o un segnale di qualche tipo, che spiega come facesse Gabor a sapere che era lì.
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T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai attentamente le parole di Korinna, mostrando comprensione per le sue preoccupazioni: era evidente che la situazione si stava facendo più complessa e rischiosa, senza dimenticare l'incertezza riguardante l'oggetto e la storia di Gabor sapevo che la preoccupava.
L'amica aveva ragione nel dire che era necessaria prudenza e che un po' di riposo era benvenuto. //Hai ragione. La prudenza è essenziale in situazioni come questa. Da domani possiamo iniziare a raccogliere ulteriori informazioni in modo strategico, dopo una buona notte di sonno.//
Presi un momento prima di rispondere alle ultime parole di Korinna, riflettendo attentamente. //Comprendo le tue preoccupazioni, e apprezzo il tuo pensiero per la mia famiglia; ma non ti preoccupare per noi. Per me, si ne vale la pena. Indagheremo con cautela e valuteremo attentamente ogni passo.// dissi pacatamente, per poi posare gentilmente una mano sulla spalla di Korinna, prima di allontanarmi quindi dalla sua stanza e ritornare nella mia. Guardai Pavel che ancora dormiva, così dopo essermi nuovamente sdraiata al suo fianco, con il PADD iniziai a tracciare un disegno di ciò che avevo visto, tracciando i simboli con accuratezza. Al mio rientro su Vulcano li avrei fatti avere ad Elieth, avrei chiesto a lui di inoltrarli ai miei figli, per prudenza.



Era trascorso del tempo da quando avevano scoperto l'oggetto misterioso all'interno del giocattolo di Lon, ma ancora non sapevo cosa fosse né quali segreti potesse nascondere. La mente razionale di un vulcaniano non era mai veramente a proprio agio in mezzo a misteri irrisolti e questa situazione mi dava un po' di pensieri, sebbene avendo messo al lavoro Elieth e i trigemini, mi rendeva parzialmente più tranquilla. Sapevo da mio fratello maggiore che l'Ambasciata stava lavorando silenziosamente sul caso, ma non avevo idea se mio fratello aveva contattato Korinna direttamente. I miei figli, per ora, non avevano ancora molte informazioni a parte che fosse un tipo di contenitore di dati.

Non sapendo di quanto tempo volessi skippare e/o se avessi idee in particolare sono rimasta sul vago Smile
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Korinna Suder

Betazoid

Korinna stiracchiò un sorriso in direzione dell'amica, mentre si ritrovava a pensare che il modo in cui T'Dal stava ignorando i concreti rischi non solo per la sua vita, ma anche per quella della sua famiglia era così tipicamente vulcaniano che probabilmente non sarebbe riuscita a farla desistere dal suo intento nemmeno se avesse utilizzato le proprie abilità in sintonia con una buona dose di retorica. Presumo che se ti facessi notare che questa storia può finire molto male, mi risponderesti che non è logico preoccuparsi per una circostanza che ancora non si è verificata, dico bene? chiese, con una nota di rassegnazione in direzione dell'amica.

Il modo in cui T'Dal posò una mano sulla sua spalla la sorprese leggermente: sapeva che l'amica non amava quelle dimostrazioni così palesi di affetto, ma doveva ammettere che, dopo quanto accaduto quel giorno, ne aveva sinceramente bisogno. Grazie disse, mentre si infilava tra le coperte, per poi affondare tra i cuscini. Buona notte la salutò, aspettando che lasciasse la stanza prima di spegnere la luce e abbandonarsi al sonno.

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Erano passate alcune settimane da quando T'Dal era andata a farle visita e la vita nella campagna betazoide era ritornata alla sua normale routine. Seppur riluttante, Korinna aveva lasciato l'oggetto misterioso nelle mani della vulcaniana e sebbene di tanto in tanto quella storia le tornasse alla mente, specialmente notando i segni che la visita dei due agenti avevano lasciato sulla sua porta d'ingresso, il lavoro giornaliero non le lasciava molto tempo per rimuginare sull'accaduto e, con il trascorrere dei giorni, si era ormai convinta che quello era un misterio del quale non sarebbe mai venuta a capo.

non avevo in mente niente di preciso... e prima di scoprire come recuperare i dati sarà il caso che decidiamo a cosa servono... tanto per sapere che metterci dentro. Tra l'altro vista la cosa del localizzatore nell'oggetto ci potrebbe stare che qualcuno tenta di rubartelo, così almeno capiamo come ha fatto Gabor a sapere dov'era e srotoliamo un po' la matassa.
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T'Dal Zayrus | Vulcan

Se la giornata sembrava essere esattamente come tutte le altre, con Pavel che si organizzava con Sulu per raggiungerlo sulla Terra e io che stavo preparando un seminario da tenere in accademia delle scienze...  mio fratello e Haadok, il primogenito dei trigemini, comparirono sulla porta di casa. Quello che mi dissero mi sorprese a metà: mio fratello Elieth e mio figlio avevano novità riguardo l'oggetto. Immaginavo avessero passato molto tempo a esaminare l'oggetto, i suoi simboli e a cercare di decifrarne il significato. La ricerca era ricerca stata impegnativa e se i simboli sembravano appartenere a una cultura stellare ormai estinta, non era la verità. Se pensavo che avessero dovuto risalire a un passato remoto, a una conoscenza che si era ormai perduta.... ma la realtà era molto più facile, l'oggetto si era rivelato essere un'antica reliquia bajoriana, un dispositivo di archiviazione dati utilizzato dalle antiche civiltà bajoriane per custodire informazioni preziose. «Gli strani simboli incisi su di esso erano un codice di sicurezza, progettato per nascondere le informazioni contenute all'interno, nonché c'era un tracciatore che abbiamo prontamente disattivato e qui è intervenuto lo zio.» disse mio figlio guardandoci e notai che Pavel sorrise orgoglioso.
Elieth dal canto suo annuì.
«Io e l'ambasciata, ci siamo anche avvalsi della consulenza dell'Accademia delle Scienze, abbiamo avuto l'autorizzazione da Bajor per una collaborazione stretta, così abbiamo analizzato l'oggetto conteneva dati cifrati e ologrammi che rappresentavano eventi del passato. Abbiamo trovato scene di incontri e conversazioni tra Gabor, Lon e altre persone coinvolte nei casi che li accusavano. Questi dati sembravano essere la chiave per scagionare sia Lon che Gabor dalle accuse degli investigatori. I due erano coinvolti in una missione diplomatica segreta tra Betazed e i Bajoriani. L'obiettivo di questa missione era negoziare un trattato di pace, ma purtroppo era stata sabotata da agenti segreti di una terza parte che volevano far sembrare Gabor e Lon due traditori. Tieni, credo tu voglia dare alla tua amica aggiornamenti. Se vuoi andare su Betazed posso organizzare un viaggio.» disse mio fratello allungandomi una copia di tutto su un PADD.
«Grazie, ma prima devo parlarne con Korinna e devo anche ringraziare Tolaris, oltre che voi due.» dissi, per poi contattare la mia amica. Avevo buone notizie, ma a parte non essere sicura che la betazoide volesse averle di persona, comunicati tramite il PADD... non ero sicura che mi volesse nuovamente in giro, dopo la festa. Illogico come pensiero ma ogni tanto potevo averne anche io.
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Korinna Suder

Betazoid

Tamara uscì nel giardino, ondeggiando elegantemente sulle pietre che o attraversavano formando un piccolo sentiero in direzione della serra costruita da Korinna con il prezioso aiuto di Sal. Signora, mi dispiace disturbarla, ma c'è una chiamata per lei da parte della signora T'Dal. Desidera che la faccia richiamare? si informò la donna, affacciandosi prudentemente all'interno della serra. Korinna drizzò la testa: erano diversi giorni che si chiedeva se l'amica fosse riuscita a scoprire qualcosa e, anche se non l'avesse fatto sarebbe stato comunque un piacere sentirla. No, no... dille che arrivo. rispose telepaticamente, posando le forbici da giardinaggio accanto alla pompa dell'acqua. Con calma, ma arrivo... precisò, sfilandosi i guanti e dando un paio di colpi al grembiule color verde smeraldo che indossava per liberarlo il più possibile dalla terra, prima di rientrare in casa.

Non si preoccupò nemmeno di cambiarsi, sapendo che per la vulcaniana non sarebbe stato un problema vederla con i capelli scarmigliati e le guance che avvampavano ancora per il caldo del lavoro in serra. L'anziana si lasciò affondare nella propria poltrona prima di prendere la chiamata. E' un piacere vederti. Come stai? si premurò, salutando l'amica e contemporaneamente, dando una rapida sistemata ai corti capelli bianchi.
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T'Dal Zayrus | Vulcan

Attesi con pazienza, l'arrivo di Korinna, mentre lavoravo sul seminario da tenere ed Elieth stava controllando alcuni dettagli. Avevo accettato di tenere un seminario e mi chiedevo perché lo avessi fatto. In realtà sapevo benissimo perché, avevo accettato per tenermi occupata e guardai in tralice Pavel che parlava con nostro figlio. Ringraziai Tamara che mi aveva informata del fatto che Korinna era nella serra e l'avrebbe informata, così parlavo con Elieth, come rendere più logico un passaggio.
Ignorai un istante il fatto che Korinna prese la chiamata, quando la sua domanda mi fece alzare un sopracciglio. Scrissi un appunto suggeritomi da mio fratello, che intanto si allontanò per raggiungere gli altri nomi di casa, per poi rispondere alla sua domanda «Bene. Tu come stai? Comunque porto delle novità, mio figlio e mio fratello hanno trovato qualcosa e credo ti piacerebbe sapere cosa c'è scritto. Elieth e Haadok sono ancora qui, se vuoi sentire eventuali approfondimenti, ma volevo sapere se volevi che io venissi direttamente su Betazed o ti spiegassi tutto io da qui. In ogni caso, Elieth mi ha messo a disposizione una navetta. A proposito di mio fratello, attualmente non ricordo se vi siete mai incontrati.» dissi pacatamente. Non mai veramente imparato a fare brevi conversazioni ma ero decisa a farle sapere le novità il prima possibile.
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Korinna Suder

Betazoid

Oh, tiro avanti... rispose Korinna sincera sono un paio di giorni che la schiena mi dà qualche fastidio, ma il dottor Duane è passato di qui a prendere un tè ieri e mi ha dato delle erbe... non fanno miracoli, ma devo ammettere che sto un po' meglio spiegò all'amica, rivolgendole poi un sorriso. Ma non lasciarmi con il fiato sospeso: hai novità? chiese. Era sempre felice di sentire la vulcaniana quando T'Dal riusciva a trovare un po' di tempo tra gli impegni di famiglia per farsi sentire, ma in quei giorni c'era anche la questione dell'oggetto misterioso che avevano recuperato dal baule di Tomi a renderle particolarmente interessante quella chiamata.

Quando apprese che, effettivamente, avevano scoperto qualcosa, lo sguardo dell'anziana betazoide si illuminò. Oh, avanti! sbuffò impaziente mi fa sempre piacere averti qui, ma pensi davvero che riuscirei ad aspettare che prenda la navetta di tuo fratello, pianifichi l'intero viaggio, rimandi un paio di volte per improrogabili impegni di varia natura e poi ripianifichi... no! Forza! Racconta! la incitò con l'impazienza di una bambina davanti a un grosso pacco regalo. ... a meno che tu non ritenga che non sia prudente si affrettò a precisare: non sapeva esattamente cosa T'Dal avesse scoperto e la discrezione con cui Gabor aveva cercato di raggiungerla e il modo in cui Lon doveva aver nascosto quello strano oggetto lasciavano supporre che quella non fosse una buona storia da divulgare su un canale di comunicazione civile.

Quando la vulcaniana menzionò Elieth, Korinna mosse un cenno di assenso: sì... ci siamo incontrati un paio di volte... ma è stato diverse decadi fa. Non mi sorprenderebbe se non mi riconoscesse nemmeno così conciata... disse, sistemando per la seconda volta una ciocca di capelli ribelli che le era finita davanti agli occhi.
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