15-07-2024, 05:48 PM
Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk | Human
Jim conosceva bene l'ufficiale medico capo dell'Enterprise e sebbene l'uomo sembrasse aver deciso di tenere a freno la lingua per una volta, il suo sguardo era rimasto sufficientemente eloquente perché il capitano intuisse cosa gli stava passando per la testa. Jim si lasciò sfuggire un sorriso divertito di fronte a quell'insolito silenzio: Niente prediche sul comportamento sconsiderato del capitano? Dovrò ricordarmi di invitare più spesso ospiti a bordo scherzò in direzione dell'amico, assestandogli una generosa pacca sulla spalla mentre lo superava per dare un'occhiata all'elkariano ancora privo di conoscenza su uno dei bioletti, silenziosamente grato del fatto che Bones non avesse colto l'occasione di quella comparsata a sorpresa in infermeria per una visita medica a tradimento. Jim non era certo un esperto in quel campo, ma non era necessario per notare le evidenti ustioni sul corpo dell'uomo o capire che ci sarebbe voluto del tempo prima di poter essere certi che se la sarebbe cavata.
Capitano T'Dal, le ho chiesto di venire qui perché ho qualcosa da mostrarle. annunciò per poi rivolgersi agli ufficiali medici ... lasciamo l'infermeria nelle vostre capaci mani e, Bones... fammi sapere appena ci sono novità disse, indicando con un cenno della testa l'elkariano privo di sensi, prima di avviarsi nuovamente verso la porta, questa volta in direzione dell'hangar o, meglio, di ciò che ne restava. Fece qualche passo, poi si sentì in dovere di interrompere il silenzio che minacciava di accompagnarli fino alla loro destinazione: spero che il vostro viaggio sia stato meno movimentato dell'arrivo commentò con fare allegro ... tra una missione e l'altra noi siamo in servizio ininterrotto da quasi sei mesi, ormai... crede che al suo equipaggio potrebbe far piacere se organizzassimo una serata informale prima che ritorniate in territorio Federale? si informò: certo, la situazione poteva precipitare da un momento all'altro. Potevano esserci navi elkariane pronte ad approfittare di un momento di distrazione o qualche arma spaziale puntata contro di loro di cui ancora non erano a conoscenza... ma in fondo quello non era niente fuori dall'ordinario, almeno per l'equipaggio dell'Enterprise e Jim era sicuro che incontrare qualche volto nuovo avrebbe restituito un po' di ottimismo dopo gli eventi degli ultimi giorni.
Fu in quel momento che raggiunsero l'hangar, dove i tecnici erano alacremente al lavoro per tagliare le paratie danneggiate ed installarne di nuove. Un giovane ufficiale stava riconnettendo un fascio di cavi che era stato tranciato di netto quando le armi della navetta avevano sventrato il corridoio adiacente, ma tutti interruppero comunque il loro lavoro per scattare sull'attenti all'arrivo dei due capitani. Fate come se non ci fossimo li istruì Jim indicando a T'Dal alcuni detriti sul pavimento, perché non rischiasse di inciamparvici sopra perdoni il disordine scherzò, facendo strada verso l'interno dell'hangar, dove alcune delle paratie esterne erano ancora sostituite da campi di forza in attesa di essere riparate.
Jim passò oltre una delle navette danneggiate dall'attacco nemico per raggiungere infine la navetta elkariana e indicarla non senza soddisfazione: portarla a bordo era stato un azzardo che avrebbe potuto concludersi in maniera nettamente peggiore di qualche paratia saltata, ma contava che le informazioni che ne avrebbero ricavato, li avrebbero ampiamente ripagati del rischio corso. Preferisco che gli elkariani non sappiano che siamo riusciti a recuperarla intatta disse, spiegando perché non ne avesse fatto menzione quando avevano contattato la Saratoga. Senza aggiungere altro si arrampicò nuovamente all'interno della navetta per poi offrire una mano alla vulcaniana per aiutarla a fare altrettanto, anche se molto probabilmente non era necessario. Siamo riusciti a scaricare l'intero database, i miei ingegneri stanno lavorando per decifrarlo e contemporaneamente stiamo cercando di capire il funzionamento del loro sistema di occultamento, ma questa tecnologia ci è in gran parte sconosciuta. spiegò, indicando alcune componenti di cui avevano già ipotizzato il funzionamento. Per caso quacosa le è familiare? si informò, lasciando tempo alla vulcaniana per studiare l'interno del velivolo.
Capitano T'Dal, le ho chiesto di venire qui perché ho qualcosa da mostrarle. annunciò per poi rivolgersi agli ufficiali medici ... lasciamo l'infermeria nelle vostre capaci mani e, Bones... fammi sapere appena ci sono novità disse, indicando con un cenno della testa l'elkariano privo di sensi, prima di avviarsi nuovamente verso la porta, questa volta in direzione dell'hangar o, meglio, di ciò che ne restava. Fece qualche passo, poi si sentì in dovere di interrompere il silenzio che minacciava di accompagnarli fino alla loro destinazione: spero che il vostro viaggio sia stato meno movimentato dell'arrivo commentò con fare allegro ... tra una missione e l'altra noi siamo in servizio ininterrotto da quasi sei mesi, ormai... crede che al suo equipaggio potrebbe far piacere se organizzassimo una serata informale prima che ritorniate in territorio Federale? si informò: certo, la situazione poteva precipitare da un momento all'altro. Potevano esserci navi elkariane pronte ad approfittare di un momento di distrazione o qualche arma spaziale puntata contro di loro di cui ancora non erano a conoscenza... ma in fondo quello non era niente fuori dall'ordinario, almeno per l'equipaggio dell'Enterprise e Jim era sicuro che incontrare qualche volto nuovo avrebbe restituito un po' di ottimismo dopo gli eventi degli ultimi giorni.
Fu in quel momento che raggiunsero l'hangar, dove i tecnici erano alacremente al lavoro per tagliare le paratie danneggiate ed installarne di nuove. Un giovane ufficiale stava riconnettendo un fascio di cavi che era stato tranciato di netto quando le armi della navetta avevano sventrato il corridoio adiacente, ma tutti interruppero comunque il loro lavoro per scattare sull'attenti all'arrivo dei due capitani. Fate come se non ci fossimo li istruì Jim indicando a T'Dal alcuni detriti sul pavimento, perché non rischiasse di inciamparvici sopra perdoni il disordine scherzò, facendo strada verso l'interno dell'hangar, dove alcune delle paratie esterne erano ancora sostituite da campi di forza in attesa di essere riparate.
Jim passò oltre una delle navette danneggiate dall'attacco nemico per raggiungere infine la navetta elkariana e indicarla non senza soddisfazione: portarla a bordo era stato un azzardo che avrebbe potuto concludersi in maniera nettamente peggiore di qualche paratia saltata, ma contava che le informazioni che ne avrebbero ricavato, li avrebbero ampiamente ripagati del rischio corso. Preferisco che gli elkariani non sappiano che siamo riusciti a recuperarla intatta disse, spiegando perché non ne avesse fatto menzione quando avevano contattato la Saratoga. Senza aggiungere altro si arrampicò nuovamente all'interno della navetta per poi offrire una mano alla vulcaniana per aiutarla a fare altrettanto, anche se molto probabilmente non era necessario. Siamo riusciti a scaricare l'intero database, i miei ingegneri stanno lavorando per decifrarlo e contemporaneamente stiamo cercando di capire il funzionamento del loro sistema di occultamento, ma questa tecnologia ci è in gran parte sconosciuta. spiegò, indicando alcune componenti di cui avevano già ipotizzato il funzionamento. Per caso quacosa le è familiare? si informò, lasciando tempo alla vulcaniana per studiare l'interno del velivolo.