TFB Chiacchiere al timeless bar a San Francisco
#21

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Sorrisi, apprezzando l'acutezza di Korinna nel cogliere la contraddizione tra le mie parole. Avevo affrontato molte storie nel corso degli anni, ma raramente aveva trovato qualcuno che mi sfidasse a raccontare la mia storia personale e decisi di accontentarla, ma solo qualche breve accenno.
«La mia storia è importante, come lo sono le storie di tutti. Ogni individuo, ogni esperienza, porta con sé un insieme unico di emozioni, sfide e scoperte. La mia scelta di non condividere subito la mia storia non deriva da un senso di inferiorità o di poca importanza, ma piuttosto da un desiderio di ascoltare e comprendere prima le storie degli altri, nonché credo che le esperienze degli altri possano insegnarmi qualcosa di più. Non ho abilità, ma ti mostro qualcosa... o almeno ci provo.» dissi con un sorriso e decisi di mostrarle qualche frammento del mio passato: la mia infanzia spensierata, la mia adolescenza dove scoprii amore per l'esplorazione spaziale e una grande curiosità verso le diverse civiltà che vivevano nell'universo e che avrei voluto conoscere. Mostrai che il mio pianeta fosse andato distrutto - similmente quanto successo a Vulcano - ed ero uno degli ultimi rimasti e decisi di tacere su chi fosse il colpevole: loro non conoscevano ancora quella specie e speravo che non incontrassero mai i Borg. Decisi di mostrare il mio arrivo sul pianeta terra qualche anno prima del secondo conflitto mondiale, di quanto fossi rimasto affascinato, prima di iniziare a viaggiare e rimanervi.
«Questo è solo un accenno di ciò che sono e di ciò che ho vissuto.» dissi, quando decisi di interrompere la mia storia e quando Korinna suggerì che qualcosa mi avesse portato proprio a San Francisco, riflettei un attimo sulle sue parole, riconoscendo che aveva senso, ma la realtà era più semplice: ero stato un viaggiatore per lungo tempo, oltre ad essere un ascoltatore, e poi decisi di rimanere senza pensarci troppo. Mi piaceva solo la città e il fatto che ci fosse la base della Federazione.
«Sai, c'è una verità nella tua osservazione, ci sono molte altre località nel vasto universo che potrebbero essere altrettanto intriganti e culturalmente ricche. Ho vissuto a lungo su questo pianeta, ho viaggiato in lungo ed in largo, ma... alla fine mi sono fermato qui, non c'era un vero motivo. Forse è la base della Federazione, non lo so.» ammisi alzando le spalle, servendo un cliente che mi aveva chiesto un the vulcaniano e di vulcaniano... il cliente non aveva nulla.
Tornando da lei le sorrisi.
«Ah, i famosi impiccioni della Federazione » risposi ridendo leggermente per poi aggiungere «Posso dirti che ho incontrato molti individui curiosi e invadenti nel corso della mia vita; ma sappi che apprezzo la vostra natura aperta, nonché apprezzo il modo in cui i betazoidi hanno sviluppato la loro empatia e la capacità di comprendere gli altri. È una qualità preziosa, anche se può sembrare invadente a chi non è abituato. È un dono straordinario, anche se immagino possa essere controproducente. Io so solo ascoltare» dissi allegro.
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#22

Korinna Suder

Betazoid

Korinna allungò la propria mente, osservando con un sorriso l'infanzia di Nikola su quel pianeta alieno e allo stesso tempo non diverso dai mondi che aveva conosciuto nel corso della propria vita. Condivideva lei stessa quel grande amore per l'esplorazione e capiva perfettamente la curiosità verso le altre civiltà al punto che per qualche istante rimase confusa a chiedersi se fossero i pensieri di Nikola o i propri che stava percependo... ma la distruzione del proprio pianeta era qualcosa a cui, fortunatamente, non aveva dovuto assistere. Nikola parve intuire che quelle immagini l'avevano scossa, cogliendola del tutto di sorpresa, ed esse si dissolsero rapidamente, prima ancora che Korinna riuscisse a capire quale popolo potesse aver compiuto un simile gesto. La scena successiva ritraeva un pianeta che sembrava essere la Terra, ma allo stesso tempo era molto diverso e la betazoide impiegò alcuni istanti a realizzare che si trattava di un lontano passato. Un viaggiatore del tempo? L'espressione della donna si fece pensierosa per un istante mentre l'El-Auriano si allontanava per servire un altro cliente e Korinna fu quasi grata per quell'interruzione. Non era certo la prima volta che scopriva a quel modo la storia di qualcuno, ma quella di Nikola era sicuramente una delle più peculiari ed ebbe bisogno di qualche istante per riuscire a fare ordine nei propri pensieri.

Le specie non telepatiche hanno la tendenza a pensare una cosa e poi condividerne con gli altri una completamente diversa. A seconda della cultura viene chiamato in modi diversi, ma il punto, per tutti, sembra essere evitare di ferire i sentimenti altrui... può diventare davvero frustrante assistere a questi tentativi di proteggere gli altri che spesso finiscono solo per generare sospetto e peggiorare la situazione. Per secoli la mia gente ha considerato la telepatia un dono che deve essere apprezzato e condiviso, ma quando abbiamo scoperto l'esistenza di altri abitanti nella Galassia non ci è voluto molto prima che capissimo che il nostro punto di vista al riguardo era abbastanza unico. Ci ha costretti a rivalutare diverse cose. ammise, riferendosi al fatto che per evitare complessi incidenti diplomatici erano costretti a tenere a freno quelle stesse abilità che per secoli avevano quasi idolatrato e che sul loro pianeta erano considerate tanto normali. Bizzarro l'Universo. commentò, lanciando distrattamente un'occhiata attorno. Si era ormai fatto tardi e diversi dei presenti avevano cominciato a lasciare il locale per ritornare alle proprie occupazioni. A che ora chiudi? si informò Korinna voglio portarti a vedere una cosa.
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#23

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Ascoltai con interesse la spiegazione di Korinna sulla prospettiva unica della sua gente riguardo alla telepatia. Capiva come l'incontro con altre civiltà avesse portato a una rivalutazione delle loro abilità telepatiche e alla necessità di regolare il loro uso per evitare complicazioni diplomatiche. «È vero, le differenze culturali e le diverse abilità possono creare sfide nel modo in cui ci comunichiamo e ci comprendiamo reciprocamente. È un processo in continua evoluzione, che richiede adattabilità e apertura mentale. È davvero interessante osservare come le diverse prospettive e abilità influenzino le dinamiche interculturali.» riflettei ad alta voce, per poi aggiungere con un sorriso «L'Universo è pieno di stranezze e sorprese, ciascuna specie - come ogni persona - porta con sé la propria storia, le proprie abilità e i propri punti di vista. È un'opportunità per imparare, crescere e rivedere le nostre convinzioni.»
Quando Korinna chiese l'orario di chiusura del locale, manifestando l'intenzione di portarmi a vedere qualcosa, guardai un piccolo orologio che tenevo in un punto del bancone comodo proprio per rispondere correttamente a quel tipo di domande.
«Chiudo tra un quarto d'ora. Sono pronto a seguirti e vedere cosa hai in serbo per me. Sono sicuro che sarà un'esperienza interessante.» dissi pacatamente. Ero molto curioso di sapere che cosa avesse Korinna in mente, ma ero sicuro che sarebbe stata un'occasione per scoprire ancora di più sull'universo e sulle persone che lo abitavano.
Dopo aver salutato gli ultimi clienti, tirate su le sedie - avrei pulito i pavimenti l'indomani mattina, mi diressi fuori dal locale e chiusi la porta di ingresso.
«Dove andiamo?» chiesi gentilmente
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#24

Korinna Suder

Betazoid

D'accordo. Ti aspetto. decise Korinna, lasciando che Nikola terminasse di servire gli ultimi clienti per poi aiutarlo a mettere le sedie sui tavoli prima di fargli strada verso l'esterno. Quando, chiuso finalmente il locale, lui le chiese dove fossero diretti, la betazoide gli rivolse un sorrisetto malizioso fidati di me, ti piacerà promise, prendendolo a braccetto senza troppi complimenti per proseguire poi lungo la strada su cui si affacciava il locale. La sua destinazione non era molto lontana e, sebbene in molti tendessero ad utilizzare il teletrasporto anche per brevi spostamenti, a Korinna non dispiaceva fare due passi nell'aria fresca della sera e decise che indipendentemente da quali fossero le sue preferenze, Nikola non sarebbe morto a fare altrettanto.

Dove fossero diretti non era, in realtà, un grande mistero dato che poco più avanti, si intravedeva tra la nebbia la sagoma di un ampio complesso di edifici illuminato praticamente a giorno e, chiunque abitasse nei dintorni, sapeva che da quella parte si trovavano il Quartier Generale della Flotta con i suoi uffici amministrativi e, poco più avanti, l'edificio che ospitava le aule dell'Accademia. Correggimi se sbaglio, ma sospetto che nessuno ti abbia mai fatto fare un giro disse Korinna alla quale non era sfuggita la natura elusiva di quell'uomo. La betazoide conosceva a sufficienza i suoi colleghi da sapere che molti avevano la testa talmente presa dall'idea di esplorare mondi lontani e sconosciuti chefinivano per non notare ciò che avevano sotto il naso, come l'insolito barista che serviva loro da bere tutti i giorni e non sembrava amare particolarmente parlare di sè.

Un boliano e un terrestre, con le uniformi rosse della sicurezza, drizzarono la testa con sguardo interrogativo nel vedere i due che passeggiavano nella loro direzione. Lui è con me. precisò Korinna, lasciando che i due verificassero la sua identità prima di lasciarli procedere. Il terrestre, che probabilmente era stato al Timeless qualche volta, studiò l'El-Auriano come se lo avesse già visto, senza tuttavia riuscire a capire dove. Qui c'è parte del cuore pulsante della Federazione... dove i tuoi clienti passano la maggior parte della loro giornata annunciò Korinna sapendo perfettamente come, per un ascoltatore attento e curioso come Nikola, quel luogo si sarebbe rivelato una fonte inesauribile di informazioni.

Considerami la tua guida personale, per stasera ridacchò la betazoide ... cominciamo dall'Accademia? suggerì. Difficilmente avrebbero trovato qualcuno ancora in giro per le aule a quell'ora, ma visto che si trattava di un passaggio obbligato per chiunque ambisse a far parte dell'equipaggio di una delle navi della Flotta, avrebbe dovuto far parte di un qualunque tour degno di quel nome.
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#25

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Mi sentii intrigato dall'entusiasmo di Korinna mentre ci dirigevamo verso una destinazione ancora sconosciuta e lasciai che la curiosità si insinuasse dentro di me: nonostante la stanchezza accumulata durante la giornata, la prospettiva di scoprire qualcosa di nuovo e interessante mi rese vigile e attento.
Camminando insieme lungo la strada, osservai la sagoma illuminata del Quartier Generale della Flotta che si profilava tra la nebbia: era un luogo familiare per me, ricordavo come era cambiata San Francisco e dei cambiamenti che avevano subito quegli edifici almeno all'esterno, ma non avevo mai avuto l'opportunità di esplorarlo a fondo... o dall'interno.
Korinna fece un'osservazione acuta sulla sua mancanza di conoscenza di quella parte importante del quartier generale, e io sorrisi, riconoscendo la sua abilità nel cogliere gli aspetti nascosti e trascurati della vita quotidiana.
«Hai ragione. Spesso siamo così concentrati sulla scoperta dell'ignoto che dimentichiamo di esplorare ciò che ci circonda. Sono curioso di scoprire cosa mi hai riservato.» risposi.
Quando arrivammo davanti al Quartier Generale, venimmo fermati da due membri della sicurezza. Korinna confermò la nostra identità e consentì loro di procedere: notai che il terrestre sembrava riconoscerlo, ma non riusciva a mettere a fuoco il motivo e gli sorrisi amichevole. "Il guardiamarina Evans, avrà fatto carriera?" mi chiesi, mentre venni riportato alla realtà da Korinna che spiegava che ci trovavamo in una parte vitale della Federazione, dove i membri della Flotta trascorrevano gran parte del loro tempo e mi chiese poi se volessi cominciare dall'accademia.
«Mi fido di te come guida personale. Cominciamo dall'Accademia. Anche se sarà vuota a quest'ora, è un luogo simbolico e importante per coloro che sognano di far parte della Flotta. Sarà interessante esplorare i suoi corridoi e immaginare gli aspiranti ufficiali che li percorrono durante il giorno.» dissi con un sorriso, sinceramente entusiasta di iniziare l'esplorazione guidata da Korinna. Era grato di avere l'opportunità di conoscere meglio la Flotta e la sua storia, guidato da una persona che sembrava conoscere ogni angolo di quel mondo affascinante.
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#26

Korinna Suder

Betazoid

Korinna mosse un leggero cenno di assenso in direzione dell'El-Auriano, per poi fargli strada verso il portone d'ingresso dell'Accademia. Le luci del corridoio si accesero automaticamente al loro passaggio e il computer si attivò, salutandoli ed offrendo loro assistenza non sarà necessario rispose all'intelligenza artificiale, per poi rivolgersi al suo ospite il primo passo per accedere all'Accademia è un test preliminare dove i finalisti dai punteggi più alti vengono selezionati per poter affrontare l'esame di ammissione vero e proprio, che richiede di dimostrare conoscenze su tutti gli ambiti di studio... e il temuto test psicologico. La maggior parte dei candidati non riesce a superarlo e per molti i sogni di volare tra le stelle terminano lì. Se si ottiene un punteggio sufficientemente alto è possibile riprovare l'anno successivo. Non so dirti le percentuali, ma credo sian pochi quelli che riescono a entrare al primo colpo. A me sono serviti due tentativi... quando venni qui la prima volta ero troppo confusa dalle differenze culturali per riuscire a venire a capo di tutti quei test: sai... non si tratta solo di dimostrare conoscenze, vengono valutati anche la creatività, il coraggio, l'integrità morale... spiegò. E chissà che altro: ad anni di distanza ancora non le era del tutto chiaro cosa potesse garantire l'accesso, ma scoprirlo era stato depennato da tempo dalla lista delle sue priorità. Quando falii il test mio padre insistette perché intraprendessi una carriera diplomatica come lui, ma io ero decisa. L'anno dopo riuscii ad entrare... ed eccomi qui. raccontò con un sorriso orgoglioso.

Lo studio si articola in vari percorsi: ingegneria, medicina, navigazione... ma visto che sei in grado di riconoscere le nostre uniformi sospetto che tu fossi già al corrente dell'esistenza di varie sezioni spiegò Korinna, strizzando l'occhio in direzione di Nikola mentre procedeva a passo sicuro verso i corridoi. Era diverso tempo che la Betazoide non metteva piede in quell'edificio e niente sembrava essere cambiato, ma la curiosità la spinse a seguire quello stesso percorso che per anni aveva compiuto ogni giorno in direzione delle aule dove aveva frequentato i suoi corsi. Una rampa di scale li condusse al piano superiore ... questa era la mia preferita spiegò Korinna, infilandosi in una delle aule e raggiungendo la grande parete finestrata su uno dei lati di giorno da qui si vede l'oceano. Sei mai stato su Betazed? si informò, osservando un istante il proprio riflesso sul vetro della finestra illuminata dall'interno. Gran parte del mio pianeta è ricoperto d'acqua... ho visitato diverse città qui sulla Terra, ma San Francisco è una di quelle che mi ricordano di più casa mia. raccontò.

T dai mille PG, se hai qualche insegnante tra le tue personalità alternative potrebbe essere carino farlo entrare casualmente in role
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#27

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Korinna si muoveva con sicurezza, conducendomi attraverso il corridoio dell'Accademia: mentre camminavamo, lei spiegò l'importanza del test preliminare e l'esame di ammissione, sottolineando la complessità del processo di selezione. Io ascoltavo attentamente, affascinato dalle sfide che gli aspiranti ufficiali dovevano affrontare per realizzare il loro sogno di unirsi alla Flotta e se dovevo ammetterlo, ero affascinato dal processo di ammissione e dai vari test psicologici e culturali che venivano utilizzati per selezionare i futuri ufficiali della Flotta. Capivo l'importanza di valutare non solo le conoscenze accademiche, ma anche le qualità personali e l'integrità morale dei candidati.
«Il processo di selezione sembra davvero impegnativo e complesso. È incredibile quanto sia necessario dimostrare per avere una possibilità di essere ammessi, la Flotta richiede veramente il meglio tra i suoi membri a partire dai cadetti. Deve essere stato gratificante per te superare quel test e realizzare il tuo sogno di far parte della Flotta.»
Continuando a camminare, Korinna spiegò i diversi percorsi di studio disponibili, da ingegneria a medicina e navigazione. Io annuii, confermando di essere a conoscenza delle diverse sezioni della Flotta e dei loro compiti.
«Sì, ho familiarità con le varie sezioni della Flotta, ma vista così è molto più chiaro.» ammisi con un sorriso, mentre salivamo una rampa di scale e giunsero al piano superiore, dove Korinna mi mostrò a la sua aula preferita, con una vista panoramica sull'oceano. Io mi affacciai alla finestra e ammirai il panorama. Non avevo mai visto la città da quel punto di vista.
«No, non sono mai stato su Betazed, ma posso capire che la vista dell'oceano ti faccia sentire a casa. La tua connessione con il tuo pianeta natale è molto forte.» dissi, provando un po' di nostalgia per il mio pianeta che non avrei più potuto rivedere.


Purtroppo no, non ho docenti, solo un'alunna Smile
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#28

Korinna Suder

Betazoid

Già... convenne Korinna, mentre un sorriso orgoglioso illuminava il suo volto: superare i test di ammissione all'Accademia non era stato facile... ma ciò che era venuto dopo non era stata certo una strada in discesa. Sono felice di essere dove sono oggi, tuttavia... ogni tanto ho l'impressione che i valori della Federazione siano un po' troppo influenzati dalla cultura terrestre confessò, concedendosi una smorfia pensierosa mentre proseguivano. Si trattava probabilmente di ragioni storiche, dato che la Terra era sempre stata la sede centrale degli uffici amministrativi e salendo su una qualunque nave della Flotta era evidente come i terrestri in numero superassero i membri delle altre specie. Venendo da un mondo tanto lontano sia nello spazio che nella cultura forse percepiva quelle differenze in modo più profondo di altri ma, dopotutto, non era mai stato realmente un problema: per quanto bizzarra potesse essere, la loro cultura era in gran parte condivisibile e doveva riconoscere che si erano sempre dimostrati disponibili nel cercare di accomodare ciò che era diverso.

Nonostante fosse presa dai suoi pensieri, a Korinna non sfuggì quel lieve senso di nostalgia che parlare del suo pianeta aveva suscitato a Nikola. La Betazoide gli rivolse un'occhiata interrogativa, mossa da un dubbio che probabilmente non era opportuno esplicitare. Riuscì a trattenersi qualche istante, prima di rivolgersi nuovamente all'El-Auriano: Prima... le immagini che mi hai mostrato... il tuo arrivo su questo pianeta. La Terra sembrava molto diversa da come è ora. disse, concedendosi qualche istante per valutare la questione. Più primitiva, ad essere precisi. Aveva la netta impressione che si trattasse di un'immagine di un passato lontano, ma avrebbe significato che Nikola era in grado di spostarsi lungo la linea temporale. Se così fosse stato, cosa gli impediva di tornare sul proprio pianeta natale, in un tempo precedente alla sua distruzione? Sapeva che si trattava di questioni delicate e la Flotta aveva una lunga serie di protocolli da seguire al riguardo, ma in fondo che male avrebbe potuto fare una semplice domanda? Sei un viaggiatore del tempo? chiese senza giri di parole, mettendo insieme le poche informazioni che aveva su quell'uomo: avrebbe spiegato la sua discrezione, il modo in cui ascoltava tutti senza rivelare se non l'indispensabile di se stesso, ma allo stesso tempo era probabilmente ciò che lo costringeva a limitarsi ad osservare tutto ciò che gli accadeva attorno e Korinna non poteva fare a meno di trovare triste il solo pensiero di vivere in un mondo essendone sostanzialmente tagliato fuori.

vuoi che la incrociamo? In caso basta che la piazzi in qualche aula studio e possiamo andare a disturbarla con il nostro tour.
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#29

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Quando Korinna mi disse che la federazione era influenzata dagli esseri umani, ci riflettei.
«Credo di sì, ma ho una mia opinione a riguardo... La Terra ha la posizione unica all'interno della Federazione, perché non ha rivalità o rancori di lunga data con nessun altro. L'unica relazione davvero di lunga data della Terra era con i Vulcaniani, e anche allora la Terra ha dimostrato che non avrebbe necessariamente fatto solo quello che dicevano i Vulcaniani e occasionalmente si sarebbe schierata con gli Andoriani in alcune controversie che coinvolgevano i Vulcaniani. Nonostante alcune gaffe diplomatiche all'inizio, Archer è riuscito a far si che la Terra venisse vista come una terza parte leale in caso di controversie. Credo che sia per questo che la Federazione venga influenzata più dai terrestri che altri.» dissi pacatamente e quando mi chiese se ero un viaggiatore nel tempo, sospirai. Quanto mi sarebbe piaciuto! Quanto avrei voluto cambiare le carte in tavola.
«No, non sono un viaggiatore nel tempo, ma mia specie ha una particolare longevità. Viviamo per molti secoli, posso invecchiare solo quando desidero e ho avuto l'opportunità di osservare il mondo cambiare intorno a me e questo è cambiato molto all'esterno.. almeno da quando io sono arrivata, la Terra ha subito molte evoluzioni. Io arrivai qui secoli fa, poco prima della seconda guerra mondiale terrestre. Era molto diversa.» dissi pacatamente, ammiccando con un mezzo sorriso, ma non le dissi che a quanto pare era successo qualcosa che aveva deviato dalla linea temporale "normale"... però che senso avrebbe, raccontaglielo? Riprendendo a passeggiare mi imbattei in un'aula studio e vi entrai, curioso.
«Credo che qui si studi... e credo di aver disturbato una cadetta. Sono qui da poco e ho già fatto danni.» dissi rivolto a Korinna con leggero imbarazzo.

Always refuse to be like the others! The more you become similar to the others the more you will be useless because there are already plenty of the others!

S'Bysh Greymane Oroniana

L'esame si avvicinava ed ero in crisi: mi piaceva la materia, il docente era davvero interessante da ascoltare, ma avevo l'impressione che a lungo andare quell'esame non mi portasse da nessuna parte... ma mi chiesi se potesse aiutarmi in un futuro per capire qualcosa di più. Mi sentivo terribilmente indietro in confronto ai miei compagni ed era per quello che ero l'unica rimasta in quell'aula fino a tardi, così da sistemare i miei appunti per bene integrandoli con il relativo capitolo del libro e avrei sicuramente fatto delle domande aggiuntive al docente. Immersa nel mio mondo, non mi accorsi subito della presenza di Nikola e Korinna, per poi alzare lo sguardo e avvampare un pochino per l'imbarazzo.
«Salve» li salutai.
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#30

Korinna Suder

Betazoid

Korinna non poté che muovere un cenno d'assenso verso l'el-auriano: la sua teoria riguardo alle ragioni che avevano portato la Terra e la sua cultura ad assumere un ruolo tanto rilevante all'interno della Federazione stava in piedi e concordava con ciò che la betazoide pensava dei terrstri. Li trovava un po' sopra le righe a volte, ma ammirava la flessibilità con la quale sembravano riuscire ad adattarsi a qualunque situazione. La stessa flessibilità che li rendeva in grado di andare bene o male d'accordo con ogni altra cultura. La successiva affermazione dell'uomo, tuttavia, la colse di sorpresa: per qualche ragione l'idea di un viaggiatore del tempo le suonava meno assurda di una specie in grado di vivere per secoli, invecchiando a piacimento. Se quanto raccontava era vero, gli avvenimenti che le aveva mostrato risalivano a un mezzo millennio prima. Le servì quache momento per poter metabolizzare quell'informazione e, nel frattempo, Nikola aveva ripreso a passeggiare, infilandosi all'interno di un'aula. Tutto quel tempo passato ad osservarci e a nessuno era mai venuto in mente di portarti a fare due passi da queste parti? chiese incredula, ma subito si ricordò dell'abitudine dei terrestri di celare qualunque informazione considerassero di loro proprietà. Non si sarebbe sorpresa di scoprire che avevano preferito tenerlo lontano nel timore che potesse essere un aspirante terrorista o chissà quale altra delle loro bizzarre paranoie.

Buonasera rispose Korinna all'orioniana, lasciandosi sfuggire un sorriso alle parole di Nikola: sì, certamente essere disturbati durante lo studio non era un'esperienza piacevole, ma paragonato a quello che avrebbe dovuto affrontare quella giovane cadetta non appena l'avessero assegnata ad una delle navi della Flotta, difficilmente quell'interruzione sarebbe stata considerabile un problema. Korinna tuttavia si trattenne dal verbalizzare quel pensiero. Si capisce già da lontano che sei un tipo pericoloso scherzò rivolgendosi all'el-auriano comunque sì, hai trovato una delle aule studio confermò, mentre il suo sguardo cadeva distrattamente sul libro di testo della ragazza.

Ah. Teoria del campo a curvatura... ti servirà anche se non intendi specializzarti sulla navigazione, credimi. disse, rispondendo al pensiero inespresso della giovane ... se vuoi posso ricambiare il disturbo con qualche dritta. Ricordo ancora come funziona. garantì con un sorriso cordiale, certa che a Nikola non sarebbe dispiaciuto perdere qualche minuto del tour per dare una mano alla ragazza.
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