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TSE Heghlu'meH QaQ jajvam!
#21

Le informazioni all'interno del PADD non sono di certo esaurienti. Ci sono delle informazioni sulla colonia QiV'ol, dalla sua data di fondazione (all'incirca negli anni 2330), alla sua struttura e al suo numero di abitanti. Non avendo particolare importanza né militare (se non per la sua posizione) né mineraria, la colonia non è pesantemente armata e la maggior parte dei suoi abitanti sono civili. Per quanto riguarda Tezwa, il pianeta conquistatore, le informazioni sono ancora più basilari. Il pianeta e i suoi abitanti non fanno parte della Federazione Unita dei Pianeti, ma possono essere considerati suoi alleati, e il governo tezwano non ha - o almeno, non dovrebbe avere - tecnologia bellica atta a risultare una minaccia per l'Impero o anche solo per la colonia. Allegate ai dati ci sono anche le informazioni inviate dalla IKS Hor'Cha, tra cui la registrazione dalla rivendicazione dall'attacco da parte del governo tezwano: comunicazione nella quale il primo ministro Kinchawn dichiara di aver riconquistato QiV'ol in quanto proprietà di Tezwa, e accusa l'Impero Klingon di aver distrutto cinquant'anni prima la sonda inviata dal suo governo su QiV'ol prima della fondazione della colonia klingon.

Collegandosi al computer della nave tramite il terminale del suo alloggio, Surn non ha difficoltà ad accedere ai dati sulla IKS Hor'Cha. Battlecruiser di classe K'mirra, la Hor'Cha aveva a bordo 525 guerrieri ed era armata con dieci distruttori e otto tubi lanciasiluri (siluri fotonici). Nel rapporto dell'ultima manutenzione, la nave veniva dichiarata in ottime condizioni e ben armata. I risultati delle simulazioni, poi, dimostrano come la distruzione della nave sia incompatibile con la tecnologia tezwana, in quanto (dai dati in archivio) gli abitanti di quel pianeta non hanno navi o tecnologie belliche in grado di distruggere con facilità una nave da guerra klingon.

Dalla lista dell'equipaggio della wo'raD riesce infine a selezionare alcuni nomi di guerrieri che si sono distinti in combattimento durante le ultime missioni della nave: HiJak Bolloch, Keroth Abarsha e una donna: K'Ehleyr Erada.

Aveva appena finito di osservare la lista dell'equipaggio, quando il suo tricorder rilasciò un segnale acustico, l'avviso da lui impostato per segnalargli il termine della diagnosi di livello tre. Dalle analisi, il sistema di scudi, le armature, il sistema di occultamento e la rete energetica della wo'raD erano pienamente funzionanti.
#22

K'Nosso Surn

Klingon

Surn era sollevato dal vedere i risultati delle diagnosi, ma un guerriero come lui non era mai soddisfatto e non era capace di fidarsi nemmeno del proprio operato. Quindi sfiorò il comunicatore ed indirizzò una chiamata all'ingegnere capo della nave, di cui ignorava il nome, per ora:
"Ingegnere, sono l'ufficiale Surn. Vorrei vederla il prima possibilie, mi comunichi la sua posizione o mi raggiunga nel mio alloggio" era sintetico, ma aveva intenzione di far analizzare ancora più approfonditamente i sistemi essenziali della nave. Qualcuno lo avrebbe definito eccessivo, altri pazzo od addirittura superfluo, ma nel suo lavoro questi aggettivi erano sinonimo di onore, efficienza e funzionalità: non si poteva morire dignitosamente con una lama arrugginita, con un'arma malfunzionante od una nave difettosa nello stesso modo in cui il corpo di un guerriero doveva essere pronto e temprato dalla battaglia, questo era il suo codice ed il suo credo.
Memorizzò in nomi dei tre guerrieri proposti dalla sua ricerca sul suo CDB dell'alloggio ed aprì una scheda per ogni membro in modo da poterle visionare appena possibile, anche se avrebbe testato personalmente quei guerrieri appena si sarebbe presentata l'occasione.
Mentre attendeva risposta dall'ufficiale ingegnere si dilettò a stillare una lista di pensieri circa la missione:

  1. la IKS Hor'Cha era una nave da guerra ed era stata stranamente sopraffatta da forze nemiche con una facilità allarmante
  2. i tezwani non avevano una potenza di fuoco tale da affrontare l'impero
  3. era logico che avessero ricevuto aiuto per la conquista del pianeta, ma la federazione difficilmente avrebbe rischiato una guerra coi Klingon perché notoriamente propensi alla codardia ed alla pace
  4. era preferibile pensare ad un aiuto esterno, differente dalla Federazione. Forse Romulani o razze interessate a destabilizzare la fragile alleanza tra Klingon e Federazione
  5. era possibile l'impiego di armi e tecnologie sconosciute, forse anche l'occultamento sarebbe risultato obsoleto e l'equipaggio doveva essere pronto ad affrontare una minaccia ignota

Finito di scrivere inviò tutto al comandante tramite file, sicuro che le sue considerazioni erano state soppesate anche dall'ufficiale in comando.
#23

Aperakei Issarra, l'ingegnere capo della IKS wo'raD, era in sala macchine, a fare gli ultimi controlli. Stava borbottando contrariato (a voce alta, come qualsiasi buon klingon) qualcosa sul fare i controlli pre-partenza dopo la partenza della nave e su chi faceva le diagnosi sui suoi sistemi senza nemmeno pensare di avvertirlo, quando ricevette la chiamata di Surn. Dopo che le parole smisero di fuoriuscire dal suo comunicatore, l'ingegnere fece un sonoro sbuffo. Ritornò a controllare i dati del tricorder, come per dimostrare a sé stesso e a colui che stava aspettando la sua chiamata, che il suo lavoro era più importante della richiesta di un ufficiale che nemmeno conosceva, e questo suo rimandare la risposta dette il tempo a Surn di compilare i suoi appunti e di inviarli al comandante con successo. Quando infine Aperakei decise che era arrivato il momento di degnare Surn di una risposta, attivò il comunicatore. "Qui l'ingegnere capo Issarra. Mi trovo in sala macchine. Se vuole parlarmi alzi il sedere e mi raggiunga." Esclamò dunque, nella sua solita maniera rude, per poi chiudere la comunicazione e tornare al suo lavoro. Non che fosse sua intenzione essere maleducato ma, da bravo klingon, era fin troppo abituato a dire quello che gli passava per la testa.
#24

K'Nosso Surn

Klingon

Surn ascoltò la risposta dell'ingegnere e si diresse prontamente verso la sala macchine per poter parlare a Issarra. Una volta raggiunto si presentò con gli onori dell'uniforme e del rispetto meritevoli ad un guerriero klingon:
"Ingegnere, sono il guerriero K'Nosso Surn" si batté un pugno al petto "sono il nuovo ufficiale della sicurezza" precisò "il capitano ha avuto il tempo di avvisarla della nostra incombente missione?" domandò "volevo discutere con lei di alcuni aspetti molto importanti e devono essere discussi ora: prima dell'arrivo al luogo indicato" continuò senza giri di parole.
Surn non aveva idea di chi fosse questo ingegnere o di che pasta fosse fatto, ma ci sarebbe stato tempo per testare la sua preparazione guerriera: per ora si doveva accontentare di preparare chi di dovere ad una potenziale missione ad alto rischio e trovarsi impreparati davanti ad un pericolo non era certo una cosa onorevole od intelligente.
#25

All'arrivo di Surn, Aperakei lo squadrò un attimo. "Il capitano mi ha riferito ciò che è necessario che io sappia. Quando sarà il momento, la nave sarà pronta al combattimento. In realtà, lo sarebbe già in questo preciso istante, ma preferisco fare ancora qualche controllo e ritocco prima dell'arrivo a destinazione." Rispose, alle parole del guerriero, in un tono che oscillava tra l'indignato e l'orgoglioso. Perché, per quanto fosse strano per un klingon, Aperakei amava il suo lavoro quasi come amava combattere. "Di conseguenza, spero che i suoi 'aspetti' siano veramente importanti come lei dice. Non ho intenzione di perdere tempo prezioso. Di cosa ha bisogno?"
#26

K'Nosso Surn

Klingon

"Le volevo comunicare che la IKS Hor'Cha era un incrociatore da battaglia pienamente operativo. Questo significa che, escluse straordinarie negligenze dell'equipaggio, qualcosa o qualcuno è riuscito a fare breccia nei loro armamenti e difese distruggendoli con estrema facilità. Dovremmo considerare che il campo di occultamento possa essere inefficace, che gli scudi possano essere insufficenti e che il nostro armamento sia obsoleto. Mi dica: quali opzioni abbiamo considerando questo scenario e volendo evitare la distruzione?"
Mentre parlava a Surn balenò un'idea e scrisse un messaggio ad alta priorità al capitano: "ritengo che l'approccio più sicuro e discreto per la missione possa essere quello di sfruttare delle schermature naturali per la nostra presenza. Ad esempio un campo di asteroidi, un pianeta con attività elettromagnetiche od altro che riesca a coprire la nostra presenza sintanto che non analizziamo la situazione che ha portato la IKS Hor'Cha ad avere i suoi sistemi primari inefficaci. Consiglio quindi di deviare il nostro viaggio in modo da poter sfruttare un efficace effetto sorpresa che il nostro occultamento potrebbe non sortire."
Fatto questo Surn rimase in ascolto dell'ingegnere.
#27

"Mm..." Il capo ingegnere sembrò riflettere un momento sulla questione. "In un eventualità del genere servirebbe ben poco dare fondo alle nostre riserve di energia o fare ritocchi dell'ultimo momento. Per sicurezza metterò i miei uomini all'opera: tenteremo di aumentare la potenza degli scudi, ma con così poco tempo non posso promettere nulla. Potremo disattivare alcuni sistemi secondari per trasferire la loro energia agli scudi... chiederò gli appositi permessi al capitano. Per quanto riguarda il sistema di occultamento, se c'è il dubbio fondato che i nostri nemici siano in grado di superarlo, allora consiglio di evitare di utilizzarlo, preferendo la tattica all'invisibilità. Dopotutto, la IKS wo'raD è ancora dotata di un sistema di occultamento arretrato: quando il nostro campo stealth è attivo sostituisce completamente quello degli scudi. Ma noi ingegneri non veniamo mai ascoltati quando diciamo che aggiornare i sistemi è più importante di tentare di suicidarsi in combattimento. Ogni giorno è un buon giorno per morire, ma morire da stupidi sarebbe disonorevole, non trova!?"
#28

K'Nosso Surn

Klingon

"Capisco perfettamente quello che mi dice! Purtroppo per molti Klingon suicidarsi significa morire con onore, ma non c'é onore in una sconfitta vergognosa perché impreparati alla lotta!" disse con ardore.
"Faccia quello che può, sono sicuro sarà più che sufficente. Mi preoccuperò che l'aggiornamento dei sistemi di occultamento sia una priorità alla prossima occasione" terminò per poi segnare sul suo PADD una nota prioritaria a tal proposito.
"Ora mi scusi ma ho un'urgente incontro" disse picchiando il pugno destro sul petto "gloria all'Impero!" disse attendendo una risposta di commiato dall'ufficiale.

Dopo che si fossero salutati era intenzione di Surn tornare nei suoi alloggi e chiamare i guerrieri segnalati dal computer (di cui aveva salvato i nominativi) con priorità massima: voleva far loro un discorso per presentarsi e per prepararli alla missione, in modo da poter preparare le loro menti ed il loro corpo per la battaglia. Purtroppo non c'era il tempo di valutarli alla vecchia maniera e per questa volta si sarebbe fidato dei rapporti e del suo istinto.
#29

"Farò del mio meglio. Gloria all'Impero!" Rispose il capo ingegnere, come commiato, picchiando anche lui il pugno destro sul petto. Poi, Aperakei Issarra, quasi dimentico del klingon, si girò verso gli ingegneri sotto al suo comando e cominciò a sbraitare ordini. Se doveva essere tutto pronto per l'arrivo a destinazione, allora non avevano tempo da perdere.

Non ci volle molto tempo prima che i guerrieri chiamati da Surn giungessero di fronte al suo alloggio. Fu HiJak a suonare il campanello dell'alloggio per poi, una volta che la porta fu aperta, salutare Surn col caratteristico saluto klingon. Keroth, l'altro uomo del trio, gli fece un fiero cenno di saluto, mentre K'Ehleyr si limitò a squadrarlo senza mostrare particolare interesse.
#30

K'Nosso Surn

Klingon

Surn squadrò i presenti da capo a piedi con sguardo severo e ringhi vari.
"Guerrieri, oggi saremo chiamati a difendere l'onore dell'Impero e riprendere ciò che ci è stato rubato da vili ladri e codardi. Purtroppo nonostante la loro viltà non li uccida come dovrebbe essi sono stati in grado di sopraffare le nostre forze e danneggiare la nostra flotta. Non sappiamo quali vili stratagemmi o biechi sotterfugi questi codardi abbiano escogitato, ma la nostra intelligenza e coraggio ridaranno gloria al nostro amato popolo!"
Continuò a camminare su e giù per la stanza con fare orgoglioso e marziale.
"Sebbene sia mia abitudine valutare ed addestrare personalmente i membri del mio plotone voi sarete un'eccezione momentanea data la scarsità del tempo concesso. Ma su una cosa non transigo mai e voglio essere molto chiaro a proposito: il rispetto!"
Detta quella parola si fermò verso K'Ehleyr avvicinando il suo viso quasi a toccarsi
"Il saluto ad un ufficiale superiore è obbligo di ogni sottoposto ed esigo rispetto da tutti voi! E' fortunata che non ho la possibilità di spezzarla personalmente seduta stante! Lei avrà il dovere di preparare tutta l'attrezzatura di sbarco della squadra d'assalto immediatamente! Non le voglio neanche dire che mi aspetto di vedere le lame più lucide e taglienti che siano mai state forgiate dall'Impero una volta che avrà finito!"
Si allontanò leggermente dalla guerriera
"Mi aspetto da voi il massimo e vi informo che da questo momento sarete nominati "squadra K", come Kahless l'indimenticabile! Portate con orgoglio la sua iniziale e ricordate di onorare sempre il suo nome col vostro operato!"
Li squadrò ancora una volta
"Avete domande?"
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