20-08-2024, 08:47 AM
Korinna Suder
Betazoid
Beh, le tue molecole vengono decomposte, per poi essere riassemblate letteralmente all'altro capo del pianeta. Un minimo disallineamento delle bobine e non c'è modo di sapere cosa o come verrà ricomposto. Questo, senza considerare il tuo "problema medico"... rispose Korinna, che nel tempo aveva preso la poco salutare abitudine di punzecchiare i colleghi klingon. La maggior parte delle volte la cosa finiva in una risata, un paio di lividi le avevano insegnato quale fosse il limite da non oltrepassare e, tutto sommato, riteneva di aver trovato un buon equilibrio. Con un po' di fortuna quelle parole sarebbero riuscite a dare a Seeth l'incoraggiamento di cui aveva bisogno, perché quella che le attendeva sarebbe stato tutto tranne che una missione semplice e non potevano iniziare perdendosi in preoccupazioni non correlate.
Il teletrasporto smaterializzò entrambe, che riapparvero poco dopo sulla superficie del pianeta, nel centro della piazza di un piccolo insediamento. Abitazioni parzialmente distrutte e segni di combattimenti per le strade lasciavano intendere che non erano le prime ad incontrare i ribelli. ... senza contare che sarai mezza Klingon, ma ne hai tutto l'aspetto. Non credo ti accoglieranno a braccia aperte. Io, al contrario... scherzò Korinna, interrompendosi non appena notò qualcuno avvicinarsi. Si trattava di uno dei ribelli, forse il capo, ma quella non era l'unica presenza che la betazoide percepiva. Siamo circondate. avvisò la collega con un sussurro, anche se probabilmente non era necessario: certo, Seeth non poteva percepirli, ma Korinna era abbastanza sicura che si aspettasse una mossa del genere.
L'uomo si fece avanti, senza nemmeno provare a nascondere il disgregatore agganciato alla sua cintura. Sono il sovintendente Ishnar si presentò, facendosi riconoscere come l'uomo con cui Seeth aveva intrattenuto la trattativa fino a quel momento. Lo sguardo dell'uomo passò sospettoso da Seeth a Korinna, indugiò qualche istante sulla betazoide e Korinna ricambiò con un sorriso cordiale. Il Consiglio vi sta aspettando, ma se volete incontrarli lasciate qui le armi. ordinò, scettico sul fatto che dei klingon fossero davvero disposti a discutere con le parole e pronto a ordinare ai suoi collaboratori di aprire il fuoco sulle due, se avessero mostrato anche solo un accenno di intenzione di volerlo attaccare. Sono disarmata fece presente Korinna, e subito un soldato si avvicinò per verificare.
Le avrebbero poi condotte all'interno di uno degli edifici, dove si era riunito quello che l'uomo aveva chiamato Consiglio, ma dava più l'idea di uno sparuto gruppo di gente poco avezza sia al governo che alla diplomazia, che si era ritrovata in quel ruolo proprio malgrado.
Il teletrasporto smaterializzò entrambe, che riapparvero poco dopo sulla superficie del pianeta, nel centro della piazza di un piccolo insediamento. Abitazioni parzialmente distrutte e segni di combattimenti per le strade lasciavano intendere che non erano le prime ad incontrare i ribelli. ... senza contare che sarai mezza Klingon, ma ne hai tutto l'aspetto. Non credo ti accoglieranno a braccia aperte. Io, al contrario... scherzò Korinna, interrompendosi non appena notò qualcuno avvicinarsi. Si trattava di uno dei ribelli, forse il capo, ma quella non era l'unica presenza che la betazoide percepiva. Siamo circondate. avvisò la collega con un sussurro, anche se probabilmente non era necessario: certo, Seeth non poteva percepirli, ma Korinna era abbastanza sicura che si aspettasse una mossa del genere.
L'uomo si fece avanti, senza nemmeno provare a nascondere il disgregatore agganciato alla sua cintura. Sono il sovintendente Ishnar si presentò, facendosi riconoscere come l'uomo con cui Seeth aveva intrattenuto la trattativa fino a quel momento. Lo sguardo dell'uomo passò sospettoso da Seeth a Korinna, indugiò qualche istante sulla betazoide e Korinna ricambiò con un sorriso cordiale. Il Consiglio vi sta aspettando, ma se volete incontrarli lasciate qui le armi. ordinò, scettico sul fatto che dei klingon fossero davvero disposti a discutere con le parole e pronto a ordinare ai suoi collaboratori di aprire il fuoco sulle due, se avessero mostrato anche solo un accenno di intenzione di volerlo attaccare. Sono disarmata fece presente Korinna, e subito un soldato si avvicinò per verificare.
Le avrebbero poi condotte all'interno di uno degli edifici, dove si era riunito quello che l'uomo aveva chiamato Consiglio, ma dava più l'idea di uno sparuto gruppo di gente poco avezza sia al governo che alla diplomazia, che si era ritrovata in quel ruolo proprio malgrado.