03-05-2023, 01:17 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Ascoltai le sue parole e ci riflettei, con attenzione, per poi annuire. La logica e l'esperienza non erano necessariamente in conflitto con le emozioni, avevo forse semplificato molto: anche se la nostra cultura privilegiava l'approccio razionale alle questioni personali, dovevo riconoscere che le emozioni potevano fornire una comprensione profonda di noi stessi e degli altri. Tuttavia, era importante non permettere alle emozioni di sovrastare la razionalità e di agire in modo impulsivo, come mi era capitato. La capacità di trovare un equilibrio tra la razionalità e l'emozione era una virtù apprezzata nella cultura vulcaniana e mi chiesi se sarei mai stata in grado di trovarlo.
«Credo tu abbia ragione, l'esperienza insegna e si c'è della razionalità in quel pensiero. Devo anche ammettere che, anche se non ero pronta a farlo, nonostante io sia stata cresciuta con l'idea che l'emozione sia il nemico della logica, e che la ragione sia la guida più affidabile per le nostre decisioni; ho imparato che la razionalità non può essere l'unica fonte di conoscenza nella nostra vita, e che l'esperienza e l'emozione sono elementi essenziali per comprendere il mondo che ci circonda. L'empatia, l'amore e la comprensione delle emozioni degli altri possono, infatti, portare a una maggiore comprensione e rispetto reciproco.» ammisi guardandola.
Annuii, per poi aggiungere «Scuse accettate, solo se accetterai le mie, Korinna. Sono andata sulla difensiva illogicamente.»
Ascoltai le sue parole riguardo mio fratello e ci riflettei con attenzione.
«Credo che potresti andare d'accordo con entrambi i miei fratelli per motivi diversi» ammisi pensosa per poi aggiungere «Riguardo alla richiesta di presentare Tolaris, mio fratello maggiore, devo dire che sarei lieta di farlo. Lui è il più pragmatico di me e di Elieth. Sarà che Elieth è un ambasciatore e ho sempre trovato che la logica e l'abilità di comunicazione di Elieth fossero straordinarie, ma ho scoperto che Tolaris è la persona a cui potrei fare riferimento per chiedere dei consigli e non all'ambasciatore. Il Kolinahr l'ha reso un po' distante da alcune situazioni e talvolta è più difficile comunicare con lui; con Tolaris è diverso.» ammisi pensosa. Lui mi ricordò quanto fossi entusiasta di poter ricominciare su New Vulcano, di aiutare a ricostruire la mia vita oltre che il pianeta, ben prima che iniziassi a sentire la responsabilità verso la nave e che chiunque fosse un mio sottoposto fosse parte della mia famiglia. Ora c'era solo una persona che desideravo fosse nella mia vita e dovevo ascoltare di più anche me stessa.
«Per quanto riguarda la tua curiosità riguardo al ponte ologrammi, la prima volta che verrai te la farò provare e mi dirai che cosa ne pensi. Potrebbe essere diffidenza per le nuove tecnologie oppure il non voler distrarsi dalle faccende quotidiane con delle situazioni molto distanti dalla realtà in cui si vive... per non vivere in un'illusione. Certo è un po' difficile rendersi conto del tempo che passa, ma aiuta il benessere mentale» ammisi. Per me non era difficile rendermi conto quanto tempo era passato e chiudere la simulazione, ma alcuni guardiamarina passavano molto del loro tempo a disposizione sul ponte ologrammi e in parte li capivo, soprattutto quando si trattava di un primo viaggio quinquennale.
Quando sentii correre e notai il palloncino, abbozzai un piccolo sorriso quando Korinna disse che non mi chiamava mai da casa.
«Capisco ora. Ciao, Tomi. Volevo farti gli auguri. Com'è stata la festa?» chiesi.
«Credo tu abbia ragione, l'esperienza insegna e si c'è della razionalità in quel pensiero. Devo anche ammettere che, anche se non ero pronta a farlo, nonostante io sia stata cresciuta con l'idea che l'emozione sia il nemico della logica, e che la ragione sia la guida più affidabile per le nostre decisioni; ho imparato che la razionalità non può essere l'unica fonte di conoscenza nella nostra vita, e che l'esperienza e l'emozione sono elementi essenziali per comprendere il mondo che ci circonda. L'empatia, l'amore e la comprensione delle emozioni degli altri possono, infatti, portare a una maggiore comprensione e rispetto reciproco.» ammisi guardandola.
Annuii, per poi aggiungere «Scuse accettate, solo se accetterai le mie, Korinna. Sono andata sulla difensiva illogicamente.»
Ascoltai le sue parole riguardo mio fratello e ci riflettei con attenzione.
«Credo che potresti andare d'accordo con entrambi i miei fratelli per motivi diversi» ammisi pensosa per poi aggiungere «Riguardo alla richiesta di presentare Tolaris, mio fratello maggiore, devo dire che sarei lieta di farlo. Lui è il più pragmatico di me e di Elieth. Sarà che Elieth è un ambasciatore e ho sempre trovato che la logica e l'abilità di comunicazione di Elieth fossero straordinarie, ma ho scoperto che Tolaris è la persona a cui potrei fare riferimento per chiedere dei consigli e non all'ambasciatore. Il Kolinahr l'ha reso un po' distante da alcune situazioni e talvolta è più difficile comunicare con lui; con Tolaris è diverso.» ammisi pensosa. Lui mi ricordò quanto fossi entusiasta di poter ricominciare su New Vulcano, di aiutare a ricostruire la mia vita oltre che il pianeta, ben prima che iniziassi a sentire la responsabilità verso la nave e che chiunque fosse un mio sottoposto fosse parte della mia famiglia. Ora c'era solo una persona che desideravo fosse nella mia vita e dovevo ascoltare di più anche me stessa.
«Per quanto riguarda la tua curiosità riguardo al ponte ologrammi, la prima volta che verrai te la farò provare e mi dirai che cosa ne pensi. Potrebbe essere diffidenza per le nuove tecnologie oppure il non voler distrarsi dalle faccende quotidiane con delle situazioni molto distanti dalla realtà in cui si vive... per non vivere in un'illusione. Certo è un po' difficile rendersi conto del tempo che passa, ma aiuta il benessere mentale» ammisi. Per me non era difficile rendermi conto quanto tempo era passato e chiudere la simulazione, ma alcuni guardiamarina passavano molto del loro tempo a disposizione sul ponte ologrammi e in parte li capivo, soprattutto quando si trattava di un primo viaggio quinquennale.
Quando sentii correre e notai il palloncino, abbozzai un piccolo sorriso quando Korinna disse che non mi chiamava mai da casa.
«Capisco ora. Ciao, Tomi. Volevo farti gli auguri. Com'è stata la festa?» chiesi.