07-04-2015, 09:33 AM
Maiek s'Rehu
Romulan
“Pretendi?” Si ritrovò a dire il presidente, il tono della sua voce che faceva trapelare la sua rabbia. “Ti rendi conto in cosa ti sei cacciato!? Il generale s'Kiell si è rivelato dalla parte del pretore e tu vieni a lamentarti perché ti ho fatto stordire? Se non fossi intervenuto a quest’ora saresti in un sacco da morto, hhakh!” In effetti, il legame tra s’Keill e s'Khev era risultato palese solo nelle indagini successive alla sua chiacchierata col generale. L’errore era stato anche suo, dell’infallibile presidente della Tal’Shiar. Si era fidato della persona sbagliata e aveva permesso che alcune informazioni riservate finissero nelle mani del pretore. Ma, quantomeno, c’erano buone speranze che il generale decidesse di tenere segreto al pretore il piccolo particolare che Nérios era ancora vivo. “Ti sei mosso troppo presto ed impreparato, finendo così nella tela del pretore s'Khev. Ma quantomeno hai ottenuto un risultato: il pretore ha dichiarato guerra alla Federazione. Son sicuro che la cosa ti renderà molto soddisfatto, mio defunto imperatore.” Sarcasmo, parecchio sarcasmo. Se c’era una cosa che non riusciva ad accettare del figlioccio, era il suo odio per la Federazione e per i vulcaniani. A causa di Nero e del suo viaggio nel passato i rapporti tra i romulani e i loro cugini erano ancor più peggiorati, ma grazie a quello i romulani erano venuti a conoscenza di informazioni che avrebbero potuto cambiate il futuro dell’ìImpero. Se avesse giocato bene le sue carte sarebbe riuscito ad evitare una strage futura, con la creazione di colonie e il trasferimento nel tempo dei romulani da Romulus a queste, e avrebbe potuto far iniziare un’epoca di pace che nel precedente universo non era stata possibile. Ma per farlo avrebbe dovuto scontrarsi con la cocciutaggine del figlioccio.