29-03-2023, 07:54 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-03-2023, 08:03 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
La mia mente si soffermò sulle parole di Korinna, mentre lei cercava di esprimere il suo disorientamento nei confronti della mia sincerità. Capivo la sua difficoltà nel fidarsi, specialmente in una situazione così complessa; ma la logica mi suggeriva che fosse necessario chiarire la situazione, e solo allora avrei potuto avvicinarmi alla pace interiore che tanto desideravo.
«Capisco la tua esitazione nel credere alle mie parole, Korinna. Ero consapevole del fatto che il mio discorso potesse sembrare troppo logico e preparato, ma la verità è che ho lavorato duramente per arrivare al punto in cui mi trovo, quindi avere una soluzione che fosse coerente con i miei principi. Non volevo solo dirti ciò che volevi sentire, ma piuttosto mostrarti la mia determinazione nel cercare di fare le cose giuste per me stessa. In ogni caso, prendi tutto il tempo che necessiti per riflettere e per valutare le mie azioni dopo questa conversazione.» ammisi pacatamente.
Notando la sua reazione sorpresa, riflettei e ammisi ad alta voce «Devo fare una correzione, Dakona è Rigeliano dato che è nato a Rigel V, invece di Debrune. Nato nella Federazione e non nell'impero. Mi scuso per non aver specificato correttamente. Lui non è assoggettato alla logica come i vulcaniani, né guidato dai sentimenti come i romulani ed Dakona come si pone ai sentimenti è esattamente a metà strada. Abbiamo discusso più volte e posso dire che Dakona è l'unico a cui riesco a fare affidamento a priori su questa nave. Ricordo la prima volta che l'ho visto e la mia... diffidenza dato che pensavo fosse romulano, ma ha vinto le mie insicurezze prima con la sua capacità nel suo lavoro e poi con il suo modo di pensare. L'unico difetto è la sua solerzia nel lavoro, anche in missione ma non vorrei nessun altro al mio fianco e come mio medico di bordo.» ammisi, per poi pensare che contava è la persona, non la sua specie o il suo pianeta d'origine.
«Da qualche tempo, io e il dottore ci alleniamo insieme a praticare il Suus Mahna, un'antica arte marziale vulcaniana puramente difensiva: lui iniziò a studiarla su Rigel V, nella sua variante rigeliana e io non la praticavo da un sacco di tempo come con l'arpa. Se con l'arpa posso cavarmela da sola, trovo proficuo il tempo passato a fare esercizio insieme: lui migliora e io mi tengo in forma, poi passiamo tempo insieme fuori dal lavoro.» dissi sentendo le guance diventare leggermente verdi. Chissà perché mi imbarazzavo quando parlavo di lui.
Speravo che queste parole potessero far comprendere a Korinna che la mia relazione con Dakona era basata sulla comprensione e il rispetto reciproco, e non su una scelta impulsiva o emotiva. Sapevo anche che il suo scetticismo generale, non sarebbe scomparso facilmente; ma dovevo solo essere paziente e continuare a dimostrare la mia sincerità.
«Capisco la tua esitazione nel credere alle mie parole, Korinna. Ero consapevole del fatto che il mio discorso potesse sembrare troppo logico e preparato, ma la verità è che ho lavorato duramente per arrivare al punto in cui mi trovo, quindi avere una soluzione che fosse coerente con i miei principi. Non volevo solo dirti ciò che volevi sentire, ma piuttosto mostrarti la mia determinazione nel cercare di fare le cose giuste per me stessa. In ogni caso, prendi tutto il tempo che necessiti per riflettere e per valutare le mie azioni dopo questa conversazione.» ammisi pacatamente.
Notando la sua reazione sorpresa, riflettei e ammisi ad alta voce «Devo fare una correzione, Dakona è Rigeliano dato che è nato a Rigel V, invece di Debrune. Nato nella Federazione e non nell'impero. Mi scuso per non aver specificato correttamente. Lui non è assoggettato alla logica come i vulcaniani, né guidato dai sentimenti come i romulani ed Dakona come si pone ai sentimenti è esattamente a metà strada. Abbiamo discusso più volte e posso dire che Dakona è l'unico a cui riesco a fare affidamento a priori su questa nave. Ricordo la prima volta che l'ho visto e la mia... diffidenza dato che pensavo fosse romulano, ma ha vinto le mie insicurezze prima con la sua capacità nel suo lavoro e poi con il suo modo di pensare. L'unico difetto è la sua solerzia nel lavoro, anche in missione ma non vorrei nessun altro al mio fianco e come mio medico di bordo.» ammisi, per poi pensare che contava è la persona, non la sua specie o il suo pianeta d'origine.
«Da qualche tempo, io e il dottore ci alleniamo insieme a praticare il Suus Mahna, un'antica arte marziale vulcaniana puramente difensiva: lui iniziò a studiarla su Rigel V, nella sua variante rigeliana e io non la praticavo da un sacco di tempo come con l'arpa. Se con l'arpa posso cavarmela da sola, trovo proficuo il tempo passato a fare esercizio insieme: lui migliora e io mi tengo in forma, poi passiamo tempo insieme fuori dal lavoro.» dissi sentendo le guance diventare leggermente verdi. Chissà perché mi imbarazzavo quando parlavo di lui.
Speravo che queste parole potessero far comprendere a Korinna che la mia relazione con Dakona era basata sulla comprensione e il rispetto reciproco, e non su una scelta impulsiva o emotiva. Sapevo anche che il suo scetticismo generale, non sarebbe scomparso facilmente; ma dovevo solo essere paziente e continuare a dimostrare la mia sincerità.