03-12-2014, 07:03 PM
Nérios Aev s'Rehu
Vulcan/Romulan
Gettandosi a terra, Syvar era riuscito ad evitare il colpo, che era passato sopra di lui. Bloccando la caduta con le mani, il ragazzo si era mosso il più rapidamente possibile per rialzarsi, visto che rimanere a terra sarebbe stato un suicidio. Mentre tornava in posizione eretta e si girava nella direzione verso cui era arrivato lo sparo, aveva portato la mano al disgregatore, pronto ad estrarlo. Chi era stato a sparare? Che fosse stato il generale Vrih, l'unico che sembrava avere in mano un'arma? Era possibile? Poteva davvero la persona che gli aveva svelato la verità e l'aveva condotto fino a lì aver tentato di ucciderlo? In effetti, arrivato a quel punto, non sapeva più a cosa credere o a chi credere. L'unica cosa certa era che qualcuno lì dentro aveva tentato di sparargli, anche se non sapeva se per stordirlo o per ucciderlo. E la risposta su chi era l'attentatore sarebbe arrivata presto perché sicuramente qualcuno dei presenti avrebbe reagito a quel gesto. Se il generale era veramente colpevole, suo padre Maiek lo avrebbe arrestato. E viceversa sarebbe stato se fosse stato il suo padre adottivo il colpevole.
Quando Maiek iniziò a parlare, Syvar era convinto che la frase sarebbe finita con qualcosa come 'arrestate il generale' (convinzione dovuta, quasi sicuramente, alla totale fiducia che aveva risposto nei confronti del padre/presidente per tutti quegli anni, fiducia che riusciva ancora ad essere più forte dei dubbi suscitati dalle parole dello zio), tanto che le sue parole lo presero alla sprovvista. "Che diavolo...!?" Si ritrovò quindi a dire, più a sé stesso che ai presenti, mentre i sette agenti della Tal'Shiar puntavano l'arma verso di lui. Come diavolo faceva ora lui ad evitare sette dannati colpi? Nonostante fosse pienamente convinto che non aveva alcuna possibilità, Syvar si buttò di lato, cercando di allontanarsi dalla zona di fuoco con una capriola laterale. Nell'improbabile eventualità che la mossa avesse avuto successo e lui fosse riuscito a schivare quei dannati colpi, avrebbe attivato (o almeno avrebbe tentato di farlo) il dispositivo di occultamento.
Quando Maiek iniziò a parlare, Syvar era convinto che la frase sarebbe finita con qualcosa come 'arrestate il generale' (convinzione dovuta, quasi sicuramente, alla totale fiducia che aveva risposto nei confronti del padre/presidente per tutti quegli anni, fiducia che riusciva ancora ad essere più forte dei dubbi suscitati dalle parole dello zio), tanto che le sue parole lo presero alla sprovvista. "Che diavolo...!?" Si ritrovò quindi a dire, più a sé stesso che ai presenti, mentre i sette agenti della Tal'Shiar puntavano l'arma verso di lui. Come diavolo faceva ora lui ad evitare sette dannati colpi? Nonostante fosse pienamente convinto che non aveva alcuna possibilità, Syvar si buttò di lato, cercando di allontanarsi dalla zona di fuoco con una capriola laterale. Nell'improbabile eventualità che la mossa avesse avuto successo e lui fosse riuscito a schivare quei dannati colpi, avrebbe attivato (o almeno avrebbe tentato di farlo) il dispositivo di occultamento.