25-07-2023, 09:01 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna era perfettamente consapevole di non essere in vacanza: sapeva che l'aiuto che aveva dato ai Klingon fino a quel momento era l'unica ragione per cui avessero accettato la sua richiesta di asilo e che doveva essere grata per quella cabina che le era stata assegnata dal riluttante capitano della Kal'Ruq. Era un lusso di cui non tutti a bordo potevano godere e sapeva che questo aveva scatenato qualche malumore. D'altra parte, al momento, quella non era la prima delle sue preoccupazioni. Le condizioni del comandante Erulen non erano affatto buone: i tentativi della dottoressa Roc di ricostruire con lui l'accaduto si erano rivelati infruttuosi e la mente dell'uomo sembrava sempre più frammentata, tanto che i suoi resoconti ricordavano ormai più i vaneggiamenti di un folle che la svolta che avevano sperato. E' meglio fare una pausa decise, spostando lo sguardo sulla dottoressa ... insistendo ancora rischierei di causargli danni permamenti e non otterremmo le informazioni di cui abbiamo bisogno. spiegò in direzione del capitano Khemara. Il klingon storse il naso a quelle parole, grugnendo qualcosa che il traduttore si rifiutò di ripetere, ma che non suonava come un ringraziamento.
Capitano, so che non è un buon momento... azzardò Korinna ... ma ho bisogno di contattare la Saratoga disse, determinata ad ottenere ciò che voleva, anche se per farlo avesse dovuto sfidare a combattimento il comandante in persona. Si trattava di una questione che le stava estremamente a cuore, ben più della sua stessa vita. Non si dimentichi che è un'ospite qui a bordo, console Suder la avvertì il capitano, seccato dall'intera situazione: non solo non erano ancora riusciti a scoprire niente di utile, ma si erano ritrovati con un'aliena arrogante tra i piedi. Se non fosse stato per l'insistenza del loro ufficiale diplomatico e la promessa di poter svelare ciò che si celava nella mente del loro ostaggio, quella donna mai sarebbe salita sulla sua nave. Il fatto che non stessero concludendo niente di utile, poi, non deponeva certo a suo favore.
Farò quanto ho promesso garantì Korinna, con più convinzione di quanta realmente ne avesse in quel momento ... ma prima devo parlare con il capitano T'Dal. si impuntò. Il klingon si avvicinò al terminale sul tavolo dell'infermeria, digitando qualcosa che Korinna sperò fosse un codice di chiamata, ma i caratteri klingon che aveva imparato a riconoscere erano troppo pochi per riuscire a capire cosa stesse facendo sul terminale. Tienila d'occhio intimò il klingon in direzione dell'ufficiae medico della Kal'Ruq ... ecco la sua chiamata, Suder. Ma se entro stasera non avrò qualche risultato da poter riferire ai miei superiori, comincerò a pensare che vi state prendendo gioco di noi. aggiunse in direzione di Korinna, in una minaccia non esattamente velata. La betazoide, tuttavia, non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo nel vedere che il capitano aveva finalmente accolto la sua richiesta di contattare la Saratoga.
Capitano, so che non è un buon momento... azzardò Korinna ... ma ho bisogno di contattare la Saratoga disse, determinata ad ottenere ciò che voleva, anche se per farlo avesse dovuto sfidare a combattimento il comandante in persona. Si trattava di una questione che le stava estremamente a cuore, ben più della sua stessa vita. Non si dimentichi che è un'ospite qui a bordo, console Suder la avvertì il capitano, seccato dall'intera situazione: non solo non erano ancora riusciti a scoprire niente di utile, ma si erano ritrovati con un'aliena arrogante tra i piedi. Se non fosse stato per l'insistenza del loro ufficiale diplomatico e la promessa di poter svelare ciò che si celava nella mente del loro ostaggio, quella donna mai sarebbe salita sulla sua nave. Il fatto che non stessero concludendo niente di utile, poi, non deponeva certo a suo favore.
Farò quanto ho promesso garantì Korinna, con più convinzione di quanta realmente ne avesse in quel momento ... ma prima devo parlare con il capitano T'Dal. si impuntò. Il klingon si avvicinò al terminale sul tavolo dell'infermeria, digitando qualcosa che Korinna sperò fosse un codice di chiamata, ma i caratteri klingon che aveva imparato a riconoscere erano troppo pochi per riuscire a capire cosa stesse facendo sul terminale. Tienila d'occhio intimò il klingon in direzione dell'ufficiae medico della Kal'Ruq ... ecco la sua chiamata, Suder. Ma se entro stasera non avrò qualche risultato da poter riferire ai miei superiori, comincerò a pensare che vi state prendendo gioco di noi. aggiunse in direzione di Korinna, in una minaccia non esattamente velata. La betazoide, tuttavia, non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo nel vedere che il capitano aveva finalmente accolto la sua richiesta di contattare la Saratoga.
@T'Dal