05-03-2025, 09:25 PM

Korinna Suder
Betazoid
Non immaginarlo come uno scontro... suggerì Korinna ci sono alcune parti della mente che è rischioso manipolare. Sì. Ma solitamente informazioni come ciò che si ha intenzione di fare sono molto superficiali, non c'è alcun bisogno di scandagliare a fondo tra rimossi e difese complesse. Il rischio, se proprio vogliamo trovarne uno, è quello di perdere la loro fiducia nel caso in cui scoprano che le loro parole non ci bastano. La mia gente ha avuto diversi problemi con questo modo di pensare, in passato. disse, cominciando ad avere la sensazione che nemmeno Seeth fosse particolarmente entusiasta di quell'idea. La successiva domanda della Klingon, tuttavia, parve fugare quel dubbio visto che le chiedeva direttamente che impressione avesse avuto riguardo agli zeellai.
Temo di non poter rispondere ammise Korinna posso dirti che avrebbero preferito fare altro piuttosto che essere lì a chiacchierare con noi. Posso garantire che non hanno una buona opinione dei klingon e che sarebbero felici di vederci soffrire. Ma nuocere direttamente a noi o alla Kal'Ruq? chiese, forse più a se stessa che alla collega. Rimase un istante in silenzio, soppesando le sensazioni che aveva avuto durante l'incontro. Quello che mi stai chiedendo è impossibile da determinare. Qualcuno probabilmente sì, sarebbe pronto a farci saltare in aria… ma i desideri non sempre si traducono in azioni, specialmente quelli di questo tipo. Senza contare che abbiamo a che fare con un intero Consiglio. Se qualcuno fosse disponibile ad un attacco ed altri contrari non c'è modo di prevedere in che modo si svilupperà la situazione. Mi stai chiedendo un livello di certezza che non posso fornirti. spiegò alla collega.
Contattare Ishnar di persona sembrava davvero la soluzione migliore ma subito si rese conto di aver osato troppo con la proposta di non informare il capitano. Non era una novità per Korinna, anzi, era esattamente la ragione per cui si trovava sulla Kal'Ruq e non a casa con la propria famiglia. Tutta quella situazione era il risultato del fatto che aveva agito alle spalle della Flotta Stellare, perché riteneva fosse l'unico modo per salvare un uomo innocente. E forse la cosa andava a suo demerito, ma l'avrebbe fatto ancora. E ora era più che disposta ad assumersi la responsabilità di quel potenziale attacco che non riusciva a sentire come concreto, per il bene della trattativa e delle persone che rischiavano di perdere la vita in quel potenziale conflitto. Ma Seeth non aveva bisogno di esplicitare i propri pensieri, perché Korinna sapeva perfettamente che seguiva un codice d'onore che le impediva anche solo di considerare quell'opzione. Non che fosse d'accordo, ma lo capiva. Oltretutto sembrava sinceramente convinta di poter evitare il massacro e anche se la betazoide non aveva ben chiari i dettagli del suo piano, era consapevole del fatto che Seeth avesse vissuto la sua intera vita nell'Impero e ne coglieva le sottigliezze diplomatiche molto meglio di lei.
Sappi che se ritenessi che l'unico modo per salvaguardare la trattativa sia tenere all'oscuro Khemara, farei quanto necessario per celare quelle informazioni, anche a costo di zittirti seduta stante. disse alla collega, con la sincerità che la contraddistingueva … ma hai il mio rispetto e credo nella legittimità del tuo giudizio. Faremo a modo tuo. assentì, lasciando che la collega le facesse strada lungo i corridoi.
Temo di non poter rispondere ammise Korinna posso dirti che avrebbero preferito fare altro piuttosto che essere lì a chiacchierare con noi. Posso garantire che non hanno una buona opinione dei klingon e che sarebbero felici di vederci soffrire. Ma nuocere direttamente a noi o alla Kal'Ruq? chiese, forse più a se stessa che alla collega. Rimase un istante in silenzio, soppesando le sensazioni che aveva avuto durante l'incontro. Quello che mi stai chiedendo è impossibile da determinare. Qualcuno probabilmente sì, sarebbe pronto a farci saltare in aria… ma i desideri non sempre si traducono in azioni, specialmente quelli di questo tipo. Senza contare che abbiamo a che fare con un intero Consiglio. Se qualcuno fosse disponibile ad un attacco ed altri contrari non c'è modo di prevedere in che modo si svilupperà la situazione. Mi stai chiedendo un livello di certezza che non posso fornirti. spiegò alla collega.
Contattare Ishnar di persona sembrava davvero la soluzione migliore ma subito si rese conto di aver osato troppo con la proposta di non informare il capitano. Non era una novità per Korinna, anzi, era esattamente la ragione per cui si trovava sulla Kal'Ruq e non a casa con la propria famiglia. Tutta quella situazione era il risultato del fatto che aveva agito alle spalle della Flotta Stellare, perché riteneva fosse l'unico modo per salvare un uomo innocente. E forse la cosa andava a suo demerito, ma l'avrebbe fatto ancora. E ora era più che disposta ad assumersi la responsabilità di quel potenziale attacco che non riusciva a sentire come concreto, per il bene della trattativa e delle persone che rischiavano di perdere la vita in quel potenziale conflitto. Ma Seeth non aveva bisogno di esplicitare i propri pensieri, perché Korinna sapeva perfettamente che seguiva un codice d'onore che le impediva anche solo di considerare quell'opzione. Non che fosse d'accordo, ma lo capiva. Oltretutto sembrava sinceramente convinta di poter evitare il massacro e anche se la betazoide non aveva ben chiari i dettagli del suo piano, era consapevole del fatto che Seeth avesse vissuto la sua intera vita nell'Impero e ne coglieva le sottigliezze diplomatiche molto meglio di lei.
Sappi che se ritenessi che l'unico modo per salvaguardare la trattativa sia tenere all'oscuro Khemara, farei quanto necessario per celare quelle informazioni, anche a costo di zittirti seduta stante. disse alla collega, con la sincerità che la contraddistingueva … ma hai il mio rispetto e credo nella legittimità del tuo giudizio. Faremo a modo tuo. assentì, lasciando che la collega le facesse strada lungo i corridoi.