TSE Andando a trovare un'amica
#11

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Alle parole riguardo i figli, Pavel annuì.
//La croce di ogni genitore, la paura di... disturbare i nostri figli. Sai a volte mi chiedo se abbiamo fatto tutto il possibile per i nostri figli biologici, hanno più sangue umano che vulcaniano in corpo: troppo umani per i vulcaniani e troppo vulcaniani per gli esseri umani. Non mi importa se a loro fisiologia è vulcaniana, quindi sangue verde, orecchie a punta e tutto ciò che rende un vulcaniano quello che è, ma abbiamo deciso di crescerli su Vulcano nonostante siano stati vittima di bullismo. Abbiamo cercato di dare loro una doppia eredità a cui fare affidamento, la Terra e Vulcano, ma a volte, mi chiedo se non abbiamo spinto noi a seguire le nostre orme. Troppe discussioni sulle stelle, sai come la pensa mia moglie sul lavoro e forse li abbiamo affascinati, ma nessuno dei due voleva che i ragazzi iniziassero l'accademia.// disse Pavel con un leggero sospiro per poi aggiungere // Dalle informazioni di nostro figlio, si un terrestre, geneticamente modificato, praticamente un genio ed è il primo ufficiale medico sulla Deep Space 9. Non sappiamo se nel frattempo ha preso servizio su una nave della Federazione. In ogni caso, sono consapevole che mia moglie non lascerà mai il mio fianco, ma continuo a provarci. // disse Pavel per poi aggiungere rivolto a me //Tesoro, potresti, per favore...?// 

Lasciavo fosse Pavel a parlare perché aveva bisogno di parlare con persone illogiche e che non lo giudicassero. Annuii impercettibile nella sua direzione.
Presi il PADD che tenevo in una borsa a tracolla che mi aveva regalato Pavel, scelsi accuratamente una fotografia recente, in cui eravamo tutti presenti e lo allungai in direzione di Korinna.

//Alla mia sinistra ci sono Haadok, Kawanda e Valeris, alla destra di mio marito Saavik e Alieth. Quest'ultimo è quel bambino che ci è stato affidato quindici anni fa e che dovrebbe tentare l'ingresso in accademia la prossima settimana.// dissi pacatamente.

//Sembra ieri che ci è chiesto se potevamo prenderci cura di lui e ora è maggiorenne. Trovi altre fotografie, mia moglie dice tanto sulla logica, ma... conserva tutte quelle che ho scattato e ne ha scattate anche lei. Le mie le riconosci, sono tutte... casalinghe e meno composte da quelle che scatta mia moglie. Sono riuscita a convincere le ragazze a fare delle smorfie.// disse lui con un mezzo sorriso guardandomi, mentre io alzai un sopracciglio sdegnata e dopo aver ringraziato Tamara, mi allungai a prendere il bicchiere con l'acqua.

«Ce la faccio, T'Dal e ti prego di non farmi le solite raccomandazioni. Mi basta nostro figlio.» disse l'uomo con tono fintamente lamentoso ad alta voce.
«Ne sono consapevole.» risposi io pacatamente, allungandogli il bicchiere, che prese con un sorriso e poi mi allungai per prendere la mia tazza, risedendomi accanto a Pavel.
//Nostro figlio insiste che deve bere adagio, se no c'è il rischio che si strozzi.// dissi mentalmente verso Korinna.
//Mi trattano come un bambino.// fu la risposta di Pavel.  
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#12

Korinna Suder

Betazoid

Anche se i racconti che avete fatto loro avessero convinto i vostri figli ad esplorare lo spazio, difficilmente sarebbero arrivati dove sono se non fosse stata una loro ferma convinzione rispose Korinna e anche se la doppia eredità può aver creato loro problemi, ha dato loro l'opportunità che voi non avete avuto di essere liberi di scegliere quali delle tradizioni delle due culture seguire nella propria vita. Non credo abbiate ragione di dispiacervi per questo. disse l'anziana, prendendo la sua tazza di tè per poi lasciarsi affondare nella poltrona.

Osservò con curiosità quella famiglia allargata l'ultima volta che li ho visti erano grandi la metà... ti capisco, Pavel: il tempo sembra scorrere davvero troppo in fretta. non poté fare a meno di commentare vi ho ho raccontato che anch'io ho una nipote nella Flotta? La mia piccola Lorelei è un ufficiale scientifico in servizio sulla Voyager. Mi ricorda molto Tomi alla sua età. confessò con una nota di orgoglio, mentre osservava T'Dal prendersi affettuosamente cura del marito.

Questa volta mi trovo d'accordo con lui, T'Dal disse rivolgendosi all'amica saremo vecchi, ma almeno finché non saremo anche rimbambiti lasciateci la nostra dignità. Un giorno capirai anche tu. la rimproverò con affetto.
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#13

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Guardai Korinna e Pavel, sentendomi grata per tutto ciò che ebbi nella mia vita. La mia famiglia, la mia carriera, i miei amici, erano tutte benedizioni che ricevetti nel corso degli anni. Nonostante le sfide e le difficoltà, cercai sempre di affrontare tutto con la calma e la razionalità tipiche dei miei antenati vulcaniani. Eppure, ci sono momenti in cui la nostalgia prendeva il sopravvento, come in quel momento.

Ascoltai con attenzione le parole di Korinna, riflettendo su quanto fosse importante che i miei figli fossero liberi di scegliere la loro strada, senza essere limitati dalle tradizioni culturali, vulcaniani o umane che fossero, ma scelsero la prima. Era vero che la loro doppia eredità aveva creato qualche difficoltà, ma erano cresciuti forti e determinati, grazie all'educazione ricevuta e alla nostra guida; ma era anche vero che i nostri figli essendo cresciuti con la libertà di scegliere quale delle due culture abbracciare, era sicuramente un vantaggio rispetto a quello che avevo avuto io quando ero giovane. In cuor mio, ero ancora un po' preoccupata per le sfide che avrebbero dovuto affrontare in futuro, ma anche riconoscente per le opportunità che avevamo avuto di far crescere i nostri figli in un ambiente di rispetto e comprensione reciproca.

In quel momento, mi sentii segretamente grata per tutto ciò che avevo nella mia vita; anche se il tempo poteva sembrare passare troppo in fretta, con l'età imparai a godere di ogni momento ed ero profondamente grata per i miei cari amici e familiari, che mi avevano sostenuto durante tutti quegli anni tra le stelle.

Ascoltai le parole di Korinna con attenzione e riflettei su quanto avesse detto.  

//Hai ragione, Korinna, siamo fortunati ad avere una famiglia così unica e variegata. I nostri figli sono cresciuti con la saggezza di due culture, siamo orgogliosi dei nostri figli e della loro capacità di navigare tra due mondi diversi. Siamo entrambi molto felici che abbiano avuto l'opportunità e il coraggio di esplorare lo spazio, come abbiamo fatto noi. È qualcosa di cui andare fieri ed è vero, il tempo passa troppo in fretta, sembra ieri quando ci siamo incontrati per la prima volta. Ora abbiamo dei figli meravigliosi e abbiamo avuto una vita piena di avventure...// disse Pavel con un tono malinconico.

Guardai Korinna, mentre bevevo un po' del mio the vulcaniano mentre a ascoltai con interesse il racconto di Korinna su sua nipote e la Voyager. parlava della nipote sulla Voyager e del suo orgoglio per la sua carriera nella Flotta.  Era bello vedere come il suo amore per l'esplorazione spaziale fosse passato attraverso le generazioni della sua famiglia, come era successo per la mia.

«Mi ricordo di tua nipote, la ricordo come una ragazza molto intelligente e dotata. So che la Voyager è una grande fonte di ispirazione per molti giovani. Sono felice che Lorelei abbia avuto l'opportunità di unirsi alla Flotta e di seguire le sue passioni

Abbozzai un piccolissimo sorriso, per poi ammettere, facendo una battuta a modo mio «e su questo, hai ragione. La dignità è importante e non mi permetterei mai di sottovalutare l'importanza di invecchiare con grazia, come avete fatto voi

Pavel rise. «Perché a volte alcune cose dette da te, sembrano degli insulti?» disse per poi tossire, ma sentendo la mia preoccupazione aumentare «Sto bene, T'Dal. Sto bene.» mi rassicurò bevendo dell'acqua.
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#14

Korinna Suder

Betazoid

Lo è, lo è... convenne Korinna ai complimenti rivolti alla nipote anche se temo di essere diventata un po' egoista con gli anni... non riesco a vederla quanto vorrei. Si fa sentire quando può, ma è sempre tanto impegnata così lontano da casa... disse con un sospiro malinconico che tuttavia non durò molto: era difficile non notare la preoccupazione di T'Dal nei confronti del marito ed il sospetto che quella non fosse una semplice tosse era difficile da ignorare.

A costo di essere più invadente di tua moglie, Pavel... so che avete fatto un lungo viaggio per arrivare fin qui, se vuoi stenderti un momento c'è la camera degli ospiti... Tamara, cara...! chiamò Korinna che aveva intravisto la donna dalla porta della cucina. Sì, signora? chiese la betazoide, comparendo sulla soglia con uno strofinaccio in mano prepara la stanza degli ospiti, le cose di Tomi mettile pure nella mia stanza per il momento, prima o poi dovrò trovare un posto definitivo in cui metterle. si ripromise, consapevole che ogni centimetro della sua casa era già interamente ricoperto dai regali di amici e nipoti che sembravano essersi assunti l'incarico di riempirla di ogni cianfrusaglia immaginabile.
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#15

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Avrei voluto difendere Pavel, ma lui fece un respiro profondo e tossì, sentendosi travolgere da un'ondata di stanchezza. «Per ora, penso che accetterò la generosa offerta di riposo di Korinna. Starò bene, amore mio. Non preoccuparti per me, è solo la rinite allergica, passa tutto con un po' di riposo e lo sai.» si rivolse a me guardandomi con un sorriso.

Annuii semplicemente alla risposta di Pavel. «Certo, Pavel, è la prima volta dopo anni che sento questa tosse persistente. Se lo desideri posso somministrarti quel medicinale che ti ha prescritto nostro figlio. Non vorrei che ti desse troppa noia.» dissi anche in favore di Korinna. Era da qualche anno che Pavel aveva quel piccolo problema, ma con l'età avanzata si era ripresentata soprattutto quando usciva da Vulcano, ma forse era anche via dello sforzo di raggiungere Korinna e il piccolo giardino aveva innescato la tosse.

«No, per ora no, magari più tardi. Sono sicuro che mi sentirò meglio.» disse lui guardandomi e allungandomi le due dita, su cui appoggiai le mie.

«D'accordo, come desideri, marito.» dissi, rassicurandomi un poco per poi chiedere a Korinna «Se lo desideri possiamo trovare un luogo adatto per gli effetti personali di Tomi; considerando attentamente lo spazio disponibile in casa e se c'è una stanza libera che possa essere trasformata in un ripostiglio, potremmo utilizzarla, così potremmo organizzare e catalogare ciascuno degli effetti personali di Tomi, assicurandoci che tutto sia correttamente conservato ed etichettato

//Benvenuta nel mio mondo, tutto quello che non serve più è ben ordinato e catalogato. Ho fatto fatica ad abituarmi all'efficenza vulcaniana.// scherzò Pavel in favore di Korinna.

In quel momento, riflettei sulle mie esperienze con gli oggetti personali: come vulcaniana, avevo imparato l'importanza del distacco dai beni materiali. Tuttavia, poiché aveva trascorso più tempo con Pavel e interagito di più con gli umani, nonché con Spock, avevo imparato ad apprezzare il valore sentimentale di certi oggetti. Presi mentalmente nota di discutere questo argomento con Pavel in un secondo momento.
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#16

Korinna Suder

Betazoid

Al solo pensiero di mettersi a catalogare roba, Korinna rabbrividì. Fu solo quando le giunsero i pensieri di Pavel che si ricordò con chi aveva a che fare e perché quella proposta non avrebbe dovuto lasciarla tanto sconvolta. Ad una seconda riflessione si ritrovò perfino a convenire che quell'idea non fosse così malvagia e ad una terza si rese conto che la reale ragione per cui quel pensiero l'aveva scossa, non era il semplice fatto di riordinare, ma tutto ciò che con quelle cose era connesso.

In realtà... non sono cose di Tomi spiegò Korinna le chiamo così perché è stato mio figlio a portarmele. Vi ricordate l'appartamento che io e Nat avevamo nel centro di Rixx? chiese, sapendo che l'ultima volta che gli amici erano stati lì risaleva a quasi trent'anni prima. Quando Betazed fu attaccato durante la guerra con il Dominio, l'appartamento è andato completamente distrutto. All'epoca ero troppo sconvolta per la morte di mio marito per occuparmi delle questioni burocratiche e lasciai tutto nelle mani di Tomi... qualche mese fa, quando mia nipote Lorelei è venuta a trovarmi, ha mostrato curiosità riguardo alle opere di Nat e abbiamo scoperto che Tomi era riuscito a recuperare qualcosa... mi ha portato un baule pieno di cose che ha recuperato dall'appartamento ma, in realtà, non sono ancora riuscita ad aprirlo. Gira per casa da allora. confessò.

Il fatto è che... non sono sicura di volerlo aprire... o poterci trovare un posto. si giustificò. Per quanto la casa di Korinna fosse gremita di oggetti, non sarebbe stato impossibile trovare un posto a qualcunque cosa fosse in quel baule, spostando qualcosa, eliminando qualcos'altro che non era mai realmente servito. Probabilmente sono solo sciocchezze di una vecchia sentimentale. precisò, stiracchiando un sorriso imbarazzato in direzione di T'Dal.
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#17

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai attentamente la spiegazione di Korinna, la mia espressione rimase neutra mentre la mia amica parlava, ma la mia mente stava pensando ed elaborando. Parlai solo dopo un lungo momento.

«Capisco. L'attaccamento sentimentale ai beni può essere difficile da superare, anche se come vulcaniana potrei non comprendere appieno gli attaccamenti emotivi che voi provate per gli oggetti materiali, ma riconosco la loro importanza nel preservare i ricordi e il patrimonio culturale. Per questo potrebbe essere utile esaminare il contenuto del baule. Sarebbe illogico respingere il loro potenziale significato senza indagare. Inoltre, catalogare e organizzare i propri effetti personali può avere un impatto positivo sul benessere mentale ed emotivo. Potrebbe valere la pena prenderlo in considerazione

Pavel sospirò, scuotendo la testa divertito, tramite il legame sentii che stava prendendo in giro i miei sentimenti, che seppur nascosti... lui dopo anni di matrimonio, sapeva scovarli e farci leva, scherzando a modo suo. Lo amavo proprio per quello.

«Potrebbe anche essere diversamente, T'Dal e prima che me lo dici tu: so benissimo che la logica suppone che se non apre il baule, non sa cosa contiene. Tuttavia, non è sicura e non è il caso di insistere... soprattutto se è una cosa che ha ritrovato dopo... quanti? Trenta anni? Non credi che potrebbe succedere anche a te quando toccherà a me? Tra l'altro, ricordavo fosse già passato così tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo stati.» disse mio marito, guardandomi.

Guardai mio marito, pensosa, considerando attentamente le sue parole e rifiutai di pensarci a cosa sarebbe successo senza di lui. Avrei dovuto fare qualcosa, ma probabilmente avrei chiesto a Haadok, che assomigliava terribilmente a suo padre - come tutti i suoi figli - ma mi ricordava terribilmente suo zio Elieth. Era pragmatico, più di Kawanda. «Si, Certo, la decisione alla fine spetta a te. Ma come tua amica, ti suggerisco di prenderti il tempo di considerare tutte le opzioni.»

Pavel mi guardò, ridacchiando. «Wow. Sono impressionato comunque, me l'hai fatta passare con facilità.»

«Era una posizione logica dissi io guardandolo. 

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#18

Korinna Suder

Betazoid

Signora, la stanza è pronta annunciò Tamara mentre insieme a Sal tornava verso il soggiorno. Korinna mosse un cenno di assenso in direzione dei due Sal, per favore, dai una mano a Pavel disse, cercando di nascondere un'occhiata sospettosa in direzione dell'ospite: aveva l'impressione che le sue condizioni fossero peggiori di quanto l'uomo volesse ammettere e non voleva sembrare inopportuna, ma allo stesso tempo conosceva bene la discrezione di Sal ed era certa che avrebbe saputo fare in modo che il suo aiuto non risultasse invasivo. Stava per aggiungere qualcosa in direzione di T'Dal, quando il suono del campanello le strappò un'occhiata interrogativa: non aspettava nessuno quel giorno. Tomi e Allana erano in vacanza dall'altra parte del globo, i nipoti erano tutti impegnati con il loro lavoro e le vicine avevano il vizio di annunciarsi una settimana prima di andarla a trovare: non solo non aspettava nessuno, ma non aveva nemmeno idea di chi potesse essere. Tamara, silenziosa, si affrettò ad aprire.

Buongiorno... avremmo bisogno di parlare con la signora Suder. E' urgente. giunse, attutita, una voce dall'esterno. Sono due gentiluomini che non conosco la informò telepaticamente Tamara, aggiungendo un'immagine mentale dei due che aveva di fronte. Troppo giovani perché potesse conoscerli, realizzò Korinna. Dimostravano al massimo una cinquantina d'anni e, almeno uno dei due, non era betazoide: i suoi occhi chiari tradivano la sua provenienza non autoctona, ma sarebbe stato impossibile decifrare a quale, tra le tante specie ummanoidi del quadrante, appartenesse o per quale ragione si trovasse in quel momento sulla soglia di casa sua.

Non aspettavo altre visite commentò, rivolgendo un'occhiata interrogativa in direzione di T'Dal, chiedendole tacitamente se lei avesse qualcosa a che fare con i misteriosi ospiti.
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#19

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Pavel per la prima volta da quando eravamo a casa di Korinna, mi sfiorò le labbra con le sue, sorridendomi. «Torno presto» mi disse.
«Sarò nei dintorni se avrai bisogno di me.» dissi e il mio sguardo incontrò il suo, Pavel annuì rassicurante e a mi sorrise debolmente, dal legame sentivo gratitudine.
«Mia moglie è più vecchia di me, mi ha dato quattro figli e se non avesse un accenno di capelli bianchi, sarebbe difficile capire che abbiamo praticamente la stessa età. Maledetti geni vulcaniani.» brontolò in direzione di Sal, al che io sentendolo alzai per un istante gli occhi al cielo. Non era un gesto molto vulcaniano, ma ogni tanto lasciavo trasparire il mio lato umano.

Mentre Pavel raggiungeva e si accomodava nella stanza degli ospiti, mi ritrovai a riflettere sul nostro viaggio insieme. Essere sposata con un umano non era sempre stato facile, ma mi aveva insegnato molto sulla bellezza delle emozioni e il potere della connessione. Pavel mi ricordava sempre di abbracciare la mia umanità, anche quando era scomodo, c'erano stati momenti in cui mi sentivo frustrata o sopraffatta dalle mie stesse emozioni. Pavel era sempre stato lì per sostenermi e guidarmi; ma sebbene il nostro viaggio insieme non fosse stato privo di sfide, non potevo fare a meno di pensare a quanto Pavel significasse per me, era stato il mio compagno costante e il mio partner in tutte le avventure della vita. 
Sapevo che le nostre differenze erano ciò che rendeva la nostra relazione così speciale. Venivamo da mondi diversi e avevamo prospettive diverse, ma ci completavamo in molti modi, ad esempio Pavel portava calore ed emozione nella mia vita, mentre io fornivo logica e ragione alla sua. Era un equilibrio che aveva funzionato bene per noi.

Stavo indugiando nei miei pensieri, quando una voce dalla porta chiese di vedere Korinna. Non riconobbi la voce. Guardai la mia amica e feci un leggero cenno di diniego con la testa. «Nessuno sa che siamo qui, a parte i nostri figli e sarebbe illogico ci seguissero senza avvertire; anche se talvolta i miei figli sanno essere illogici come il padre. Non saprei a questo punto se i nostri nipoti possano essere venuti qui. Sia i nostri figli che nipoti tendono ad essere iperprotettivi con entrambi. Mi sarebbe strano che il piccolo venisse qui.» ammisi io guardandola, intendevo sia il figlio adottivo sia uno dei nipoti più giovani, per poi aggiungere pacatamente «Vuoi andare a vedere chi è? Io rimango dietro di te e se succede qualcosa intervengo.»
Era una domanda illogica, avrei dovuto formularla in maniera diversa, ma era pur sempre una scelta di Korinna. Sapevo di essere fuori allenamento per il Suus Mahna, ma se si fosse presentata una situazione di pericolo, potevo intervenire senza problemi.
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#20

Korinna Suder

Betazoid

Korinna rispose con un'occhiata incerta: non che non le piacesse avere ospiti, ma era raro che qualcuno girasse per quelle zone e non era mai sucesso che qualche turista disperso arrivasse fino alla sua abitazione non solo conoscendo già il suo nome, ma chiedendo di poter parlare con lei. Abbassò per qualche momento le proprie difese mentali, sondando gli ospiti inattesi senza cogliere alcun segno di aggressività. Percepì una certa apprensione e un senso di urgenza, ma nulla che lasciasse intendere una minaccia imminente o anche solo cattive intenzioni. D'altra parte con l'età le sue percezioni si erano fatte nebulose e non era sicura di poter realmente cogliere i pensieri di un telepate esperto. Non credo abbiano cattive intenzioni... decise ... ma qualcosa non va. rispose in direzione dell'amica, cercando di dare un nome a quell'insolito intrico di emozioni che percepiva.

Tamara, falli accomodare decise e pochi istanti dopo i due entrarono nel soggiorno, muovendo un cordiale cenno di saluto in direzione delle due donne. Qualcosa, nel modo in cui avanzavano quasi in sincronia, avrebbe potuto lasciar intendere un qualche tipo di addestramento militare. Chiedo scusa per l'intrusione disse il betazoide, lanciando un'occhiata incerta in direzione della vulcaniana sono Ran Izard, dell'ambasciata di Rixx e lui è il mio collega Tom Levine si presentò potremmo parlarle un momento in privato? chiese in un tono che sarebbe sembrato allegro se le emozioni che Korinna percepiva in quel momento non avessero detto tutt'altro.

T'Dal è un'amica rispose ai pensieri non espressi di uno dei due ... e sicuramente non è qui per farmi del male, si può sapere che succede? chiese, cominciando ad essere preoccupata dal bizzarro comportamento dei nuovi arrivati. Gli uomini si scambiarono una rapida occhiata, poi il betazoide proseguì: Le dice qualcosa il nome Masek Gabor? chiese, apparentemente riluttante a dare più informazioni del dovuto, ma ottenendo in risposta solo un'occhiata interrogativa.
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