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TFB Sei mai salito a bordo di una nave klingon?
#11

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Aveva esagerato, ne era consapevole. O quantomeno la sua parte trill lo era. Per una klingon quella reazione era stata fin troppo gentile, considerando che quanto detto da Suder poteva essere interpretato come una velata accusa al suo onore. La mancanza di comunicazione tra i nostri popoli potrebbe in effetti rivelarsi un problema. Confermò, facendo del suo meglio per recuperare la calma. Farsi trascinare dalle sue emozioni non avrebbe risolto il problema, anzi avrebbe rischiato di farla apparire alla sua controparte betazoide incapace di svolgere il suo dovere. Per quanto noi klingon apprezziamo la verità e disprezziamo menzogne e tentativi di inganno, è l'onore ciò che più tra noi conta. La nostra intera società è fondata sull'onore e insinuare che i nostri sentimenti personali possano farci compiere azioni disonorevoli non è... l'ideale. Spiegò, quasi in segno di scusa. Non aveva intenzione di scusarsi realmente, in quanto non era il modo di fare klingon e non era realmente pentita delle sue azioni, ma poteva quantomeno offrire quella spiegazione. Si costrinse a sedersi e a rilassare il suo corpo teso, ripetendosi mentalmente che non era stata intenzione di Suder farle quella specifica accusa. Era la verità, lo sapeva bene, eppure non rendeva l'incedente meno spiacevole. Non considerando come il suo onore fosse già stato intaccato dalla questione della droga. Perché l'onore di un klingon non era legato solo alle proprie azioni, ma anche a quelle della sua famiglia.

Non mi farò influenzare dalla specie di Idaris, se è quello che teme. Se è colpevole, dovrà pagare per le sue azioni: col lavoro forzato, se non col sangue. Se è stato coinvolto suo malgrado, per quanto assurdo sembri, ci sarà la possibilità di trattare per il suo... Esitò, in quanto 'rilascio' non le sembrava il termine più adatto considerando il suo passato da contrabbandiere in territorio klingon. trasferimento in territorio federale. Se fosse stato un semplice mercante civile che era stato ingannato e condotto a trasportare una mercanzia non così legale come credeva, sarebbe stato semplice rilasciarlo in quanto non era onorevole prendersela con una persona innocente. Eppure, quello non era il caso del trill. Le voglio ricordare però che Idaris è un noto contrabbandiere... o che, quantomeno, sulla sua nave pendono diverse accuse di accesso non autorizzato in territorio imperiale e contrabbando di beni illegali. Anche se si rivelasse 'innocente' in questo caso specifico, non sarebbe una semplice vittima agli occhi dell'Impero.
#12

Korinna Suder

Betazoid

Korinna valutò in silenzio le informazioni riguardo alla ragione che aveva portato la klingon a perdere la calma a quel modo: come già aveva intuito esisteva un complesso sistema di convinzioni relative al concetto di onore, ma lo erano molto più di quanto Korinna fosse in grado di comprendere. Temo dovrà avere un po' di pazienza al riguardo: per quanto concerne evitare inganni e menzogne siamo sulla stessa lunghezza d'onda, ma quello che considerate onorevole e disonorevole sembra essere molto lontano dalla definizione che diamo noi e avrò bisogno di qualche informazione in più per evitare ulteriori incidenti diplomatici chiarì di rimando, senza realmente notare la mancanza di scuse da parte della klingon: aveva percepito di averla involontariamente ferita e avrebbe trovato ridicolo che fosse l'altra a scusarsi per questo.

Quanto al pagare con il sangue... so di parlare a nome della Federazione dicendo che per noi non sarebbe una soluzione accettabile, ma con l'aiuto delle Dee sono certa non sarà necessario preoccuparcene. Probabilmente non arriveremo al punto in cui questo possa rivelarsi un problema decise, ostentando forse più ottimismo di quanto stesse realmente provando in quel momento. D'altra parte non aveva motivo per non credere alle parole di Dax: se sosteneva che suo fratello fosse stato trascinato in quella storia suo malgrado, c'erano buone probabilità che fosse effettivamente così.

... suggerisco di non preoccuparci troppo di questioni astratte. Pensiamo a ciò che abbiamo in mano al momento. A tal proposito... sono riuscita ad ottenere un'altra informazione dal capitano Dax: si ricorda quella lista di ufficiali della Flotta betazoidi che abbiamo recuperato ieri? chiese, riferendosi ai betazoidi che da mesi non mettevano piede sul loro pianeta natale ebbene, mi ha fatto la cortesia di dare un'occhiata non ufficiale al loro stato di servizio e sappiamo che uno di loro si è trovato nei pressi della zona neutrale. Ora... posso fare una richiesta ufficiale alla Flotta, chiedendo il nominativo... oppure potremmo riuscire ad aggirare il problema in un'altra maniera suggerì, ... se la vostra intelligence tenesse traccia delle navi federali che si aggirano nei pressi della zona neutrale, potremmo riuscire a scoprire su che nave prestava servizio senza coinvolgere il Comando e senza che l'Impero abbia sufficienti elementi per sospettare un concreto coinvolgimento della Flotta. Ritiene sia fattibile? si informò, raggiungendo il bicchiere che l'altra le aveva posato davanti, ma attendendo la sua reazione prima di decidere se fosse o meno un buon momento per approfittare dell'ospitalità klingon.
#13

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Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Le differenze culturali tra klingon e betazoidi erano molte e, per quanto avesse i frammentati ricordi di Sef ad aiutarla, Seeth non poteva certo dirsi un'esperta sulla cultura della sua interlocutrice. Per permettere all'Impero di comprendere i betazoidi, sarebbe stata lei a doverlo fare per prima. Un obiettivo per niente semplice, considerando le differenze tra i loro due popoli: in un certo senso, potevano essere considerati l'uno opposto all'altro. Ha ragione, affronteremo quel tipo di problematiche quando e se sarà necessario. Rispose, per quanto non ottimista quanto Suder. I klingon tendevano a risolvere i problemi con la forza quindi non era così improbabile che ci sarebbe stato uno spargimento di sangue. Anche lei, che era una diplomatica e una mezzosangue, provava il forte desiderio di farla pagare ai colpevoli.

I suoi pensieri tornarono a concentrarsi sul discorso quanto la betazoide nominò il capitano Dax. Recuperato uno dei boccali che solo poco prima aveva posato in modo fin troppo deciso sul tavolo, Seeth ne bevve un sorso per prendersi il tempo necessario a riflettere. Quella notizia avrebbe potuto rivelarsi un punto di svolta, eppure non si poteva dire positiva: per il momento le due flotte erano rimaste a guardare in disparte, anche la Kal'Ruq era ufficialmente e straordinariamente in missione diplomatica, ma se avessero coinvolto degli ufficiali della flotta federale le cose si sarebbero complicate. Non che questo le avrebbe impedito di indagare. Non voleva una guerra, quello era certo, ma quel desiderio non l'avrebbe frenata dal cercare e punire i colpevoli.

Vale la pena di provare. Confermò, posando il bicchiere sul tavolo. Non era esattamente entusiasta da quel tipo di sotterfugi, ma era sufficientemente trill per comprenderne e approvarne le motivazioni. Dopotutto, era stata lei stessa a dichiarare che avrebbe preferito non coinvolgere la flotta federale. Non sono a conoscenza del tipo di informazioni in possesso dalla nostra intelligence, ma è innegabile che i confini della zona neutrale siano pattugliati... da entrambi i lati. Quella era una zona problematica, un settore dove il territorio delle due potenze galattiche arrivava quasi a sfiorarsi. Non pattugliarlo sarebbe stato assurdo, anche senza considerare i tentativi di contrabbando e di ingresso illegale. Posso chiedere se esiste una lista delle navi che hanno pattugliato la zona neutrale dal confine federale nel periodo di diffusione della droga. Se la risposta fosse positiva, avremo però bisogno di qualcosa con cui confrontarla. Poteva immaginare che non fossero poche le navi federali che avevano pattugliato la zona in quel periodo di tempo: da entrambi i lati c'erano degli avamposti il cui compito primario era la difesa del confine ma da soli formavano una rete di controllo a maglie troppo grandi. Erano le astronavi di pattuglia a coprire quei buchi e, considerando l'ampiezza dello spazio da controllare, Seeth dubitava che il loro numero fosse ridotto.

Si allungò verso il terminale più vicino per mandare un messaggio di testo al dipartimento di intelligence della Kal'Ruq: se c'era qualcuno che poteva chiedere informazioni all'Intelligence Imperiale erano loro. Dopo di che bevve un altro sorso di birra, per distendere i nervi ancora tesi dall'incidente di poco prima, e tornò a parlare: Mentre attendiamo una risposta posso riferirle le ultime novità dal lato klingon. Ho contattato l'Enclave dei Medici e l'organizzazione si è rivelata interessata ad una collaborazione con gli esperti betazoidi. Ci vorrà del tempo per ottenere gli opportuni permessi ma abbiamo avuto l'autorizzazione a inviare uno degli ufficiali medici di questa nave per un'analisi preliminare. Se l'Enclave le era sembrato fin troppo interessato a mandare in porto quella collaborazione, il suo governo non era sembrato provare per la proposta lo stesso entusiasmo. Fornire informazioni mediche a un governo potenzialmente ostile poteva risultare rischioso, dopotutto.
#14

Korinna Suder

Betazoid


A Korinna non sfuggì il desiderio di vendetta della Klingon. Nonostante non fosse nuova al fatto che culture diverse potessero avere concezioni diverse della vita, non riusciva a capacitarsi di come una qualsiasi specie evoluta potesse considerare accettabile privare della vita i propri simili e, ancor peggio, godere nel farlo. Allo stesso tempo non poteva ignorare il fatto che i Klingon si fossero dimostrati aperti al dialogo mandando fin lì una nave a scopo diplomatico. Poteva percepire che le loro motivazioni non erano guidate dal timore di una guerra con la Federazione e dovette ricordare a se stessa che stavano dimostrando un grande rispetto nei confronti della sua cultura con quel negoziato che, in fondo, era tale solo perché Betazed avrebbe rifiutato nel modo più categorico di dirimere la questione con uno dei loro combattimenti rituali. Doveva riconoscere loro che si stavano impegnando per fare la loro parte e decise che in cambio poteva tenere per sé le sue opinioni riguardo a una cultura che contemplava l'omicidio a sangue freddo di chi non considerava degno... almeno finché non avessero deciso di imporre anche a loro quegli ideali.



Percependo che la tensione si stava allentando raggiunse a sua volta il boccale che aveva davanti, tastandone il contenuto con una certa prudenza. Il sapore era sicuramente insolito e deciso, ma aveva un retrogusto aromatico che non rendeva quella birra terribile come aveva immaginato e la Rahnaz sembrava certamente più rilassata. Per quanto probabilmente quella non sarebbe mai rientrata tra le sue bevande preferite, era stata una buona decisione. Rivolse un sorriso cordiale in direzione della diplomatica ... sì, ci avevo riflettuto. Stando alle informazioni del capitano Dax c'è una sola persona nella nostra lista che si è trovata su una nave nei pressi della zona neutrale nel periodo di nostro interesse. Con i nomi delle navi potremo incrociare nuovamente i dati nel database dell'anagrafe di Betazed. Gli ufficiali non sono tenuti a dichiarare su che nave prestano servizio, ma non hanno motivo di nasconderlo. Ci sono buone probabilità che riusciremo a risalire a quel nominativo così facendo spiegò, ascoltando poi con interesse del progetto dell'Enclave dei Medici. D'accordo. Allora riferirò all'Università di prepararsi ad accogliere la persona che selezionerete. Sarà necessaria qualche accomodazione di cui dovremmo essere al corrente? si informò, prendendo il proprio PADD per appuntarsi eventuali informazioni.

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Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Ottimo. Suder sembrava aver trovato una strategia per non coinvolgere apertamente le due flotte e Seeth era più che disposta ad assecondarla. L'unico quesito era quando e se le informazioni richieste le sarebbero arrivate: come ogni servizio segreto, l'Intelligence Imperiale tendeva a tenersi strette le informazioni in suo possesso.

Non è stato ancora deciso chi esattamente si occuperà di questa indagine preliminare, né per quanto tempo rimarrà su Betazed, Quell'ultimo punto sarebbe stato sicuramente da concordare col governo betazoide. ma dubito che saranno necessari particolari accorgimenti per quanto riguarda l'eventuale alloggio. Noi klingon non diamo molta importanza alla comodità. Per quanto riguarda gli alimenti, se vorrete offrirgli qualcosa dovrebbero essere sufficienti pietanze a base di carne. Non era sicura come il collega avrebbe giudicato i piatti betazoidi ma dubitava che sarebbe stato un problema, soprattutto considerando il tempo di soggiorno ristretto. Gli unici veri rischi sono culturali. Non sono molto afferrata in medicina, ma se non erro la Federazione segue quello che viene chiamato... il Giuramento di Ippocrate? Alla vita i klingon tendono ad anteporre l'onore, e questo vale anche per i medici. Argomentazioni contro il suicidio rituale o per il diritto alla vita di tutti, anche chi non ha speranza di recuperare il proprio onore, potrebbero... portare a spiacevoli incidenti. Seeth non poteva dirsi del tutto d'accordo alla visione klingon sulla vita, non quando aveva Sef ad influenzarla nel profondo, ma non la riteneva nemmeno sbagliata. Farò in modo di avvertire il mio collega di queste differenze culturali ma potrebbe essere una buona idea avvertire anche chi lavorerà al suo fianco.

Un bip fece spostare la sua attenzione da quel problematico argomento al terminale del computer. Che il dipartimento di intelligence le avesse già risposto non era sorprendente, in quanto si era aspettata in qualche tipo di conferma alla sua richiesta. Non aveva invece previsto di ricevere così rapidamente la lista delle navi. Una tale rapidità poteva significare una sola cosa: l'Intelligence Imperiale stava indagando in quella direzione, e la Kal'Ruq era in qualche modo coinvolta in quelle indagini. Sembra che abbiamo l'elenco delle navi da lei richiesto. Commentò, lanciando una veloce occhiata ai dati ricevuti per assicurarsi che non ci fosse scritto nulla di troppo riservato. La solerzia del suo collega sarebbe stata sicuramente d'aiuto ma Seeth preferiva essere cauta: inimicarsi l'Intelligence Imperiale sarebbe stata una pessima mossa. Li passo al suo terminale. Proseguì, una volta completato il suo controllo, intendendo con le sue parole il terminale del computer più vicino alla betazoide. Nella sua veloce lettura non le era sembrato di notare nulla di particolare, se non che l'Enterprise non era nella lista, ma Suder poteva essere in possesso del tassello che mancava per completare il mosaico.
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Korinna Suder

Betazoid

"D'accordo..." rispose Korinna, appuntandosi rapidamente le informazioni relative all'alloggio e alla dieta klingon. Un po' più complessa era la questione culturale. Crede sarebbe possibile avere informazioni più complete sulla vostra cultura? Io per prima mi trovo molto in difficoltà a comprendere alcuni aspetti, specialmente le questioni relative al vostro concetto di onore e credo potrebbero beneficiarne non solo i colleghi dell'università, ma anche le relazioni diplomatiche tra i nostri popoli. suggerì, mentre prendeva nota di evitare di toccare l'argomento del suicidio rituale. Aveva il sospetto che si trattasse di un eufemismo, ma preferì non indagare: la klingon aveva ragione e i medici federali avrebbero fatto quanto in loro potere per salvare la vita di qualcuno, non c'era bisogno di impelagarsi in una discussione su cosa fosse più corretto e in ogni caso Korinna non si sentiva sufficientemente esperta nell'argomento per poterlo sostenere.

Anche se non posso fare a meno di chiedermi... mi sembra che ci troviamo in sintonia almeno sulla scelta di evitare superflui artifici retorici. Penso si potrebbe utilizzare come punto di contatto per il dialogo quando capiremo meglio cosa costituisca un attacco al vostro onore... e in che modo coinvolga la vostra famiglia. aggiunse, notando che ora la diplomatica sembrava essere più tranquilla: da un lato voleva evitare di farla innervosire a tal punto da rischiare che decidesse di attaccarla, dall'altra Korinna era consapevole di quanto fosse fondamentale recuperare quante più informazioni possibile da quella conversazione ed intendeva mantenere l'intero dialogo quanto più possibile vicino alla sottile linea che separava una conversazione gradevole che non avrebbe portato a niente da una potenzialmente pericolosa, ma che le avrebbe consentito di scoprire qualcosa di utile per futuri contatti.

Ad ogni modo mi assicurerò che all'università vengano messi al corrente. si premurò, reagendo con un'occhiata sorpresa quando la klingon trasferì sul terminale un elenco di navi non mi aspettavo facessero tanto in fretta, li ringrazi anche da parte mia si premurò, sorseggiando distrattamente dal boccale che aveva davanti mentre inoltrava l'elenco delle navi al proprio PADD per vedere se ci fosse qualche corrispondenza. Strano... borbottò, quando il dispositivo non fornì alcun nominativo. Osservò il PADD silenziosa per un istante, poi fece una nuova ricerca. Ah. Penso di averlo trovato... disse incerta ... Jor Erulen. E' l'unico a non aver dichiarato la propria assegnazione, se le informazioni del capitano Dax sono corrette deve per forza trattarsi di lui. disse, prendendosi un momento per riflettere. ... qui risulta che abbia una sorella, può mettermi in contatto con lei? chiese Korinna, certa che la donna avrebbe saputo dirle su che nave fosse imbarcato.
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Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Ritengo che l'opzione migliore sarebbe affiancarle uno dei nostri ufficiali scientifici specializzati in quel campo. Rispose, alla richiesta di informazioni più complete sulla cultura klingon. Non erano molti gli antropologi e i sociologi tra la sua gente, ma c'erano uno o due colleghi che avrebbe potuto raccomandare per quell'incarico. Non avranno il vantaggio di essere mezzosangue o di avere conoscenze pregresse sulla società federale, ma sono sicuramente i più adatti a spiegare le peculiarità della cultura klingon. Seeth non poteva dirsi esperta in tradizioni klingon: a causa dei suoi studi diplomatici aveva competenze in tal proposito superiori a quelle di un comune cittadino imperiale, ma le sue conoscenze erano comunque ben lungi da quelle di uno studioso specializzato. Poteva dare a Suder dei consigli per evitare il più possibile gaffe culturali ma difficilmente sarebbe riuscita a spiegare le intricatezze del concetto d'onore in modo tale che fossero comprensibili a qualcuno appartenente ad una società pacifista.

Le successive parole della betazoide la misero un po' in difficoltà, in quanto quello era un argomento che non era sicura di voler toccare. Portò alle labbra il suo boccale, assaporando il gusto famigliare della warnog mentre rifletteva. Avrebbe potuto rimandare anche quel punto al suo collega ma farlo avrebbe potuto danneggiare le relazioni diplomatiche fino a quel momento instauratasi. Come le ho accennato, l'onore è tutto per un klingon. Esordì, posando il boccale sul tavolo. Drogarsi non è onorevole, in quanto la droga altera percezioni, pensieri e azioni. Se si considera che l'onore di un klingon è legato non solo alle proprie azioni ma anche a quelle della propria famiglia e del proprio clan, un parente che ha fatto uso di San è sufficiente per macchiare l'onore di un guerriero. Vista l'attuale diffusione della droga, non sono sicura che ci sia qualcuno nell'Impero che non sia stato toccato da questo... spiacevole incidente. Potevano mettere in cura i drogati, potevano costringerli a disintossicarsi, ma non sarebbe stato semplice recuperare il loro onore e quello della loro famiglia. E questa è la ragione principale per cui l'Impero ha reagito pesantemente a questa vicenda. La droga San può essere considerata un attacco deliberato alla nostra società e alla nostra flotta.

Per un attimo Seeth temette che il confronto tra i dati forniti dall'Intelligence e quelli in possesso del governo betazoide non avesse prodotto risultati. Per fortuna alla fine un nome venne fatto, per quanto non ci fossero vere e proprie certezze sulla sua presenza in loco ma solo indizi circostanziali. Certo, si senta libera di contattarla. Non era sicura di come avrebbe reagito la sorella di Erulen ad essere chiamata da una nave klingon ma probabilmente non ci sarebbero stati problemi fin tanto lei non fosse comparsa sullo schermo. Mi dia solo il tempo di... ecco, ora è autorizzata a far chiamate esterne.
#18

Korinna Suder

Betazoid

Le sarei immensamente grata se ciò fosse possibile rispose Korinna, accogliendo con piacere l'idea di poter approfondire l'argomento culturale. Era ben consapevole delle difficoltà che avrebbe comportato, ma sapeva anche che l'equilibrio tra la Federazione e l'Impero era sempre stato estremamente delicato e comprendere meglio le tradizioni klingon, se loro fossero stati disposti a condividerle, avrebbe potuto consentire grandi passi avanti nelle relazioni diplomatiche reciproche. Anche se a sentire la Rahnaz sembravano esserci delle differenze incolmabili tra le loro culture, era certa che questo non avrebbe pregiudicato necessariamente la possibilità di giungere ad un accordo non solo per quella specifica situazione, ma anche più in generale per le relazioni con la Federazione.

Fu solo quando la collega le accennò a quella che era realmente la portata della loro cultura dell'onore che Korinna cominciò a realizzare che c'erano dei dettagli non ininfluenti che non aveva considerato riguardo alla situazione attuale ... e qualunque cosa faremo per cercare di aiutarvi sarà troppo poco e troppo tardi intuì. Per la mia gente non c'è relazione tra quanto compiuto da un individuo e l'onore della sua famiglia, piuttosto... tendiamo a rispettare maggiormente l'antichità del lignaggio. La nostra classe nobiliare, che gode di massimo rispetto, è costituita dai membri delle Venti Case, con un complesso sistema che le ordina in base a quanto indietro nel tempo è possibile rintracciarne le origini. spiegò ... inoltre non giudicheremmo come piena responsabilità di un individuo quanto commesso in uno stato di alterazione, cosa che ci riporta alla mia affermazione di prima. Per noi una persona emotivamente compromessa non gode del pieno controllo sulle proprie azioni e di conseguenza non ne è del tutto responsabile. Nel sistema giudiziario della Federazione si verificano talvolta casi in cui colpe anche gravi possono essere condonate se si riscontra che chi le ha commesse, in quel momento, "non era se stesso". Immagino che anche questo si rivelerà un problema quando saremo chiamati a giudicare i colpevoli di questa storia. chiarì per dovere di cronaca.

Korinna attese un istante di essere abilitata ad effettuare comunicazioni, poi diede una rapida occhiata al terminale grazie per la traduzione disse, sospettando che non fosse abitudine dei Klingon utilizzare terminali in Federale standard, quanto piuttosto una cortesia che le avevano riservato. Non ci volle molto perché riuscisse ad intuire le funzionalità del terminale ed inoltrare una chiamata. La donna che le rispose dimostrava all'incirca la sua stessa età e la fissava con sguardo perplesso, probabilmente in ragione del fatto che l'aveva contattata con il codice dell'Ambasciata. Sono Korinna Suder, la chiamo per conto dell'ufficio dell'Ambasciata di Rixx. Sto cercando di rintracciare suo fratello Jor, mi risulta che sia in servizio presso la Flotta Stellare, ma non ho indicazioni riguardo alla sua assegnazione. Sa dove potrei contattarlo? si informò Korinna. La donna sospirò Piacerebbe tanto saperlo anche a me. Sono mesi che non si fa sentire... è comandante di una nave adesso... USS... SaraNova, qualcosa del genere.. A quell'affermazione Korinna sfogliò nuovamente l'elenco delle navi che aveva passato sul suo PADD, finché individuò un nome, che indicò alla Klingon. USS Saratoga? chiese per conferma. Sì. Sì... quella. Gli è successo qualcosa? Sa... non è un telepate e capisco che preferisca vivere tra altri come lui, ma gli dica che ci manca. Non lo sentiamo da settimane ormai: non ci ha mai evitato così. rispose la donna, con un misto di tristezza ed irritazione. Non che io sappia. Ha per caso notato qualcosa di strano nel suo comportamento, prima della sua partenza? si informò Korinna, sorpresa da quell'affermazione inattesa. L'altra donna si fece pensierosa no, prima della partenza no... ma dato che non si faceva sentire ho provato a chiamarlo forse due settimane fa. Non l'ho mai visto così nervoso. Ha detto che erano impegnati in una missione e era sotto pressione, ma mi creda: non sembrava nemmeno lui. Da allora non risponde neanche più alle mie chiamate. Cerchi di convincerlo a prendersi una vacanza se lo trova, gli dica che lo aspettiamo. si premurò. Certamente. Grazie per l'aiuto. rispose cordialmente Korinna, per poi chiudere la comunicazione.

La betazoide lanciò un'occhiata silenziosa al monitor. E dire che non voleva coinvolgere T'Dal! Conosco il capitano di quella nave... ed è vero che ultimamente sono stati sotto pressione. Potremmo non trovare nulla di sospetto. ragionò a voce alta. A questo punto possiamo contattare il Comando della Flotta per chiedere un incontro o posso provare a chiamare direttamente il capitano della Saratoga in via informale. Che ne pensa? chiese, sapendo che non spettava a lei sola prendere quella decisione.
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Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Seeth si segnò di contattare il piccolo Laboratorio di Antropologia della nave quando Suder si dimostrò interessata ad incontrare un esperto della cultura e della società klingon. Ascoltò con interesse la successiva spiegazione sulla società betazoide, prendendo di tanto in tanto qualche appunto. Quella era una dimostrazione di quanto non sapeva dei betazoidi e di quanto un collega antropologo sarebbe stato fondamentale in quella trattativa. Era anche la dimostrazione di come, nonostante la loro società si basasse su principi a dir poco opposti, delle similitudini rimanevano. L'antichità del lignaggio ha un grande valore anche tra noi klingon. Le ventiquattro più potenti Grandi Case possono essere considerate la nostra nobiltà. Spiegò infatti, prima che l'attenzione di Suder si spostasse sul terminale del computer e sulla sua pessima (ma comunque benvoluta) traduzione in Federale Standard. Non disse altro, lasciando che la betazoide si concentrasse sulla chiamata verso Betazed.

Ascoltò senza intervenire la conversazione tra le due betazoidi, non potendo evitare di percepire un senso di familiarità quando venne nominata la USS Saratoga. Un veloce controllo e sì, quella nave si trovava nella lista fornitole dall'Intelligence. Ciò significava che alla lista dei possibili sospettati si era appena aggiunto un ufficiale senior della flotta federale. Decisamente non una buona notizia.

Un caso di esaurimento nervoso non è sospetto in quel campo ma, considerando che abbiamo poche piste, preferirei non escludere questa a priori, per quanto possa apparire improbabile. Rispose, una volta che la chiamata si fu conclusa. La pista che l'aveva portata a Darona si era rivelata un parziale buco nell'acqua, in quanto i betazoidi erano stati coinvolti a loro insaputa in quella faccenda. La pista che portava alla Stazione Orion era flebile ma aveva comunque intenzione di seguirla, se mai fosse arrivato il permesso per attraccare ed interrogare lo scienziato in questione. La pista che portava alla Saratoga non solo era altrettanto flebile ma era anche decisamente più problematica. Difficile dire se avrebbe portato a qualcosa ma non c'era altra scelta che provare.

Se volessimo iniziare un'indagine sul comandante Erulen, non potremo esimerci dal contattare il vostro Comando della Flotta e chiedere le dovute autorizzazioni. L'idea non le andava esattamente a genio in quanto contattare il Comando avrebbe significato coinvolgere le due flotte, ma c'era un limite a quanto potevano fare in via informale. Certamente un primo, più informale, contatto col capitano della Saratoga potrebbe aiutarci a comprendere se proseguire in questa direzione o meno. Che Erulen centrasse o meno, se avessero coinvolto immediatamente il Comando difficilmente sarebbero riuscite a parlare con lui o col suo ufficiale comandante. Lascio la scelta a lei, considerando che si tratta di una sua conoscente. Disse infine, pronta ad offrire nuovamente l'utilizzo del sistema di comunicazione della Kal'Ruq se, come sperava, la betazoide avesse deciso di provare a contattare informalmente la Saratoga.
#20

Korinna Suder

Betazoid

Korinna esitò un istante: l'idea di coinvolgere T'Dal in quella questione non le piaceva, non perché non si fidasse delle capacità dell'amica, ma perché sapeva che il suo lavoro la teneva già troppo vicina al suo limite di sopportazione anche senza aggiungere ulteriori problemi... e essere fonte di ulteriori grattacapi non era esattamente un regalo che le piacesse fare ad un'amica. D'altra parte c'era anche una seconda possibilità, ovvero che in due parole T'Dal riuscisse a scagionare il comandante dai loro sospetti. In quel caso avrebbe potuto risparmiarle una chiamata ufficiale da parte del Comando, la burocrazia che questo avrebbe comportato, e gli interrogatori che ne sarebbero seguiti. Proviamo anche questa decise ... alla peggio avremo fatto una buona azione ricordando al comandante che ha una famiglia oltre a un lavoro. disse Korinna con un sottile tono di disapprovazione, per poi prendere un altro sorso dal proprio boccale mentre armeggiava nuovamente con il terminale. Quello di scordarsi di chi avevano lasciato a casa era un atteggiamento che aveva riscontrato diverse volte tra i membri della Flotta... uno che non riusciva a condividere e che amava sottolineare non appena, come in quel caso, sembrava creare problemi.

Ancora una volta decise che fosse più prudente tenere l'equipaggio e la Flotta all'oscuro di quella comunicazione ed applicò un codice di sicurezza 47 alla chiamata. In tal modo non sarebbe stata registrata dai terminali, ma soprattutto sarebbe stata riservata esclusivamente al capitano: far sapere all'intero equipaggio che stava chiamando da un vascello klingon non sembrava un'idea particolarmente brillante, specialmente se qualcuno tra loro fosse effettivamente stato coinvolto nell'intera questione.

@T'Dal a te.
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