19-08-2023, 01:13 PM
Korinna Suder
Betazoid
Erano passate alcune settimane da quando Korinna era a bordo della Kal'Ruq e, sebbene all'inizio nessuno avrebbe osato sperare niente del genere, con pazienza, abilità ed un pizzico di fortuna erano riusciti a raccogliere un numero sufficiente di informazioni riguardo a quanto realmente accaduto: il comandante Erulen era in realtà Kaas, un klingon appartenente ad una fazione che non aveva visto di buon occhio il cessate il fuoco con la Federazione. Per un puro caso fortuito qualcuno dei membri della fazione ribelle aveva scoperto gli effetti curiosi della Crystilia betazoide sulla psiche Klingon e da lì non era stato complesso trovare scienziati in grado di ingegnerizzare una droga in grado di seminare distruzione all'interno dell'Impero e, cosa ancora migliore dal punto di vista dei dissidenti, far ricadere l'intera colpa sulla Federazione.
Il fatto che alcuni membri della Sezione 31 fossero a conoscenza dell'identità di Kaas e lo avessero aiutato a salire a bordo di una delle navi della Flotta apriva ulteriori interrogativi, che esulavano però dall'accaduto e che sarebbe spettato alla Flotta ed alla Federazione indagare più a fondo. Da quanto ricostruito grazie all'aiuto di Erulen ed alle memorie di Kaas, il klingon aveva più volte operato nello spazio federale per facilitare i contatti con i dissidenti nel procacciarsi le piante da cui sintetizzare la San. Il suo coinvolgimento probabilmente non sarebbe mai stato scoperto se, nel corso della missione nei pressi del confine qualcosa non fosse andato storto e la personalità Klingon non avesse improvvisamente iniziato a diventare sempre più forte, sovrastando il suo inconsapevole ospite ed andando incontro ad un grave conflitto con lo stesso.
Pur sapendo che l'identità originale era quella del Klingon, nel corso delle settimane Korinna aveva più volte utilizzato i suoi poteri per cercare di recuperare informazioni e il suo appoggio dato alla personalità fittizia di Erulen aveva fatto sì che questa cominciasse a stabilizzarsi, recuperando lentamente il controllo. Ora, pur consapevole di essere un ufficiale Klingon ed aver recuperato gran parte delle sue memorie riguardo al suo ruolo e alla sua posizione, l'uomo continuava preferire riferirsi a se stesso come Jor e sebbene non avesse alcuna speranza di poter tornare a svolgere il proprio ruolo nella Flotta, sarebbe stato difficile per chiunque lo conoscesse prima di quell'incidente sostenere che non era ancora il buon vecchio Erulen.
Giunti a quel punto i Klingon ritenevano di avere il diritto di giustiziare il connazionale secondo le loro leggi, ma dopo tutto il tempo trascorso assieme e tutto ciò che aveva fatto per lui, per Korinna non era facile rinunciare a quell'uomo che ormai considerava un amico, specialmente sapendo che c'erano ex-colleghi e amici nella Federazione che speravano di poterlo reincontrare. Grazie all'aiuto dato nel cercare di risolvere quell'intera situazione, i Klingon si erano lentamente abituati alla presenza di Korinna a bordo e se non tutti nutrivano particolare stima nei confronti di quell'aliena, piano piano la sorveglianza nei suoi confronti si era alleggerita sempre di più finché la donna non aveva deciso che non solo era arrivato il momento di fare qualcosa per cercare di riportare Erulen da chi lo aspettava... ma aveva anche intravisto la possibilità perfetta.
Seeth Rahnaz, la diplomatica che era stata la sua interlocutrice nelle prime fasi di quella missione diplomatica, non si vedeva più da diverse settimane e Korinna era riuscita a cogliere, tra i pensieri fugaci di questo e di quell'ufficiale Klingon, che aveva subito una sorte non diversa dalla sua: era stata estromessa dal caso e, non avendo alcuna abilità utile che le potesse consentire di interrogare Erulen, non le era stato nemmeno possibile accedere a quell'area della nave.
L'ex-comandante era stato ormai trasferito dall'infermeria ad una cella e le sue condizioni di vita erano, se possibile, peggiorate. Per Korinna non era stato facile ottenere di poter parlare un momento con lui, ma era stato grazie all'aiuto dell'uomo, che ora era in grado di leggere e parlare il Klingon praticamente come un nativo, che la betazoide era riuscita a scoprire dal computer dove si trovasse l'alloggio della Rahnaz e come inoltrarle una chiamata attraverso il sistema interno di comunicazione. Per evitare di farsi tracciare fino al proprio alloggio, Korinna si era infilata in uno dei ponti secondari e da lì si era immessa nel sistema di comunicazione, inoltrando una chiamata alla Rahnaz. Poter leggere nel pensiero aveva i suoi vantaggi e la betazoide era ragionevolmente sicura di poter effettuare quella chiamata dileguandosi rapidamente se avesse percepito qualcuno avvicinarsi, ma non aveva comunque molto tempo: osservò nervosamente il simbolo dell'Impero Klingon sullo schermo, pregando silenziosamente che Seeth si sbrigasse a prendere quella chiamata.
Il fatto che alcuni membri della Sezione 31 fossero a conoscenza dell'identità di Kaas e lo avessero aiutato a salire a bordo di una delle navi della Flotta apriva ulteriori interrogativi, che esulavano però dall'accaduto e che sarebbe spettato alla Flotta ed alla Federazione indagare più a fondo. Da quanto ricostruito grazie all'aiuto di Erulen ed alle memorie di Kaas, il klingon aveva più volte operato nello spazio federale per facilitare i contatti con i dissidenti nel procacciarsi le piante da cui sintetizzare la San. Il suo coinvolgimento probabilmente non sarebbe mai stato scoperto se, nel corso della missione nei pressi del confine qualcosa non fosse andato storto e la personalità Klingon non avesse improvvisamente iniziato a diventare sempre più forte, sovrastando il suo inconsapevole ospite ed andando incontro ad un grave conflitto con lo stesso.
Pur sapendo che l'identità originale era quella del Klingon, nel corso delle settimane Korinna aveva più volte utilizzato i suoi poteri per cercare di recuperare informazioni e il suo appoggio dato alla personalità fittizia di Erulen aveva fatto sì che questa cominciasse a stabilizzarsi, recuperando lentamente il controllo. Ora, pur consapevole di essere un ufficiale Klingon ed aver recuperato gran parte delle sue memorie riguardo al suo ruolo e alla sua posizione, l'uomo continuava preferire riferirsi a se stesso come Jor e sebbene non avesse alcuna speranza di poter tornare a svolgere il proprio ruolo nella Flotta, sarebbe stato difficile per chiunque lo conoscesse prima di quell'incidente sostenere che non era ancora il buon vecchio Erulen.
Giunti a quel punto i Klingon ritenevano di avere il diritto di giustiziare il connazionale secondo le loro leggi, ma dopo tutto il tempo trascorso assieme e tutto ciò che aveva fatto per lui, per Korinna non era facile rinunciare a quell'uomo che ormai considerava un amico, specialmente sapendo che c'erano ex-colleghi e amici nella Federazione che speravano di poterlo reincontrare. Grazie all'aiuto dato nel cercare di risolvere quell'intera situazione, i Klingon si erano lentamente abituati alla presenza di Korinna a bordo e se non tutti nutrivano particolare stima nei confronti di quell'aliena, piano piano la sorveglianza nei suoi confronti si era alleggerita sempre di più finché la donna non aveva deciso che non solo era arrivato il momento di fare qualcosa per cercare di riportare Erulen da chi lo aspettava... ma aveva anche intravisto la possibilità perfetta.
Seeth Rahnaz, la diplomatica che era stata la sua interlocutrice nelle prime fasi di quella missione diplomatica, non si vedeva più da diverse settimane e Korinna era riuscita a cogliere, tra i pensieri fugaci di questo e di quell'ufficiale Klingon, che aveva subito una sorte non diversa dalla sua: era stata estromessa dal caso e, non avendo alcuna abilità utile che le potesse consentire di interrogare Erulen, non le era stato nemmeno possibile accedere a quell'area della nave.
L'ex-comandante era stato ormai trasferito dall'infermeria ad una cella e le sue condizioni di vita erano, se possibile, peggiorate. Per Korinna non era stato facile ottenere di poter parlare un momento con lui, ma era stato grazie all'aiuto dell'uomo, che ora era in grado di leggere e parlare il Klingon praticamente come un nativo, che la betazoide era riuscita a scoprire dal computer dove si trovasse l'alloggio della Rahnaz e come inoltrarle una chiamata attraverso il sistema interno di comunicazione. Per evitare di farsi tracciare fino al proprio alloggio, Korinna si era infilata in uno dei ponti secondari e da lì si era immessa nel sistema di comunicazione, inoltrando una chiamata alla Rahnaz. Poter leggere nel pensiero aveva i suoi vantaggi e la betazoide era ragionevolmente sicura di poter effettuare quella chiamata dileguandosi rapidamente se avesse percepito qualcuno avvicinarsi, ma non aveva comunque molto tempo: osservò nervosamente il simbolo dell'Impero Klingon sullo schermo, pregando silenziosamente che Seeth si sbrigasse a prendere quella chiamata.
@Neris