04-02-2017, 05:44 PM
If being human is not simply a matter of being born flesh and blood, if it is instead a way of thinking, acting and... feeling, then I am hopeful that one day I will discover my own humanity. Until then I will continue learning, changing, growing, and trying to become more than what I am.
Marjorie Hye Midway | Android
Mentre avanzava lungo il tunnel di manutenzione, Mid attendeva l'eventuale risposta del capitano. In un certo senso, l'androide era in trepidante attesa. Voleva sapere cosa stava succedendo, per quanto era ben consapevole che non necessariamente il comandante di Earth Spacedock avrebbe rivelato informazioni probabilmente riservate a lei che ormai era solo una civile. Ma le aveva permesso di connettersi al computer della stazione, per quanto sotto minaccia di phaser, quindi una certa fiducia nei suoi confronti doveva averla. O forse no.
Prima che Curzon potesse aprire bocca (sempre che avesse intenzione di farlo), dagli auto-parlanti della stazione uscì la voce del computer. La frase pronunciata dal sistema corrotto dal virus klingon era decisamente interessante, ma in linea con quanto era successo fin'ora. Se i loro alleati klingon avessero voluto attaccare la Terra, l'avrebbero già fatto. Lì c'era sotto qualcosa di diverso, qualcosa di cui era conoscenza il capitano. Qualcosa che, forse, avrebbe scoperto una volta giunti in sala comando.
Sempre che ci fossero giunti, naturalmente. Il teletrasporto l'aveva presa decisamente di sorpresa, soprattutto visto che era successo esattamente quando stavano per varcare la soglia della sala comando. Per un attimo nei suoi sensori ottici rimase impressa l'immagine della sala comando di Earth Spacedock, prima che venisse sostituita da quella di una cella. Una cella klingon, puzzolente quanto... una cella klingon!? Per qualche millesimo di secondo Mid fu tentata dall'idea di spegnere i suoi rilevatori olfattivi, ma poi si costrinse a resistere. Senza il senso dell'olfatto avrebbe potuto perdere eventuali informazioni importanti, per quanto quella dannata puzza non fosse una di quelle.
Lo sguardo di Mid si posò un attimo sul targ e sulla guardia presenti oltre il campo di forze, per poi spostarsi sui tre klingon che erano appena entrati. Ufficiali della nave su cui si trovavano? Possibile.
Uno dei klingon, il capo poteva presupporre, iniziò a parlare. Inutile dire che, tra i software a disposizione dell'androide non ce n'era uno linguistico, o quantomeno non che traducesse la lingua klingon. Per comprendere quanto il klingon aveva detto doveva affidarsi al traduttore universale del suo comunicatore, sempre che non le fosse stato rimosso durante il teletrasporto.
Se, grazie al comunicatore presente, avesse compreso le parole dell'uomo, allora Mid avrebbe risposto: "Marjorie Midway, mi trovavo vicino al comandante durante il vostro... teletrasporto alla cieca, ritengo." Non si sarebbe preoccupata di nascondere l'identità di Curzon in quanto, dalle parole del klingon, era abbastanza evidente che i due si conoscessero o che quantomeno si fossero giù incontrati. "Se mi è permesso, potrei sapere chi è Lei e perché siamo stati trasportati su questa nave?"
Prima che Curzon potesse aprire bocca (sempre che avesse intenzione di farlo), dagli auto-parlanti della stazione uscì la voce del computer. La frase pronunciata dal sistema corrotto dal virus klingon era decisamente interessante, ma in linea con quanto era successo fin'ora. Se i loro alleati klingon avessero voluto attaccare la Terra, l'avrebbero già fatto. Lì c'era sotto qualcosa di diverso, qualcosa di cui era conoscenza il capitano. Qualcosa che, forse, avrebbe scoperto una volta giunti in sala comando.
Sempre che ci fossero giunti, naturalmente. Il teletrasporto l'aveva presa decisamente di sorpresa, soprattutto visto che era successo esattamente quando stavano per varcare la soglia della sala comando. Per un attimo nei suoi sensori ottici rimase impressa l'immagine della sala comando di Earth Spacedock, prima che venisse sostituita da quella di una cella. Una cella klingon, puzzolente quanto... una cella klingon!? Per qualche millesimo di secondo Mid fu tentata dall'idea di spegnere i suoi rilevatori olfattivi, ma poi si costrinse a resistere. Senza il senso dell'olfatto avrebbe potuto perdere eventuali informazioni importanti, per quanto quella dannata puzza non fosse una di quelle.
Lo sguardo di Mid si posò un attimo sul targ e sulla guardia presenti oltre il campo di forze, per poi spostarsi sui tre klingon che erano appena entrati. Ufficiali della nave su cui si trovavano? Possibile.
Uno dei klingon, il capo poteva presupporre, iniziò a parlare. Inutile dire che, tra i software a disposizione dell'androide non ce n'era uno linguistico, o quantomeno non che traducesse la lingua klingon. Per comprendere quanto il klingon aveva detto doveva affidarsi al traduttore universale del suo comunicatore, sempre che non le fosse stato rimosso durante il teletrasporto.
Se, grazie al comunicatore presente, avesse compreso le parole dell'uomo, allora Mid avrebbe risposto: "Marjorie Midway, mi trovavo vicino al comandante durante il vostro... teletrasporto alla cieca, ritengo." Non si sarebbe preoccupata di nascondere l'identità di Curzon in quanto, dalle parole del klingon, era abbastanza evidente che i due si conoscessero o che quantomeno si fossero giù incontrati. "Se mi è permesso, potrei sapere chi è Lei e perché siamo stati trasportati su questa nave?"