30-12-2023, 11:06 AM
Korinna Suder
Betazoid
Sal attese che T'Dal avesse terminato le sue analisi. I Cardassiani non gli erano mai piaciuti e sapeva bene che la signora Suder non era solita intrattenere relazioni di alcun genere con loro: una chiamata dallo spazio cardassiano non aveva alcun senso ed era arrivata in un brutto momento, che fosse uno scherzo, un errore, un indizio o chissà che altro. L'unica cosa che sapevano, è che si trovavano ancora al punto di partenza e ogni momento di attesa poteva essere un momento in più in cui l'anziana rischiava la vita.
Adesso basta decise, chiedendo telepaticamente a Tamara di lasciargli il posto al terminale. Tamara, che poteva percepire chiaramente cosa gli stava passando per la testa in quel momento, non era del tutto convinta che fosse una buona idea, ma la determinazione che percepiva da parte dell'uomo quasi la spaventò, tanto che non osò ostacolarlo e si fece da parte, lasciando che inoltrasse una chiamata all'abitazione del figlio della signora Suder.
Fu Tomi in persona a rispondere, dopo un lungo istante di silenzio. Sal, tutto bene? chiese, riconoscendo all'istante l'uomo e l'espressione insolita sul suo volto: da quando lo conosceva Sal era sempre stato un uomo tranquillo, in grado di mantenere la calma anche di fronte alla cocciutaggine di sua madre. Qualunque cosa capace di far comparire un'espressione di rabbia mista a preoccupazione sul suo volto non poteva essere qualcosa di buono. Dovrebbe venire qui il prima possibile. tagliò corto il betazoide. Sapeva che non era la comunicazione migliore da dare e che probabilmente l'altro avrebbe intuito che doveva essere successo qualcosa a sua madre, ma non sapendo se le comunicazioni erano controllate non potevano permettersi di correre rischi e, in fondo, la preoccupazione sarebbe stata giustificata. Ma ti sembra il modo di dare una notizia? protestò debolmente Tamara, appena l'altro chiuse la comunicazione.
Adesso basta decise, chiedendo telepaticamente a Tamara di lasciargli il posto al terminale. Tamara, che poteva percepire chiaramente cosa gli stava passando per la testa in quel momento, non era del tutto convinta che fosse una buona idea, ma la determinazione che percepiva da parte dell'uomo quasi la spaventò, tanto che non osò ostacolarlo e si fece da parte, lasciando che inoltrasse una chiamata all'abitazione del figlio della signora Suder.
Fu Tomi in persona a rispondere, dopo un lungo istante di silenzio. Sal, tutto bene? chiese, riconoscendo all'istante l'uomo e l'espressione insolita sul suo volto: da quando lo conosceva Sal era sempre stato un uomo tranquillo, in grado di mantenere la calma anche di fronte alla cocciutaggine di sua madre. Qualunque cosa capace di far comparire un'espressione di rabbia mista a preoccupazione sul suo volto non poteva essere qualcosa di buono. Dovrebbe venire qui il prima possibile. tagliò corto il betazoide. Sapeva che non era la comunicazione migliore da dare e che probabilmente l'altro avrebbe intuito che doveva essere successo qualcosa a sua madre, ma non sapendo se le comunicazioni erano controllate non potevano permettersi di correre rischi e, in fondo, la preoccupazione sarebbe stata giustificata. Ma ti sembra il modo di dare una notizia? protestò debolmente Tamara, appena l'altro chiuse la comunicazione.