05-09-2023, 08:05 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2023, 08:10 PM da Aster.)
The trial never ends
Maec S'Lhoell Romulano
Mentre la betazoide parlava, tre nuove presenze si palesarono al di là della soglia. Tre menti protette da uno scudo emotivo fatto di ferrea disciplina. Romulani, senza dubbio.
Una delle tre era particolarmente fredda e solida. Un'isola gelida nel mondo empatico protetta da alte scogliere di superiorità e disprezzo. Un luogo nel quale forse non sarebbe stato saggio avventurarsi...
Il trio si stagliò in controluce sulla porta. Era guidato da un alto romulano dai lineamenti affilati e dallo sguardo calmo e inquisitorio. Indossava la divisa delle forze armate romulane e i gradi di Comandante.
I suoi occhi chiari erano freddi, vitrei e penetranti. Aveva un portamento composto e marziale. Si muoveva lentamente e con sicurezza come se lo spazio attorno a lui fosse di sua esclusiva proprietà, guardandosi attorno freddamente senza soffermarsi su niente e nessuno in particolare con una smorfia impercettibile.
La tensione di alcuni dei suoi sottoposti presenti crebbe, forse fu persino percettibile. Senza dubbio la sua figura rappresentava per chi lo conosceva una presenza autorevole e intimidatoria. Posò lo sguardo sulla betazoide mentre stava ancora parlando e la fissò, defilandosi insieme alla sua scorta nella penombra esterna della sala e ascoltando lì, in agguato fino a quando finì. Attese in silenzio, senza reagire in alcun modo prima che la sua voce si spegnesse. Fu allora che la sua si insinuò nel vuoto creatosi, come un gelido vento invernale attraverso un infisso difettoso, riempiendo lentamente ma inesorabilmente la sala con poco rumore e molto riverbero.
Una voce incredibilmente pacata, ma al tempo pervasa da una mortifera e sinistra sicurezza.
"Un'offerta davvero generosa... accompagnata da riflessioni oltremodo opportune." Commentò serafico, venendo avanti lentamente per andare ad affacciarsi sulla discussione dal lato romulano del tavolo. Non ritenne necessario presentarsi prima di farlo, sembrava che reputasse già palese il suo preciso incastro nel contesto.
"Un'offerta deve molto alla credibilità con la quale viene presentata in effetti. Non avrei bisogno di documentarmi per sapere che una serpe è un animale inaffidabile e pericoloso... se ha già provato a mordermi, prima di scendere a più miti consigli." Scandì candidamente, accennando un sorriso impercettibile.
"Avete da dimostrare la vostra buona fede almeno quanto noi. Queste non sono insinuazioni, sono fatti. E reputo sedersi a un tavolo a discutere senza incaute minacce, o dichiarazioni di guerra poco ponderate un inizio molto promettente." Disse. Ironicamente, questa volta il tono sembrava sincero, seppur sornione e freddo quanto prima.
Restò in piedi alle spalle di Llair, composto con le sue guardie accanto a lui.
Una delle tre era particolarmente fredda e solida. Un'isola gelida nel mondo empatico protetta da alte scogliere di superiorità e disprezzo. Un luogo nel quale forse non sarebbe stato saggio avventurarsi...
Il trio si stagliò in controluce sulla porta. Era guidato da un alto romulano dai lineamenti affilati e dallo sguardo calmo e inquisitorio. Indossava la divisa delle forze armate romulane e i gradi di Comandante.
I suoi occhi chiari erano freddi, vitrei e penetranti. Aveva un portamento composto e marziale. Si muoveva lentamente e con sicurezza come se lo spazio attorno a lui fosse di sua esclusiva proprietà, guardandosi attorno freddamente senza soffermarsi su niente e nessuno in particolare con una smorfia impercettibile.
La tensione di alcuni dei suoi sottoposti presenti crebbe, forse fu persino percettibile. Senza dubbio la sua figura rappresentava per chi lo conosceva una presenza autorevole e intimidatoria. Posò lo sguardo sulla betazoide mentre stava ancora parlando e la fissò, defilandosi insieme alla sua scorta nella penombra esterna della sala e ascoltando lì, in agguato fino a quando finì. Attese in silenzio, senza reagire in alcun modo prima che la sua voce si spegnesse. Fu allora che la sua si insinuò nel vuoto creatosi, come un gelido vento invernale attraverso un infisso difettoso, riempiendo lentamente ma inesorabilmente la sala con poco rumore e molto riverbero.
Una voce incredibilmente pacata, ma al tempo pervasa da una mortifera e sinistra sicurezza.
"Un'offerta davvero generosa... accompagnata da riflessioni oltremodo opportune." Commentò serafico, venendo avanti lentamente per andare ad affacciarsi sulla discussione dal lato romulano del tavolo. Non ritenne necessario presentarsi prima di farlo, sembrava che reputasse già palese il suo preciso incastro nel contesto.
"Un'offerta deve molto alla credibilità con la quale viene presentata in effetti. Non avrei bisogno di documentarmi per sapere che una serpe è un animale inaffidabile e pericoloso... se ha già provato a mordermi, prima di scendere a più miti consigli." Scandì candidamente, accennando un sorriso impercettibile.
"Avete da dimostrare la vostra buona fede almeno quanto noi. Queste non sono insinuazioni, sono fatti. E reputo sedersi a un tavolo a discutere senza incaute minacce, o dichiarazioni di guerra poco ponderate un inizio molto promettente." Disse. Ironicamente, questa volta il tono sembrava sincero, seppur sornione e freddo quanto prima.
Restò in piedi alle spalle di Llair, composto con le sue guardie accanto a lui.