13-02-2023, 05:03 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-02-2023, 05:06 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Alzai un sopracciglio quando Korinna si spostò per mostrarmi i fiori, chiedendomi se preferissi le strisce di colore o colori alternati. Il problema era che i fiori erano di diverso, steli più o meno alti e le macchie avrebbero probabilmente reso difficile che i fiori ricevessero uniformemente i raggi solari; tuttavia le mie conoscenze botaniche erano un po' arrugginite e in generale non erano molte riguardo la botanica.
«Strisce colorate, rendono meno disordinato l'insieme. I fiori sono di diverso tipo, nonché per striscia avrebbero modo di ricevere allo stesso modo il calore del sole, soprattutto quelli più vicino alla finestra. Sal che ne pensi?» dissi pacatamente guardando l'uomo.
Pavel ridacchiò al mio fianco e io roteai gli occhi al cielo.
«Non puoi aspettarti molto da mia moglie, solo la logica la guida.» disse Pavel guardando Korinna, e io mi girai a guardarlo, con un sopracciglio alzato.
«Grazie per il complimento, Pavel. Devo dire che me lo aspettavo questo tuo commento da parte tua, marito. Era da un po' che non puntavi l'ovvio.» dissi e Pavel ridacchiò appena.
«Prego, moglie mia.» sorrise.
«In ogni caso parlando di logica, Korinna, barricarti dietro il fatto di essere vecchia, non è proprio un pensiero logico e non potrei concedertelo. In ogni caso, se fossi un essere umano, proverei curiosità di capire che tipo di persona è questa Janissa, mi sembra un bel tipo per averti fatto indispettire in questo modo.» dissi.
«Amore, lo sai che la logica non è nel nostro DNA e ci basti tu a rimetterci in riga. Devo dire però che i nostri figli ne hanno beneficiato e un pochino li invidio.» disse Pavel ammiccando nella direzione di Korinna.
Annuii ascoltando le sue parole.
«Non credo molto nella tua invidia, Pav, ma in linea generale concordo.» dissi guardandolo in tralice e sentii che Pavel stringesse di nuovo il mio braccio.
«Non mi credi mai, tu, donna. Vorrei sapere perché mi hai sposato.» rispose lui cercando le mie dita e le toccai.
«Era logico.» dissi con la mia solita flemma
«Perché te l'ho chiesto?» chiese lui
«Perché so che cerchi una risposta chiara, ma che già conosci.» dissi all'uomo per poi aggiungere tramite il legame //Ti amo e lo sai, sciocco.//
//Bello sentirselo dire, ogni tanto. Ti amo anche io.//
Alla domanda di Tamara, seguita poi dalla domanda diretta di Korinna riguardo il viaggio, fu Pavel a rispondere prima che potessi farlo io.
«Chiedo scusa per la nostra discussione. Il viaggio è andato molto bene, molto tranquillo. Sentivo la necessità di staccare da Vulcano e come sai mia moglie odia il freddo, non potevo chiederle di riportarmi a casa. Ci siamo riposati eT'Dal stava leggendo l'ultima scoperta scientifica di nostro figlio, siamo molto fieri di lui. Come stanno i tuoi figli e nipoti?» chiese Pavel a Korinna con un sorriso.
«Mio marito però deve sedersi, non è più un giovanotto e deve sedersi.» dissi piano.
«Non è vero, non sono così stanco. Vedere T'Dal che si preoccupa per me, è bello. Lo faceva anche con te? Preoccuparsi in questo modo.» rispose lui con un sorriso.
«Strisce colorate, rendono meno disordinato l'insieme. I fiori sono di diverso tipo, nonché per striscia avrebbero modo di ricevere allo stesso modo il calore del sole, soprattutto quelli più vicino alla finestra. Sal che ne pensi?» dissi pacatamente guardando l'uomo.
Pavel ridacchiò al mio fianco e io roteai gli occhi al cielo.
«Non puoi aspettarti molto da mia moglie, solo la logica la guida.» disse Pavel guardando Korinna, e io mi girai a guardarlo, con un sopracciglio alzato.
«Grazie per il complimento, Pavel. Devo dire che me lo aspettavo questo tuo commento da parte tua, marito. Era da un po' che non puntavi l'ovvio.» dissi e Pavel ridacchiò appena.
«Prego, moglie mia.» sorrise.
«In ogni caso parlando di logica, Korinna, barricarti dietro il fatto di essere vecchia, non è proprio un pensiero logico e non potrei concedertelo. In ogni caso, se fossi un essere umano, proverei curiosità di capire che tipo di persona è questa Janissa, mi sembra un bel tipo per averti fatto indispettire in questo modo.» dissi.
«Amore, lo sai che la logica non è nel nostro DNA e ci basti tu a rimetterci in riga. Devo dire però che i nostri figli ne hanno beneficiato e un pochino li invidio.» disse Pavel ammiccando nella direzione di Korinna.
Annuii ascoltando le sue parole.
«Non credo molto nella tua invidia, Pav, ma in linea generale concordo.» dissi guardandolo in tralice e sentii che Pavel stringesse di nuovo il mio braccio.
«Non mi credi mai, tu, donna. Vorrei sapere perché mi hai sposato.» rispose lui cercando le mie dita e le toccai.
«Era logico.» dissi con la mia solita flemma
«Perché te l'ho chiesto?» chiese lui
«Perché so che cerchi una risposta chiara, ma che già conosci.» dissi all'uomo per poi aggiungere tramite il legame //Ti amo e lo sai, sciocco.//
//Bello sentirselo dire, ogni tanto. Ti amo anche io.//
Alla domanda di Tamara, seguita poi dalla domanda diretta di Korinna riguardo il viaggio, fu Pavel a rispondere prima che potessi farlo io.
«Chiedo scusa per la nostra discussione. Il viaggio è andato molto bene, molto tranquillo. Sentivo la necessità di staccare da Vulcano e come sai mia moglie odia il freddo, non potevo chiederle di riportarmi a casa. Ci siamo riposati eT'Dal stava leggendo l'ultima scoperta scientifica di nostro figlio, siamo molto fieri di lui. Come stanno i tuoi figli e nipoti?» chiese Pavel a Korinna con un sorriso.
«Mio marito però deve sedersi, non è più un giovanotto e deve sedersi.» dissi piano.
«Non è vero, non sono così stanco. Vedere T'Dal che si preoccupa per me, è bello. Lo faceva anche con te? Preoccuparsi in questo modo.» rispose lui con un sorriso.