TSE Recuperare e studiare il dispositivo, grazie
#1

La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.

Mindur Damar Cardassiano

Era una di quelle giornate che mi facevano rimpiangere i giorni passati in battaglia. Nonostante la routine della mia posizione attuale nei Servizi Segreti Cardassiani, a volte mi mancava l'adrenalina e la chiarezza che solo un campo di battaglia poteva offrire. Tuttavia, oggi avevo qualcosa di diverso per cui lottare, qualcosa che poteva davvero interessare il governo di Cardassia.

Mi trovavo nel mio ufficio, leggendo un rapporto preliminare da una delle nostre squadre di ricognizione. Durante uno scavo su un pianeta remoto, avevano scoperto un antico macchinario alieno. Le prime analisi indicavano che il dispositivo era stato utilizzato in esperimenti di ingegneria genetica, un campo di immenso interesse per l'intelligence cardassiana. Un reperto di tale importanza non poteva cadere nelle mani sbagliate. Dovevamo agire in fretta, prima che qualcun altro, lo scoprisse. Quel ritrovamento rappresentava una possibilità unica. Mi resi conto che avevo bisogno delle competenze specifiche di due dei nostri migliori scienziati: Elan Torak, con la sua esperienza in xenotecnologia, sarebbe stato essenziale per decifrare la tecnologia aliena; mentre Ailam Darhe'el, il nostro esperto in genetica, avrebbe potuto comprendere meglio le implicazioni biologiche degli esperimenti condotti con quel macchinario. Insieme, avrebbero potuto scoprire i segreti nascosti in quel dispositivo che aveva destato la mia curiosità.

Chiamai Elan e Ailam nel mio ufficio. Seduto alla mia scrivania, giocai per un istante con il bracciale al mio polso, un cimelio di famiglia che mi ricordava le responsabilità che avevo non solo verso il mio popolo, ma anche verso la mia famiglia: c'era sempre una parte di me che desiderava poter passare più tempo con loro, ma il dovere veniva prima di tutto. Tuttavia, pensai brevemente ai miei figli, Pythas e Seren. Nonostante la mia vita fosse dedicata al servizio di Cardassia, non passava giorno senza che il loro pensiero mi attraversasse la mente. Seren, con la sua curiosità insaziabile, avrebbe trovato affascinante questo nuovo sviluppo. Jarel, ormai diventato un giovane promettente, avrebbe capito l'importanza strategica di questo ritrovamento.
Mentre chiudevo le comunicazioni, sentii un fremito di eccitazione. Questo non era un semplice incarico di routine. Avevamo la possibilità di scoprire qualcosa di straordinario, qualcosa che poteva dare a Cardassia un vantaggio significativo. Speravo solo che potessimo arrivare prima degli altri imperi... o della Federazione.

@@Les & @Neris
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#2

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Elan conosceva Damar di fama... e quello che sapeva sul suo conto non era esattamente rassicurante. Giravano voci di corridoio, voci ragionevolmente fondate, che avesse a che fare con i neonati Servizi Segreti Cardassiani. Certo, non si trattava dell'Ordine Ossidiano, ma una convocazione da parte di un personaggio come quello non prometteva nulla di buono. Purtroppo gli anni passati lontani da Cardassia avevano indebolito il giro di conoscenze su cui Elan poteva contare per venire a capo di questioni come quella e nessuno dei suoi amici era riuscito a scoprire cosa potesse volere da lui. Magari non era nulla di preoccupante. Forse voleva solo congratularsi per i suoi recenti successi in ambito scientifico, ma c'era qualcosa di stonato in quel pensiero: di solito le congratulazioni richiedevano cerimonie pubbliche, non convocazioni private.

Certo, rifiutare un invito da parte di un simile personaggio non era propriamente un'idea saggia, ma Elan non stava esattamente morendo dalla voglia di ritrovarsi da solo, chiuso nella stessa stanza con Damar. Fu proprio mentre rimuginava per l'ennesima volta nel giro di pochi minuti su cosa potesse volere da lui, che Elan ebbe un'illuminazione. Ehi, Aylira! chiamò, dopo aver attraversato il corridoio per raggiungere il laboratorio della collega mi serve il tuo aiuto. decise, giocherellando distrattamente con un depolarizzatore di campo che aveva appena utilizzato per ricalibrare alcuni strumenti, ma che aveva anche l'interessante vantaggio di interferire con gli strumenti di comunicazione, nel caso in cui qualcuno avesse deciso di piazzare una cimice all'interno del laboratorio.

Cosa vuoi? chiese la donna, vagamente infastidita per il fatto di essere stata interrotta in un momento cruciale del proprio lavoro. Beh... sto lavorando a un progetto importante, ho una consegna che deve essere assolutamente fatta entro domani per quel Legato di Ba'aten. Ho bisogno che tu vada a sentire per conto mio cosa vogliono questi nuovi clienti... disse, dandole l'indirizzo a cui Damar aveva chiesto di incontrarlo, certo che di qualunque cosa si fosse trattato, non se la sarebbe presa con una donna innocente. Con un po' di fortuna, Aylira sarebbe perfino riuscita a scoprire qualcosa di utile. In fondo era una donna in gamba, nonostante qualche battibecco o, forse, proprio in ragione di quello, nel corso dei mesi che avevano passato assieme al centro di ricerca, Elan era arrivata ad apprezzarla abbastanza da considerarla un'amica e era certo che fosse più che qualificata per toglierlo da quell'impiccio, di qualunque cosa si trattasse.

col cavolo che mi lascio coinvolgere così facilmente dall'Intelligence Tongue *Lexi inizia a crear problemi*
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#3

On Cardassia, family is everything.

Ailam Darhe'el Cardassiano

Grazie, Gilora. Disse, quando la collega posò sulla sua scrivania una tazza fumante. Ailam era intento ad analizzare i risultati dell'ultimo esperimento, cercando di capire cosa fosse andato storto. Su carta sembrava tutto a posto ma, quando avevano tentato di mettere in pratica quelle modifiche genetiche, il povero zabo era deceduto in poche ore. Ailam non era dispiaciuto per la bestia, aveva da tempo smesso di provar pena per le cavie di laboratorio, ma era decisamente infastidito per tutte le ore di lavoro che erano state buttate. Se voleva salvare l'esperimento, doveva riuscire a localizzare il problema. Motivo per cui si trovava di fronte al terminale, a rileggere la documentazione sorseggiando il caldo tè a foglia rossa, al posto di godersi una meritata pausa.

Stava studiando la mappatura genetica dello zabo, quando una notifica sonora attirò la sua attenzione. Ailam diede una veloce occhiata all'angolo destro dello schermo, dove era apparsa una piccola notifica testuale, e se ne pentì immediatamente. Yan-pret Cardăsa-çăk1, Un'imprecazione gli sfuggì dalle labbra. proprio ora!? Non era il momento ideale, non con tutto il lavoro che aveva, ma non si poteva dire di no ad una convocazione da parte dei Servizi Segreti Cardassiani. Come al solito non c'erano informazioni e come al solito Ailam aveva la tentazione di maledire tutto e tutti. Era ironico come lui, che da adolescente aveva fatto di tutto per stare lontano dai Servizi Segreti, si fosse offerto volontariamente di lavorare con loro. Eppure, per il bene di Regis, Ailam aveva bisogno di potere. E difficilmente l'avrebbe ottenuto se fosse rimasto chiuso in un laboratorio.

Il tempo di avvisare le colleghe e, dopo un veloce cambio d'abiti, Ailam era per le strade della città, diretto all'ufficio di Damar. Parcheggiato nel primo posto libero, entrò nell'edificio. Buongiorno, sono Ailam Darhe'el. Sono stato convocato da Dal Damar. Dichiarò al receptionist il motivo della sua presenza, osservando con interesse la donna che come lui era in attesa.



1 Yan-pret Cardăsa-çăk!: imprecazione blanda, letteralmente "Per amore di Cardassia!"
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#4

La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.

Mindur Damar Cardassiano

Quando  Ailam Darhe'el, entrò nel mio ufficio, non era solo. Al suo fianco c'era una giovane donna, che riconobbi immediatamente come Aylira, una scienziata del laboratorio dove lavorava Elan Torak.  Il mio sguardo si indurì immediatamente. Sapevo chi era: avevo studiato con attenzione chiunque lavorasse in quel lavoratorio e quella ragazza non doveva essere qui.

«Aylira, non so perché tu sia presente a questo incontro» dissi con voce fredda e controllata.

«Sono stata mandata da Elan Torak per—»

La interruppi bruscamente.

«Questo è un incontro classificato e la tua presenza qui è inappropriata. Hai tempo 48 ore per liberare il tuo ufficio e consegnare tutto il materiale al tuo superiore. Non tollero insubordinazione né mancanza di professionalità in situazioni così delicate; e avverta il signor Torak che si presenti immediatamente. Non è il caso di vedermi nel mio lato peggiore»

Non avevo pazienza per l'insubordinazione o per chi non comprendeva l'importanza delle nostre operazioni. Dovevo assicurarmi che Elan capisse l'urgenza della situazione. Non era il caso di mostrargli il mio lato peggiore, ma se continuava così, non mi avrebbe lasciato scelta.

Mi rivolsi a Ailam Darhe'el con un mezzo sorriso, un gesto raro per me. «L'altro esperto convocato non si è presentato, ma inizierò senza di lui. Prima di tutto, Ailam, grazie di essere qui. So che sei impegnato, ma questo è un incontro classificato, ed è cruciale per Cardassia. Sono felice di vedere che rispondi prontamente alle convocazioni. Metterò una buona parola per te con i tuoi superiori» iniziai guardandolo negli occhi «Abbiamo scoperto un antico macchinario alieno in uno scavo recente. Le prime analisi suggeriscono che sia stato utilizzato per esperimenti di ingegneria genetica. Questo dispositivo potrebbe contenere conoscenze cruciali per il nostro popolo. Dobbiamo agire rapidamente, prima che altre potenze galattiche mettano le mani su questa tecnologia. Potresti essere interessato?» chiesi allungando un fascicolo nella sua direzione.
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#5

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Aylira rimase interdetta dal modo in cui Damar l'aveva trattata, ma non era sua abitudine contestare potenziali clienti, così tenne per sé le proprie rimostranze, accennando un rispettoso segno di saluto prima di andarsene da lì. Una perdita di tempo. Una totale perdita di tempo!

... e ha detto che ho 48 ore per liberare il mio ufficio! Non diceva sul serio, vero? si informò la giovane ricercatrice, riferendo al collega della breve quanto spiacevole conversazione avuta qualche ora prima. Elan terminò di saldare quel compensatore che continuava ad originare fluttuazioni nei suoi esperimenti di carico, poi spense gli strumenti fermandosi a riflettere un istante sulla questione. Siamo un laboratorio indipendente, non può licenziarti. rispose, suonando meno convinto di quanto avrebbe voluto. Tecnicamente Damar non poteva farlo, d'altra parte il laboratorio dipendeva da diverse sovvenzioni pubbliche e clienti privati che potevano essere convinti a ritirare le loro sponsorizzazioni se fosse arrivato un simile suggerimento da una persona in grado di spaventarli davvero. Per quanto avessero clienti anche al di fuori di Cardassia, Elan dubitava seriamente sarebbero stati sufficienti a permettere la sopravvivenza del laboratorio.

Ascolta... prenditi il resto della giornata libera. Torna a casa e tieni gli occhi bene aperti. le suggerì, avvicinandosi ad un armadietto di sicurezza sul quale digitò rapidamente un codice. Quando lo sportello si aprì, Elan ne estrasse un disgregatore che porse alla donna. Assicurati che la spedizione per Trelka V sia pronta a partire come previsto, nel frattempo vedo di risolvere questa storia. promise Elan. Aylira prese l'arma non senza un certo disappunto ti giuro che se mi hai coinvolta in qualcosa di illegale... protestò, puntandogli contro l'arma con fare minaccioso, ma senza realmente l'intenzione di fare fuoco.

Non che io sappia... rispose l'ingegnere, porgendole un grosso contenitore ed invitandola con un cenno a deporvi l'arma ... ma meglio essere prudenti. Accontentiamoli: informa Sunmar e Darrel, libera l'ufficio, porta a casa tutto quello che ti può essere utile. suggerì, osservandola allontanarsi prima di ritornare al proprio tavolo di lavoro. Elan sapeva di stare giocando con il fuoco, ma non era certo arrivato fin lì assecondando il primo gradasso che pretendeva di utilizzare il suo lavoro per i propri comodi! E ora sentiamo cosa hai da dire... pensò, inoltrando una chiamata all'ufficio di Damar.

comunque vi ricordo che io non lavoro per l'intelligence, sono davvero un ingegnere U_u
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#6

On Cardassia, family is everything.

Ailam Darhe'el Cardassiano

Non ci fu il tempo di indagare sulla presenza della donna né di fare presentazioni, in quanto furono subito condotti nell'ufficio di Damar. Ailam non sapeva esattamente cosa aspettarsi dall'ufficiale dei Servizi Segreti, ma il suo benvenuto fu glaciale. Per fortuna, la sua furia era rivolta alla donna al suo fianco e non verso di lui. Non sapeva esattamente cosa avesse fatto Aylira per meritarsi tanto (e, dal breve scambio, la colpa non era sua ma di un certo Torak) ma Ailam non aveva intenzione di difenderla. Non la conosceva né lavorava con lei: non aveva senso rischiare di mandare a rotoli i propri piani per una completa estranea. Damar non era un Legato, il suo grado non era poi così alto, ma Ailam era un civile. Non sarebbe stato difficile per l'uomo rovinargli la vita, se solo avesse voluto. Il giovane scienziato non era del tutto senza protezione: suo padre sarebbe di certo intervenuto se le cose si fossero messe male, ma intralciare le operazioni di un collega avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera. No, Ailam non poteva permettersi di inimicarsi Damar e questo significava che avrebbe dovuto per forza accettare l'incarico. Sfidare la sorte con un Damar già arrabbiato sarebbe stato un suicidio.

Sarà un onore lavorare per il futuro di Cardassia. Disse quindi, quando l'uomo gli chiese il suo parere. Era interessato? Non proprio e sicuramente odiava essere costretto a far qualcosa, ma doveva ammettere che la breve presentazione aveva stuzzicato la sua curiosità. Accettò il fascicolo, cominciando a leggerlo con attenzione. Più leggeva, più l'interesse per l'incarico aumentava. I dati sembrano promettenti. Ammise, analizzandoli alla ricerca di qualcosa che potesse invalidare la teoria. Se quelle prime analisi erano corrette come sembravano, c'era una buona possibilità che il dispositivo fosse stato veramente utilizzato per esperimenti di ingegneria genetica. Avrò bisogno del supporto di un esperto specializzato in ingegneria, il dispositivo sembra particolarmente complesso. Proseguì, chiedendosi vagamente se l'assente signor Torak fosse l'esperto in questione. Dove è stato rinvenuto? Se stiamo considerando la possibilità di interferenza esterna... in una zona di confine?
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#7

La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.

Mindur Damar Cardassiano

Quando Aylira lasciò il mio ufficio, interdetta dal mio trattamento, non mi preoccupai troppo della sua reazione. Non avrei parlato, ma sapevo che difficilmente Aylira sarebbe stata licenziata, ma avevo abbastanza potere (e conoscenze!) per farle passare almeno un brutto quarto d’ora, tanto che avrebbe dovuto considerare seriamente un cambiamento di carriera. Tuttavia, speravo che non fosse necessario, come speravo che quella piccola minaccia fosse sufficiente per indurre Elan Torak a mettersi in contatto con me direttamente. Era chiaro che la situazione richiedeva la sua presenza e non un sostituto.

La chiamata arrivò poco dopo. «Signor Torak, spero comprenda la gravità della situazione. La sua mancanza di professionalità è inaccettabile. Dovrei presentarle di presentarle sia il progetto sia la persona con cui collaborerebbe, se ad entrambi interessa il progetto, ma immagino che non le interessi.» dissi pacatamente, mentre guardavo Ailam Darhe'el guardare il fascicolo.

«Elan Torak si occuperà della parte ingegneristica. Il dispositivo è stato rinvenuto in una zona di confine, precisamente su un pianeta che un tempo era sotto il controllo del Dominio. Abbiamo motivo di credere che potrebbero esserci altre potenze interessate a questo ritrovamento. È essenziale che agiamo rapidamente e con discrezione. Motivo per cui ho desiderato vedervi qui e in totale segretezza.»risposi a ad Ailam con serietà.
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#8

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Elan non dovette attendere a lungo: la sua chiamata venne prontamente inoltrata a Damar. L'uomo che apparve sullo schermo dimostrava sui cinquant'anni e lo accolse con un'espressione cordiale, molto diversa da quella che Aylira gli aveva descritto. Tra i due, tuttavia, Elan tendeva a fidarsi maggiormente della collega: qualcosa nell'espressione dell'uomo o forse nella sua cortesia velata da un'aria minacciosa, gli dava la netta impressione che sottovalutarlo sarebbe stato un errore. Mi perdoni, Damar, ma deve esserci stato un malinteso. rispose, riservando all'uomo quella stessa superficiale cortesia che mostrava nei suoi confronti.

Il nostro è un laboratorio indipendente, abbiamo incarichi di ogni genere, scadenze da rispettare... non possiamo correre qua e là ogni volta che qualcuno ha un progetto per noi gli fece notare, facendogli cenno di attendere mentre proseguiva ... tuttavia mi rendo conto che anche lei è un uomo molto impegnato e voglio venirle incontro. Mi mandi i dettagli di questo progetto e le prometto che lo prenderò in considerazione. lo rassicurò, sincero. In fondo non aveva nulla in contrario a collaborare con agenzie governative, o i loro agenti, specialmente se tra le mani avevano qualcosa di interessante. La sua unica riserva era all'idea di presentarsi in un qualche ufficio, circondato da sconosciuti delle cui intenzioni non era sicuro. Lì, nel suo laboratorio, un visitatore sgradito sarebbe stato prontamente neutralizzato... ma altrove sarebbe stato alla mercé della buona disposizione del suo interlocutore e Elan non conosceva Damar abbastanza da sapere se era qualcosa che potesse permettersi. Con un passato come il proprio doveva stare attento: più di una persona storceva il naso all'idea di un uomo che si dedicava all'ingegneria, quando tutti sapevano che le donne erano in genere molto più portate per gli ambiti scientifici. Il fatto, poi, che per anni avesse lavorato in territorio federale... beh, poteva venire facilmente frainteso.
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#9

On Cardassia, family is everything.

Ailam Darhe'el Cardassiano

Prima che Damar potesse rispondergli, la notifica sonora di una chiamata in entrata risuonò nell'ufficio. Ailam interruppe le sue domande, aspettando in silenzio di sapere se doveva o meno lasciare il locale. La risposta al suo inespresso quesito arrivò con le prime parole di Damar: l'identità del suo interlocutore rese infatti chiaro allo scienziato di poter rimanere al suo posto. Vediamo com'è l'ingegnere con cui collaborerò. Pensò, incuriosito dall'uomo che come lui aveva scelto una carriera diversa da quella militare. Sempre se accetterà l'incarico...

Torak era interessante. L'ingegnere era cortese e non c'era nulla che potesse dire contro di lui, ma le sue sembravano quasi parole di sfida. Magari si sbagliava ma, che Torak stesse o meno giocando col fuoco, Ailam era davvero curioso si scoprire fino a che punto si potesse spingere Damar. Avrebbe voluto rimanere in silenzio, ad osservare come esterno lo svilupparsi della situazione, ma la decisione dell'ufficiale di rispondere alle sue domande glielo impedì. Comprendo l'urgenza. Disse quindi. Sarebbe un problema se qualcun altro arrivasse al dispositivo prima di noi.

Se notizia del ritrovamento era giunta ad altre potenze, non potevano permettersi di perdere tempo. Il problema era capire cosa fare con Torak. Non era un collaboratore dei Servizi Segreti ma Damar l'aveva scelto comunque. La spiegazione poteva essere solo una: era davvero bravo nel suo lavoro. Immagino che il signor Torak sia strettamente necessario alla riuscita della missione. Proseguì, lanciando un'occhiata pensosa al volto dell'ingegnere sullo schermo. Come risolvere il problema? Tra l'altro, doveva proprio risolverlo? La gatta da pelare era di Damar, perché mettercisi in mezzo? Diamine, se solo l'incarico non fosse così interessante! Pensò. Potrebbe essere un'occasione unica... avere a che fare con un collega poco competente potrebbe rovinarla.

Quindi, non aveva altra scelta che andare in soccorso di Torak. Signor Torak, sono Ailam Darhe'el, l'ingegnere genetico che collaborerà con lei se deciderà di accettare l'incarico. Incarico che sembrava deciso a non accettare, considerando come stava prendendo tempo. Se fossi disponibile ad incontrarla nel suo laboratorio, potrebbe cambiare idea? Domandò, per poi aggiungere con un rispettoso cenno del capo verso Damar: Sempre che Dal Damar sia d'accordo, naturalmente.
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#10

La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.

Mindur Damar Cardassiano

La chiamata di Elan non tardò ad arrivare, e sapevo che avrebbe cercato di giustificarsi. L'uomo che apparve sullo schermo mostrava un'espressione cordiale, ma i suoi occhi tradivano una certa diffidenza. La sua voce tradiva una sicurezza che non rispecchiava l'urgenza della situazione. Lo osservai mentre parlava, la mia pazienza si assottigliava ogni parola ed Elan non capiva che la nostra collaborazione non era una semplice richiesta, ma una necessità strategica per Cardassia. La sua mancanza di comprensione della situazione era irritante, ma non del tutto sorprendente.

«Signor Torak.» dissi con voce ferma ma controllata, «questo progetto non è qualcosa che può essere "considerata" a distanza. Richiede la sua presenza immediata e il suo impegno diretto. Capisco che ha responsabilità nel tuo laboratorio, ma ti assicuro che ciò che stiamo affrontando è di priorità assoluta per la sicurezza di Cardassia»

Guardai Ailam e annuii, apprezzando la sua comprensione della situazione. «Esattamente, la possibilità di interferenze esterne è alta, e non possiamo permetterci di perdere tempo; nonché il signor Torak è il migliore nel suo campo, come lo sei tu, signor Darhe'el.» dissi. Non volevo ammettere apertamente che io avevo fatto tutte le ricerche del caso e li avevo scelti io.

L'uomo che avevo di fronte sembrava riflettere attentamente su come procedere con Torak e quando fece un rispettoso cenno del capo verso di me, chiedendomi se fossi d'accordo. Apprezzavo i suoi modi di fare. Sinceri? Forse si, forse no, ma il rispetto era molto apprezzato. Mi fermai un momento a riflettere. Era evidente che Ailam cercava di creare una situazione in cui Torak potesse sentirsi più a suo agio e, quindi, più collaborativo. Non potevo permettere che l'insicurezza di Torak ostacolasse una missione di tale importanza.

«Va bene, è accordato.» dissi infine. «Sappiate che non ci sarà spazio per ulteriori esitazioni. Questa missione è cruciale e richiede il massimo della sua competenza e collaborazione. Potrei consegnare a Darhe'el i documenti della missione destinati a lei.»
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