28-04-2011, 06:25 PM
Edward Alan Harris
Augmented Human
Nel monitor comparve un uomo, dalla divisa Edward riconobbe l'Ammiraglio di Flotta, il grado che un giorno avrebbe ricoperto anche lui.
Erano otto anni che faceva avanti e indietro per lo spazio, non poteva prendersi una pausa? No, perchè se il Comando gli rifilava missioni importanti, lo riteneva un Capitano valido.
L'Ammiraglio si chiamava John Ruthven. Edward ne aveva sentito parlare, ovviamente, ma non aveva mai avuto il piacere di conoscerlo.
Aspettò che Ruthven finisse di parlare, memorizzò ed elaborò le informazioni fornitegli e alla fine parlò tranquillo. Ammiraglio, non deve dubitare di me. Tuttavia, tra me e il mio equipaggio esiste un rapporto di reciproca fiducia. Sono otto anni che lavoriamo insieme e non ho quasi mai avuto problemi con alcun ufficiale, ma come lei sicuramente saprà, l'ammutinamento è sempre alle porte, come un entità aliena pronta a controllare le menti del mio equipaggio. Per evitarlo, non bisogna mai tenere nascosto nulla alle persone con cui si lavora. Quello che mi dirà quindi io lo dirò al mio equipaggio, ma le assicuro che la nostra missione, anche quando sarà conclusa, rimarrà segreta.
La missione che gli stava per essere affidata era molto delicata, ma quanto esattamente? Cosa doveva fare? Trattare con i Klingon? I Romulani?
Quale sarebbe stata la missione, Edward ci avrebbe messo tutto sè stesso per portarla a termine secondo le istruzioni.
Ora mi dica, Ammiraglio. In cosa consisterebbe questa missione? Chi altri è coinvolto? E soprattutto, chi le ha attribuito il grado di seclar nove?
La risposta all'ultima domanda sarebbe stata di vitale importanza. Conoscendo la maggior parte dei membri importanti della Flotta Stellare, Edward, una volta ottenuto il nome della persona che aveva attribuito alla missione quel grado, avrebbe saputo se la missione era veramente importante, delicata ed urgente.
Erano otto anni che faceva avanti e indietro per lo spazio, non poteva prendersi una pausa? No, perchè se il Comando gli rifilava missioni importanti, lo riteneva un Capitano valido.
L'Ammiraglio si chiamava John Ruthven. Edward ne aveva sentito parlare, ovviamente, ma non aveva mai avuto il piacere di conoscerlo.
Aspettò che Ruthven finisse di parlare, memorizzò ed elaborò le informazioni fornitegli e alla fine parlò tranquillo. Ammiraglio, non deve dubitare di me. Tuttavia, tra me e il mio equipaggio esiste un rapporto di reciproca fiducia. Sono otto anni che lavoriamo insieme e non ho quasi mai avuto problemi con alcun ufficiale, ma come lei sicuramente saprà, l'ammutinamento è sempre alle porte, come un entità aliena pronta a controllare le menti del mio equipaggio. Per evitarlo, non bisogna mai tenere nascosto nulla alle persone con cui si lavora. Quello che mi dirà quindi io lo dirò al mio equipaggio, ma le assicuro che la nostra missione, anche quando sarà conclusa, rimarrà segreta.
La missione che gli stava per essere affidata era molto delicata, ma quanto esattamente? Cosa doveva fare? Trattare con i Klingon? I Romulani?
Quale sarebbe stata la missione, Edward ci avrebbe messo tutto sè stesso per portarla a termine secondo le istruzioni.
Ora mi dica, Ammiraglio. In cosa consisterebbe questa missione? Chi altri è coinvolto? E soprattutto, chi le ha attribuito il grado di seclar nove?
La risposta all'ultima domanda sarebbe stata di vitale importanza. Conoscendo la maggior parte dei membri importanti della Flotta Stellare, Edward, una volta ottenuto il nome della persona che aveva attribuito alla missione quel grado, avrebbe saputo se la missione era veramente importante, delicata ed urgente.