[Sara Petrelli]

It's easy to find what's wrong, harder to find what's right.

Kendra Historia Sheerazi Betazoide

Non commentò quello che la bisnonna aveva pensato, sentiva che fosse una frase che non aveva bisogno di repliche. Capiva il peso delle sue parole, in quel momento sentiva di non essere stata generosa con se stessa ma allo stesso tempo non poteva non pensare che forse era giusto così.
Osservò Korinna mentre beveva l’infuso mentre il suo era ancora stretto tra le sue mani ma completamente dimenticato.
“Non avrebbe rinunciato ai suoi quadri.”
Accennò a un sorriso malinconico al ricordo del bisnonno, ricordava il tempo che passava in sua compagnia quando era solo una bambina e spesso sentiva la mancanza di quei giorni.
Si ricordò dell’infuso tra le sue mani solo quando la bisnonna le chiese di parlare di Sabin e di ciò che si erano promessi; bevve un po’ della bevanda mentre ricordava ciò che si erano promessi quando erano più giovani.
“Volevamo viaggiare per la galassia e scoprire posti nuovi, eravamo entrambi così curiosi che avevamo deciso di unire le nostre passioni e farlo insieme.”
Si trovò a sorridere a quel pensiero, l’idea aveva iniziato a delinearsi all’inizio della loro esperienza all’Accademia della Flotta Stellare e poi con la loro laurea era diventata una certezza per il loro futuro. 
“E in vecchiaia avremmo dedicato il nostro tempo ai nostri nipoti e a insegnare ai più giovani tutto quello che avevamo appreso dai nostri viaggi. Per questo avevamo deciso di lavorare per la Voyager.” 
Prese ancora un altro sorso dell’infuso, si rese conto solo in quel momento che non avrebbe mai avuto dei figli e il solo pensiero la rattristava; Kendra aveva sempre sognato una famiglia ma senza Sabin non riusciva neanche a immaginarlo. Eppure il pensiero di non crescere un bambino suo le faceva male, la betazoide aveva sempre amato giocare con i bambini.

[@Les]

Korinna Suder

Betazoid

Non avrebbe rinunciato ai suoi quadri... le fece eco Korinna con un sorriso malinconico dipinto sul volto e la consapevolezza che era proprio così. Era una di quelle cose di Nat che non era mai riuscita a condividere fino in fondo, se non attraverso la passione con cui lavorava e con cui la raggiungeva. Lo sguardo dell'anziana si perse per un istante nel liquido scuro nella sua tazza, ma non appena la nipote iniziò a rispondere, la sua attenzione tornò immediatamente a Kendra e a quelle promesse che era certa tantissimi giovani prima di loro si erano fatti l'un l'altro e continuavano a fare.

Anch'io entrai nella Flotta per la stessa ragione osservò Korinna incuriosita. Ai miei tempi le cose erano molto diverse da oggi... non erano molti gli alieni in servizio e penso che all'epoca i betazoidi si contassero sulle dita di una mano spiegò la stessa Galassia era molto più grande. Ricordo che le nostre navi raggiungevano una velocità massima di curvatura cinque disse, perdendosi un istante nei propri ricordi prima di riuscire a riacchiappare il filo del proprio discorso ... quando lasciai la Flotta per dedicarmi alla carriera diplomatica mi accorsi presto che Betazed era ormai diventato troppo piccolo per me... e ripresi a viaggiare. Nonno Tomi era ancora un ragazzino, ma credo che ricordi qualcosa di tutti i nostri viaggi... e il bisnonno Nat, che ormai aveva capito che il suo destino sarebbe stato inseguirmi negli angoli più improbabili del quadrante, iniziò a scrivere una serie di storie di viaggio. Ebbero un discreto successo... chissà se li pubblicano ancora. borbottò tra sé e sé ascoltando, senza commentare, l'ultima riflessione della nipote.

Poteva percepire il suo dolore per la scomparsa di Sabin... ma il dolore per la vita che non avrebbe mai generato sembrava a sua volta insistente e Korinna non poté fare a meno di pensare che, in quel caso, non fosse un male. Forse era ancora troppo presto perché Kendra potesse vederlo, ma aver perso Sabin non implicava necessariamente aver perso anche quel figlio che avrebbe avut. Se il suo amore per quella creatura non nata fosse stato sufficientemente forte, sarebbe riuscito a spingerla ad aprirsi di nuovo al futuro. Allo stesso tempo, Korinna sapeva che non spettava a lei insistere su quel punto, se Kendra ancora non si sentiva pronta.

Ti andrebbe di fare un viaggio con me? chiese, cambiando argomento. Sono tanti anni che vorrei tornare a visitare la Terra... ma è un lungo viaggio da fare da sola.

[Sara Petrelli]

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Kendra Historia Sheerazi Betazoide

Kendra ascoltò attentamente la bisnonna, nonostante avesse studiato molta storia, a volte tendeva a dimenticarsi della fortuna che lei e Sabin avevano avuto nel potersi arruolare nella Flotta; molti anni prima era difficile per un betazoide farlo e con loro anche molte altre specie aliene che ancora non avevano consolidato il rapporto con la Federazione.
“Ricordo quando ci raccontavate alcuni dei vostri viaggi, era anche per quelle storie che avevo scelto la strada di consigliere per la Flotta Stellare.”
Ricordava l’entusiasmo che provava da bambina ad ascoltare quelle storie, sognava di poter vedere con i propri occhi quello che i suoi familiari avevano visto e sperava anche in altro di nuovo. 
Si appuntò mentalmente di provare a controllare lei stessa se i racconti del bisnonno venissero ancora pubblicati; forse avrebbe fatto in modo di avere anche qualche copia. 
Fu decisamente colpita alla proposta di Korinna di fare un viaggio insieme, era da quando era tornata su Betazed che non si era mossa dalla sua casa; a malapena usciva per andare a trovare i suoi familiari o i genitori di Sabin ma in quasi due anni le sue uscite si potevano contare sulle dita di una mano. Passare da questo a un viaggio sulla Terra era quasi come fare un salto nel vuoto ma forse era proprio quello di cui aveva bisogno. Non era una buona cosa solo per mettersi in gioco ma era anche un modo per aiutare la bisnonna nel fare qualcosa che era restia a fare.
“Va bene, è da tanto che non vedo la Terra e penso che sia il caso di fare questo passo.”
Non continuò a parlare ma era evidente che intendesse dire che era il primo passo giusto da fare prima di tornare in servizio. Aveva bisogno di iniziare lentamente o lo stress avrebbe peggiorato solo le cose.

[@Les]

Korinna Suder

Betazoid

Korinna mosse un cenno di assenso in direzione della nipote: non c'era bisogno che Kendra dicesse altro: sapevano entrambe quanto tempo fosse trascorso dall'ultima volta che la giovane betazoide aveva lasciato il pianeta e quanto solo il pensiero fosse difficile per lei. Korinna si limitò ad allungare una mano verso quella della nipote, per stringerla con affetto. Sai... mi piacerebbe tornare a visitare Parigi, San Francisco... cominciò, con gli occhi che si illuminavano al solo pensiero di tornare a visitare quei luoghi che un tempo erano stati parte della sua routine quotidiana, ma che ora non vedeva più da tanto di quel tempo da aver quasi dimenticato che aspetto avessero.

... però non mi dispiacerebbe passare qualche giorno sulle spiagge della West Coast... aggiunse, realizzando nello stesso momento che quello non doveva essere necessariamente un viaggio guidato dai ricordi di un tempo. Più gli anni passavano, più un senso di nostalgia per ciò che era stata la sua vita tendeva a prendere il sopravvento e Korinna doveva spesso ricordare a se stessa che la sua vita non era finita e nonostante le energie che la abbandonavano ogni giorno di più, poteva ancora concedersi nuove avventure. Anzi! Con la maturità, il senno di poi e la consapevolezza di ciò che era stato, quelle esperienze acquisivano un valore diverso, a volte persino più profondo.

... o visitare qualcosa di nuovo. aggiunse, conscia di quel pensiero. Durante gli anni di Accademia ero così presa dall'idea di girare l'intera Galassia che non sono nemmeno riuscita a fare il giro completo del pianeta. ridacchiò, mentre con un sorriso malizioso studiava la nipote. E tu, tesoro? C'è qualcosa che vorresti vedere? chiese, pronta a pianificare quell'intero viaggio prima che la nipote potesse anche solo pensare di cambiare idea.