08-03-2023, 09:42 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Alle parole riguardo i figli, Pavel annuì.
//La croce di ogni genitore, la paura di... disturbare i nostri figli. Sai a volte mi chiedo se abbiamo fatto tutto il possibile per i nostri figli biologici, hanno più sangue umano che vulcaniano in corpo: troppo umani per i vulcaniani e troppo vulcaniani per gli esseri umani. Non mi importa se a loro fisiologia è vulcaniana, quindi sangue verde, orecchie a punta e tutto ciò che rende un vulcaniano quello che è, ma abbiamo deciso di crescerli su Vulcano nonostante siano stati vittima di bullismo. Abbiamo cercato di dare loro una doppia eredità a cui fare affidamento, la Terra e Vulcano, ma a volte, mi chiedo se non abbiamo spinto noi a seguire le nostre orme. Troppe discussioni sulle stelle, sai come la pensa mia moglie sul lavoro e forse li abbiamo affascinati, ma nessuno dei due voleva che i ragazzi iniziassero l'accademia.// disse Pavel con un leggero sospiro per poi aggiungere // Dalle informazioni di nostro figlio, si un terrestre, geneticamente modificato, praticamente un genio ed è il primo ufficiale medico sulla Deep Space 9. Non sappiamo se nel frattempo ha preso servizio su una nave della Federazione. In ogni caso, sono consapevole che mia moglie non lascerà mai il mio fianco, ma continuo a provarci. // disse Pavel per poi aggiungere rivolto a me //Tesoro, potresti, per favore...?//
Lasciavo fosse Pavel a parlare perché aveva bisogno di parlare con persone illogiche e che non lo giudicassero. Annuii impercettibile nella sua direzione.
Presi il PADD che tenevo in una borsa a tracolla che mi aveva regalato Pavel, scelsi accuratamente una fotografia recente, in cui eravamo tutti presenti e lo allungai in direzione di Korinna.
//Alla mia sinistra ci sono Haadok, Kawanda e Valeris, alla destra di mio marito Saavik e Alieth. Quest'ultimo è quel bambino che ci è stato affidato quindici anni fa e che dovrebbe tentare l'ingresso in accademia la prossima settimana.// dissi pacatamente.
//Sembra ieri che ci è chiesto se potevamo prenderci cura di lui e ora è maggiorenne. Trovi altre fotografie, mia moglie dice tanto sulla logica, ma... conserva tutte quelle che ho scattato e ne ha scattate anche lei. Le mie le riconosci, sono tutte... casalinghe e meno composte da quelle che scatta mia moglie. Sono riuscita a convincere le ragazze a fare delle smorfie.// disse lui con un mezzo sorriso guardandomi, mentre io alzai un sopracciglio sdegnata e dopo aver ringraziato Tamara, mi allungai a prendere il bicchiere con l'acqua.
«Ce la faccio, T'Dal e ti prego di non farmi le solite raccomandazioni. Mi basta nostro figlio.» disse l'uomo con tono fintamente lamentoso ad alta voce.
«Ne sono consapevole.» risposi io pacatamente, allungandogli il bicchiere, che prese con un sorriso e poi mi allungai per prendere la mia tazza, risedendomi accanto a Pavel.
//Nostro figlio insiste che deve bere adagio, se no c'è il rischio che si strozzi.// dissi mentalmente verso Korinna.
//Mi trattano come un bambino.// fu la risposta di Pavel.
//La croce di ogni genitore, la paura di... disturbare i nostri figli. Sai a volte mi chiedo se abbiamo fatto tutto il possibile per i nostri figli biologici, hanno più sangue umano che vulcaniano in corpo: troppo umani per i vulcaniani e troppo vulcaniani per gli esseri umani. Non mi importa se a loro fisiologia è vulcaniana, quindi sangue verde, orecchie a punta e tutto ciò che rende un vulcaniano quello che è, ma abbiamo deciso di crescerli su Vulcano nonostante siano stati vittima di bullismo. Abbiamo cercato di dare loro una doppia eredità a cui fare affidamento, la Terra e Vulcano, ma a volte, mi chiedo se non abbiamo spinto noi a seguire le nostre orme. Troppe discussioni sulle stelle, sai come la pensa mia moglie sul lavoro e forse li abbiamo affascinati, ma nessuno dei due voleva che i ragazzi iniziassero l'accademia.// disse Pavel con un leggero sospiro per poi aggiungere // Dalle informazioni di nostro figlio, si un terrestre, geneticamente modificato, praticamente un genio ed è il primo ufficiale medico sulla Deep Space 9. Non sappiamo se nel frattempo ha preso servizio su una nave della Federazione. In ogni caso, sono consapevole che mia moglie non lascerà mai il mio fianco, ma continuo a provarci. // disse Pavel per poi aggiungere rivolto a me //Tesoro, potresti, per favore...?//
Lasciavo fosse Pavel a parlare perché aveva bisogno di parlare con persone illogiche e che non lo giudicassero. Annuii impercettibile nella sua direzione.
Presi il PADD che tenevo in una borsa a tracolla che mi aveva regalato Pavel, scelsi accuratamente una fotografia recente, in cui eravamo tutti presenti e lo allungai in direzione di Korinna.
//Alla mia sinistra ci sono Haadok, Kawanda e Valeris, alla destra di mio marito Saavik e Alieth. Quest'ultimo è quel bambino che ci è stato affidato quindici anni fa e che dovrebbe tentare l'ingresso in accademia la prossima settimana.// dissi pacatamente.
//Sembra ieri che ci è chiesto se potevamo prenderci cura di lui e ora è maggiorenne. Trovi altre fotografie, mia moglie dice tanto sulla logica, ma... conserva tutte quelle che ho scattato e ne ha scattate anche lei. Le mie le riconosci, sono tutte... casalinghe e meno composte da quelle che scatta mia moglie. Sono riuscita a convincere le ragazze a fare delle smorfie.// disse lui con un mezzo sorriso guardandomi, mentre io alzai un sopracciglio sdegnata e dopo aver ringraziato Tamara, mi allungai a prendere il bicchiere con l'acqua.
«Ce la faccio, T'Dal e ti prego di non farmi le solite raccomandazioni. Mi basta nostro figlio.» disse l'uomo con tono fintamente lamentoso ad alta voce.
«Ne sono consapevole.» risposi io pacatamente, allungandogli il bicchiere, che prese con un sorriso e poi mi allungai per prendere la mia tazza, risedendomi accanto a Pavel.
//Nostro figlio insiste che deve bere adagio, se no c'è il rischio che si strozzi.// dissi mentalmente verso Korinna.
//Mi trattano come un bambino.// fu la risposta di Pavel.