28-05-2024, 07:35 PM
La mia vita è dedicata alla grandezza di Cardassia. Ogni decisione, ogni azione è rivolta al bene del nostro popolo e alla sicurezza del nostro impero.
Mindur Damar Cardassiano
Era una di quelle giornate che mi facevano rimpiangere i giorni passati in battaglia. Nonostante la routine della mia posizione attuale nei Servizi Segreti Cardassiani, a volte mi mancava l'adrenalina e la chiarezza che solo un campo di battaglia poteva offrire. Tuttavia, oggi avevo qualcosa di diverso per cui lottare, qualcosa che poteva davvero interessare il governo di Cardassia.
Mi trovavo nel mio ufficio, leggendo un rapporto preliminare da una delle nostre squadre di ricognizione. Durante uno scavo su un pianeta remoto, avevano scoperto un antico macchinario alieno. Le prime analisi indicavano che il dispositivo era stato utilizzato in esperimenti di ingegneria genetica, un campo di immenso interesse per l'intelligence cardassiana. Un reperto di tale importanza non poteva cadere nelle mani sbagliate. Dovevamo agire in fretta, prima che qualcun altro, lo scoprisse. Quel ritrovamento rappresentava una possibilità unica. Mi resi conto che avevo bisogno delle competenze specifiche di due dei nostri migliori scienziati: Elan Torak, con la sua esperienza in xenotecnologia, sarebbe stato essenziale per decifrare la tecnologia aliena; mentre Ailam Darhe'el, il nostro esperto in genetica, avrebbe potuto comprendere meglio le implicazioni biologiche degli esperimenti condotti con quel macchinario. Insieme, avrebbero potuto scoprire i segreti nascosti in quel dispositivo che aveva destato la mia curiosità.
Chiamai Elan e Ailam nel mio ufficio. Seduto alla mia scrivania, giocai per un istante con il bracciale al mio polso, un cimelio di famiglia che mi ricordava le responsabilità che avevo non solo verso il mio popolo, ma anche verso la mia famiglia: c'era sempre una parte di me che desiderava poter passare più tempo con loro, ma il dovere veniva prima di tutto. Tuttavia, pensai brevemente ai miei figli, Pythas e Seren. Nonostante la mia vita fosse dedicata al servizio di Cardassia, non passava giorno senza che il loro pensiero mi attraversasse la mente. Seren, con la sua curiosità insaziabile, avrebbe trovato affascinante questo nuovo sviluppo. Jarel, ormai diventato un giovane promettente, avrebbe capito l'importanza strategica di questo ritrovamento.
Mentre chiudevo le comunicazioni, sentii un fremito di eccitazione. Questo non era un semplice incarico di routine. Avevamo la possibilità di scoprire qualcosa di straordinario, qualcosa che poteva dare a Cardassia un vantaggio significativo. Speravo solo che potessimo arrivare prima degli altri imperi... o della Federazione.
Mi trovavo nel mio ufficio, leggendo un rapporto preliminare da una delle nostre squadre di ricognizione. Durante uno scavo su un pianeta remoto, avevano scoperto un antico macchinario alieno. Le prime analisi indicavano che il dispositivo era stato utilizzato in esperimenti di ingegneria genetica, un campo di immenso interesse per l'intelligence cardassiana. Un reperto di tale importanza non poteva cadere nelle mani sbagliate. Dovevamo agire in fretta, prima che qualcun altro, lo scoprisse. Quel ritrovamento rappresentava una possibilità unica. Mi resi conto che avevo bisogno delle competenze specifiche di due dei nostri migliori scienziati: Elan Torak, con la sua esperienza in xenotecnologia, sarebbe stato essenziale per decifrare la tecnologia aliena; mentre Ailam Darhe'el, il nostro esperto in genetica, avrebbe potuto comprendere meglio le implicazioni biologiche degli esperimenti condotti con quel macchinario. Insieme, avrebbero potuto scoprire i segreti nascosti in quel dispositivo che aveva destato la mia curiosità.
Chiamai Elan e Ailam nel mio ufficio. Seduto alla mia scrivania, giocai per un istante con il bracciale al mio polso, un cimelio di famiglia che mi ricordava le responsabilità che avevo non solo verso il mio popolo, ma anche verso la mia famiglia: c'era sempre una parte di me che desiderava poter passare più tempo con loro, ma il dovere veniva prima di tutto. Tuttavia, pensai brevemente ai miei figli, Pythas e Seren. Nonostante la mia vita fosse dedicata al servizio di Cardassia, non passava giorno senza che il loro pensiero mi attraversasse la mente. Seren, con la sua curiosità insaziabile, avrebbe trovato affascinante questo nuovo sviluppo. Jarel, ormai diventato un giovane promettente, avrebbe capito l'importanza strategica di questo ritrovamento.
Mentre chiudevo le comunicazioni, sentii un fremito di eccitazione. Questo non era un semplice incarico di routine. Avevamo la possibilità di scoprire qualcosa di straordinario, qualcosa che poteva dare a Cardassia un vantaggio significativo. Speravo solo che potessimo arrivare prima degli altri imperi... o della Federazione.
@@Les & @Neris