26-02-2024, 07:36 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna prese uno dei pugnali che le porgeva la collega e lo fissò alla cintura, facendo il possibile per assicurarsi che non le limitasse i movimenti. Poi prese il disgregatore, anche se doveva ammettere che stava sperando che non si sarebbe trovata a dover utilizzare nessuno dei due, soprattutto contro dei klingon. Per quanto fosse stata addestrata al combattimento diversi anni prima, dubitava di avere concrete possibilità di uscirne tutta d'un pezzo se si fosse trovata a dover combattere contro dei guerrieri, specialmente se disperati. Perfino la sua collega sembrava in grado di metterla facilmente fuori combattimento, se avesse voluto.
Lo sguardo della betazoide si spostò in direzione del punto verso cui Seeth stava osservando l'avvicinarsi delle creature. Purtroppo, stando a quel poco che era riuscita a capire dalle mappe di bordo, se volevano cercare di ritornare verso la zona prevista per il loro atterraggio, quella era esattamente la direzione verso la quale avrebbero dovuto dirigersi. D'accordo, vediamo se riusciamo a disperderli. decise, afferrando le cariche artigianali che era riuscita a mettere insieme con i pezzi della navetta e infilandole cautamente in una borsa, ricavata da un lembo di stoffa che ricopriva i sedili. Aspetti qui, ho un'idea... purtroppo in queste condizioni non sono in grado di utilizzare le mie abilità per avvertire il capitano T'Dal o l'ambasciatore della nostra situazione, ma sono certa che abbiano iniziato a cercarci nel momento stesso in cui abbiamo perso il contatto si scusò, sporgendosi oltre la piccola altura per dare un'occhiata verso il basso, dove gli animali erano ormai ben visibili e cominciavano ad arrampicarsi faticosamente lungo le pendici del monte, evidentemente diretti verso la loro posizione. ... farò detonare le cariche per disperderli, poi cercheremo di passare loro in mezzo. Sei i prigionieri sono in grado di catturarli a mani nude non dovrebbe essere troppo difficile tenerli a bada con dei disgregatori, nel caso in cui si facessero troppo coraggiosi. valutò, preferendo evitare di ricorrere a misure troppo drastiche per uscire da quella brutta situazione. Lei mi faccia da copertura e mi avverta se si stanno avvicinando troppo.
Senza aggiungere altro scese di qualche metro per posizionare le cariche, con un occhio concentrato sul proprio lavoro e l'altro per seguire l'avvicinamento degli animali. Sapeva che non avrebbe avuto molto tempo, una volta innescate le cariche, per mettersi al riparo, ma sapeva di poter contare sulla collega per tirarla fuori dai guai nel caso in cui si fosse trovata in difficoltà: tra tutte le cose che poteva contestare ai klingon, non rientrava certo la mancanza di correttezza. Anzi, sembravano avere un forte senso dell'onore che Korinna apprezzava e rispettava. Quasi fatto...! annunciò in direzione di Seeth, innescando l'ultima delle cariche prima di correre al riparo. Gli animali erano ormai a pochi metri di distanza ed erano ben visibili nonostante il loro manto bianco, che li mimetizzava con il suolo ghiacciato. Giù! Giù! gridò Korinna, quasi tuffandosi dietro ad una roccia, mentre una serie di esplosioni in rapida sequenza incendiavano l'aria.
Lo sguardo della betazoide si spostò in direzione del punto verso cui Seeth stava osservando l'avvicinarsi delle creature. Purtroppo, stando a quel poco che era riuscita a capire dalle mappe di bordo, se volevano cercare di ritornare verso la zona prevista per il loro atterraggio, quella era esattamente la direzione verso la quale avrebbero dovuto dirigersi. D'accordo, vediamo se riusciamo a disperderli. decise, afferrando le cariche artigianali che era riuscita a mettere insieme con i pezzi della navetta e infilandole cautamente in una borsa, ricavata da un lembo di stoffa che ricopriva i sedili. Aspetti qui, ho un'idea... purtroppo in queste condizioni non sono in grado di utilizzare le mie abilità per avvertire il capitano T'Dal o l'ambasciatore della nostra situazione, ma sono certa che abbiano iniziato a cercarci nel momento stesso in cui abbiamo perso il contatto si scusò, sporgendosi oltre la piccola altura per dare un'occhiata verso il basso, dove gli animali erano ormai ben visibili e cominciavano ad arrampicarsi faticosamente lungo le pendici del monte, evidentemente diretti verso la loro posizione. ... farò detonare le cariche per disperderli, poi cercheremo di passare loro in mezzo. Sei i prigionieri sono in grado di catturarli a mani nude non dovrebbe essere troppo difficile tenerli a bada con dei disgregatori, nel caso in cui si facessero troppo coraggiosi. valutò, preferendo evitare di ricorrere a misure troppo drastiche per uscire da quella brutta situazione. Lei mi faccia da copertura e mi avverta se si stanno avvicinando troppo.
Senza aggiungere altro scese di qualche metro per posizionare le cariche, con un occhio concentrato sul proprio lavoro e l'altro per seguire l'avvicinamento degli animali. Sapeva che non avrebbe avuto molto tempo, una volta innescate le cariche, per mettersi al riparo, ma sapeva di poter contare sulla collega per tirarla fuori dai guai nel caso in cui si fosse trovata in difficoltà: tra tutte le cose che poteva contestare ai klingon, non rientrava certo la mancanza di correttezza. Anzi, sembravano avere un forte senso dell'onore che Korinna apprezzava e rispettava. Quasi fatto...! annunciò in direzione di Seeth, innescando l'ultima delle cariche prima di correre al riparo. Gli animali erano ormai a pochi metri di distanza ed erano ben visibili nonostante il loro manto bianco, che li mimetizzava con il suolo ghiacciato. Giù! Giù! gridò Korinna, quasi tuffandosi dietro ad una roccia, mentre una serie di esplosioni in rapida sequenza incendiavano l'aria.