26-02-2017, 01:37 PM
If being human is not simply a matter of being born flesh and blood, if it is instead a way of thinking, acting and... feeling, then I am hopeful that one day I will discover my own humanity. Until then I will continue learning, changing, growing, and trying to become more than what I am.
Marjorie Hye Midway | Android
Aveva seguito i klingon e Curzon senza fare nulla che potesse danneggiare l'attuale status quo. Per quanto non avesse la minima idea di quanto stesse succedendo e fosse abbastanza agitata, aveva deciso per il momento di mantenere un ruolo quasi passivo, di osservatore. Nel tragitto si era limitata ad ascoltare ed osservare, cercando punti di riferimento per analizzare la situazione e magari preparare un piano di emergenza. Insomma, non sembrava che i klingon volessero danneggiarli in alcun modo, ma nemmeno li vedevano come ospiti benvenuti, quindi era preferibile prepararsi al peggio e, nel contempo, far credere ai klingon di essere completamente innocua. Insomma, se avessero controllato i dati del teletrasporto (o l'avessero controllata con qualche tipo di sensore) si sarebbero resi conto che lei era un'androide, ma fin tanto l'avessero considerata una semplice umana, per di più civile, Mid ne avrebbe approfittato. Sempre che, naturalmente, non lo sapessero già e non importasse loro, ma senza avere abilità telepatiche Mid non poteva far nulla per accertarsene.
Una volta dentro l'alloggio, Mid non poté fare a meno di chiedersi perché i klingon li avevano condotti fin lì. Cosa volevano dal comandante di Earth Spacedock? Stava considerando se fare qualche domanda a Curzon, per quanto la presenza dei klingon la turbasse un po', ma prima che potesse decidere fu lui ad avvicinarsi a lei e a iniziare a parlare. Alle sue parole di scuse, Mid fece un lieve sorriso e disse: Non si preoccupi, non è un problema. Anzi, se c'è qualcosa in cui posso aiutare non si faccia scrupoli a chiedermelo. Insomma, non faceva proprio i salti di gioia all'idea di essere su di un astronave klingon (anche perché, nonostante nel suo database interno non ci fossero più dati sensibili della flotta stellare, comunque non credeva che suo padre sarebbe stato felice se la sua più avanzata opera fosse stata analizzata da uno staff di scienziati alieno) ma non poteva nemmeno farne una colpa a Curzon. Era successo, punto. E lei, nonostante ormai non facesse più parte della flotta stellare, non poteva far a meno di considerare come sua maggiore priorità quella di proteggere il capitano.
Seguì Curzon fino al letto e si sedette accanto a lui. Ascoltò con attenzione quello che lui le stava dicendo, sia perché sentiva il bisogno di schiarirsi le idee su quello che stava succedendo, sia perché quanto contenuto nelle sue parole erano una sorpresa per lei. Se avesse avuto ancora accesso al database federale, sicuramente avrebbe fatto una ricerca nel database medico per trovare qualche informazione su quei simbionti. Ma, non potendo farlo, era costretta a limitarsi alle sue conoscenze... e, no, non aveva mai sentito parlare di simbionti trill. Era solo una propria mancanza di informazioni o Curzon la stava rendendo partecipe di un segreto?
Quindi lei vive in simbiosi con un altro essere vivente, se ho ben compreso, Commentò, senza dimostrare preoccupazione o disgusto per la cosa. Per quanto fosse una novità per lei, Mid non riusciva a vedere nulla di male nella cosa. La simbiosi non era un atto negativo, diversamente dal parassitismo. Mid poteva accettarla senza pregiudizi. e ha bisogno di far riemergere alcuni ricordi, se non addirittura la coscienza, di un ospite precedente. Questa operazione può essere pericolosa per lei? Non intendo solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Una volta dentro l'alloggio, Mid non poté fare a meno di chiedersi perché i klingon li avevano condotti fin lì. Cosa volevano dal comandante di Earth Spacedock? Stava considerando se fare qualche domanda a Curzon, per quanto la presenza dei klingon la turbasse un po', ma prima che potesse decidere fu lui ad avvicinarsi a lei e a iniziare a parlare. Alle sue parole di scuse, Mid fece un lieve sorriso e disse: Non si preoccupi, non è un problema. Anzi, se c'è qualcosa in cui posso aiutare non si faccia scrupoli a chiedermelo. Insomma, non faceva proprio i salti di gioia all'idea di essere su di un astronave klingon (anche perché, nonostante nel suo database interno non ci fossero più dati sensibili della flotta stellare, comunque non credeva che suo padre sarebbe stato felice se la sua più avanzata opera fosse stata analizzata da uno staff di scienziati alieno) ma non poteva nemmeno farne una colpa a Curzon. Era successo, punto. E lei, nonostante ormai non facesse più parte della flotta stellare, non poteva far a meno di considerare come sua maggiore priorità quella di proteggere il capitano.
Seguì Curzon fino al letto e si sedette accanto a lui. Ascoltò con attenzione quello che lui le stava dicendo, sia perché sentiva il bisogno di schiarirsi le idee su quello che stava succedendo, sia perché quanto contenuto nelle sue parole erano una sorpresa per lei. Se avesse avuto ancora accesso al database federale, sicuramente avrebbe fatto una ricerca nel database medico per trovare qualche informazione su quei simbionti. Ma, non potendo farlo, era costretta a limitarsi alle sue conoscenze... e, no, non aveva mai sentito parlare di simbionti trill. Era solo una propria mancanza di informazioni o Curzon la stava rendendo partecipe di un segreto?
Quindi lei vive in simbiosi con un altro essere vivente, se ho ben compreso, Commentò, senza dimostrare preoccupazione o disgusto per la cosa. Per quanto fosse una novità per lei, Mid non riusciva a vedere nulla di male nella cosa. La simbiosi non era un atto negativo, diversamente dal parassitismo. Mid poteva accettarla senza pregiudizi. e ha bisogno di far riemergere alcuni ricordi, se non addirittura la coscienza, di un ospite precedente. Questa operazione può essere pericolosa per lei? Non intendo solo fisicamente, ma anche psicologicamente.