20-01-2024, 08:17 PM
Korinna Suder
Betazoid
Appena ricevuta la notizia, Tomi non aveva perso tempo: era saltato sulla prima nave passeggeri diretta fuori dal sistema senza nemmeno riflettere. Era già in viaggio quando si ricordò che, visto ciò che era accaduto a sua madre, forse era meglio informare qualcuno riguardo a dove fosse diretto. Aveva inoltrato quindi una prima chiamata a sua moglie che, dopo un primo istante di confusione, un secondo di preoccupazione e un terzo di comprensione, si era premurata di rassicurarlo che sì, si sarebbe ricordata lei di dare da mangiare ai pesci dell'acquario.
Poi era stata la volta di Tamara e Sal che in quei giorni, in preda alla preoccupazione, lo avevano tenuto aggiornato su ogni novità nelle loro infruttuose ricerche e dei fallimentari tentativi di venire a capo del mistero che circondava la sparizione di sua madre. Desidera qualcosa? Acqua? Qualcosa da mangiare...? si premurò la hostess che passava in quel momento nel compartimento. Tomi alzò lo sguardo dallo schermo del terminale con aria interrogativa, impiegando qualche secondo a realizzare cosa potesse aver chiesto la donna che lo osservava con un sorriso tanto smagliante da apparire posticcio. Eh? Ah! No... grazie... borbottò, muovendo con la mano un cenno di diniego. L'altra parve squadrarlo con aria sospettosa e il betazoide provò un lieve imbarazzo nel vedersi attraverso i suoi occhi: aveva dormito poco in quei giorni e capiva perfettamente perché la donna si stesse chiedendo se fosse il caso di allertare la sicurezza.
Ho avuto qualche brutta giornata... cercò di rassicurarla con un sorriso ... ora, mi scusi, ma devo proprio fare un'altra chiamata. disse lui, abbozzando la cosa più simile ad un sorriso cordiale di cui era capace in quel momento, mentre inoltrava una chiamata a T'Dal.
Poi era stata la volta di Tamara e Sal che in quei giorni, in preda alla preoccupazione, lo avevano tenuto aggiornato su ogni novità nelle loro infruttuose ricerche e dei fallimentari tentativi di venire a capo del mistero che circondava la sparizione di sua madre. Desidera qualcosa? Acqua? Qualcosa da mangiare...? si premurò la hostess che passava in quel momento nel compartimento. Tomi alzò lo sguardo dallo schermo del terminale con aria interrogativa, impiegando qualche secondo a realizzare cosa potesse aver chiesto la donna che lo osservava con un sorriso tanto smagliante da apparire posticcio. Eh? Ah! No... grazie... borbottò, muovendo con la mano un cenno di diniego. L'altra parve squadrarlo con aria sospettosa e il betazoide provò un lieve imbarazzo nel vedersi attraverso i suoi occhi: aveva dormito poco in quei giorni e capiva perfettamente perché la donna si stesse chiedendo se fosse il caso di allertare la sicurezza.
Ho avuto qualche brutta giornata... cercò di rassicurarla con un sorriso ... ora, mi scusi, ma devo proprio fare un'altra chiamata. disse lui, abbozzando la cosa più simile ad un sorriso cordiale di cui era capace in quel momento, mentre inoltrava una chiamata a T'Dal.