27-03-2023, 09:38 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-03-2023, 09:53 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Quando la mia chiamata venne accettata vidi entrambi i coniugi in ambito domestico, sfondo molto diverso dal luogo dove mi trovavo io e dall’ultima volta che ci eravamo viste, dato che Korinna l’ultima volta che le parlai tramite una console stava lavorando a dei documenti.
«Ciao Nat. Certo. Grazie.» dissi, mantenendo il mio solito tono neutro.
Quando vidi la faccia di Korinna sullo schermo, non potei fare a meno di provare un misto di sollievo e ansia. Era passato troppo tempo dall'ultima volta che ci eravamo parlate e sapevo che la nostra ultima conversazione era finita con una nota stonata; ma non c'era tempo per esitare, dovevo mettere da parte le mie emozioni in tumulto e mi ricordai di concentrarmi sul momento presente.
Dovetti ammettere che quando mi salutò, provai in un misto di emozioni: da un lato, la sua amicizia mi mancava, ma dall'altro, non potevo dimenticare l'ultimo confronto che avevamo avuto, che mi aveva lasciato con un senso di sconforto e frustrazione.
Per un attimo, mi limitai a guardare il suo volto sullo schermo della mia console di comunicazione, cercando di trovare le parole giuste per iniziare la conversazione. Mi resi conto che, come vulcaniana, spesso mi trovavo in difficoltà quando si trattava di comunicare i miei sentimenti, ma sapevo che con Korinna dovevo fare uno sforzo in più, dato che lei non condivideva la mia natura razionale.
«Console. Sono felice di vederti di nuovo ed è inusuale vederti in ambiente domestico. Spero di non avervi trovato a cena.» dissi a mò di saluto, con il mio tono pacato.
Non appena pronunciai quelle parole, capii che erano vere. Nonostante tutto, non avevo mai smesso di considerarla una delle mie amiche più care e, in un certo senso, mi sentivo in colpa per averla trascurata negli ultimi tempi. Sapevo che avevo avuto delle ragioni per allontanarmi e che, in qualche modo, quelle ragioni erano ancora presenti.
«Come stai?» chiesi per prima cosa, per poi prendere un respiro profondo prima di continuare. «Il nostro ultimo incontro è stato spiacevole. Ho riflettuto sulle mie azioni e sono giunta alla conclusione che ho lasciato che le mie emozioni avessero la meglio su di me e come vulcaniana, so che la logica e la razionalità dovrebbero guidare le mie decisioni e il mio comportamento, ma non sono riuscita ad aderire a quei principi. Era un periodo di forte stress, che credo di aver superato e come vedi, ho ripreso esattamente da dove sentivo di appartenere, ma con una nuova... consapevolezza e se lo desideri posso metterti al corrente delle ultime novità.»
«Ciao Nat. Certo. Grazie.» dissi, mantenendo il mio solito tono neutro.
Quando vidi la faccia di Korinna sullo schermo, non potei fare a meno di provare un misto di sollievo e ansia. Era passato troppo tempo dall'ultima volta che ci eravamo parlate e sapevo che la nostra ultima conversazione era finita con una nota stonata; ma non c'era tempo per esitare, dovevo mettere da parte le mie emozioni in tumulto e mi ricordai di concentrarmi sul momento presente.
Dovetti ammettere che quando mi salutò, provai in un misto di emozioni: da un lato, la sua amicizia mi mancava, ma dall'altro, non potevo dimenticare l'ultimo confronto che avevamo avuto, che mi aveva lasciato con un senso di sconforto e frustrazione.
Per un attimo, mi limitai a guardare il suo volto sullo schermo della mia console di comunicazione, cercando di trovare le parole giuste per iniziare la conversazione. Mi resi conto che, come vulcaniana, spesso mi trovavo in difficoltà quando si trattava di comunicare i miei sentimenti, ma sapevo che con Korinna dovevo fare uno sforzo in più, dato che lei non condivideva la mia natura razionale.
«Console. Sono felice di vederti di nuovo ed è inusuale vederti in ambiente domestico. Spero di non avervi trovato a cena.» dissi a mò di saluto, con il mio tono pacato.
Non appena pronunciai quelle parole, capii che erano vere. Nonostante tutto, non avevo mai smesso di considerarla una delle mie amiche più care e, in un certo senso, mi sentivo in colpa per averla trascurata negli ultimi tempi. Sapevo che avevo avuto delle ragioni per allontanarmi e che, in qualche modo, quelle ragioni erano ancora presenti.
«Come stai?» chiesi per prima cosa, per poi prendere un respiro profondo prima di continuare. «Il nostro ultimo incontro è stato spiacevole. Ho riflettuto sulle mie azioni e sono giunta alla conclusione che ho lasciato che le mie emozioni avessero la meglio su di me e come vulcaniana, so che la logica e la razionalità dovrebbero guidare le mie decisioni e il mio comportamento, ma non sono riuscita ad aderire a quei principi. Era un periodo di forte stress, che credo di aver superato e come vedi, ho ripreso esattamente da dove sentivo di appartenere, ma con una nuova... consapevolezza e se lo desideri posso metterti al corrente delle ultime novità.»