01-12-2022, 07:29 PM
Role per @@Les
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon
Darona, il sesto pianeta del Sistema Betazoide, si mostrò in tutto il suo splendore mentre la navetta klingon gli si avvicinava. Seduta sul sedile del copilota, Seeth osservò con interesse le tante macchie verdi che costellavano la sua superficie. Era troppo lontana per poter comprendere esattamente cosa fossero ma, trattandosi di un pianeta agricolo, poteva teorizzare che almeno alcune di esse fossero composte da serie di campi. Campi che erano il motivo per cui aveva lasciato lo spazio dell'Impero Klingon per quell'imprevista gita turistica.
Mettere piede nella Federazione Unita dei Pianeti era un rischio, Seeth lo sapeva bene. I trill non erano degli idioti e la Commissione Simbiosi sicuramente sospettava dove fosse finito un certo simbionte. Eppure, la klingon dubitava che sarebbero arrivati a rapire un diplomatico straniero durante una delicata trattativa. Non se volevano evitare lo scoppio di una guerra, almeno. Una guerra a cui i guerrieri klingon avrebbero dato volentieri il benvenuto.
Alle volte Seeth si chiedeva per quale ragione fosse diventata una diplomatica: il klingon standard trattava a calci e pugni, non con le parole. Che fosse tutta colpa del DNA trill ereditato dalla madre? O del simbionte Sef? Qualunque fosse la ragione, non si era mai veramente pentita di essere diventata un ufficiale diplomatico. C'erano stati momenti di crisi, non poteva negarlo. Momenti, come l'attuale, in cui era stata quasi tentata di iniziare quello che la sua defunta madre avrebbe definito un "combattivo negoziato". Si tratta di una citazione da un qualche vecchio film terrestre ma le era rimasta impressa: come klingon, l'idea di un negoziato con la bat'leth (la spada laser non sarebbe stata culturalmente accettabile) non le dispiaceva troppo. Soprattutto quando il suo stesso padre era stato ricoverato a causa di quella dannata droga betazoide!
Il ricovero del padre era stato uno dei motivi per cui si era interessata a quel caso. Come ufficiale diplomatico della IKS Kal'Ruq, non sarebbe stato suo dovere occuparsi del circolo di una nuova droga all'interno dello spazio imperiale quindi si era cominciata ad informare solo quando il caso l'aveva colpita personalmente. Scoprire che uno degli arrestati, il corriere che si occupava del trasporto delle materie prime, era un trill l'aveva portata ad offrirsi volontaria. Un trill era coinvolto e suo padre era tra i colpiti? Ora sapeva che era stata solo paranoica, ma in quel momento era arrivata a sospettare che l'obiettivo fosse lei. Invece dell'ennesima interferenza della Commissione Simbiosi, la droga si era rivelata opera dei betazoidi. Era ironico che proprio il sistema solare che vantava criminalità zero fosse il fulcro di un cartello della droga.
Betazoidi. Chissà che scuse si inventeranno. Pensò mentre l'uomo di fianco a lei, ricevute le necessarie autorizzazioni, cominciava le manovre di atterraggio. Sotto la sua esperta guida, la navetta sorvolò le Montagne Jarkana per poi atterrare nello spazioporto appena fuori l'omonima capitale.
Mettere piede nella Federazione Unita dei Pianeti era un rischio, Seeth lo sapeva bene. I trill non erano degli idioti e la Commissione Simbiosi sicuramente sospettava dove fosse finito un certo simbionte. Eppure, la klingon dubitava che sarebbero arrivati a rapire un diplomatico straniero durante una delicata trattativa. Non se volevano evitare lo scoppio di una guerra, almeno. Una guerra a cui i guerrieri klingon avrebbero dato volentieri il benvenuto.
Alle volte Seeth si chiedeva per quale ragione fosse diventata una diplomatica: il klingon standard trattava a calci e pugni, non con le parole. Che fosse tutta colpa del DNA trill ereditato dalla madre? O del simbionte Sef? Qualunque fosse la ragione, non si era mai veramente pentita di essere diventata un ufficiale diplomatico. C'erano stati momenti di crisi, non poteva negarlo. Momenti, come l'attuale, in cui era stata quasi tentata di iniziare quello che la sua defunta madre avrebbe definito un "combattivo negoziato". Si tratta di una citazione da un qualche vecchio film terrestre ma le era rimasta impressa: come klingon, l'idea di un negoziato con la bat'leth (la spada laser non sarebbe stata culturalmente accettabile) non le dispiaceva troppo. Soprattutto quando il suo stesso padre era stato ricoverato a causa di quella dannata droga betazoide!
Il ricovero del padre era stato uno dei motivi per cui si era interessata a quel caso. Come ufficiale diplomatico della IKS Kal'Ruq, non sarebbe stato suo dovere occuparsi del circolo di una nuova droga all'interno dello spazio imperiale quindi si era cominciata ad informare solo quando il caso l'aveva colpita personalmente. Scoprire che uno degli arrestati, il corriere che si occupava del trasporto delle materie prime, era un trill l'aveva portata ad offrirsi volontaria. Un trill era coinvolto e suo padre era tra i colpiti? Ora sapeva che era stata solo paranoica, ma in quel momento era arrivata a sospettare che l'obiettivo fosse lei. Invece dell'ennesima interferenza della Commissione Simbiosi, la droga si era rivelata opera dei betazoidi. Era ironico che proprio il sistema solare che vantava criminalità zero fosse il fulcro di un cartello della droga.
Betazoidi. Chissà che scuse si inventeranno. Pensò mentre l'uomo di fianco a lei, ricevute le necessarie autorizzazioni, cominciava le manovre di atterraggio. Sotto la sua esperta guida, la navetta sorvolò le Montagne Jarkana per poi atterrare nello spazioporto appena fuori l'omonima capitale.