25-03-2024, 02:03 PM
Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.
Dakona Raal Rigeliano
La forte reazione di T'Dal alle spore lo scosse profondamente. Le sue suppliche, il suo evidente dolore, ebbero un certo effetto su di lui. Cosa stava facendo? Cosa aveva fatto? Il moto di preoccupazione e rabbia sorto in lui in quella visione contrastò, per un breve istante, l'effetto delle spore. La sua lotta però terminò in sconfitta appena il dolore di T'Dal svanì e la donna gli proclamò tutto il suo amore. Era tutto a posto, non era successo nulla. Non c'era niente di cui preoccuparsi. Erano lì, insieme e felici: cosa altro avrebbe potuto chiedere?
Ti amo anch'io, T'Dal. Le rispose. Anch'io ti posso amare, ora. Fino a questo momento ho tentennato, ho creduto di dover rinunciare a te per il tuo bene. Ma di quale "bene" stavo parlando? Noi siamo fatti l'uno per l'altra, perché dovremmo rifiutare di riconoscerlo?
Era così ovvio ora, eppure non lo era stato solo pochi minuti prima. Perché si era fatto influenzare da concetti così labili? Perché aveva pensato di doversi sacrificare per un uomo che stava evidentemente facendo soffrire l'amata? Mestral era un brav'uomo, ne era sicuro. Non lo conosceva di persona ma era convinto che, essendo stato scelto dai genitori di T'Dal, non fosse una brutta persona. Eppure, non era adatto a lei. La stava facendo soffrire, come probabilmente T'Dal stava facendo soffrire lui. Perché continuare a tormentarsi per un matrimonio fallito sin dal suo inizio?
Questa rosa è per te, Proseguì, offrendole la pianta che ormai aveva rilasciato le sue spore. mio capitano. Sulle sue labbra, il grado di T'Dal si era trasformato in un soprannome romantico. Si era svuotato di tutta la sua importanza, di tutti i suoi doveri. Le spore li volevano sul pianeta, così Dakona non era più in grado di percepire né il desiderio di viaggiare nello spazio, né il suo dovere verso chi soffriva. Quello che contava era lì, su Nova Velloria. Tutto il resto non aveva importanza.
Ti amo anch'io, T'Dal. Le rispose. Anch'io ti posso amare, ora. Fino a questo momento ho tentennato, ho creduto di dover rinunciare a te per il tuo bene. Ma di quale "bene" stavo parlando? Noi siamo fatti l'uno per l'altra, perché dovremmo rifiutare di riconoscerlo?
Era così ovvio ora, eppure non lo era stato solo pochi minuti prima. Perché si era fatto influenzare da concetti così labili? Perché aveva pensato di doversi sacrificare per un uomo che stava evidentemente facendo soffrire l'amata? Mestral era un brav'uomo, ne era sicuro. Non lo conosceva di persona ma era convinto che, essendo stato scelto dai genitori di T'Dal, non fosse una brutta persona. Eppure, non era adatto a lei. La stava facendo soffrire, come probabilmente T'Dal stava facendo soffrire lui. Perché continuare a tormentarsi per un matrimonio fallito sin dal suo inizio?
Questa rosa è per te, Proseguì, offrendole la pianta che ormai aveva rilasciato le sue spore. mio capitano. Sulle sue labbra, il grado di T'Dal si era trasformato in un soprannome romantico. Si era svuotato di tutta la sua importanza, di tutti i suoi doveri. Le spore li volevano sul pianeta, così Dakona non era più in grado di percepire né il desiderio di viaggiare nello spazio, né il suo dovere verso chi soffriva. Quello che contava era lì, su Nova Velloria. Tutto il resto non aveva importanza.