Michael Hundin
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I due avevano iniziato a discutere. Neriòs non aveva espressamente enunciato il nome del suo informatore ma il Generale era sicuro che Maiek non ci avrebbe messo molto a capire che si trattava di lui.
L'argomento S'task era top secret, non si poteva assolutamente parlarne. Ma Vrih credeva che ci fosse stato un motivo, un vero motivo, se il Presidente della Tal Shiar, quel giorno dell'assegnamento di Neriòs sulla Khazara, gliene aveva parlato.
Vrih rimase in silenzio, seduto al suo posto.
Era una conversazione tra padre e figlio, lui non centrava nulla.
Michael Hundin
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Il Generale era rimasto in disparte fino a quel momento, lasciando che padre e figlio si chiarissero.
Era già al corrente di tutto ciò che era stato detto, e nella sua mente non potè fare a meno di ringraziare la prestanza di Maiek, che all'epoca della guerra civile tra Terrh e S'task, aveva aiutato il secondo a fuggire. Concedendo, di fatto, una speranza di rinascita all'Impero.
Ora c'era un legittimo pretendente al trono che aveva intenzione di sfidare e minacciare l'attuale Imperatore su tutti i fronti, ed avrebbe avuto l'adeguata sicurezza. La Tal Shiar era dalla sua parte.
Senza dubbio Maiek S'Rehu aveva già afferrato il motivo della sua presenza lì insieme a loro, ma Vrih ci tenne comunque ad espimerlo ad alta voce. E io, io ti aiuterò, Mio Signore.
Gli ci era voluta una grande forza di volontà per dire quelle due ultime parole, quelle parole che erano le stesse che aveva riservato all'Imperatore Terrh quelle poche volte che si erano visti o avevano parlato. Gli aveva sempre dato fastidio pronunciarle in direzione di un "sovrano fasullo", ma ora, rivolgendole a Neriòs, a quel ragazzo giovane ma con la preparazione adeguata e l'abilità per diventare Imperatore, era stato quasi contento di pronunciarle.
Michael Hundin
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Ora che l'accordo tra Neriòs e suo padre Capo della Tal Shiar era stato raggiunto, occorreva fare solo un'ultima mossa, e avrebbero avuto l'Imperatore sotto scacco matto.
Prima di ciò, direi, se siete d'accordo, di contattare il Pretore. Metterlo al corrente dei nostri piani è un rischio, ma sono certo che anche lui converrà con noi che la possibilità di una guerra civile dall'esito infausto rinforzerebbe solamente i nostri nemici.
Il Generale raggiunse il terminale, inserì le requenze criptate e contattò il Pretore, ed il suo viso apparve davanti ai tre.