18-08-2023, 08:37 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-08-2023, 08:37 PM da T'Dal.)
The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.
Nikola El-Auriano
Mi sentii sollevato dalla risata scherzosa di Korinna e del fatto che avesse messo la mano sulla mia spalla in maniera amichevole sulla mia. Il suo incoraggiamento riuscì a scacciare un po' dell'ansia che stavo provando davanti a tutte quelle console e comandi. La sua presenza accanto a me mi faceva sentire meno solo e mi faceva ricordare che, nonostante la complessità di tutto ciò, alla fine si trattava solo di imparare qualcosa di nuovo.
«Come osi? Chiaramente non distruggerò niente» dissi fintamente offeso, per poi aggiungere «Farò del mio meglio per non far a pezzi nulla» risposi ridendo, trovando conforto nell'atmosfera leggera e giocosa che si era creata.
Ascoltai attentamente quando Korinna spiegò il sistema di coordinate tridimensionale e come impostare la rotta nel computer. Aveva ragione, sembrava più semplice una volta spiegato in modo chiaro. Sorrisi quando mi disse che avrei potuto confermare i dati e io annuii, sicuro di me mentre seguivo le sue istruzioni. Era incredibile quanto potesse essere coinvolgente questa simulazione! La mappa della Galassia che Korinna proiettò davanti a noi mi fece sentire una piccola parte di un'immensa realtà: non che io non lo pensassi già da prima, ma visto così ne avevo la certezza.
Quando mi chiese come fossi finito a New Vulcano, le sorrisi. «È una storia un po' strana, in effetti, ma cerco di semplificato. Mi ci sono trovato dopo un lungo viaggio, forse un po' casuale, dopo poco tempo la sua creazione, o forse è meglio dire fondazione. Ne approfittai per creare un bar, simile al Timeless ma più adatto ad un palato vulcaniano, ma i vulcaniani non sono esattamente... espansivi come noi; così ben presto sono tornato a casa. È un posto che ho imparato ad apprezzare in ogni caso, nonostante le sue particolarità. Devo ammettere che il clima vulcaniano è... affascinante, per mancanza di un termine migliore. E, ammetto, non sono proprio abituato a temperature così calde.»
Osservai attentamente quando Korinna mi spiegò come dare energia ai motori e come uscire dal molo. La sua mano a bloccare la leva era un punto di riferimento rassicurante mentre iniziavo a muovere i controlli con più fiducia. Mentre guardavo l'immagine dello spazio sullo schermo, mi sentii come se stessi davvero pilotando una nave stellare. Seguendo le sue istruzioni, iniziai ad aumentare la potenza ai motori.
Quando mi diede il suo bacio di incoraggiamento sulla guancia, feci un sorriso gentile. «Grazie» dissi con gratitudine. Poi, con un respiro profondo, cominciai a guidare la nave stellare fuori dal molo. Sentivo l'emozione crescere dentro di me mentre la nave iniziava a muoversi: era un'esperienza straordinaria, e mi sentivo davvero parte di qualcosa di più grande. Ora potevo capire cosa provavano i cadetti che si mettevano alla guida per la prima volta! Chissà se valeva ogni vsempre.
Concentrato sullo schermo davanti a me, seguivo le istruzioni e cercavo di mantenere la mia mano ferma sulla leva. Era una sensazione unica, sentire la nave rispondere ai miei comandi: probabilmente, se avessi avuto voglia di cambiare ramo, potrei prendere in considerazione l'accademia.
«Come osi? Chiaramente non distruggerò niente» dissi fintamente offeso, per poi aggiungere «Farò del mio meglio per non far a pezzi nulla» risposi ridendo, trovando conforto nell'atmosfera leggera e giocosa che si era creata.
Ascoltai attentamente quando Korinna spiegò il sistema di coordinate tridimensionale e come impostare la rotta nel computer. Aveva ragione, sembrava più semplice una volta spiegato in modo chiaro. Sorrisi quando mi disse che avrei potuto confermare i dati e io annuii, sicuro di me mentre seguivo le sue istruzioni. Era incredibile quanto potesse essere coinvolgente questa simulazione! La mappa della Galassia che Korinna proiettò davanti a noi mi fece sentire una piccola parte di un'immensa realtà: non che io non lo pensassi già da prima, ma visto così ne avevo la certezza.
Quando mi chiese come fossi finito a New Vulcano, le sorrisi. «È una storia un po' strana, in effetti, ma cerco di semplificato. Mi ci sono trovato dopo un lungo viaggio, forse un po' casuale, dopo poco tempo la sua creazione, o forse è meglio dire fondazione. Ne approfittai per creare un bar, simile al Timeless ma più adatto ad un palato vulcaniano, ma i vulcaniani non sono esattamente... espansivi come noi; così ben presto sono tornato a casa. È un posto che ho imparato ad apprezzare in ogni caso, nonostante le sue particolarità. Devo ammettere che il clima vulcaniano è... affascinante, per mancanza di un termine migliore. E, ammetto, non sono proprio abituato a temperature così calde.»
Osservai attentamente quando Korinna mi spiegò come dare energia ai motori e come uscire dal molo. La sua mano a bloccare la leva era un punto di riferimento rassicurante mentre iniziavo a muovere i controlli con più fiducia. Mentre guardavo l'immagine dello spazio sullo schermo, mi sentii come se stessi davvero pilotando una nave stellare. Seguendo le sue istruzioni, iniziai ad aumentare la potenza ai motori.
Quando mi diede il suo bacio di incoraggiamento sulla guancia, feci un sorriso gentile. «Grazie» dissi con gratitudine. Poi, con un respiro profondo, cominciai a guidare la nave stellare fuori dal molo. Sentivo l'emozione crescere dentro di me mentre la nave iniziava a muoversi: era un'esperienza straordinaria, e mi sentivo davvero parte di qualcosa di più grande. Ora potevo capire cosa provavano i cadetti che si mettevano alla guida per la prima volta! Chissà se valeva ogni vsempre.
Concentrato sullo schermo davanti a me, seguivo le istruzioni e cercavo di mantenere la mia mano ferma sulla leva. Era una sensazione unica, sentire la nave rispondere ai miei comandi: probabilmente, se avessi avuto voglia di cambiare ramo, potrei prendere in considerazione l'accademia.