26-11-2019, 09:41 AM
Maiek s'Rehu
Romulan
Ha fatto un ottimo lavoro, agente. Fu la risposta del presidente, pronunciata in poco più di un sussurro. Che il Pretore sarebbe stato contrario alla nostra proposta era già stato preventivato. Ciò che lui desidera è una marionetta da manovrare a suo piacimento, non un vero Imperatore. A causa del nostro appoggio, Ŏ'ŗên è per lui una minaccia. La cosa più importante è che abbia accettato di indire queste votazioni. Abbiamo già vinto, Nuhir.
Se Maiek s'Rehu era diventato il Presidente dell'agenzia più temuta dell'Impero era grazie alla sua capacità di manovrare gli avvenimenti nelle ombre. Il fatto stesso che avesse lasciato alla giovane romulana il compito di far da sua portavoce in un momento così critico dimostrava come fosse certo del risultato della seduta che si stava svolgendo e della votazione appena iniziata. Altrimenti non avrebbe approfittato dell'occasione per testare le sue capacità e il suo autocontrollo. Mentre la votazione andava avanti, i voti per Ŏ'ŗên cominciarono a superare quelli per la scelta di un nuovo candidato. Per quanto molti senatori non fossero soddisfatti di lasciare il potere imperiale nelle mani della Tal'Shiar, pochi avevano veramente il coraggio di sfidare Maiek. E, tra quelli, diversi erano già stati minacciati o corrotti. Così, non ci volle molto perché il risultato risultasse a tutti evidente: Ŏ'ŗên s'Llhweiir sarebbe tornato ad essere l'Imperatore dell'Impero Stellare Romulano. Un ruolo ormai svuotato dal potere ma un primo passo verso il raggiungimento dell'obbiettivo che Maiek si era dato sin dall'assassinio del suo caro amico, S'task s'Llhweiir.
Andiamo, Nuhir. Disse, una volta che la seduta si fu conclusa. Sapeva che diversi senatori avrebbero voluto parlargli ma non poteva permettersi di perdere tempo. Ŏ'ŗên doveva essere richiamato su Romulus prima che il Pretore decidesse di convocarlo con la scusa di discutere con lui della situazione attuale e di organizzare la cerimonia della sua incoronazione. Torniamo alla Cittadella. Abbiamo ancora tanto da fare.
Se Maiek s'Rehu era diventato il Presidente dell'agenzia più temuta dell'Impero era grazie alla sua capacità di manovrare gli avvenimenti nelle ombre. Il fatto stesso che avesse lasciato alla giovane romulana il compito di far da sua portavoce in un momento così critico dimostrava come fosse certo del risultato della seduta che si stava svolgendo e della votazione appena iniziata. Altrimenti non avrebbe approfittato dell'occasione per testare le sue capacità e il suo autocontrollo. Mentre la votazione andava avanti, i voti per Ŏ'ŗên cominciarono a superare quelli per la scelta di un nuovo candidato. Per quanto molti senatori non fossero soddisfatti di lasciare il potere imperiale nelle mani della Tal'Shiar, pochi avevano veramente il coraggio di sfidare Maiek. E, tra quelli, diversi erano già stati minacciati o corrotti. Così, non ci volle molto perché il risultato risultasse a tutti evidente: Ŏ'ŗên s'Llhweiir sarebbe tornato ad essere l'Imperatore dell'Impero Stellare Romulano. Un ruolo ormai svuotato dal potere ma un primo passo verso il raggiungimento dell'obbiettivo che Maiek si era dato sin dall'assassinio del suo caro amico, S'task s'Llhweiir.
Andiamo, Nuhir. Disse, una volta che la seduta si fu conclusa. Sapeva che diversi senatori avrebbero voluto parlargli ma non poteva permettersi di perdere tempo. Ŏ'ŗên doveva essere richiamato su Romulus prima che il Pretore decidesse di convocarlo con la scusa di discutere con lui della situazione attuale e di organizzare la cerimonia della sua incoronazione. Torniamo alla Cittadella. Abbiamo ancora tanto da fare.