17-06-2014, 06:23 PM
Maiek s'Rehu
Romulan
Prima di rispondere al Generale, Maiek ordinò alla squadra di preparare la navetta con cui raggiungere il Palazzo Reale e infine, rimasto solo con suo figlio Neriòs, rispose. La Tal Shiar ha scoperto un piano per uccidere l'Imperatore. Ho assunto i poteri decisionali e già disposto il necessario per trovare i congiurati, ma ho bisogno di qualcuno di fidato che crei un cordone si sicurezza intorno al Palazzo Reale e non faccia uscire nè entrane nessuno. Per questo delicato compito ho pensato a lei, Generale. A lei e al suo equipaggio, gli unici di cui sento di potermi fidare.
Terrh s'Dor
Romulan
-Palazzo Reale-
Per qualche secondo, l'Imperatore Terrh s'Dor era rimasto immobile, imbambolato. Chi aveva osato ordire un piano per ucciderlo?
Per ora la domanda era destinata a rimanere senza risposta.
Guardò gli Agenti della Tal Shiar di fronte a lui, li conosceva da molti anni, si fidava di loro, come si fidava del Presidente della Tal Shiar, Maiek s'Rehu. Era sempre stato un ottimo elemento, con un alto senso di onore e fedeltà.
Va bene, vi seguirò. Sono certo che Maiek stia facendo tutto il necessario per trovare i congiurati. L'Imperatore si alzò, non disse niente alle due Guardie che avevano il compito di proteggerlo. In questo caso, non potevano farlo.
L'edificio di massima sicurezza in cui si doveva recare era stato fatto costruire da Maiek s'Rehu, preoccupato del fatto che l'Imperatore si fosse fatto molti nemici, durante e dopo la sua ascesa al Trono. Aveva dovuto contrattare e raggiungere compromessi con alcune persone che durante la sovranità di suo padre erano stati molto importanti, aveva confermato ruoli e nomine anzichè farli uccidere, e si era guadagnato la loro lealtà.
Seguì i due Agenti nei sotterranei del Palazzo, due piani sotto la Sala del Trono c'era l'ingresso all'edificio di massima sicurezza. Un portone dello stesso metallo che l'Impero usava per costruire le migliori navi da guerra, e ai fianchi due terminali di tecnologia avanzata, con lettori di impronte digitali ed ottici. I due Agenti misero la mano sul lettore di impronte, poi misero il viso davanti quelli ottici.
Infine, si girarono verso di lui. L'Imperatore doveva pronunciare una frase concordata ai tempi della costruzione del bunker. Si posizionò tra i due terminali, e pronunciò a voce alta e chiara. Sono l'unico degno di governare.
Ci fu un momento di silenzio, poi il portone di metallo si aprì e l'Imperatore entrò.
All'interno c'erano apparecchiature di prim'ordine, tutto ciò che serviva per governare l'Impero in caso di un attacco su vasta scala.