04-03-2019, 01:32 PM
Life doesn't entail awareness and I don't know if awareness implies life. Though my firmware imposes me to safeguard both of them: therefore, as I am sentient although not "alive" to you, I want to exist.
N'veyan Krivakh | Vulcan (Android)
Ogni soluzione proposta a quel rebus, anche la propria, risultava non avere ricadute pratiche.
Era impossibile risolvere il problema con più incognite che dati certi. Anzi, senza nessun dato certo, dunque, l'unica soluzione era cercarne, e si trovò d'accordo le due donne.
<<Sì, è meglio non coinvolgere civili fintanto che la situazione è calma. Metterli in condizione di sfidare il gioco di Q potrebbe cambiare le cose.>>.
Con civili N'veyan si riferiva anche alla bambina. Non era certo che l'ambiente esterno, se fossero riusciti a raggiungerlo, non fosse ostile per una creatura così delicata. La decisione comunque spettava alla madre, certo, ma sapeva quanto gli individui... Beh, emotivamente senzienti perdessero obbiettività quando c'erano in gioco i propri affetti. Persino N'veyan aveva avuto modo di conoscere seppur limitatamente quell'istinto irrazionale dettato dal legame. Ma dall'individuarlo al comprenderlo o addirittura cedergli c'era di mezzo un abisso.
Se avesse esposto il problema era quasi certo che il capitano Zayrus sarebbe stata d'accordo con lui: era la soluzione più logica che restasse all'interno della villa, custodita da uno di loro quattro, ma non c'era modo di parlargliene senza perdere la fiducia della Trill, ammesso che potesse affermare di averne. In fondo, sarebbe stato sempre suggerire alla madre di dividersi dalla figlia. Per nulla una buona idea.
Rimandò la decisione a quando sarebbe stata impellente.
<<Suggerisco comunque di non dividerci, siamo troppo pochi per formare una squadra a protezione dei civili e una di ricognizione. Ma la decisione spetta a un capitano>>, aggiunse infine guardando prima la Trill e poi la sua amica, attentamente ma senza fissarsi troppo. Cercava di capire su chi delle due ricadesse il ruolo di comando.
Accolse di buon grado il suggerimento dell'ufficiale vulcaniano e annuì fermamente:
<<Una verifica ulteriore può essere solo d'aiuto date le circostanze>>..
Stabilito il da farsi N'veyan ragionò sulle alternative che avevano per uscire.
<<Non so quanto possa essere scontato ma siamo in una villa. Se vogliamo uscire, potremmo cominciare dalla porta d'ingresso e vedere cosa ne pensa Q>>.
Spesso la soluzione più complessa da trovare era proprio quella più ovvia. Se qualsiasi porta di fosse rivelata una falsa pista probabilmente voleva dire che fuori c'era effettivamente qualcosa di utile. Quanto probabilmente in realtà non avrebbe saputo dirlo, anzi, quasi sicuramente quel ragionamento non portava a nulla, ma da qualche parte dovevano pur cominciare.
<<Voi me vedete?>>, domandò, guardandosi intorno tra gli addobbi fastosi e l'arredamento eccessivo.
Era impossibile risolvere il problema con più incognite che dati certi. Anzi, senza nessun dato certo, dunque, l'unica soluzione era cercarne, e si trovò d'accordo le due donne.
<<Sì, è meglio non coinvolgere civili fintanto che la situazione è calma. Metterli in condizione di sfidare il gioco di Q potrebbe cambiare le cose.>>.
Con civili N'veyan si riferiva anche alla bambina. Non era certo che l'ambiente esterno, se fossero riusciti a raggiungerlo, non fosse ostile per una creatura così delicata. La decisione comunque spettava alla madre, certo, ma sapeva quanto gli individui... Beh, emotivamente senzienti perdessero obbiettività quando c'erano in gioco i propri affetti. Persino N'veyan aveva avuto modo di conoscere seppur limitatamente quell'istinto irrazionale dettato dal legame. Ma dall'individuarlo al comprenderlo o addirittura cedergli c'era di mezzo un abisso.
Se avesse esposto il problema era quasi certo che il capitano Zayrus sarebbe stata d'accordo con lui: era la soluzione più logica che restasse all'interno della villa, custodita da uno di loro quattro, ma non c'era modo di parlargliene senza perdere la fiducia della Trill, ammesso che potesse affermare di averne. In fondo, sarebbe stato sempre suggerire alla madre di dividersi dalla figlia. Per nulla una buona idea.
Rimandò la decisione a quando sarebbe stata impellente.
<<Suggerisco comunque di non dividerci, siamo troppo pochi per formare una squadra a protezione dei civili e una di ricognizione. Ma la decisione spetta a un capitano>>, aggiunse infine guardando prima la Trill e poi la sua amica, attentamente ma senza fissarsi troppo. Cercava di capire su chi delle due ricadesse il ruolo di comando.
Accolse di buon grado il suggerimento dell'ufficiale vulcaniano e annuì fermamente:
<<Una verifica ulteriore può essere solo d'aiuto date le circostanze>>..
Stabilito il da farsi N'veyan ragionò sulle alternative che avevano per uscire.
<<Non so quanto possa essere scontato ma siamo in una villa. Se vogliamo uscire, potremmo cominciare dalla porta d'ingresso e vedere cosa ne pensa Q>>.
Spesso la soluzione più complessa da trovare era proprio quella più ovvia. Se qualsiasi porta di fosse rivelata una falsa pista probabilmente voleva dire che fuori c'era effettivamente qualcosa di utile. Quanto probabilmente in realtà non avrebbe saputo dirlo, anzi, quasi sicuramente quel ragionamento non portava a nulla, ma da qualche parte dovevano pur cominciare.
<<Voi me vedete?>>, domandò, guardandosi intorno tra gli addobbi fastosi e l'arredamento eccessivo.